NCAA Preview 2017: SEC West Division

Così come l’anno scorso oltre ai preview delle squadre NFL vi proponiamo anche quelli delle maggiori conference NCAA.

Prima puntata dedicata alla SEC e più precisamente alla West Division della Conference. Nei prossimi giorni sarà disponibile il preview della East Conference e le Media Guide delle diverse Università.

Mississippi State Bulldogs

sec Mississippi State University Bulldogs

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Preseason ranking: 30

Head Coach: Dan Mullen (9th year, 61-42)

Record 2016: 6-7

Match da non perdere: LSU (17/09), at Georgia (23/09), at Auburn (30/09), at Texas A&M (28/10), Alabama (11/11)

Punti di forza

Sebbene i Bulldogs abbiano racimolato solamente 5 vittorie lo scorso anno (accedendo comunque ad un Bowl vinto contro Miami OH) i ragazzi di coach Mullen possono dormire sonni tranquilli per quanto riguarda il ruolo di QB; Nick Fitzgerald è infatti l’uomo giusto per dare quella continuità in attacco dopo la partenza di Dak Prescott.

Punti deboli

Le sole 5 vittorie in regular season del 2016 sono il frutto di una pessima gestione della difesa ed infatti quest’anno ci sarà un nuovo DC, il quarto in altrettante stagioni. La mancanza cronica di una depth in grado di supportare i top player in ogni ruolo, unita ad un recruiting troppo spesso portato avanti in maniera confusionaria, ha portato appunto i Bulldogs ad essere una delle difese più battute della SEC.

L’attacco

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La stagione 2016 di Fitzgerald (3798 yard di total offense e 37 TD di cui 16 su corsa) ha messo in mostra le qualità di questo nuovo ragazzo che raccoglie l’eredità di Prescott. Non c’è dubbio che il giovane Nick debba compiere progressi nel gioco di passaggio (sopratutto per quanto riguarda la precisione) ma avere in squadra un giocatore del genere che rappresenta non solo un QB ma anche un RB aggiunto da affiancare a Aeris Williams, sia un biglietto da visita da non sottovalutare. Donald Gray è il leader del pacchetto ricevitori ma deve dimostrare di essere il target #1 mentre la linea offensiva rappresenta sempre un grande punto interrogativo e quest’anno non farà differenza ad eccezione di Martinas Rankin.

La difesa

Come scritto prima Miss State ha cambiato il quarto DC in quattro anni e non si è mai visto durante questi avvicendamenti un uomo in grado di dare quello scossone alla difesa. Per il 2017 il compito spetta a Todd Grantham che ha nel DL Jeffery Simmons e nel LB Leo Lewis gli uomini giusti per suonare la carica. Purtroppo però dietro Simmons e Lewis c’è veramente poca roba e quindi Grantham si dovrà scervellare per trovare delle soluzioni adeguate. Leggermente meglio la secondaria che può contare sulle S Brandon Bryant e su J.T. Gray, LB convertito a ruolo; Tolando Cleveland, che rientra dal torn ACL dello scorso anno se non avrà altri problemi è il miglior CB della squadra.

I prospetti

Non c’è tantissimo materiale quest’anno per quanto riguarda quel che sarà il Draft in uscita di Miss State; Fitzgerald è uno dei nomi che si fa più insistentemente ma sembra ancora troppo presto per fare paragoni troppo azzardati e comunque tutto dipenderà da quello che sarà questa stagione. Degli altri giocatori invece quello che ha più chance di finire tra i Pro è l’OL Martinas Rankin. Passato da Tackle a Centro durante lo Spring Game più per bisogno che per scelta tecnica, è un prospetto molto interessante. In un ipotetico passaggio in NFL verrebbe utilizzato sicuramente da Tackle date le sue caratteristiche e lo skill set che possiede; è infatti un giocatore molto forte e adatto sopratutto nel gioco di corsa ma che ha bisogno di migliorare in pass protection dove ha sofferto i migliori rusher l’anno scorso. Questo 2017 sarà per lui quindi l’anno X e se alla versatilità riuscirà ad adeguarsi agli alti standard della SEC nella potrezione del QB allora Rankin sarà uno dei migliori OL per il 2018.

Ole Miss Rebels

Ole Miss Rebels

Preseason ranking: 46

Head Coach: Matt Luke (1st year interim coach)

Record 2016: 5-7

Match da non perdere: at Alabama (30/09), at Auburn (7/10), LSU (21/10), Texas A&M (18/11), at Mississippi State (24/11)

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Punti di forza

Nonostante la partenza di Chad Kelly, i Rebels hanno nel Sophomore Shea Patterson un QB su cui puntare per i prossimi 3 anni. Anche le partenze di giocatori del calibro di Engram e Stringfellow a prima vista sembrano mazzate ma Ole Miss ha i giusti sostituti nel reparto ricevitori.

Punti deboli

A prima vista i punti deboli dei Rebels sono la mancanza di un running game credibile e di una difesa priva di nomi altisonanti ma in realtà la mazzata, tifosi e staff, l’hanno ricevuta pochi giorni fa con le dimissioni di coach Hugh Freeze per il coinvolgimento su una questione legata a degli appuntamenti con delle escort. Senza la guida di Freeze (e con la squadra affidata a Matt Luke) infatti Ole Miss potrebbe subire un contraccolpo durissimo e attraversare un’altra stagione negativa.

L’attacco

Detto di Patterson, che è indubbiamente lo starter della squadra, i Rebels possono contare su un corpo ricevitori molto interessante; Van Jefferson, A.J. Brown e D.K. Metcalf sono infatti degni sostituti di Engram e Stringfellow e la offense vedrà anche il rientro di ben 4 starter in linea offensiva. Peggio invece la situazione dei running back con Jordan Wilkins ed Eric Swinney che hanno saltato entrambi la stagione scorsa; il compito del nuovo coordinatore Phil Longo si presenta tutt’altro che facile.

La difesa

Lo scorso anno Ole Miss è stata una delle difese peggiori (100esimo posto di total defense) e si è reso dunque necessario cambiare il DC, che è diventato Wesley McGriff. Il fronte a 4 della D è quello sicuramente più interessante e presenta nomi come Marquis Haynes, vera macchina da sack, e Breeland Speaks che però deve riscattare un 2016 non sempre al top. La linea mediana è cappeggiata da DeMarquis Gates che è il più esperto del pacchetto LB mentre va in meglio nella secondaria che sarà guidata dalla SS Myles Hartsfield e dal rientrante Ken Webster.

I prospetti

E’ proprio quello del leader della difesa Marquis Haynes, il nome più caldo per quanto riguarda il Draft 2018 di Ole Miss. Il DE, che ha deciso di tornare per il suo ultimo anno di college nonostante già ci fosse il richiamo della NFL è sicuramente uno dei migliori difensori della SEC e non solo. Autentica macchina da sack e di TFL è un giocatore velocissimo, un grande atleta e molto rapido. Riesce infatti a cambiare direzione in maniera repentina anche se le lunghe leve a volte lo limitano quando si tratta di aggirare l’angolo per dare la caccia al QB. Se quest’anno riesce ad affinare i movimenti in pass rush (anche se comunque riesce a risultare terribilmente efficace) diventerà senza dubbio uno dei pezzi pregiati del prossimo Draft.

Arkansas Razorbacks

arkansas university razorbacks

Preseason ranking: 29

Head Coach: Bret Bielema (5th year 25-26)

Record 2016: 7-6

Match da non perdere: Texas A&M (23/09), at Alabama (14/10), Auburn (21/10), at LSU (11/11), Mississippi State (18/11)

Punti di forza

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Il ritorno in cabina di regia di Austin Allen è sicuramente la notizia migliore dallo Spring game dei Razorbacks. Il gioco su corsa, da sempre marchio di fabbrica di Arkansas, è sicuramente interessante da vedere in prospettiva anche se peserà come un macigno l’assenza di Rawleigh Williams.

Punti deboli

La difesa con Robb Smith l’anno scorso ha subito la bellezza di 39 TD su corsa risultando la peggiore in FBS in questa statistica. Lo stesso dicasi per la depth nel reparto LB che è davvero povera di talento ed un avvicendamento nel ruolo di DC è stato quantomai necessario.

L’attacco

Detto del ritorno di Allen, la notizia peggiore che i fan, e non solo, di Arkansas potevano aspettarsi era il ritiro di Williams dal football giocato. Il fortissimo back infatti durante lo Spring game ha subìto un altro infortunio al collo e così ha deciso drasticamente di dire basta per preservare la sua salute. Con Devwah Waley al suo fianco sarebbero potuti diventare una coppia tritasassi mentre adesso invece Bielema deve trovare un buon backup da affiancare proprio a Waley. C’è un po’ di penuria anche nel reparto WR con il solo Jared Cornelius in grado di portare esperienza mentre la linea offensiva, che notoriamente è una delle più prestanti fisicamente di tutta la NCAA, deve ridurre necessariamente il numero di sack concessi.

La difesa

Con la partenza di Smith sponda Minnesota, Bielema si è affidato a Paul Rhoads (già coach della secondaria) per il ruolo di DC. La prima cosa che hanno fatto i due è stata la transizione dalla difesa 4-3 alla 3-4 per via delle troppe yard su corsa concesse da parte di squadre SEC (257 per game). Tuttavia il fronte difensivo presenta giocatori non molto esperti e da questo punto di vista potrebbe trattarsi di un anno di transizione. Un po’ meglio la secondaria che vede il rientro di tutti i titolari compreso Kevin Richardson e le Safety Josh Liddell, De’Andre Coley, Santos Ramirez e con la presenza di uno dei più sottovalutati cover corners di tutta la conference e cioè Ryan Pulley.

I prospetti

Nel draft degli ultimi anni (quelli di Bielema per intenderci) Arkansas ha recitato un ruolo da protagonista per quanto riguarda RB e OL. Anche quest’anno il trend potrebbe ripetersi poichè il centro Frank Ragnow è uno dei seri candidati al titolo di All-American e quello del Rimington Trophy (premio per il miglior centro). Attirato dalle sirene del professionismo già dall’anno scorso Ragnow è voluto tornare per il suo ultimo anno al college per la contentezza di staff e tifosi. Giocatore versatile (potrebbe infatti giocare in tutti gli spot della linea offensiva) è dotato di un ottimo controllo del corpo, grandi skill movement e tanta forza nelle braccia. Qualcuno addirittura azzarda ad inserirlo come prospetto da primo giro: Ragnow ha tutte le caratteristiche per poter confermare queste voci ma sarà fondamentale per lui, e per la squadra, questo 2017.

Texas A&M Aggies

Texas A&M University

Preseason ranking: 37

Head Coach: Kevin Sumlin (6th year 44-21)

Record 2016: 8-5

Match da non perdere: Alabama (7/10), at Florida (14/10), Mississippi State (28/10), Auburn (4/11), at LSU (25/11)

Punti di forza

Cosi come altre squadre, e non solo della SEC, il gioco di corsa è il fattore determinante per il successo degli Aggies. Un tandem ben assortito come quello formato da Keith Ford e Travyeon Williams (con Rakeem Boyd a fare da terzo violino) rappresenta infatti un pericolo per tutte le difese; lo stesso si può dire per quanto riguarda la secondaria che della difesa di TAMU è sempre uno dei migliori reparti.

Punti deboli

Anno nuovo, QB nuovo. Ormai a College Station convivono con questa situazione e anche il 2017 non farà differenza dopo la partenza di Trevor Knight. Lo stesso dicasi della difesa che dopo aver perso l’All American, nonché prima scelta assoluta Myles Garrett, deve di nuovo fare i conti con una pessima gestione del running stop.

L’attacco

Il nodo del QB dopo la partenza di Trevor Knight è quello che bisogna risolvere più in fretta di tutti; Jake Hubenak è infatti l’unico a roster con un minimo di esperienza e sarà proprio lui a partire titolare con tutti i dubbi e le incertezze che comporta una scelta del genere. Detto del running game, c’è il gradito ritorno di un top WR come Christian Kirk che sarà circondato da una nidiata di freshman e anche la linea offensiva gioverà del ritorno delle guardie e del centro titolari con il dubbio relativo allo spot di entrambi i tackle.

La difesa

Il problema principale della squadra texana l’anno scorso è stata proprio la difesa contro le corse. Un team che deve provare ad insidiare squadre come i Crimson Tide non si possono permettere di concedere una media oltre 30 punti negli scontri di conference. Rimpiazzare Garrett sarà naturalmente impossibile ma non è di un pass rusher che ha bisogno in questo momento il DC John Chavis; bisogna trovare un valido filtro nella zona centrale del campo tra DE e LB in modo da arginare le corse avversarie. Gli Aggies sembrano invece ben coperti nella secondaria con Armani Watts, All-SEC Safety, anche se nello spot di CB c’è bisogno di tanto lavoro extra.

I prospetti

Dei giocatori di Texas A&M che si possono contendere un posto come scelta del primo giro, ci sono addirittura due nomi: Christian Kirk e Armani Watts. Difficile dire chi dei due può avere più chance dell’altro perché stiamo parlando comunque di due top player nel rispettivo ruolo. Kirk viene da due stagioni in cui ha accumulato quasi 2000 yard mentre Watts ha ricevuto una menzione come All-SEC; se entrambi si confermeranno su questi livelli anche quest’anno, allora gli scout dovranno tenere un occhio di riguardo per i prospetti texani.

LSU Tigers

Louisiana State University lsu tigers

Preseason ranking: 11

Head Coach: Ed Orgeron (2 year 6-2)

Record 2016: 8-4

Match da non perdere: at Mississippi State (17/09), at Florida (7/10), Auburn (14/10), at Alabama (4/11), at Tennessee (18/11), Texas A&M (25/11)

Punti di forza

La partenza di Leonard Fournette, scelto dai Jaguars alla quarta assoluta, non è necessariamente un male per LSU. L’esplosione di Derrius Guice infatti ha fatto dimenticare in fretta ai tifosi le prestazioni del nuovo giocatore di Jacksonville e con l’arrivo del nuovo OC Matt Canada, e una delle migliori linee offensive, i Tigers hanno uno dei running game più temibili.

Punti deboli

Se il gioco su corsa non ha problemi, il gioco su passaggio latita ormai da troppo tempo dalle parti di Baton Rouge. Nelle ultime 7 stagioni infatti LSU è stata nella parte alta della classifica sul passino game soltanto una volta ed ha contrapposto sempre una grande capacità di reclutare RB e OL ad una mancanza cronica di giudizio nello scegliere i QB. Anche la difesa, che ha prodotto tanti ottimi giocatori, ha visto l’alternarsi di ben 3 DC in altrettanti anni con la squadra che dunque non riesce a dare la giusta continuità. Occhio anche alla schedule che a novembre è terribile per la squadra della Louisiana; dovrà affrontare infatti in rapida successione Alabama, Arkansas, Tennessee e Texas A&M con le partite più difficili da giocare fuori casa.

L’attacco

L’arrivo di Matt Canada è stata una manna dal cielo per coach Orgeron che lo ha fortemente voluto; l’ex OC di Pitt infatti è stato l’unico l’anno scorso a scalfire la tostissima difesa dei campioni nazionali di Clemson nella vittoria dei Panthers per 43 a 42. La offense di Canada è molto improntata sul passing game e quindi il compito di Danny Etling è quello di migliorare sensibilmente le statistiche dell’anno scorso e farsi perdonare la pessima prestazione allo Spring game. Tuttavia LSU ha perso due grandi WR (Malachi Dupre e Travin Dural) e quindi gioco forza si dovrà fare abbondante uso di gioco su corsa per sfruttare le qualità di Guice.

La difesa

Con Dave Aranda al comando della difesa, i Tigers hanno cambiato schema passando dalla 4-3 alla 3-4. Tuttavia la domanda rimane sempre la stessa: come può LSU competere con le difese di Alabama e Auburn? I giocatori di talento ci sono in Louisiana ma c’è anche da risolvere la grana di Arden Key, di sicuro il migliore dei suoi in difesa. Il pass rusher infatti ha abbandonato la squadra a febbraio per poi tornare a giugno senza dare spiegazioni; inoltre non ha partecipato al campo estivo per un infortunio e quindi la sua situazione è ancora tutta da definire. Il reparto LB è sicuramente quello che ha più bisogno di ricostruzione viste le partenze di Kendell Beckwith e Duke Riley con Donnie Alexander che sarà il punto di riferimento in mezzo al campo. Anche la secondaria dovrà essere testata dopo il passaggio tra i pro di White e Adams con Donnie Jackson che prenderà il posto del primo e John Battle il posto del secondo.

I prospetti

Dopo Fournette, LSU potrebbe mandare in NFL un altro RB e anche in questo caso la scelta potrebbe essere al primo giro; Derrius Guice infatti è il sostituto ideale del nuovo giocatore dei Jaguars e sebbene non abbia la stessa forza bruta è un runningback da tenere assolutamente d’occhio. Dopo aver demolito il record di yard corse in una singola partita (appartenuto proprio a Fournette) Guice si presenta ai nastri di partenza di questa stagione come uno dei 3 migliori back della nazione. Grande velocità ed elusività sono le doti migliori del nativo di Baton Rouge che riesce a leggere le difese avversarie e trovare buchi che sembrano impossibili per tutti. In campo aperto quando apre il gas è inarrestabile e senza l’ombra di Fournette potrebbe consacrarsi definitivamente. L’unico problema potrebbe essere proprio l’arrivo del nuovo OC che preferisce il gioco su passaggio ma privarsi e limitare un giocatore del genere sancirebbe il suicidio sportivo della squadra della Louisiana.

Auburn Tigers

Auburn tigers

Preseason ranking: 9

Head Coach: Gus Malzahn (5th year 35-18)

Record 2016: 8-5

Match da non perdere: at Clemson (10/09), Mississippi State (30/09), at LSU (14/10), at Texas A&M (4/11) ,Georgia (11/11), Alabama (25/11)

Punti di forza

Uno dei migliori tandem di runningback della nazione giocherà proprio alla corte di Malzahn; Kamryn Pettway e Kerryon Johnson infatti rappresentano un pericolo sopratutto per Alabama poiché i Tigers sono indubbiamente i favoriti a togliere lo scettro della SEC West proprio ai ’Tide. L’innesto poi in cabina di regia del transfer da Baylor Jarrett Stidham dovrebbe assicurare quella fluidità nel gioco di passaggio che è mancata alle War Eagle negli ultimi 2-3 anni.

Punti deboli

La secondaria potrebbe rappresentare un problema a depth perché dopo i 4 titolari (2 CB e 2 S) c’è veramente pochissima esperienza. Anche la linea offensiva, che vede comunque il rientro di tre titolari, ha dei buchi da coprire nello spot di LG e di RT e con un QB come Stidham che ha sofferto di qualche infortunio di troppo negli ultimi due anni, la soluzione va trovata al più presto. La schedule giocherà ugualmente un ruolo fondamentale anche se Auburn affonterà le partite più difficili in casa.

L’attacco

Come detto l’arrivo di Stidham da Baylor è una manna dal cielo per la squadra dell’Alabama che negli ultimi anni ha fatto non poca fatica nel muovere l’ovale su passaggio. Il backup Sean White non ha giocato neanche male l’anno scorso ma 4 infortuni subiti nelle ultime due stagioni hanno spinto il coaching staff a cercare altre alternative. Con la coppia esplosiva Pettway-Johnson il gioco di corsa di Auburn sarà uno dei più pericolosi da affrontare a patto che la linea offensiva regga l’urto di tutto l’attacco ed è su questi punti che si concentrerà il lavoro del nuovo OC Chip Linsdey.

La difesa

Le partenze di Carl Lawson, Montravious Adams e Rudy Ford hanno fatto fare indubbiamente un passo indietro alla difesa dei Tigers. L’obiettivo principale del DC Kevin Steele è proprio quello di cercare di far pesare il meno possibile l’assenza di questi 3 giocatori anche se il talento non manca. Marlon Davidson, Derrick Brown e Byron Cowart rappresentano il fronte principale della difesa con Deshaun Davis e Tre’ Williams che andranno ad occupare il posto di LB. La secondaria invece vedrà i due Davis, Carlton e Javaris, a ruolo di CB mentre le Safety titolari sono Tray Matthews e Stephen Roberts; purtroppo per Auburn dietro di loro c’è veramente il vuoto poiché nessuno dei backup ha accumulato esperienza necessaria per sostituire a dovere uno dei titolari.

I prospetti

Anche la squadra di coach Malzahn presenta alcuni giocatori che andranno ad arricchire il draft 2018 ed è sopratutto in difesa che Auburn presenta i prospetti migliori. Anche Stidham è uno dei QB più promettenti ma deve dimostrare quest’anno di sapersi adattare ad un nuovo schema di gioco e questa stagione sarà cruciale per lui e per il suo futuro. Tuttavia se dovesse confermare l’hype del passaggio dalla high school al college, Byron Cowart è il giocatore che potrebbe essere scelto per primo. Spostato da End a Tackle non ha finora prodotto quanto ci si aspettava ma questa transizione presumibilmente metterà in mostra le grandi qualità di questo giocatore. Anche per lui è una stagione da “dentro o fuori” poiché se conferma l’enorme talento che lo accompagna allora potremmo parlare di uno dei migliori difensori in uscita dalla SEC.

Alabama Crimson Tide

Alabama Crimson Tide

Preseason ranking: 1

Head Coach: Nick Saban (11th season 114-19)

Record 2016: 14-1

Match da non perdere: Florida State (3/09), at Texas A&M (7/10), Tennessee (21/10), LSU (4/11), at Mississippi State (11/11), Auburn (25/11)

Punti di forza

Dopo aver dominato l’intera stagione 2016 con 14 vittorie su altrettanti incontri, Alabama si è dovuta arrendere ai campioni nazionali di Clemson proprio nella partita più importante; la perdita inoltre di giocatori chiave sopratutto in difesa (10 dei quali scelti nell’ultimo draft) ha spostato un po’ gli equilibri ma quando si parla di Crimson Tide si parla sempre di “ricambio” della squadra e mai di rivoluzione. Il punto forte dei ragazzi di Nick Saban (e del coaching staff) è proprio questo: riuscire a rimpiazzare giocatori sulla carta insostituibili con altri che manterranno lo stesso livello di gioco grazie ad un recruiting accuratissimo ed un metodo di allenamento, fisico e mentale, senza eguali.

Punti deboli

Trovare un punto debole alla squadra che da qualche anno è sempre la favorita nei ranking prestagionali è sempre difficile. La perdita di mostri sacri come Jonathan Allen, Reuben Foster, Tim Williams, O.J. Howard e tutti gli altri destabilizzerebbe qualsiasi squadra ma Saban sa perfettamente come trarre vantaggio da queste situazioni. Probabilmente l’esperienza in qualche reparto (come la linea offensiva ma anche il front seven) potrebbe essere un problema da gestire senza quei pilastri citati prima tuttavia il talento a disposizione è smisurato e la preparazione psicologica dello staff di Tuscaloosa è improntata proprio su questi aspetti.

L’attacco

La grande stagione disputata l’anno scorso dal QB freshman Jalen Hurts, ha fatto splendere una nuova stella nel firmamento della NCAA. Il nativo di Houston infatti è stata una delle sorprese più grandi del 2016 e si appresta alla riconferma quest’anno sotto la guida attenta del nuovo OC Brian Daboll. Il nuovo coordinatore dovrà lavorare soprattutto sul gioco di passaggio di Hurts anche alla luce del fatto che 3 ricevitori non sono più disponibili, e cosi il gioco “in the air” farà leva sopratutto su Calvin Ridley, uno dei top player a ruolo. Come sempre , da qualche anno a questa parte, il fulcro principale del gioco offensivo di Alabama è rappresentato dal running game che avrà a dispozione Bo Scarbrough (che nel 2016 ha mostrato tutto il suo enorme potenziale), Damien Harris, altro back da 1000 yard a stagione e lo stesso Hurts che ha chiuso la stagione da freshman con addirittura 954 yard su corsa.

La difesa

In difesa c’è da tanto da rimpiazzare sopratutto per quanto riguarda il front seven, dato che 5 starter ormai hanno intrapreso la carriera professionistica. Da’Ron Payne e Da’Shawn Hand dopo 4 anni giocheranno per la prima volta senza Jonathan Allen anche se hanno fatto vedere di sapersela cavare anche senza il nuovo giocatore dei Redskins. Sarà cruciale anche la posizione di ILB che vedrà il ritorno dopo l’infortunio dell’anno scorso di Shaun Dion Hamilton e con Terrell Hall, Anfernee Jennings e Christian Miller che prenderanno il posto all’esterno che fu di Tim Williams e Ryan Anderson. Probabilmente il record di 54 sack raggiunto l’anno scorso sarà un bersaglio molto difficile da centrare ma con un fronte difensivo comunque ultra competitivo e con una secondaria sempre al top, con Minkah Fitzpatrick leader dei DB, la difesa dei ‘Tide si presenta ancora una volta come una delle migliori 5 della nazione.

I prospetti

Come ogni anno sono tanti i prospetti nelle file di Alabama da seguire in ottica draft e il 2017 non farà eccezione. Certo, eguagliare il record di quest’anno dove ben 10 giocatori sono stati scelti sarà difficile ma il materiale a disposizione non manca cosi come il talento. Fitzpatrick, Scarbrough, Ridley, Foster, Payne e Da’Shawn Hand sono tutti giocatori che si ritaglieranno un posto tra i Pro ma secondo noi, quello che ha più possibilità di venire scelto al primo giro è il leader della secondaria. Fitzpatrick infatti è un giocatore versatile, di quelli che piacciono a Saban tanto per intenderci, che può essere utilizzato in qualsiasi spot della secondaria senza mai abbassare il livello di gioco. E’ un giocatore intelligente, che sa leggere benissimo il QB e le situazioni, con un grande istinto per la palla ed una grande predisposizione per il gioco a zona. Ball skills e atletismo sono al top ma ha dato prova di essere ottimo anche in run support e può essere utilizzato anche come punt o kick returner vista la sua grande velocità; molti addetti ai lavori lo considerano la miglior Safety in uscita quest’anno e se si riconfermerà nel 2017 non possiamo che essere d’accordo.

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Francesco Fele

Ho 29 anni e sono appassionato di sport Usa da 5 anni, seguo sopratutto il football (tifosissimo delle cheesehead) e l'NBA.

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