I risultati delle finali giovanili FIDAF

Si sono disputate al Guelfi Sport Center di Firenze le finali dei campionati giovanili della FIDAF (Under 12, Under 15 e Under 18) e della Coppa Italia. Ecco il resoconto partita per partita.

Photo credit: @Giulio Busi e Monica Audoglio

2023-Seamen Milano U15 Campioni dItalia-min FIDAF

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Battuti i Panthers Parma per 52 a 30 e primo titolo assegnato in questa due giorni di football giovanile. I Seamen Milano si laureano Campioni d’Italia Under 15 e tornano a mettere un trofeo nella loro affollata bacheca dopo la Coppa Italia conquistata lo scorso anno.

Prima sfida di questo intenso weekend di football al Guelfi Sport Center di Firenze, ed è una sfida dalle tinte forti, con Panthers Parma e Seamen Milano che si affrontano per il titolo Under 15, rievocando sfide storiche per il football italico. Due i confronti tra le due squadre durante la stagione regolare e due le vittorie, decise per i Seamen che, dunque, partono da favoriti. Clima umido ma non freddo e tribune gremite di famiglie, pronte a scatenarsi per sostenere i giovanissimi atleti in campo.

Sono i Seamen a partire in attacco, con Carlo Troni in cabina di regia. Dopo due tentativi senza guadagno, Gioele Schiavoni riceve l’ovale e porta i Marinai a ridosso delle 30 yards dei Panthers. Il primo TD di giornata è opera di Thomas Zaccagni, imbeccato alla perfezione da Troni. La trasformazione non va a segno: 6 a 0 Seamen Milano.

Basta una sola azione, invece, ai Panthers per pareggiare i conti, perché Alfredo Cacciali prende la palla dalle mani del suo QB, Antonio Costi, e si invola in endzone intoccato, con una corsa a tutto campo. Anche in questo caso, la trasformazione non riesce: 6-6.

La reazione di Milano non arriva e i Panthers tornano rapidamente in attacco. Pronti…via, azione fotocopia di quella compiuta nel primo drive e questa volta è proprio Antonio Costi a correre per 75 yard fino in endzone, annichilendo la difesa meneghina. Fallito il tentativo di trasformazione e 12 a 6 in favore dei Panthers.

I due “schiaffi” richiedono un’immediata reazione, ma l’attacco di Milano fatica contro una difesa ottimamente schierata in campo. Le azioni migliori sono quelle personali di Troni, che porta i suoi in red zone, prima di lanciare la palla su Guido Iddas, che pareggia i conti. Troni varca l’endzone di corsa per la try e il punteggio cambia: 14-12.

Improvvisamente l’inerzia si sposta, un errore nello snap spinge l’attacco dei Panthers a ridosso della propria endzone. E’ una penalità a togliere le castagne dal fuoco a Parma, che esce da una situazione critica, per poi però perdere malamente palla, che torna nelle mani dei Seamen a due passi dalla endzone. Troni non si fa pregare, e al primo snap del suo centro, Lara Mazzoleni, va a segnare il secondo TD personale. La trasformazione, su lancio ricevuto da Guido Iddas, aumenta lo score in favore di Milano: 22-12.

Inizia il secondo quarto di gioco, le squadre cambiano campo ma Milano resta in cattedra, con la difesa che ha aggiustato decisamente il tiro, mettendo forte pressione agli avversari, che perdono nuovamente palla, regalando ancora una volta un’ottima posizione di campo ai Seamen. Il coaching staff dei Panthers chiama il terzo ed ultimo timeout a disposizione e la scelta paga, perché la difesa riesce a bloccare Troni, mettendolo a terra per ben 2 volte consecutive e vanificando il tentativo di Milano di allungare.

L’attacco emiliano, però, non riesce a capitalizzare il drive offensivo che segue e Milano torna in attacco. Una sanguinosa interferenza difensiva rimette i Marinai in red zone, e il risultato cambia ancora, quando mancano pochi secondi all’half time: Troni lancia nelle mani di Gioele Schiavoni per il 28 a 12, poi converte da due e le squadre vanno all’intervallo sul  punteggio di 30 a 12 in favore di Milano.

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La partita riprende con i Panthers in attacco ma il primo drive non regala emozioni per i tifosi emiliani e i Seamen riprendono le ostilità con il reparto offensivo. Anche la difesa di Parma è attenta e il drive si chiude con il punt virtuale (come da regolamento per questa categoria) e un nuovo cambio di possesso. E’ sempre Costi in cabina di regia, schierato però stabilmente anche in difesa dal coaching staff dei Panthers, che sa come valorizzarne le ottime abilità atletiche. Il doppio ruolo, però non aiuta la lucidità e arriva il primo intercetto della partita, messo a segno da Simon Arroyave, che rimette Milano in campo direttamente dalla red zone. Questa volta, però, i Panthers alzano il muro difensivo, sventando il pericolo e tornando in possesso dell’ovale. Il botta e risposta continua, con le difese a dettare legge, fino al ‘big play’ blue-navy: Troni passa la palla a Iddas, che semina i difensori e si invola in endzone, incaricandosi anche di trasformare il touchdown: 38 a 12 e partita indirizzata su binari precisi.

Inizia l’ultimo quarto di gioco e i Seamen non tolgono il piede dall’acceleratore: il TD pass da 60 yard di Troni per Davide Negri mette la parola fine a qualunque velleità di rimonta. La trasformazione non riesce ma il tabellone adesso segna 44 a 12.

I Panthers, con orgoglio, non mollano e Costi torna a seminare il panico tra le linee difensive milanesi, portando i suoi con una corsa personale fin sulle 35 yard dei Seamen. Cambio in cabina di regia, con Riccardo Lanzi che consente a Costi di riprendere fiato. Ed è proprio dalle mani di Lanzi che parte il TD pass per le mani di Alfredo Cacciali, che sblocca finalmente il punteggio anche per i Panthers: 44-18.

Neanche il tempo di gioire, che i tifosi emiliani incassano un altro brutto colpo: al primo tentativo, l’offense milanese torna in endzone con una fantastica galoppata di Iddas. Simone Cavallo trasforma e i Seamen superano i 50 punti: 52-18.

Lo spettacolo, però, non è finito, perché i Panthers tornano a correre con grande efficacia e con Rocco Marchesi rispondono subito con il touchdown del 52 a 24. Tanti i back up in campo e la voglia di giocare è contagiosa: grinta da vendere, da una parte e dall’altra, a dispetto del risultato ormai acquisito. I Panthers dimostrano che non è finita finché non è finita, recuperano un fumble e riportano la palla in endzone con Etile Jean Philippe Amon! Non riesce la try, ma il punteggio si aggiorna ancora: 52-30 quando mancano due minuti alla fine della partita. Diciotto punti in tre minuti per i Panthers e segnale di grande vitalità da parte di questa squadra, che uscirà sconfitta dal campo ma certamente non doma.

La partita termina qui, con i Seamen che fanno correre il cronometro e i Panthers che tentano l’ultimo assalto, con 34 secondi sul cronometro. Due interferenze difensive portano gli emiliani in profondità. Lanzi prende l’iniziativa, chiude il down e tenta il tutto per tutto sull’ultima azione della partita, senza però riuscire a concludere con un nuovo TD. I Seamen si laureano Campioni d’Italia Under 15 e, dopo la Coppa Italia 2022, portano nelle ricche bacheche milanesi un altro prestigioso trofeo.

MVP della finale, il runningback milanese Guido Iddas.

2024-Panthers Parma Campioni dItalia U18

Ancora uno scudetto per i Panthers Parma in questa straordinaria stagione, che questa sera a Firenze hanno conquistato il titolo Under 18 battendo i Giaguari Torino per 15 a 2 dopo una partita durissima e dominata dalle difese.

 Seconda finale di questo Youth Bowl 2023 e i Panthers Parma tornano in campo, questa volta per la finale Under 18 contro i Giaguari Torino. Forti di un record di 6 vittorie e 0 sconfitte, entrambe le squadre sono arrivate a Firenze con l’intenzione dichiarata di chiudere la stagione in modo perfetto, impresa che coinciderebbe con la conquista dello scudetto.

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Tribune gremite e squadre schierate per l’inno nazionale, sotto una pioggia battente che non rovina però l’atmosfera di una finale sentitissima.

Il kick off che dà il via alla partita è calciato dai Giaguari, che fanno partire i Panthers dalle proprie 39 yard per il primo drive offensivo di questa finale. A guidare l’attacco emiliano Pietro Rizzi, che parte subito mettendo la palla in aria ma senza riuscire a chiudere il down. I Panthers vanno al punt e tocca ai Giaguari partire con l’attacco posizionato sulle proprie 30 yard. Il primo snap passa dalle mani di Tommaso Bono per quelle del runningback Francesco Papeo, che perde però palla, subito recuperata dai compagni. Un altro snap e un altro fumble, con la palla che rotola indietro, bloccata fortunatamente ancora dai Giaguari, costretti però a questo punto al calcio di allontanamento. E’ Luca Montaresi a ritornarlo e a far ripartire i Panthers a ridosso della red zone. Rizzi lancia su Alemanno, che riceve in acrobazia e i Panthers, forti anche di una penalità, si ritrovano a giocare il primo tentativo a ridosso dell’endzone. Una serie di penalità dà una mano alla difesa torinese, con i Panthers costretti ad arretrare sulle 18 yard e a calciare un field goal con Pasquale Bitondi, perfetto tra i pali: 3 a 0 Panthers.

I Giaguari non riescono a superare le maglie della difesa parmense, che li costringe nuovamente al punt. Le squadre invertono le posizioni in campo per l’inizio del secondo quarto di gioco, i Panthers provano ad avanzare affidandosi ai propri runningback, ma la difesa giallo-nera è attenta e concede pochissimo, almeno fino al trick play degli emiliani che, su finta di punt, spediscono di corsa Montaresi alla chiusura del down. Allo snap successivo, Rizzi pesca liberissimo Lorenzo Alemanno, che si invola in endzone per il primo TD della serata. Il calcio di Bitondi viene bloccato da Torino e il punteggio si fissa sul 9 a 0 in favore dei Panthers, che continuano a spingere e, poco dopo aver nuovamente bloccato l’offensiva dei torinesi, tornano con aggressività in attacco con un’ottima posizione di campo. Sono però ancora le difese a tenere banco, con la partita in equilibrio e gli attacchi che faticano a trovare varchi. Torino sfrutta le qualità atletiche di Papeo e gli ottimi blocchi della linea offensiva per muovere la catena. Sull’asse aereo Bono-Lazzaretto i Giaguari entrano finalmente in territorio nemico, Papeo porta la palla sulle 19 yard e con un coraggioso quarto tentativo Torino chiude il down con una bella ricezione di Paolo Lazzaretto a poche yard dalla endzone. Le maglie della difesa dei Panthers si chiudono, i Giaguari vengono respinti per due volte consecutive e al terzo tentativo Montaresi intercetta Bono, sventando il maggior pericolo sin qui corso dalla sua squadra.

I due team vanno negli spogliatoi per l’intervallo di metà incontro e, alla ripresa, sono i Giaguari a partire in attacco. Privi del QB titolare, Tommaso Bairo, infortunato, Bono fa del suo meglio, ma la pressione della difesa emiliana è asfissiante e il primo drive offensivo si chiude con un altro intercetto ad opera di Montaresi. Il duello continua, con un nulla di fatto ad ogni drive offensivo e il cronometro che corre senza che il punteggio si aggiorni. E’ sempre Luca Montaresi a riaccendere l’entusiasmo sugli spalti, tornando in endzone su ricezione quando mancano circa 5 minuti al termine del terzo quarto. La conversione non va a buon fine ma i Panthers si portano sul 15 a 0.

Il doppio vantaggio sembra suonare la carica, perché i Giaguari reagiscono, confezionano probabilmente il miglior drive della partita sin qui soprattutto affidandosi al running game e alle gambe di Papeo. Si entra nell’ultimo quarto di gioco, con la palla sempre nelle mani dei Giaguari, sempre più vicini alla red zone avversaria ma ancora una volta respinti prima che riescano a finalizzare. Con circa 8 minuti ancora da giocare, i Panthers tornano in attacco ma la ripartenza è dalla linea della propria endzone, con tutto il campo da risalire. In cabina di regia, Umberto Zanin ha preso il posto di Rizzi, ed è la difesa torinese a mettere i primi punti sul tabellone, complice un errore nello snap che regala una safety, dunque due punti ai Giaguari: 15-2.

Il terzo intercetto di Montaresi impedisce ai torinesi di proseguire il tentativo di rimonta, ma di nuovo l’attacco non riesce ad approfittare dell’occasione, bloccato ottimamente dalla difesa giallo-nera. Torna grande equilibrio in campo, il tempo corre, Torino ha terminato i timeout e la partita si avvia alla conclusione senza ulteriori sussulti. I Panthers Parma, dunque, si aggiudicano questa finale Under 18, cucendosi un altro scudetto sulle maglie dopo quello IFL a suggellare una stagione 2023 da incorniciare.

MVP della finale Luca Montaresi, stella della difesa dei Panthers Parma questa sera.

2024 Daemons Under 12 fidaf

Splendida e meritatissima vittoria per 40 a 6 dei Daemons Cernusco sulla Legio XIII Roma e titolo Under 12 che torna il Lombardia, dopo quello Under 15 conquistato dai Seamen Milano. Al terzo posto i Titans Romagna, che hanno battuto i Giaguari Torino per 39 a 26.

 Terza finale a Firenze e terzo titolo Fidaf giovanile assegnato in questo Youth Bowl 2023 (giocato come di consuetudine, però, ad inizio dell’anno nuovo). Dopo lo scudetto Under 15, finito sulle maglie dei Seamen Milano, e quello Under 18, appannaggio dei Panthers Parma, ad esultare per la categoria Under 12, in questo finale di stagione, sono i Daemons Cernusco, squadra tornata a questa finalissima dopo il quarto posto del 2021 e che oggi ha battuto la Legio XIII Roma per 40 a 6.

Le due finaliste hanno conquistato il diritto di competere per lo scudetto dopo aver eliminato, nelle semifinali giocate questa mattina, rispettivamente i Titans Romagna (battuti 34 a 13) e i Giaguari Torino (19 a 13 in overtime). In campo, come di consuetudine per le categorie U12 e U15, squadre miste, con la componente femminile sempre più numerosa e tecnicamente di ottimo livello.

Veniamo al recap della partita, che ha visto i Daemons partire in attacco ma uscire dal campo dopo 4 tentativi senza essere riusciti a superare la metà campo, ottimamente fermati dalla difesa della Legio XIII Roma. Subito efficace, invece, l’offense romana, che sblocca per prima il risultato con una corsa di Niccolò Bozzarini in endzone per il 6 a 0. La trasformazione non va a buon fine e i Daemons tornano in attacco, con il piccolo ma grintosissimo Michele Dewar. Scrollata la tensione del primo drive, i lombardi tornano a far vedere quanto fatto nella semifinale, con lanci e corse che portano la squadra in profondità sul campo avversario. Ed è un TD pass di Dewar per Timothy Wells III a riportare le squadre in parità, con la trasformazione non riuscita anche in questo caso: 6-6.

La difesa di Cernusco blocca senza danni il secondo drive offensivo della Legio e i Daemons ripartono con il proprio attacco, raddoppiando il vantaggio con una bellissima corsa di Gabriele Locatelli. Niente da fare per la trasformazione: 12-6 Daemons. La difesa dei lombardi continua a fare un ottimo lavoro, costringendo gli avversari alla resa e al proprio attacco di rientrare rapidamente in campo. La terza segnatura è opera di Lorenzo Dewar, dopo una corsa ubriacante a tutto campo: 18 a 6 (trasformazione ancora una volta non a segno). Con questo punteggio le squadre vanno al riposo di metà partita. Nella ripresa, ancora Locatelli protagonista, con un nuovo, bellissimo TD su corsa e poi la coppia di fratelli Dewar per la trasformazione da due punti ottenuta su lancio: 26-6.

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Un holding nega la gioia del secondo TD personale di Bozzarini, che avrebbe accorciato le distanze per la Legio XIII e i Daemons non si fanno scappare l’occasione per tornare in attacco e punire nuovamente la difesa dei laziali con un gran TD pass di Michele Dewar per il “solito” Locatelli, al terzo touchdown personale. Dewar si ripete subito dopo nella try, lanciando con precisione per le mani di Wells III: 34-6. Il punteggio cambia ancora al drive offensivo che segue, dopo che la difesa era riuscita a vanificare nuovamente qualunque tentativo di rimonta degli avversari: Timothy Wells III semina letteralmente il panico tra le fila della difesa laziale, sfugge come per magia dalle maglie della Legio e si invola in touchdown per il 40 a 6 che, al netto della trasformazione non riuscita, coincide anche con l’avviso dei due minuti, il tempo che separa i Daemons dallo scudetto. Prima del fischio finale, ancora una prestazione superlativa della difesa dei lombardi, capace di fermare la Legio XIII a una sola yard dalla endzone per ben 4 tentativi, con il cronometro che rapidamente si azzera: i Daemons Cernusco sono Campioni d’Italia Under 12!

Terzo gradino del podio per i Titans Romagna che, in contemporanea, hanno battuto i Giaguari Torino per 39 a 22. Gli applausi, però vanno a tutti questi giovanissimi atleti in campo: grande fairplay, grande agonismo, grande cuore ed educazione e le interviste a fine giornata rilasciate dai protagonisti hanno dimostrato quanto questo sport sia in grado di trasmettere non solo in termini sportivi. Complimenti, dunque, anche e soprattutto alle loro famiglie e ai loro coach per l’ottimo lavoro svolto.

MVP della finale: Michele Dewar, quarterback dei Daemons

Ducks Coppa Italia fidaf

L’ultimo atto dello Youth Bowl si è chiuso con un’avvincente finale di Coppa Italia, vinta dai Ducks Lazio per 33 a 37 sui Giaguari Torino. Tecnica e talento in campo per questo torneo che ha visto scendere in campo tanti atleti under 21 e più di un sicuro protagonista della prossima IFL, il Campionato Italiano di massima divisione, al via a fine febbraio.

 La splendida due giorni di football vissuta a Firenze si chiude con la finale di Coppa Italia, vero antipasto di quanto il football italiano ci regalerà a partire dalla fine di febbraio, con l’avvio dei campionati senior. In campo due squadre ricche di talento, arrivate a Firenze con un record di 7 a 0 per i Ducks Lazio (che dalla prossima stagione torneranno a chiamarsi Marines e a fregiarsi dello storico logo con l’aquila che già i ragazzi in campo stasera portano sui caschi) e di 6 a 1 per i Giaguari Torino, franchigia che in questo Youth Bowl ha portato ben 3 formazioni in finale.

Sono proprio i Giaguari Torino a partire in attacco, con Riccardo Duranti in regia e subito un ‘big play’ di Filippo Maria Finali, autore di una corsa di oltre 40 yard ad intimidire gli avversari. I Marines sembrano riuscire ad aggiustare subito le cose, ma è un’illusione perché da lì a poco dopo Finali li punisce nuovamente e questa volta per il TD che apre le segnature. Il calcio di trasformazione di Emanuele Cantini entra perfettamente tra i pali e i Giaguari passano in vantaggio: 7-0.

La reazione dei laziali parte dalle proprie 35 yard e l’offensive coordinator opta per una corsa, ottimamente eseguita da Michele Costa per un primo down. Sempre lui replica due azioni dopo e i Ducks muovono di nuovo la catena, arrivando sulle 32 yard dei Giaguari. Francesco Bortolotto, il QB laziale, prova a mischiare le carte cambiando gioco e mettendo in azione il suo braccio, ma la difesa di Torino è attenta, blocca con decisione ogni tentativo, costringendo gli avversari al quarto down. I Marines decidono di giocarlo e fanno bene, perché Bortolotto si mette in proprio e chiude un down importantissimo. L’avanzata continua, è sempre Costa ad incaricarsi di far muovere la catena e Mauro Alessandrini completa l’opera varcando di forza l’endzone. Grazie ad una penalità a favore, i Ducks provano la conversione da due punti e Michele Costa non si fa pregare: 8 a 7 e sorpasso.

L’ottimo kick off di Ivan Giuliani fa ripartire i Giaguari dalle proprie 20 yard, una penalità li respinge indietro per altre 5 yard e da qui, dunque, riparte l’offensiva di Torino. E’ il running game l’arma scelta dal coaching staff per questo nuovo drive e la decisione si rivela efficace per arrivare vicino alla metà a campo. A far saltare il pubblico sugli spalti, però, è un gran lancio di Duranti per Giulio Bergesio, che riceve e vola in endzone per il controsorpasso. A segno il calcio di trasformazione e Giaguari avanti per 14 a 8.

Questo avvincente primo quarto di partita ci regala nuove emozioni quando Bortolotto spara una vera bomba per le mani di Simone Scarselletta, spinto fuori dal campo in extremis a pochi centimetri dal touchdown. Gioia solo rimandata per i Ducks, perché Costa spinge sulle gambe, forza la resistenza della D-Line torinese e rimette le cose in parità. Il calcio di Giuliani tra i pali segna il controsorpasso: 14 a 15.

Sul finire del primo quarto, primo punt della partita, con la difesa laziale che blocca per tre volte gli avversari. A questo punto, il primo errore…la palla sbatte su un giocatore dei Ducks, diventa “viva” e viene ricoperta dai Giaguari che, così, tornano di nuovo in attacco.

Le squadre invertono le posizioni in campo e inizia il secondo quarto di questa sin qui bellissima partita. Il gioco possente di corsa continua a pagare ed è soprattutto Filippo Finali ad infiammare i propri tifosi, con Dickson Iwuagwu a fare da contraltare dall’altra parte del campo, linebacker di grande talento, sin qui vera spina nel fianco per Torino. E’ Duranti a varcare per la terza volta l’endzone per i Giaguari, con un’azione personale che spiazza la difesa laziale. Cantini non sbaglia tra i pali e il tabellone si aggiorna: 21-15.

Il botta e risposta continua, Bortolotto prende l’iniziativa, si tiene la palla e corre fino all’endzone, con i Giaguari che ancora una volta riescono ad evitare il touchdown spingendolo fuori poco prima della linea di meta. Azione fotocopia del TD precedente, perché è Costa che completa l’opera, coadiuvato dalla perfetta trasformazione di Giuliani. Ducks di nuovo avanti: 21 a 22!

Quando mancano 5 minuti all’half time, Giaguari di nuovo in attacco ma drive che si complica per tre penalità consecutive che vanificano l’effort e spingono indietro i torinesi, che si affidano alle gambe de proprio QB per recuperare lo svantaggio sul terreno e poi sulle mani e le gambe di Bergesio per chiudere un down difficilissimo e proseguire il cammino. La difesa dei Ducks, però, non concede altro e costringe gli avversari ad un punt, altrettanto difficoltoso, che rimette l’attacco laziale in un’ottima posizione di campo. I Ducks ripartono dalle 50 yard e quando manca poco più di un minuto all’intervallo, la difesa torinese mette a segno un sanguinoso sack ai danni di Bortolotto. Il cronometro corre, i Ducks decidono di giocarsi il 4° down con 3 yard da prendere per provare proseguire, ma Longhini non perdona e mette a terra nuovamente il QB laziale interrompendo l’effort offensivo di Roma, che tuttavia arriva all’half time conservando il vantaggio.

La partita riprende con i Ducks in attacco e sempre Costa a trascinare i suoi in avanti con corse sempre molto efficaci, che consentono alla squadra di arrivare a ridosso della red zone. Un fallo dei Giaguari mette i Ducks a 10 yard dalla linea di meta con 4 tentativi da giocare. La difesa dei torinesi, la migliore dell’intero torneo, però, non si smentisce e tiene a distanza gli avversari e su un quarto tentativo e 4 yard da coprire i Ducks scelgono di giocarsela, invece che provare a calciare un field goal. I Giaguari resistono e rimettono in campo il loro attacco, seppur da posizione scomodissima. E qui succede di tutto: Finali perde palla, Andrea Ferdinandi la ricopre in endzone ed è touchdown Ducks! Bortolotto lancia su Matteo Ghelfi per la conversione da due punti, che riesce e i laziali si portano a 9 punti di distacco dagli avversari: 21-30.

Torino non si perde d’animo, con Bergesio ritorna il kick off fino alle proprie 42 yard. Finali porta la palla con un’altra stupenda corsa sulle 37 dei Ducks e con un lancio su Andrea Serra, Duranti porta i suoi sempre più vicini alla red zone. E’ l’antipasto di quello che succede poco dopo, perché sull’asse aereo Duranti-Serra i Giaguari tornano in touchdown. La difesa laziale blocca il calcio di trasformazione: 27-30.

Il duello, avvincente, prosegue anche sulle sideline, con i due coaching staff che impostano un gioco spettacolare dopo l’altro, tenendo altissimo il ritmo e sfruttando al meglio il playbook e i propri playmaker. Inizia l’ultimo quarto di partita, i Ducks sono in attacco e ancora in una situazione di quarto down e due yard sulle 7….scelgono di giocare, Costa riceve, guadagna il primo down con una bella ricezione ad una mano e Roma torna a bussare alle porte dell’endzone. Nell’azione, il forte giocatore laziale purtroppo si infortuna leggermente ed è costretto ad uscire dal campo. A chiudere il drive in modo perfetto ci pensa Ghelfi, che riceve il passaggio di Bortolotto per il TD che aumenta il gap: 27 a 37 dopo il calcio di trasformazione di Giuliani, anch’esso a segno.

L’attacco dei piemontesi sceglie le vie aeree e guadagna campo, portandosi in red zone piuttosto rapidamente con Andrea Serra. Duranti mantiene grande freddezza, si muove con apparente navigata esperienza nella tasca e, quando, serve, prende l’iniziativa. E’ puro spettacolo questo drive di Torino e meritatissimo il touchdown di Serra che porta di nuovo i Giaguari pienamente in partita, quando mancano circa 7 minuti al termine della partita. Purtroppo la try non riesce e Torino resta a -4 da Roma: 33 a 37.

Il finale è di quelli da film, con i Giaguari che risalgono tutto il campo, il cronometro che corre e, con 1 minuto ancora da giocare e quattro tentativi a disposizione per chiudere le 14 yard che li separano dalla endzone e, probabilmente, dalla vittoria, Duranti si fa intercettare da Ghelfi. All’attacco dei Ducks non resta che inginocchiarsi per azzerare il tempo e portare a casa un trofeo importante, che mancava dalle bacheche della storica società capitolina dal lontano 2008, dalla finale Under 23 di Velletri nel derby contro i Barbari.

Niente da fare per i Giaguari, che tornano a Torino con due argenti al collo e un quarto posto: la delusione per non aver centrato il bersaglio grosso, tuttavia, deve lasciare il posto alla grande soddisfazione di essere riusciti, ancora una volta, ad essere tra le squadre italiane migliori di sempre a livello giovanile.

MVP della finale: Michele Costa, mattatore dell’attacco capitolino.

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