ELF: review delle semifinali

Rhein Fire e Stuttgart Surge conquistano l’accesso al Championship della ELF al termine di due partite di alto livello tecnico e spettacolare

Vienna Vikings – Stuttgart Surge 33-40

Davanti a più di diecimila spettatori, Viking e Surge hanno dato vita a una sfida emozionante, spettacolare e incerta dimostrando, giocando un football di buonissima qualità.

Hanno vinto gli svevi, che hanno comandato a lungo, sia pure di misura, la gara approfittando di un primo quarto in cui l’offense viennese ha avuto problemi ad avanzare, soprattutto col gioco aereo. Il bilancio del primo periodo vede i Surge guadagnare 185 yard di cui 143 con il gioco aereo, mentre i viennesi riescono a correre poco più di quaranta yard soprattutto per le sortite di Christopher Helbig senza riuscire a guadagnare campo con i passaggi.

Pubblicità

Nonostante la superiorità in termini di guadagni i Surge però segnano solo un touchdown grazie ad un passaggio di Helbig per Luis Geyer che riceve e vola oltre la goal line. Le difficoltà di Helbig a trovare i suoi ricevitori continuano anche nel secondo quarto, all’inizio del quale, entrato nelle 10 di Stuttgart, dopo tre tentativi infruttuosi deve affidare a Oskar Herz il compito di segnare un field goal da 21 yard.

Gli svevi però segnano ancora con un run di due yard di Reilly Hennessey al termine di un drive da 60 yard in cui Sergey Khandar fa la parte del leone correndo tre volte per 33 yard e Yannick Mayr riceve un passaggio per altre 24. Nel frattempo i viennesi cominciano a carburare e sul finire del secondo quarto segnano grazie a un passaggio di 5 yard di Helbig per Westhon Carr riaprendo la partita.

Nel secondo tempo comincia tutta un’altra partita con le due squadre che si fronteggiano ad armi pari con il passing game dei Vikings finalmente efficiente al punto di guadagnare nel solo terzo periodo 136 yard contro le 128 dei Surge. I Vikings hanno il primo possesso e giocano un drive pressoché perfetto in cui Helbig completa due passaggi per Bierbaumer e poi per Carr che insieme alle portate di Florian Wegan portano i viola sulla linea della yard, dove succede quello che non ti aspetti: nel tentativo di QB sneak, Helbig viene sackato e perde la palla che la SS Maleka Mbala ricopre e riporta per 97 yard in end zone passando dal possibile vantaggio Vikings al 20-10 in favore di Stuttgart.

La palla torna ad Helbig che, dopo due pei passaggi per Carr per un totale di 43 yard e un paio di corse di Karri Pajarinen, serve un TD pass di 4 yard per Johannes Schütz per il 20-17. Le emozioni non sono finite, giacché Hennessey pensa subito a ristabilire le distanze con un passaggio in end zone di 38 yard per Darren Stewart. Il punto addizionale di Lenny Krieg fallisce e si va sul 26-17

Lenny Krieg calcia il kick-off che viene raccolto dal CB Exavier Edwards, grande specialista di ritorni di calci, che riporta l’ovale fino alle 27 dei Surge, posizione dalla quale Helbig serve subito il passaggio a Florian Bierbaumer per il TD che riporta i viennesi a meno due, 26-24. Il possesso torna a Surge ed Hennessey guida un’altra sequenza vincente in cui completa prima per Stewart per 38 yard, poi per Mayr per altre 24 , dopo una corsa personale di 7 yard, dalle 16 serve il passaggio per mandare in end zone Aurieus Minton. Krieg fallisce il PTA e si va sul 32-24 con cui termina il terzo quarto.

Vienna non si arrende e nel primo drive del quarto periodo si avvicina con un field goal di Herz da 26 yard, poi riconquista l’ovale ricoprendo un fumble di Khandar sulla linea di metà campo. Il drive che ne consegue, quasi tutto impostato sulle corse di Florian Wegan e di Helbig, si conclude con un altro TD pass di Helbig per 23 yard ancora per Schütz. Il tentativo da due punti fallisce e si va sul 33-32 per il primo vantaggio Vikings.

Hennessey non ci sta e in quattro minuti copre settanta yard alternando corse a passaggi per concludere con un passaggio di 11 yard per Stewart. Il tentativo di trasformazione da due punti ha successo e i Surge passano di nuovo in vantaggio per il 40-33 che non cambierà più.

Grande partita di Reilly Hennessey con un 21 su 26 per 361 yard e 4 TD pass, e soprattutto grande leadership. Con lui sono emersi Sergey Khandar con 122 yard corse e Derren Stewart che ha ricevuto dieci passaggi per 199 yard e 2 TD. Tra i Viennesi bene Helbig nonostante il primo quarto: alla fine ha completato per 271 yard e 4 TD ma ha anche portato la palla per 99 yard nette. Con lui buona partita di Westhon Carr con 114 yard in nove catches e il solito affidabile TE Bierbaumer, con 68 yard in quattro ricezioni.

Passano i Surge grazie alla loro conclamata versatilità in tutti i reparti e alla guida di un QB sempre lucido. Ai Vikings resta il rimpianto per quel primo periodo sterile che li ha costretti a correre sempre in salita.

Pubblicità

Rhein Fire – Frankfurt Galaxy 42-23

La terza sfida stagionale tra Rhein e Frankfurt é ancora appannaggio dei primi, ma questa volta i renani sono riusciti ad imporsi solo nell’ultimo periodo dopo un testa a testa durato tre quarti. Per la prima volta il gioco aereo dei Fire ha fatto fatica ad imporsi per merito del secondario di difesa dei Galaxy che ha fatto sei interventi decisivi di pass breakup limitando a 236 yard il guadagno sul gioco aereo, un numero parecchio al di sotto delle medie partita dei Fire.

Viste le difficoltà a passare col gioco aereo, i renani hanno incrementato il gioco a terra affidandosi al solito Glenn Toonga, che ha portato alla causa dei granata 143 yard con la collaborazione dell’ottima OL che gli ha spesso aperto corridoi invitanti.

Dall’altra parte c’é stata la buonissima partita di Jakew Sullivan, più che mai leader dell’offense Galaxy. Il QB viola ha completato 26 passaggi su 36 per 338 yard e un TD pass affidandosi alle mani di Reece Horn, che ha ricevuto per 165 yard coadiuvato da Lorenz Regler che con quattro ricezioni ha guadagnato 43 yard.

La vittoria ha premiato alla fina la squadra capace di giocare un attacco più versatile contro i Galaxy che hanno reiservato alle corse soltanto il 30% dei loro giochi offensivi.

Il primo quarto vede le difese in cattedra e solo un field goal dei Galaxy che Rimmler piazza tra i pali da 47 yard.  A cavallo tra primo e secondo quarto i Fire passano in vantaggio per un passaggio di 12 yard di Jadrian Clark per il TE Tim Sauerland, ma nel possesso successivo Sullivan, a suon di passaggi, risale il campo per settanta yard e conclude con un passaggio di 12 yard per Janez van Renesse riportando avanti Frankfurt per 10-7.

Quando mancano poco più di due minuti alla pausa i Galaxy allungano con un altro calcio di Rimmler da 30 yard, ma negli ultimi due minuti succede di tutto: prima Clark in poco più di un minuto, con cinque passaggi in fila, serve ad Harlan Kwofie il passaggio da td da 27 yard, poi nel poco tempo rimasto Sullivan con due passaggi arriva sulle 13 dei Fire dove Rimmler può segnare il field goal del 16-14 per Frankfurt.

Nel terzo periodo va in scena la grande performance di Glenn Toonga che contribuisce in modo determinante ai due touchdowns di fila che permettono ai Fire di scavare un solco di dodici punti: il primo lo segna Patrick Pötsch con una ricezione da 12 yard, il secondo lo stesso Toonga a cui la linea d’attacco apre un’autostrada per una corsa centrale di 43 yard fino alla end zone.

Sullivan, da buon leader, riprende in mano il comando delle operazioni d’attacco dei suoi e dopo aver guadagnato quasi 80 yard con tre passaggi, dà a Samuel Shannon l’handoff per la corsa di due yard per entrare in end zone. La partita sembra riaperta con soli cinque punti di scarto, ma i renani la richiudono subito con una ricezione da 20 yard di Yannick Lörks.

A questo punto i Galaxy devono rischiare il tutto per tutto, ma la difesa granata fa buona guardia e un tentativo fallito di convertire un quarto e 13 restituisce l’ovale ai Fire che vanno ancora in meta con un run di 2 yard di Kendus per un 42-23 finale che non rende giustizia alla bella partita di Frankfurt.

Dunque Rhein Fire al Championship con pieno merito con l’obiettivo di completare la “perfect season”.

Pubblicità

Immagine di copertina: Justin Derondeau

Merchandising Merchandising

Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.