USFL: review di week 10

L’ultima giornata nella USFL promuove nella North Division due squadre con record 4-6, Pittsburgh Maulers e Michigan Panthers. Tutto normale invece nella South dove si sfideranno I campioni in carica Birmingham Stallions e i New Orleans Breakers.

New Jersey Generals – Pittsburgh Maulers 6-26

I Maulers staccano il biglietto per la finale di Division eliminando i Generals e, forti del vantaggio negli incontri diretti contro Michigan e Philadelphia, si mettono comodi ad aspettare di conoscere il loro prossimo avversario. Come era prevedibile, per le caratteristiche delle due squadre, i dati statistici non sono esaltanti: le yard totali sono solo 246 per i Generals e 257 per i Maulers, ma questi ultimi hanno la difesa più forte della lega soprattutto contro le corse e riescono a imbrigliare l’offense dei Generals dove Darius Victor mette insieme solo 48 yard guadagnate in 9 tentativi. Il passing game non produce molto di più, 137 yard senza TD pass ma con due intercetti che faranno la differenza.

Non che l’offense di Pittsburgh faccia molto di più, ma Troy Williams chiude con un apprezzabile 17 su 25 per 154 yard e un TD. La difesa si conferma ancora una volta come una piccola “steel courtain”, con le dovute proporzioni, incentrata sulla premiata coppia di LB Khava Tezino-Ruben Foster, che mettono insieme15 tackle in totale e un Pass defense a testa. Molto bene i DB con Mark Gilbert e Alex Tarpley a fare la parte dei leoni con un intercetto a testa. I due hanno al loro attivo anche 3 e 1 pass defense rispettivamente.

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Il primo tempo é molto equilibrato, con le difese in cattedra. Vanno in vantaggio i Generals con un FG di Nick Sciba da 27 yard a cui Pittsburgh risponde con un TD pass di Troy Williams per Isaiah Hennie per 11 yard di guadagno. Blewitt fallisce il calcio addizionale. Si va avanti per un po’ a suon di punt con le difese che impazzano, poi DeAndre Johnson si fa intercettare da Tarpley, ma per sua fortuna Pittsburgh con monetizza e fa un turnover on down. La replica di NJ é un altro FG di Sciba che riporta il punteggio in parità: 6-6. Prima dela chiusura del primo tempo arriva un FG di Blewitt che stavolta, da 52 yard, non fallisce. Evidentemente non gradisce la cose facili…

Il secondo tempo comincia con due turnover: il primo é di Pittsburgh perché Bailey Gaither, dopo una ricezione perde la palla per l’intervento di Meiko Dotson. Il drive dei Generals si ferma a sua volta per un fumble di Johnson in seguito al sack di Nasir Player. Il fumble viene poi ricoperto dal safety Eli Walker che riporta in end zone. Si entra nel quarto periodo e Pittsburgh allunga per effetto di un altro FG di Blewitt da 22 yard. e poi con un touchdown di Madre London che corre per 4 yard per varcare la goal line. Il risultato non cambia più ma Johnson, prima della fine, subisce il secondo intercetto da Gilbert, anche questa volta senza danni ulteriori.

Memphis Showboats – Birmingham Stallions 20-27

Stallions sicuri del passaggio al Divisional Championship e Showboats che hanno la necessità di vincere e aspettare l’esito di Breakers Gamblers. La squadra della Georgia ce l’ha messa tutta ed é stata in vantaggio fino a metà del terzo periodo cedendo solo alla distanza ai campioni guidati dal solito ottimo Alex McGough.

Memphis si porta subito in vantaggio grazie al ritorno di kick-off di Derrick Dillon che riporta l’ovale dopo 90 yard di corsa. McGough é ancora un po’ freddo e dopo due incompleti dalle 7 di Memphis deve affidare a Brendon Aubrey il compito di calciare il FG del 7-3. Cole Kelley invece é già caldissimo e gestisce un bel drive con tre completi iniziali e un paio di corse per poi servire il TD pass di 3 yard a Vinny Papale. McGough nel frattempo si é scaldato e sale in cattedra con una serie di quattro passaggi e qualche corsa di Person, arriva fno alle 7 di Memphis e da lì serve il passaggio a Deon Cain per il touchdown del 14-10. Sul finire del secondo quarto arrivano due field goal, il primo di Aubrey da 46 yard per Bimingham, il secondo di Kessman da 40 yard per Memphis.

Il terzo periodo comincia con un turnover degli Stallions per un fumble di Marable, ma Kelley, dopo aver guadagnato 70 yard, si fa intercettare in end zone da Nate Brooks e non riesce a monetizzare il takeaway. A fine periodo McGough imposta un altro drive dei suoi e con tre completi per Marable, Davis e Sternberger nell’ordine, arriva in piena red zone di Memphis. Ci pensa Marable con un run di 18 yard a varcare la goal line per il TD del sorpasso. Memphis raggiunge subito il pareggio con un field goal di Kessman da 45 yard, poi avrebbe l’occasione per riportarsi in vantaggio ma Kessman fallisce il tentativo di field goal da 40 yard e gli Stallions, ritornati in possesso dell’ovale, vanno ancora in end zone grazie alle corse di Marable che arriva in territorio Showboats. McGough lancia una bomba che Jace Sternberger riceve a 15 yard dal traguardo e porta in end zone per il touchdown della vittoria.

Houston Gamblers – New Orleans Breakers 10-17

I Breakers vincono e staccano il secondo biglietto per il Division Championship, contro i coriacei Gamblers, sfruttando la maggiore efficienza nel gioco aereo di McLeod Bethell-Thompson. I Breakers si sono affidati completamente a loro leader, che ha risposto con un buon 23 su 31 per 227 yard e, soprattutto due TD pass. Dall’altra parte Kenji Bahar ha fatto a sua volta una bella partita con un 21 su 30 e 231 yard, ma gli é mancato il colpo del KO che MBT raramente manca quando é in vista della linea di meta. I Gamblers ci hanno provato anche con le corse del sempre affidabile Mark Thompson, 84 yard e un TD, ma non é bastato per superare i Breakers.

Il primo quarto é dominato dalle due difese e assistiamo a una serie di punt alternati come in un set di tennis tra due “pallettari”, poi nel secondo periodo, arriva il touchdown di New Orleans per un passaggio di MBT che dalle 30 trova Johnnie Dixon che riceve sulle 4 e corre oltre la linea. I Gamblers cercano di replicare subito ma, dopo aver guadagnato quasi 70 yard con le corse di Thompson e Aron Shampklin e tre buoni passaggi di Bahr, vedono il passaggio di Montell Cozart intercettato da Vontae Diggs. Il turnover non crea danni a Houston perché i Breakers non vanno oltre il three & out

Ad inizio del terzo periodo arriva il secondo touchdown di Nola con MBT che risale a suon di passaggi 80 yard di campo per poi mandare in end zone Dee Anderson con un passaggio di 4 yard. I Gamblers questa volta rispondono a tono con un buon mix di corse e passaggi che li porta nelle ultime 10 yard. Poi ci pensa Thompson a correre le 6 yard rimanenti per il 7-14. Nell’ultimo periodo i Breakers allungano ancora con un FG di Matt Coghlin da 33 yard cui Houston replica subito dopo con i tre punti di Nick Vogel da 49 yard per il 10-17 che non cambierà più.

Michigan Panthers – Philadelphia Stars 23-20

Gli Stars perdono in maniera incredibile partita e passaggio alla post season per un secondo tempo in cui il loro attacco si é completamente bloccato. I Panthers, affidati al nuovo QB E. J. Perry, ingaggiato a fine maggio, hanno prima subito l’attacco di Philadelphia chiudendo il primo tempo in svantaggio di 14 punti, poi hanno rimontato nel secondo tempo, complice un rocambolesco touchdown segnato dopo aver bloccato un punt. Le due squadre hanno giocato entrambe privilegiando il gioco aereo, peraltro con risultati non esaltanti. Cookus ha fatto un modesto 24 su 44 per 247 yard, quasi tutte nel primo tempo, Perry un 13 su 23 per 121 yard.

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Phila parte bene e va subito in touchdown l primo possesso con un passaggio di Case Cookus per Terry Wright a cui Michigan risponde con un tentativo, fallito da Cole Murphy, di FG da 53 yard. Il secondo periodo si apre con un field goal di Luis Aguilar al termine di un drive in cui faticosamente gli Stars guadagnano 52 yard in quasi dieci minuti. I Panthers replicano a loro volta con un calcio di Murphy da 51 yard. Gli attacchi non girano e ancora una volta Philadelphia deve ricorrere al calcio di Aguilar che centra i pali da 53 yard. I Panthers ancora una volta si devono accontentare del field goal di Murphy, ma nel drive successivo Cookus riesce finalmente a completare una buona sequenza di passaggi per poi mandare in end zone Diondre Overton con un passaggio di 29 yard. 20-6 e si va in pausa.

Si torna in campo per il secondo tempo ma gli Stars sembrano essere rimasti con la testa negli spogliatoi. Dopo un FG di Murphy che porta Michigan a -11, i giallorossi non vanno oltre un three & out. Mihigan, a sua volta, deve ricorrere al punt e si arriva all’evento che ha indirizzato la partita. Gli Stars fanno un altro three & out, ma stavolta il punt di Lirim Hajrullahu viene bloccato da Marcus Simms e ricoperto da A.J.  Richardson che riporta la palla in end zone. Gli Stars non ci sono più: il possesso successivo produce solo 23 yard e ancora una volta si ricorre al piede di Aguilar che però questa volta, da 50 yard, fallisce. I Panthers si rendono conto delle difficoltà degli avversari e nel drive successivo segnano il loro primo touchdown dell’offense con Perry che, nonostante perda l’ovale sullo snap, riesce a recuperarlo e a correre per 6 yard in end zone. Trasformazione da due punti e Panthers in vantaggio 23-20. Nei minuti che restano, gli Stars, sfiduciati, non riescono a concludere granché e ai Panthers basta mantenere il controllo dell’ovale fino alla fine.

I verdetti sono arrivati, nel rispetto del pronostico per la South Division dove Stallions e Breakers riproporranno la semifinale per il titolo divisionale dello scorso anno. Finaliste tutte nuove invece nella North Division dove si contenderanno il titolo e l’accesso al Championship I Pittsburgh Maulers e i Michigan Panthers.

La classifica della USFL

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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2 Commenti

  1. Seguo la Usfl sin dagli inizi e lo trovo un campionato divertente, però questa formula playoff non va bene: abbiamo la certezza di ritrovarci in finale una squadra che ha chiuso la stagione con più sconfitte che vittorie; e il 50% di possibilità che si aggiudichi il titolo, come successo di recente anche in Xfl.

    Avrebbe molto più senso che ai playoff andassero le due vincitrici di division più due wild card. In questo modo, avremmo avuto in semifinale Pittsburgh – New Orleans e Birmingham – Houston; con una probabile finale New Orleans – Birmingham.

    Spero ci ripensino per il prossimo anno.

    1. Chiedo scusa per il congiuntivo sbagliato nella seconda frase, ma una volta pubblicato il messaggio non si può più modificare!

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