[NFL] Week 2: Power Ranking by Radio Bonanza
Grazie agli amici di RADIO BONANZA, ecco a voi il miglior power ranking in italiano della National Football League.
Potevo chiamarlo il Power Ranking di Jerry Polemica perché questa settimana non ho voluto usare mezze misure e mi aspetto che la mail della Bonanza venga sommersa di reclami e minacce, o che l’account Twitter sia segnalato per vilipendio e oltraggio al pubblico pudore. Però vabbè, vi tocca la spiegazione della settimana. Perché “Turnover on downs”? Perché la week 2 è quella che ribalta completamente la prima week di NFL e si creano dei paradossi spazio-temporali che neanche realtà parallele e galassie sconosciute possono risolvere. È un bel casino cercar di equilibrare il tutto, quindi, come ho detto in apertura, mi son lanciato in posizioni provocatorie. No, non mi sto riferendo a quello che la vostra mente deviata dal Kamasutra pensa, ma a impronosticabili fondi di barile. Vi attendo al varco come l’Uomo Gatto con Sterminator.
Smiler of the Week – New York Jets +17
Rosiker of the Week – Philadelphia Eagles -14
Bonanza Favorite – Oakland Raiders +8
1. New England Patriots (2-0) = – Sapete, tante volte si dice di voler togliersi qualche soddisfazione, il sassolino dalla scarpa, non che il sempre giovine Tom Brady ne avesse bisogno, ma anche contro i Bills è stato uno splendore per gli occhi. Rex Ryan disintegrato e gli alfieri Gronk e Edelman sgusciano via alle difese come le anguille della laguna di Comacchio.
2. Green Bay Packers (2-0) = – Sintetizzare la W sui Seahawks in un video? Mr.Rodgers nelle vesti di Richard Ashcroft.
“Rodgers che spintona via i Michael Bennett della situa.”
3. Dallas Cowboys (2-0) = – Piange il cuore doverli lasciare qua in alto, pur sapendo di come i Cowboys siano una vittima sacrificale degna di un piano architettato da Kevin Spacey in Seven, visti gli infortuni prolungati a Dez Bryant e…Tony Romo. Mannaggia, mannaggia, mannaggia. Che Padre Weeden (o Padre Cassel?) possa smentirci.
4. Arizona Cardinals (2-0) = – Che dire di questi Cardinals. Larry Fitzgeraldo va a bersaglio tre volte e tramortiscono i Bears quasi quanto la seconda stagione di True Detective (che, tra l’altro, devo finire di recuperare, chissà perché). Con Palmer veleggiano come ai bei tempi dei duelli fra Luna Rossa e Mascalzone Latino, chi sarà il Team Oracle in grado di fermarli?
5. Cincinnati Bengals (2-0) +3 – Una prova sostanziosa. Questa è stata la partita dei Bengals contro i Chargers. Difensivamente hanno concesso poco e hanno amministrato bene, seppur la vena da genovese con il braccino corto salti sempre fuori in Marvin Lewis. In attacco è stato rispolverato un Gio Bernard che ha danzato tipo la Portman nel “Cigno Nero” portandosi a spasso il front seven dei californiani.
6. Denver Broncos (2-0) -1 – Dopo “Ugly Betty” la nuova serie “Ugly Peyton” continua. Denver non è sicuramente bella da vedere, anche se Manning ha dato qualche segnale di ripresa (il che non può che rasserenare gli animi in quel del Colorado). La difesa invece vince continua a mietere vittime e portare a casa W, quindi non c’è manco da lamentarsi troppo.
7. Pittsburgh Steelers (1-1) +7 – Antonio Brown continua a tessere il suo personale dominio che lo innalza a livello di un Totem degli irochesi. DeAngelone Williams non ha fatto sentire la mancanza di Leonida Bell e in generale gli Steelers hanno un attacco stupefacente quanto la stagione di Narcos su Netflix.
8. New York Jets (2-0) +17 – Avete in mente quelle scene nei film d’azione hollywoodiani in cui l’eroe della situa non si scalfisce mai? Ottimo. Quest’immagine nella vostra testolina è la difesa dei Jets che si conferma essere una grossa spina nel fianco di chiunque capiti nel loro raggio d’azione. Se Fitzpatrizio rimane lontano dagli errori, i Jets rischiano di scombussolare più piani che una partita a Risiko da ubriachi.
9. Atlanta Falcons (2-0) +7 – Julio Jones. Julio Jones. Julio, io ti amo. Che giocatore signori. E questi Falcons confezionano un promettente avvio di stagione che può esser di buon auspicio per render competitiva l’NFC South. Chissà magari è la volta buona che quel passero solitario di Leopardi si trasformi in un falcone predatorio.
10. Seattle Seahawks (0-2) -4 – Non è stato un calendario semplice questo dei Seahawks, però 0-2 era abbastanza improbabile come scommessa da fare secondo i bookmaker di Cipro. Contro i Packers i nostri incappano in un ultimo quarto storto, dopo che Wilson sembrava aver messo il turbo e la freccia del sorpasso. Invece son stati rapidamente declassati a livello di una Daewoo Lanos.
11. Buffalo Bills (1-1) –4 – Polverizzati difensivamente da Brady, sommersi da una pioggia di flag, rimane solo il tentativo di rimonta avvenuto fuori tempo massimo come il mettere degli UGG in spiaggia in una giornata di brezza estiva. Rex Ryan deve incassare questo colpo e i Bills escono un po’ ridimensionati, anche se Tyrod Taylor par aver le palle cubiche.
12. San Diego Chargers (1-1) -2 – Il bagliore in una giornata uggiosa che può essere considerata al pari di una che inizia con un mignolo contro lo spigolo del letto e termina con un’afta sul labbro che vi assilla ogni due secondi è Melvin Gordon. Il RB da Wisconsin confeziona bei numeri, peccato che i Chargers siano in uno stato confusionale che neanche una nebbia nello Yorkshire potrebbe eguagliare.
13. Carolina Panthers (2-0) +6 – La presenza di Steph Curry deve aver caricato come Il Molleggiato il buon SuperCam che, manco a dirlo, si è caricato i Panthers sulle possenti spalle e li ha trascinati alla vittoria. Bomboloni per Ted Ginn e Philly Brown, peripezie acrobatiche su corsa per andare a TD, insomma Newton è i Panthers. Rivera & Co. devono pregare gli Dei dell’Olimpo che possa rimanere integro.
14. Kansas City Chiefs (1-1) -1 – Fanno rinascere dalla tomba il caro, vecchio Emile Durkheim che nel celebre testo “Il Suicidio” aggiungerà una postfazione sul Thursday Night contro i Broncos. No, non basta perdere il vantaggio accumulato in tre quarti. Serve pure fare fumble a :30 secondi dall’overtime con conseguente TD avversario, perché imprecare di rabbia è bello, insomma. Worst call of the week? Probabile.
15. St.Louis Rams (1-1) –4 – Tu vorresti amare questi Rams che dopo la prima stagionale ti hanno illuso di poter essere dei degni compagni di vita. Finalmente paiono esser pronti per divenire competitivi nella NFC West. E invece no. Prestazione vergognosa contro i Redksins e allora lì capisci che St.Louis alla prima giornata ti aveva friendzonato alla grande. Maledetti.
16. San Francisco 49ers (1-1) –4 – Era la loro bye week questa, no? Ops. Randellati come un campo di grano nell’Iowa in periodo di alta stagione, c’è poco da salvare da questa prestazione. È proprio da dover cancellare come in “Eternal Sunshine of the Spotless Mind” perché far finta che questa week non sia esistita è molto meglio che portarsela sul groppone.
17. Minnesota Vikings (1-1) +9 – Oh. Per una Miami che mi fa aver un crollo nervoso, una scommessa Bonanza che risale la china. Teddy Bear Bridgewater torna ad esser preciso quasi quanto i nomi nella mitologia norrena. Chissà se i nostri saranno pronti ad affrontare la battaglia dei Ragnarök ed essere condotti al trionfo eterno. Sicuramente si son ripigliati dopo lo shock 49ers.
18. Miami Dolphins (1-1) -9 – Eccalà. Più ovvi del Signor Giancarlo che, come recita la sua bio di Twitter, scelse la gloria al posto che l’effimero guadagno, confermano le mie impressioni di settimana scorsa e nello scontro territoriale della Florida vengono bastonati dai Jaguars. No, non ridete. È tutto vero. Imprevedibili e in grado di provocare problemi intestinali che neanche quell’erbazzone della suocera.
19. Washington Redskins (1-1) +10 – Ollalà. Siori e siore, per chi scrive, una sorpresa che proprio non m’aspettavo. Difensivamente paiono ben organizzati e assortiti come quelle tavolate di vestiti che potete trovare sui bancali di Zara. Imbrigliano il front seven dei Rams e scoprono la bestiolina Matt Jones che si è nutrito di praterie e tacol mancati come un ingordo brontosauro. Attenzione.
20. Houston Texans (0-2) +3 (?!?!wtf?!?) – Non so manco io come abbiano guadagnato posizioni nel PR, il che dovrebbe esser indice di quanta pietà abbiano fatto le altre squadre in discesa questa week. Doveva essere l’anno dell’azzanno ai Colts, ma entrambe le franchigie son partite con più problemi della Volkswagen con lo scandalo delle emissioni di questi giorni. Contro Carolina si è vista una squadra innocua, dove neanche uno storico JJ Watt può far più di tanto. E ciò ci rammarica.
21. Detroit Lions (0-2) -4 – In questo momento ispira più allegria il parco divertimenti di Banksy “Dismaland” che i Lions di questo primo scorcio stagionale. La squadra ha dovuto far fronte a perdite non di poco conto nel front seven, ma sembravano pronti al salto di qualità. Per ora l’unico salto fatto è quello che il sottoscritto potrebbe riuscire a far in una finale di tuffi da trampolino: mediocre.
22. Chicago Bears (0-2) -1 – Attimi di terrore e panico quando Smokin’ Jay è dovuto uscire infortunato. Fino a lì, nonostante l’assenza di una perla come Alshon Jeffery, il nostro Cütlęr aveva messo in mostra il lato migliore del suo animo da ribelle. Con l’entrata in campo di Santa Claus tutto è precipitato verso un rovinoso epilogo. E sì, il finale di “Io & Marley” è più allegro di sta partita (il che è tutto dire, scusate vado a pigliar i fazzoletti).
23. Oakland Raiders (1-1) +8 – AC/DC, Back in Black. Dai, scontatissimo come riferimento, ma se lo meritano i due protagonisti di giornata. Amari Cooper e Derek Carr rappresentano la speranza per Oakland e finalmente in attacco si è rivista una squadra temibile. Drive della W e morale che si rialza, nonostante difensivamente devono capire come sfruttare il potenziale di Khalil Mack.
24. Baltimore Ravens (0-2) -9 – Passi la sconfitta contro i Broncos in uno showdown difensivo, ma la ricaduta contro i Raiders era veramente poco preventivabile. Inspiegabili quasi quanto l’idea che ha avuto Stefano Accorsi nel creare “1992”. No, scherzo dai, la serie mi piaciucchiava pure.
25. Cleveland Browns (1-1) +3 – Johnny Manziel e Travis Benjamin son il nuovo dynamic duo al pari di Batman & Robin, Iron Man & Jarvis, Will Smith & Martin Lawrence in “Bad Boys”, La Signora in Giallo e un omicidio a random ovunque vada. Insomma, avete capito. La difesa può e deve essere la chiave di volta della stagione dei Browns che sperano di ritagliarsi qualche soddisfazione.
26. Jacksonville Jaguars (1-1) +4 – Che sia giunta, come la cosmogonia azteca insegna, l’era dei Quattro Giaguari? Tutti i Giganti periranno e assisteremo all’annientamento di ogni cosa esistente sotto i colpi delle loro feroci fauci? Non so, vi rimando a Piero Angela per questo, ma i Jaguars capovolgono la prima brutta prestazione e sconfiggono i Dolphins.
27. Tennessee Titans (1-1) = – Marcus Marioooooda ha preso più botte che il sacco di boxe di Muhammad Ali, con la linea offensiva dedita a prenotare le vacanze a Honolulu (giusto per rimanere in tema). Qualche step back dopo la scintillante prima uscita, ma Tennessee ha bisogno dell’aiuto di tutta la squadra per far funzionare al meglio l’ex Oregon che, invece, contro Cleveland è stato esposto più di Emily Ratacococosasa sui social network.
28. New York Giants (0-2) -4 – Eli Manning sta pensando di denunciare il proprio coaching staff per truffa. Questa è l’indiscrezione che proviene dal NY Post. Prima squadra della storia NFL a perdere due partite consecutive avendo un margine in doppiacifra di vantaggio entrando nell’ultimo quarto. Capitolano più rapidamente di Troia e fanno sembrare più sensati pure certi post di Salvini (rabbravidisco, ma così è).
29. Indianapolis Colts (0-2) -9 – Come va molto di moda dire “#tweetmuto” io mi approprio del neologismo social e per descriver quest’inizio di stagione dei Colts vi rimando a questo “mememuto”:
30. Tampa Bay Buccaneers (1-1) +2 – Tutti erano già pronti ad allungar la spugna da mozzo di babordo a Jameeeeeeis Winston (qui il nostro Massi per la pronuncia IPA) che questi si riorganizzano in sei giorni e fanno uno degli upset di giornata approffitando dei Saints che evidentemente hanno perso il senno. Iniezione di fiducia prontamente smorzata dall’infortunio di Seferian-Jenkins.
31. New Orleans Saints (0-2) -9 – È tempo di far uscire dal letargo Luke McCown. Brees starà fuori per due week (si crede) e la Verizon sta già maledicendo i Saints che tolgono il senso dell’aver scelto il novello Luke come testimonial per i back-up nella loro nuova campagna pubblicitaria. Ah, per il resto i Saints son come uno spettacolo comico di Umberto Smaila.
32. Philadelphia Eagles (0-2) -14 – Ok, sono severo, ma qui si deve valutare le prime due uscite stagionali di Phila e…ci siamo capiti. Hanno un’offensive line che lascia passare gente quasi quanto un ingresso gratuito al MoMA, anche perché sinceramente bisogna dire che le prime due partite di Phila potrebbero entrare direttamente in un museo nelle sezioni: “surrealismo”, “decadentismo”, “neo-realismo gotico”, “cultura horror nel cinema contemporaneo”.
Che JJ Watt finisca, ammesso che non lo sia già, sui libri di storia non ci sono…. ma qui è “Stoico” non “Storico”….
Grandissimi hahahahah Power ranking fantastico!