[NFL] Week 6: Il pagellone NFL

Ogni giornata in NFL porta con sé una serie infinita di informazioni. Di settimana in settimana cercheremo di ordinarle e dar loro un voto, per orientarci meglio tra di esse. Tra chi ha brillato e chi invece ha deluso, tra chi merita un bel 10 e chi una bocciatura; tentando di non scordarci di nessuno tra coloro che, in un modo o nell’altro, meritano l’attenzione del pubblico. E’ il nostro pagellone NFL!

Voto 10: Martavis Bryant

Sarà per Antonio Brown che si porta via uno o più difensori avversari, sarà perché Michael Vick si infortuna, sarà per dei Cardinals appannati, ma Martavis Bryant, alla prima partita in stagione, fa vedere tutto 10 il repertorio e giuda i suoi Steelers a una vittoria molto importante contro una squadra che godeva dei favori del pronostico.
Con lo stesso Brown, Bryant è il secondo pezzo di un duo incredibile, che idealmente rappresenta il futuro di Pittsburgh in attacco. Tutto questo se uno dei due non andrà a battere cassa, ma almeno per questo 2015 Tomlin è coperto nel ruolo.

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Voto 9: Dan Campbell

Anche solo per il fatto che Dan Campbell sia più grosso di alcuni dei suoi giocatori, meriterebbe un bel voto. Se ci aggiungiamo che in quattordici giorni ha reso i Dolphins una squadra di football partendo dal materiale da discarica visto a Wembley, non possiamo che propendere 9 per un voto altissimo.
Cameron Wake e Lamar Miller tornano i campioni che sono con lui, e Miami tiene a bada facilmente Tennessee a domicilio. C’è anche una grossa possibilità che i suoi siano semplicemente felice di essersi liberati di Philbin, ma nel dubbio, e vista la misura delle braccia del nuovo HC in aquamarine, un bel 9 per cominciare ci sta bene.

Voto 8: Cam Newton

28 corse per 5.4 yard a portata. Di soli giochi disegnati per lui. Il 61% dei suoi passaggi sono per Greg Olsen, tight end, ma le difesa avversarie sembrano ancora ignorare questo potente duo, fino al 5-0 iniziale dei Panthers. C’è sicuramente un pezzo di colpa altrui in questo record 8immacolato, ma Super Cam merita enorme stima per come sta affrontando una stagione che dopo l’infortunio di Kelvin Benjamin sembrava perduta in attacco.
Non finirà la stagione imbattuto, ma nel frattempo ha rimontato i Seahawks in casa loro, dove queste cose normalmente non succedono. D’altronde, nemmeno Newton è tanto normale…

Voto 7: DeAndre Hopkins

Giocatore offensivo della settimana in AFC, distruggendo la difesa dei Jaguars con 150 yard che definire spettacolari è riduttivo. Se giocasse in una squadra 7 che utilizza un vero QB e non le riserve delle riserve (scusateci Hoyer e Mallett) avremmo di fronte il sicuro re delle yard ricevute 2015.
E non è detto che alla fine dell’anno non lo sia veramente. In pochissimi sono nel suo stato di forma e ha davanti ancora molti anni di football. Per quel titolo di giocatore offensivo, estendetelo alla sua versione annuale ed avrete un pronostico a cui crediamo fortemente.

DeAndre Hopkins Texans

Voto 6: DeMarco Murray

Quando DeMarco Murray ha portato la palla più di 20 volte in una partita, la sua squadra ha vinto 24 partite su 26. 9 su 32 quando non lo fa. Il Monday Night non è eccezione, visto che dopo un primo tempo6, mette insieme più di 90 yard riuscendo a suggellare una vittoria brutta ma importante per i suoi.
Se ci aggiungiamo la prova non memorabile del resto dell’attacco Eagles, forse uno dei giocatori più importanti della giornata. Ha ancora molta strada da fare per dimostrare di meritare il suo attuale contratto in ogni caso.

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Voto 5: John Brown

Un altro ricevitore vince un posto in classifica. Brown riceve per 198 yard, che sono un numero spaventoso, ma ha il torto di perdere il fumble (con tanto di paurosa perdita del casco) che nel terzo 5quarto gira la contesa in favore degli avversari.
Non si preoccupi, se continua ad ammassare tali numeri da superstar i quartieri alti della classifica saranno tutti per lui. Nel frattempo è un’ottima arma a disposizione di Carson Palmer, sfruttando un’occasione più unica che rara.

Voto 4: Alfred Morris

Con buona parte della linea offensiva infortunata, è anche normale che i numeri di Alfred Morris scendano. Il fatto è che lo fanno senza sosta dal 2012, anno in cui corse per più di 100 yard a partita. Domenica non4 nemmeno Matt Jones, e Morris non ha colto l’occasione.
La difesa dei Jets è complicata da affrontare, ma i più forti si vedono nel  momento più difficile. Con Jones sulla via della guarigione, non ci aspettiamo grandi cose dal primo (solo sulla carta) corridore di Washington per il resto della stagione.

Voto 3: Legion of Boom

Allora, giocate insieme da anni, avete vinto un Superbowl e due finali di conference. Siete la difesa più temuta della lega (almeno prima di Week 1) e vi fate prendere per il naso così? Domenica scorsa enneisma figuraccia, stavolta in casa, con Earl Thomas in cover-3 e Richard Sherman in cover-2 a guardare Olsen che sfila loro la W da sotto il naso. 3Qualche numero?
Gli avversari dei Seahawks prendono un primo down o segnano nel 37% delle giocate nel quarto quarto, terza peggior difesa contro i TE in NFL (non che ci siano molti altri Panthers da coprire sia ben chiaro), sempre negli ultimi parziali dei loro incontri i QB avversari completano l’84% dei passaggi. Cortesi della temutissima Legion of Boom.

Voto 2: Chuck Pagano

Prego agevolare contributo filmato.

break

Ecco, la situazione c’era, l’occasione pure ma l’esecuzione è stata tragicomica. E quante volte sentiamo che è l’esecuzione l’unica cosa importante nel football? Inoltre, questa specie di mossa toglie molta credibilità2 capo allenatore dei Colts, che sulla sideline ha la faccia di chi in realtà pensava di fare un’altra cosa ma non l’ha comunicata a dovere.
I Colts arriveranno ai Playoff, ma a quel punto errori di questo genere avranno semplicemente la conseguenza più logica: spedire Pagano all’ufficio collocamento.

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Voto 1: “Non è touchdown!”

Era capitato a Devonta Freeman settimana scorsa, questa settimana è stato il turno di Golden Tate. Due eseguite senza saltare, senza necessità di completare il gesto tecnico della ricezione, considerate in 1modo opposto. L’anno scorso c’erano state polemiche circa un paio di touchdown per i quali non si era utilizzato l’instant replay, ma la NFL ha avuto l’ennesima reazione sproporzionata, cioè quella di esasperare il concetto di ricezione al punto che nessuno ci sta capendo più nulla. Spaccando il capello in quattro per giungere a decisioni differenti.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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