NFL Preview 2020: Cleveland Browns

Cleveland, enigmi.

La realtà del football professionistico dell’Ohio continua il suo viaggio nell’oblio dell’inconsistenza e della delusione. Sì, dell’Ohio, perchè anche Cincinnati non se la passa un granchè bene in generale, ok Burrow, ma i Bengals con la Louisiana hanno in comune giusto la tigre. La mentalità vincente sta altrove, per ora…

I Browns arrivano da una stagione partita sotto le migliori prospettive che però li ha visti sciogliersi come un castello di sabbia sulla battigia; OBJ ha deluso, Mayfield ha subito una regressione, Garrett non è sembrato un professionista serio, e in tutto questo il pubblico della Dawg Pound ha sognato il riscatto per 7 mesi di post season per trovarsi inevitabilmente a fischiare gli idoli di casa già alla disfatta di week 1 in casa contro i Titans. Forse i Titans sono stati sottovalutati, non solo da Cleveland, ma da tutta la lega, Patriots e Ravens compresi. Il resto dei confronti però, ha lasciato quel comune sentimento di disfunzionalità in cui le specifiche esigenze non hanno trovato alcuna risposta.

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Il 2020 suonerà la stessa malinconica melodia?

OFFENSE

landry browns bills

Dopo aver deluso le aspettative e fallito nel raggiungere i playoffs, la strada nel deserto della frustrazione prosegue (dal 2002). L’assunzione di Kevin Stefanski lascia trapelare che gli schemi offensivi cambieranno e saranno modificati, plasmati sulla falsa riga di quelli di Minnesota che nel 2019 ha schierato in campo uno dei migliori 10 attacchi del campionato. Dal punto di vista personale credo che le potenzialità dell’attacco Browns sulla carta superino, sia in termini di running game che come gioco sulle ricezioni, quelle dei Vikings. Peccato che si giochi sull’erba e non sui fogli…

Inutile arrovellarsi, è evidente che il problema sia psicologico e nell’approccio alle sfide perchè gente come Nick Chubb, Kareem Hunt, Odell Beckham Jr., o Jarvis Landry non teme confronti, Austin Hooper è un super rinforzo per i tight end (reparto che vede anche l’arrivo di Harrison Bryant), e Jedrick Wills Jr. fa semplicemente paura. Il tackle offensivo da Alabama è una assegno circolare che garantirà protezione a Mayfield ed allo stesso tempo sarà in grado di aprire varchi invitanti per le corse di Chubb.

Quindi, a conti fatti, serve cambiare la famosa mentalità ristabilendo ordine e obiettivi nello spogliatoio. Dovessero questi elementi tornare di moda a Cleveland, i Browns hanno tutte le carte in regola per fare impazzire ogni difesa della NFL.

Resta da verificare se l’implosione di Baker Mayfield sia figlia esclusivamente delle sciagure in OLine (40 sack subiti nel 2019), oppure ci sia realmente una regressione soggettiva. La proprietà ha lavorato per semplificargli la vita, e l’operato in tal senso non si discute. Ora serve la reazione del campione, calibro 1st pick overall.

DEFENSE

Cleveland Browns Defense

Il nucleo dei giovani e talentuosi difensori Browns passa sotto la guida di del nuovo DC Joe Woods, ex defensive back  coach e passing game coordinator dei San Francisco 49ers sconfitti solo da Patrick Mahomes nell’ultimo Super Bowl. Biglietto da visita notevole, con scritto sopra 4-3, schema che Woods adotta come mantra vincente, i numeri parlano per lui.

Il giocatore più critico della difesa è anche quello più forte, Garrett. Prima dello scontro con Mason Rudolph, Garrett stava avendo quella che si può definire una career-season, doppia cifra nei sack con sole 10 partite e possibile candidato al premio di miglior difensore dell’anno; invece l’istinto di colpire un avversario col casco tradisce il campione, e soprattutto i suoi tifosi. La sua forza sul campo è stata compensata con un sontuoso rinnovo da 125 milioni di dollari per cinque anni.

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I buchi troppo frequenti dell’attacco hanno penalizzato la difesa condizionandone il rendimento; per quanto l’undici difensivo possa essere d’elite ha comunque bisogno di ossigenare i polmoni, e questo non è avvenuto nel 2019. Tutto è interconnesso e se si inceppa un meccanismo, nel football non c’è scampo, si inceppa la macchina.

Garrett entra nell’anno della redenzione, e dalle poche notizie che sono emerse sembra determinato a riscattarsi.

COACHING STAFF

La domanda viene naturale: Kevin Stefanski è l’uomo giusto per gestire un spogliatoio ricco di talento ma povero di alchimia? Ha l’esperienza giusta?

Freddie Kitchens non aveva le credenziali, ha fatto pensare di averle ma le prove dei suoi risultati sono incontrovertibili: rianimazione illusoria nella seconda metà del 2018, tracollo nel 2019. Adesso Stefanski, 15 anni nelle sideline del football ma senza nessuna esperienza da capo allenatore, rischia di replicare l’esperienza del suo predecessore che come lui non aveva avuto nessun trascorso da head coach prima dell’avventura coi Browns. E oggi è stato “declassato” ad allenatore dei TE per i New York Giants.

La difesa godrà di un tocco di stile, anche perchè Joe Woods con il pallone da football ci fa colazione alla mattina.

Il dubbio è grande, tanto quanto la frustrazione dell’ambiente che circonda la Dawg Pound, e se dovessi esprimermi a riguardo direi che no, Kevin Stefanski non è l’uomo giusto per rilanciare le economie di Cleveland che necessiterebbe di una mente ben più navigata per dominare, e per evitare di farsi inghiottire dalle acque sempre molto agitate. Però una ventata di freschezza potrebbe rinvigorire lo spogliatoio al punto di stimolare gli atleti a dare il massimo. Enigmi appunto, come anticipato in apertura.

Record previsto: 8-8

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Offense
Defense
Coaching Staff

Lo scorso anno mi sono sbilanciato con un 11-5, questo giro non intendo fare lo stesso errore per sfiducia nell'ecosistema del football americano che, per qualche ragione (nemmeno così difficile da individuare), più mi ricorda quello della pallacanestro Newyorkese dei Knicks. Disfunzionale. Un passo avanti dal 6-10 col .500 nel 2020 e se le cose andranno bene, il 2021 sarà l'anno buono. Forse. Altrimenti sarà sempre la solita vecchia Cleveland.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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