[W5] Ai Patriots il match contro i Jets

nflE’ ormai una classica non solo della AFC ma dell’intera NFL; la sfida fra New England Patriots e New York Jets era uno dei match di cartello di questo quinto turno con i padroni di casa alla ricerca del diciannovesimo successo consecutivo in casa in regular season, mentre i Jets arrivavano al Gillette Stadium con l’obiettivo di non farsi ulteriormente staccare in classifica dagli avversari ed evitare il terzo stop consecutivo. Alla fine l’hanno spuntata i padroni di casa (che per l’occasione sfoggiavano la vecchia divisa rossa con l’intera figura del patriota disegnata sul casco) per 30-21, però anche se il match è rimasto in bilico fino all’ultimo, la sensazione che si è avuta è stata di superiorità piuttosto marcata dei bostoniani che hanno sciupato molto prima di trovare il colpo del k.o. ad una manciata di secondi dal termine.  
PatriotsNettissimo il divario a livello di yards (446 a 255), con i Patriots che hanno giocato bene a livello di passing game, e questo non è una novità, ma sono stati tremendamente efficaci anche nel rushing game, con il runner Green-Ellis che ha avuto una delle migliori giornate della sua carriera con 136 yards guadagnate in ventisette tentativi e due mete.  Il runner da Mississippi è stato fondamentale anche nel drive finale, in cui ha portato palla dieci volte per sessantadue yards, permettendo a New England di congelare virtualmente il possesso palla per oltre sei minuti.     
Brady ha completato ventiquattro passaggi su trentatré tentativi per 321 yards, anche se ha “macchiato” la sua prestazione con il primo intercetto nella red zone della sua carriera in casa! Il rientro del tight end Hernandez ha inoltre dato allo stesso regista da Michigan un’arma in più e Brady ha distribuito piuttosto equamente i palloni con Branch leading receiver con 7 ricezioni (per 74 yards), seguito dalle 5 palle catturate da Welker e Hernandez e dalle 4 di Gronkowski. E Welker ha ancora una volta lasciato un segno pesante con le sue 124 yards ricevute, il grosso delle quali sono giunte grazie ad una galoppata da 73 yards con cui si è bevuto la copertura delle safety ospiti in avvio di terzo quarto.  
La difesa, statisticamente la peggiore della NFL con 477 yards concesse per partita, ha invece tenuto i Jets ad appena 166 yards su passaggio, ma soprattutto si è rivelata pungente in situazione di terzo down, uno dei maggiori punti deboli del team di Belichick, con New York che ha convertito solo tre volte su undici tentativi. E le prestazione difensiva assume ancora maggior importanza se si tiene conto che mancava uno dei leader del reparto, il forte linebacker Jerod Mayo ai box per un problema ai legamenti del ginocchio sinistro. In realtà i defensive tackle hanno comunque faticato mentre ha confermato di essere in grande forma il veterano defensive end Andre Carter il quale, dato per finito l’anno scorso a Washington, alla verde età di 32 anni sembra aver trovato una seconda giovinezza. 
I Jets dal canto loro hanno confermato i problemi di questo avvio di stagione in quelli che solitamente sono i marchi di fabbrica del team di Ryan: la difesa fa fatica a contrastare il gioco sulla terra avversario e l’attacco in compenso non riesce a mettere in moto i suoi runner.  Questo, unito ad un Sanchez che stentava a trovare il ritmo con i ricevitori, ha prodotto un primo tempo inguardabile dal punto di vista offensivo per i Jets, con l’eccezione di un solo drive decente, quello del touchdown del 7-10. 
Un dato su tutti: la compagine ospite  ha guadagnato il primo “primo down” della sua gara dopo quasi venti minuti di football. I verdi newyorkesi sono stati così salvati dalle buone giocate di Greene nel drive primo touchdown, dall’intercetto subito da Brady a fine primo tempo e dalle approssimative coperture sui calci da parte dei Patriots che hanno concesso a McKnight di ritornare cinque kickoff per 198 yards. In realtà, statisticamente, Sanchez non ha giocato male (sedici su ventisei per 166 yards e due mete), ma il gioco aereo non è mai decollato e tenere testa ai Patriots senza un attacco verticalejets è impresa quasi impossibile. Nel complesso comunque buona la prova di Greene (21 portate per 83 yards) anche se contro una difesa onestamente in difficoltà era lecito attendersi di più. Anche i ricevitori non hanno brillato: Holmes è stato il leading receiver con quattro palle catturate per 60 yards e una meta, mentre Burress è stato poco più di una comparsa (tre ricezioni per 42 yards su però otto lanci nella sua direzione) e lo stesso tight end Keller, che finora ha avuto un’ottima stagione,  non si è praticamente mai visto (una ricezione per 7 yards).     
Nota positiva per tutto il reparto offensivo invece è quella del ritorno dopo l’infortunio, del centro Mangold che anche contro i Patriots ha mostrato perché è considerato uno dei migliori atleti NFL nel suo ruolo con una prestazione eccellente sia sul passing che sul rushing game.  La difesa ha invece impostato la partita per contrastare il passing game dei Patriots, giocando spesso con molti defensive backs in campo e concedendo qualcosa nel gioco di corsa. L’esperimento è però riuscito solo in piccola parte: al centro infatti la difesa ha tenuto bene grazie alla coppia di pesi massimi De Vito-Pouha, mentre all’esterno gli end hanno faticato non poco contro uno scatenato Green-Ellis. A livello di gioco aereo le 321 yards lanciate da Brady parlano da sole anche se nel gruppo dei defensive backs sono state soprattutto la safety a soffrire. 
Venendo alla cronaca del match, in realtà un po’ tutte e due le squadre hanno stentato a decollare, con i Patriots che nel primo quarto sono andati a segno con la meta di Green-Ellis da 3 yards, propiziata da una ricezione da 32 yards di Welker. Nel secondo quarto la musica però cambiava con i Patriots che  allungavano sul 10-0 con il field goal da 44 yards di Gostkowski, prima della pronta risposta di un attacco dei Jets che finalmente iniziava ad ingranare. Greene imitava il collega Green-Ellis e prima trascinava i suoi sulla linea delle 3  poi si incaricava di segnare la meta. La chiusura del tempo sembrava però tutta di marca Patriots: in tre minuti l’attacco di coach Belichick percorreva 82 yards nonostante due sack subiti, ma all’interno della end zone ospite, complice il tight end Hernandez che invece di ricevere si palleggiava l’ovale, Cromartie intercettava Brady mandando così le squadre negli spogliatoi sul 10-7. 
PatriotsCome detto il terzo quarto si apriva con il missile di Brady a Welker che regalava ai Patriots un primo e goal sulle 7 avversarie. Tre azioni dopo Branch riceveva il pallone del 17-7, ma se i tifosi dei Patriots pensavano di poter dormire sonni tranquilli almeno per qualche minuto si sbagliavano di grosso. Sul kickoff seguente infatti lo special team in rosso si addormentava e il ritornatore McKnight veniva fermato solo all’ingresso della red zone di casa. Due corse di Greene ed un pass di Sanchez al ricevitore rookie Kerley ed i Jets erano nuovamente a -3. 
La situazione di stallo rimaneva fino a quando Belichick non decideva di forzare il ritmo dopo il terzo sack subito da Brady: attacco in no huddle, quarterback in shotgun e passaggi come se piovesse. Risultato: cinque completi su sette tentativi, 58 yards e palla ancora sulle 3 con Green-Ellis che si incaricava nuovamente di riportare i Patriots a +10. New England allungava ulteriormente in avvio di ultimo quarto di nuovo grazie al piede di Gostkowski, ma i Jets non ci stavano e con un bel passaggio di Sanchez a Holmes si riportavano a -6 con oltre sette minuti da giocare. 
A questo punto a New York occorreva l’aiuto della difesa che però non arrivava: i Patriots macinavano terreno e secondi con Gostkowski che piazzava il colpo del k.o. con un field goal da 28 yards con poco più di un minuto da giocare. 
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