[W2] Pesce di razza?

afcLa seconda domenica di football per la AFC East ha portato una conferma (anzi, due), un riscatto e una parziale sorpresa. bills
La conferma è venuta dai Buffalo Bills che, dopo il “non brillante” esordio casalingo contro Miami, sono stati quasi asfaltati dai Packers. Certo, i Packers sono una delle squadre favorite per arrivare fino in fondo,  e perdere a Lambeau Field ci può anche stare, ma non così. Come già la scorsa settimana non è stata a difesa il problema più grosso: 34 punti presi non sono pochi e 250 yards ad Aaron Rodgers le concederanno in molti, ma in compenso sulla terra Green Bay è stata in qualche modo limitata. Le note dolenti vengono da un attacco ancora una volta inesistente. Dopo le 166 yards totali ottenute contro i Dolphins il miglioramento è stato quasi impercettibile: 186, e di queste nessuna nell’intero primo quarto. Marshawn Lynch è stato il migliore, ed è arrivato a 64 yards, Fred Jackson ha al suo attivo poco più del TD che nel secondo quarto sembrava poter dare una speranza ai Bills (all’intervallo il punteggio era di 13-7 per i padroni di casa) e CJ Spiller non è proprio pervenuto (1 corsa e 4 ricezioni per 26 yards totali). Trent Edwards ha di poco superato le 100 yards, lanciando 2 intercetti, ed ora rischia il posto a favore di Fitzpatrick per la gara contro New England. A questo punto tanto vale provare qualcos’altro, anche se a Buffalo è l’ennesimo avvicendamento di qb in corsa visto in questi anni, e i risultati non son mai stato chissà che.
Anche i Patriots si sono confermati, sia nel bene che nel male. Prima controllando e sopravanzando i Jets con relativa tranquillità, grazie alla potenza del patsproprio attacco (magata di Randy Moss che riceve ad una mano in faccia a Darrelle Revis il TD del 14-7), e poi lasciando dilagare i Jets nel secondo tempo a casua dell’inaffidabilità della propria difesa. E qui si innesta il riscatto anticipato all’inizio. Se New England conferma quello che aveva fatto intravvedere nell’esordio contro Cincinnati, cioè di essere ancora capace di tutto ma di non poter (ancora?) contare su una difesa capace di proteggere le partite, New York riscatta la brutta sconfitta contro Baltimore con una prestazione che serve soprattutto per esaltare i tifosi e tutto l’ambiente.  L’impennata della seconda metà gara, dominata 17-0 si deve soprattutto a un Mark Sanchez in gran spolvero, a cui la difesa dei Patriots ha concesso di tutto. A supportarlo ci hanno pensato soprattutto il TE Dustin Keller e Braylon Edwards, anche se pure Jerricho Cothcery ci ha messo del suo. E anche Tomlinson ha ocnfermato le cose buone fatte intravvedere domenica scorsa, mentre Shonn Greene continua a stentare. Quello che preoccupa ora è però l’infortunio a Darrelle Revis che dovrebbe costringerlo sulla sideline per – pare – un paio di settimane, a partire dalla sfida in trasferta contro Miami.
Ed arriviamo alla parziale sorpresa. I Dolphins hanno ripetuto quasi in fotocopia la prestazione della scorsa settimana. Ma se 7 giorni fa a soccombere 15-miami10 erano stati i Bills, ora la vittima – sempre in trasferta e con il punteggio praticamente identico di 14-10 – è stata molto più illustre, cioè i Vikings vice-campioni in carica della NFC . Anche la ricetta è stata praticamente identica: tanta difesa e un attacco mirato soprattutto ad evitare stupidaggini. E Chad Henne sta diventando bravino in questo, aiutato non tanto dal suo duo di runners Ricky&Ronnie (per loro un avvio di stagione a rilento ma soprattutto, contro Minnesota, un fumble a testa che potevano costare cari) quanto da un Brandon Marshall che, in attesa di affinare gli schemi e l’intesa col suo qb, ha già cominciato a farsi apprezzare facendosi trovare libero e pronto a giocate che a Miami non vedevano fare ad un WR da molto – troppo – tempo. Le buone notizie arrivano soprattutto dalla difesa, rigenerata dalla mano di Mike Nolan e da una robusta iniezione di gioventù con gli ultimi due draft. Magari all’esordio l’attacco dei Bills non sarà stato un test troppo veritiero, ma aver bloccato Favre e – soprattutto – Adrian Peterson a soli 10 punti è già una misura migliore di cosa possa fare il reparto. Domenica, comunque, nell’esordio casalingo contro i Jets sarà l’attacco ad essere testato contro una difesa di quelle vere. Poi, forse, ne capiremo di più.
In chiusura, i pronostici rivisti: questa settimana Miami guarda tutti dall’alto in basso; potrà essere lo stesso a fine stagione?
1) Dolphins 2) Patriots 3) Jets 4) Bills.
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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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