Preview di Tampa Bay Buccaneers vs Buffalo Bills

Neanche il tempo di smaltire la sbornia per l’ultimo pazzo weekend footballistico, conclusosi con la sconfitta a sorpresa dei 49ers in quel del Minnesota, ed ecco che è già tempo di TNF, quello che vedrà impegnate le compagini di Buffalo Bills e Tampa Bay Buccaneers.

Si tratterà solamente del 13° confronto tra le due franchigie, con gli ospiti a guidare la serie forti di 8 vittorie a fronte di appena 4 sconfitte, l’ultima delle quali risalente al 22/10/2017, quando i primi Buffalo Bills di McDermott si imposero, in rimonta, per 30-27 davanti al proprio pubblico, centrando di fatto la 4° vittoria nelle prime 6 partite disputate. Decisivo fu il FG dalle 30-yard trasformato impeccabilmente dal Kicker Stephen Hauschka, quando il cronometro recitava 0.14 secondi al fischio finale. Il MOTM fu il LB Matt Milano, all’epoca un rookie alla 3° partita NFL, autore di una performance semplicemente sensazionale, consistente di 5 tackle, 1 QB hit, 2 pressioni, 1 pallone deviato e 1 intercetto ritornato per 15 yard.

L’ultimo confronto ufficiale, l’unico dell’era Josh Allen, è risalente a 2 stagioni fa, al 12 dicembre 2021 per essere più precisi, quando Tom Brady e lo stesso Josh Allen diedero vita ad un match pressappoco “esplosivo”, conclusosi con il punteggio 33-27 in favore dei Bucs e deciso solamente all’OT grazie al 58-yard TD ricevuto dal journeyman WR Breshad Perryman. 

Pubblicità

In quell’occasione, entrambi i QB superarono le 300 passing yard (363 per Brady, 308 per Allen), entrambi lanciarono 2 TD ed entrambi aggiunsero al computo un ulteriore rushing TD, sintomo di una sfida che definire epica suona quasi come un eufemismo.

Come arrivano i Buffalo Bills

I padroni di casa (4-3) si affacciano a questo match come peggio non si potrebbe, essendo reduci dalla bruciante sconfitta patita per mano degli acerrimi rivali dei New England Patriots, fattisi rimontare i 12 punti di vantaggio accumulati in poco più di 3 minuti, ma alla fine ugualmente usciti vincitori grazie al TD ricevuto da Mike Gesicki a 12 secondi dal fischio finale. I Bills sono reduci da una “streak” di 3 partite a dir poco preoccupante, nelle quali sono stati complessivamente in grado di segnare appena 10 miseri punti prima dell’intervallo.

Nella vittoria con i Giants, sono stati addirittura incapaci di segnare un singolo punto per i primi 3 quarti di gioco, un evento che non accadeva dalla stagione 2018, la rookie season di Josh Allen. Nonostante tutto i Dolphins, gli attuali leader della Division, sono distanti solamente di una partita (5-2), complice la sconfitta per 31-17 patita per mano degli Eagles nel più recente SNF.

La situazione infortuni continua ad aggravarsi, essendo ai lungodegenti White (stagione finita per lui), Matt Milano e DaQuan Jones (attualmente entrambi in IR) aggiuntosi il TE Dawson Knox, il cui infortunio al polso necessita di un’operazione. Fortunatamente dovrebbe tornare regolarmente a disposizione il fortissimo 3-tech Ed Oliver, uno dei giocatori più dominanti di questo primo scampolo di stagione, il quale dovrebbe dare un “boost” incredibile alla pass rush interna.

Come arrivano i Tampa Bay Buccaneers

Anche gli ospiti non stanno sicuramente vivendo il loro miglior momento di forma, essendo alle 3 vittorie nelle prime 4 partite stagionali, seguite 2 sconfitte consecutive post bye-week; In particolare l’ultima, quella casalinga patita per mano dei rivali divisionali degli Atlanta Falcons, gli ha fatti scivolare al 2° posto della NFC South per la prima volta in questa Regular Season. I Falcons infatti, nonostante un Desmond Ridder responsabile di addirittura 3 fumble, si sono imposti per 16-13 al termine di un match brutto ma sicuramente tirato fino alla fine, deciso solamente dal FG trasformato dal Kicker Koo a tempo ormai scaduto.

I Buccaneers arriveranno quindi in quel di Buffalo verosimilmente con il coltello ben piantato tra i denti, non avendo la benchè minima intenzione di perdere la scia dei rivali divisionali, impegnati anch’essi in trasferta sul campo dei Tennessee Titans. Anche in quel di Tampa l’injury report non è sicuramente dei migliori, essendo la presenza della G Matt Feiler (ginocchio) e soprattutto quella del fenomenale NT Vita Vea (inguine) a serio rischio per la partita, non essendosi ancora entrambi allenati durante la settimana. 

Saranno verosimilmente invece presenti, sebbene sicuramente non al 100% della condizione fisica, il QB Baker Mayfield e il WR Chris Godwin, limitati durante la settimana rispettivamente per problemi al collo e al ginocchio.

Matchup chiave

Buffalo Bills Edge Rusher Vs Tampa Bay Buccaneers Offensive Tackle

Dopo un inizio di stagione che definire travolgente suona quasi come un eufemismo, il rendimento dei pass rusher dei Bills è vistosamente calato nelle ultime 2 settimane, tanto da aver prodotto solamente 2.0 sack e colpito il QB avversario in appena altre 5 occasioni, nonostante gli OT affrontati non parevano essere particolarmente dominanti. Questa improvvisa inefficienza ha permesso a due QB oggettivamente mediocri, come Mac Jones e Tyrod Taylor, di mettere a ferro e fuoco il back-seven avversario, oltretutto già privato di due elementi cardine quali erano Tre’Daviuos White e Matt Milano. Il lato sinistro della D-Line si è rivelato poco più di uno spettatore non pagante, mentre solamente il duo composto da Leonard Floyd e A.J. Epenesa è riuscito quantomeno a portare un po’ di pressione nei pressi del passatore di turno.

Pubblicità

Al contrario, l’O-Line dei Bucs si sta confermando incredibilmente solida, tanto che il QB Baker Mayfield ha sinora subito la miseria di 8 sack in 6 partite, 3 dei quali risalenti all’ultima sconfitta con i Falcons. Il LT Tristan Wirfs, verosimilmente chiamato a contenere il sopracitato duo di pass rusher dei Bills, si sta confermando come un OT impenetrabile, tanto da non aver ancora concesso né un singolo sack, né tantomeno una singola pressione. È inoltre posizionato al 2° posto nell’intera lega (tra i tackle ad aver giocato almeno 300 snap) per minor numero di pressure concesse; infatti, le 6 pressure concesse dal n°78 dei Buccaneers sono precedute solamente dalle misere 3 concesse da Penei Sewell dei Lions.

Dalton Kincaid Vs Lavonte David

Reduce dalla più classica delle “breakout performance”, avendo concluso il match con i Patriots con 8 ricezioni su altrettanti target per 75 yard di guadagno, il rookie TE Dalton Kincaid si candida per un ruolo da assoluto protagonista nell’ormai imminente sfida con i Buccaneers, a maggior ragione vista l’assenza del compagno Dawson Knox, infortunatosi al polso e costretto ai box per diverse settimane. L’esplosione del TE ex Utes appariva ormai imminente, trattandosi di un giocatore semplicemente “chirurgico” ogni qualvolta chiamato in causa, tanto da aver sin qui prodotto un catch rate del 96.2%, avendo il n°86 ricevuto 25 dei 26 palloni destinatigli.

Tuttavia, la sfida da cui sarà atteso nel TNF appare quanto mai ostica, essendo che si troverà di fronte il fortissimo LB Lavonte David, un’autentica sentenza quando chiamato a difendere il passing game avversario. Nelle prime 6 partite stagionali, il quasi 34enne David non ha ancora concesso nemmeno un singolo TD ai pass catcher fronteggiati, essendo inoltre riuscito ad annullare i vari Pitts, Hockenson, Goedert e LaPorta. Il n°58 dei Bucs è inoltre posizionato al 2° posto nell’intera lega (naturalmente tra i pari ruolo) con appena 6.4 Y/R concesse, preceduto dal solo Demario Davis (addirittura 3.6 Y/R).

O’Cyrus Torrence Vs Calijah Kancey

Reduce da una prestazione semplicemente disastrosa in occasione della sconfitta con i Patriots, essendo stato letteralmente “bullizzato” dal DT Christian Barmore, il sino ad allora ottimo rookie O’Cyrus Torrence (uno dei Lineman più efficienti dell’intero reparto) sarà atteso da una sfida quanto mai ardua, quella che lo vedrà disimpegnato contro un altro rookie, il former Pittsburgh Panthers Calijah Kancey, che per college di provenienza e struttura fisica tende a riportare alla mente un certo Aaron Donald.

Kancey, 19° pick assoluta all’ultimo Draft, ha sostanzialmente disputato solamente 2 partite in questa stagione, complice l’infortunio al polpaccio patito all’alba dell’Opening game in quel di Minneapolis. Nonostante ciò, dopo essere rientrato in campo solamente in week 6, è ugualmente stato in grado di produrre 1.0 sack, 3 ulteriori QB hit e 10 pressure negli appena 57 snap disputati come pass rusher interno. In particolare nel match con i Lions, concluso con 1.0 sack, 1 ulteriore QB hit e 6 pressioni, ha letteralmente disintegrato la fortissima RG Graham Glasgow, apparso in sofferenza dal 1° all’ultimo minuto di gioco. 

Merchandising Merchandising

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.