Radio Bonanza Power Ranking – Week 16

Torna il Power Ranking di Radio Bonanza, quello che contiene più citazioni al mondo, questa settimana a tema film di Natale.

1 – Buffalo Bills (12-3) – hanno ripreso a marciare come un treno, non curanti delle temperature polari in cui si trovano a giocare. Sono loro il vero “Polar Express“, la locomotiva al #1 di questo PR.

1 power ranking train

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2 – Philadelphia Eagles (13-2) – A Natale puoi..perdere la sfida divisionale coi ‘Boys tutto sommato a cuor leggero. La vetta della conference non è in discussione per ora, ma occhio al gruppetto di inseguitori in volata.

3 – Kansas City Chiefs (12-3) – Mahomes fa e disfa, mette anche Geno al suo posto, e continua il rush finale per il primo seed con Josh Allen. Com’è, come non è, li trovi sempre là, come un cinepanettone storico con Boldi e De Sica il 25 pomeriggio. Se dobbiamo proprio sceglierne uno, scegliamo “Natale sul Nilo“, quello che ha avuto più successo al botteghino di tutti.

4 – San Francisco 49ers (11-4) – 8W in fila, Brock Purdy è il vero miracolo nella 34esima strada di Frisco -103.2 di passer rating, 8 TD e 3 INT, 912 yds- ma pure CMC continua a dominare come Babbo Natale la notte della vigilia.

5 – Dallas Cowboys (11-4) – Dak Frost e la D# regalano una vigilia spumeggiante e si confermano una legittima contender. Nei 2 matchup divisionali di quest’anno è sempre mancato uno dei QB titolari, chissà che ai playoff non sia la volta buona.

5 PR Frost

6 – Cincinnati Bengals (11-4) settima vittoria di fila, si son presi la testa della AFC North e il biglietto per la post season, tanti li hanno dati per morti troppo presto, ma Joe Burrow non è mai stato d’accordo. Sono rock come “Jingle Bell Rock” di Bobby Helms, ma senza spaccare le chitarre.

7 – Minnesota Vikings (12-3) – ennesima vittoria con un possesso di scarto, ottavo comeback nel 4/4. Il Minnesota è una Winter Wonderland, è forse tempo di accantonare i dubbi su un record falzo e accettare che Cousins & Co. sono CLUTCH (questa è dedicata a un membro in particolare di Radio Bonanza, lasciamo indovinare a voi di chi si tratta).

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8 – Baltimore Ravens (10-5) nonostante l’assenza di Lamar Jackson continuano a rubare vittorie a destra e a manca, e pure quest’anno ce li ritroveremo a gennaio. Sono consistenti come Billy Bob Thornton in “Babbo Bastardo“.

9 – Los Angeles Chargers (9-6) la vittoria nel MNF ha sancito il primo viaggio in post season dell’enfant prodige Justin Herbert, che finalmente potrà sedersi al tavolo dei QB che contano insieme coi suoi avversari in AFC. La loro vittoria ci ha resi felici come l’ascolto di “Feliz Navidad” di José Feliciano.

10 – Miami Dolphins (8-7) – “Let it snow”, questo devono aver pensato i fan di Miami domenica pomeriggio, alla visione dei fiocchi di neve sull’ Hard Rock Stadium. Ma la neve si è fermata presto, mentre sono continuati a cadere dal cielo gli intercetti di Tua. Che si è portato a casa anche una bella concussion, terza della stagione. 

11 – Jacksonville Jaguars (7-8) – Trevor Lawrence sta rovinando a tutti i suoi avversari il Natale, da almeno due mesi a questa parte. Prestazioni sontuose, in concerto con una squadra che sembra la lontana parente della squadra sconclusionata vista fino all’anno scorso. Chi meglio di Lawrence può interpretare il Grinch, a lui il Natale sta sul cazzo e lo vuole rovinare a tutti i suoi detrattori.

11 PR Grinch

12 – New York Giants (8-6-1) – Sconfitta arrivata con un FG dalle 61, in mezzo qualche drop di troppo e secondarie non infallibili. Con una vittoria in W17 staccherebbero il biglietto per la post-season dopo 5 anni di buio assoluto, occhio a non riperdere l’aereo come Macaulay Culkin.

13 – Tennessee Titans (7-8) decifrare questa squadra risulta veramente impossibile, sono riusciti a paddare le statistiche di corsa contro i Texans come è loro solito ma sono riusciti a perdere. E ora rischiano di non vincere la division. E’ più semplice capire le regole di spurchiafiletto di “Ogni maledetto natale” che decodificare questi Tennessee Titans.

14 – Detroit Lions (7-8) – avrebbero potuto archiviare la pratica Panthers, andare 8-7 e lasciare il palco a Dan Campbell per un Rockin’ around the Christmas Tree, ma hanno preferito essere messi in imbarazzo dai Panthers e subire 360yds su corsa. Ora Bears, e poi una w18 contro i Packers che potrebbe valere la Wild Card.

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15 – Washington Commanders (7-7-1) – in una trasposizione moderna di “A Christmas Carol” si rivede Wentz nei panni del fantasma del Natale passato. I niners però non sono avari come Scrooge e dispensano un mezzo blowout. Post-season ancora in gioco, interessante vedere cosa faranno a livello di QB nelle ultime 2.

16 – Seattle Seahawks (7-8)  – prima parte di stagione che sembrava una commedia smielata alla Love Actually, con la rivalsa di Geno e Pete Carroll che ravvivava a suon di vittorie una meravigliosa storia d’amore. Ora sono 3L in fila e si ritrovano sempre più invischiati nella lotta playoff, con sempre meno certezze.

17 – Green Bay Packers (7-8) – Rodgers in modalità John McClane in Die Hard – Trappola di Cristallo, i Packers tutti in corsa per una missione che sembrava impossibile ma ora sembra più vicina. Il fatto che Tua nel secondo tempo abbia deciso di lanciarsi dal Nakatomi in stile Hans Gruber ha aiutato.

17 Power Ranking Die Hard

18 – Tampa Bay Buccaneers (7-8)Last Christmas sarà stato probabilmente più lieto per Brady, viste le recenti vicende familiari. I Bucs continuano a convincere molto poco in attacco, ma essere nella NFC South aiuta.

19 – New England Patriots (7-8) – chi più professionista di Bill Belichick, capace di tenere in piedi le sorti di questa squadra così sconclusionata in attacco? Forse solo Toninho Cerezo in “Vacanze di Natale 83“. Con la differenza che sono stati i Bengals a pronunciare la frase di Garrone, “Anche questo Natale (ai patriots) se li semo levati dalle palle”

20 – New York Jets (7-8) Pare che Saleh sia stato trovato a cantare “I’m dreaming of a (Mike) White Christmas“, ma in campo c’era Zach Wilson. Che infatti domenica prossima sarà inattivo. Sonora sconfitta contro i Giaguari, speranze per i PO ancora in piedi, ma con tanta fatica, come i Jets insegnano.

21 – Pittsburgh Steelers (7-8) – continuano a rimandare quello che non si potrà rimandare, ossia la prima stagione perdente di Mike Tomlin. Continuano a guardare fuori dalla finestra dei PO come Nicholas Cage in “The Family Man“, loro sperano di entrare in casa, ma non ci riusciranno.

22 – Cleveland Browns (6-9) prima squadra della NFC North ad essere eliminata dalla corsa per il post season, sorpasso subito in division da parte dei derelitti Steelers, DeShaun con più ruggine che crema per i massaggi addosso, a noi hanno ricordato “Mamma ho perso l’aereo“, e l’aereo è quello per i playoff.

22 PR Mamma

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23 – Las Vegas Raiders (6-9) come spesso gli accade si trovano dalla parte sbagliata della storia, giocano la partita commemorativa della Immaculate Reception qualche giorno dopo la morte del protagonista della giocata, e la fine è simile. A noi hanno ricordato “L’amore non va in vacanza“, perché l’amore magari non andrà in vacanza ma loro sembra proprio di sì, stagione praticamente da archiviare, il lumicino della speranza dei playoff è praticamente allo stoppino.

24 – New Orleans Saints (6-9) – Vittoria nell’Ohio, in un clima più gelido di una cena coi parenti serpenti quando si mettono sul tavolo discussioni politiche o coming out con la zia settantenne. Utile per rimanere attaccati a Tampa, arrivata al termine di una partita non proprio entusiasmante (29 primi down totali tra le due squadre, meno di 600 total yds). I Saints la sfangano con 2 TD su 3 possessi in RZ. 

25 – Atlanta Falcons (5-10) – Desmond Ridder ha molta strada da fare, ma l’attacco con la poltrona per due divisa tra London e Pitts è promettente, e con le brutture viste ultimamente in Georgia non resta che aggrapparsi ai buoni propositi per l’anno nuovo.

25 PR Poltrona

26 – Los Angeles Rams (5-10) – La Christmas tree farm dei Rams di McVay ha dispensato tanto negli anni. Quest’anno è andata maluccio – per usare un eufemismo – ma i 51 rifilati ai Broncos saranno stati sicuramente apprezzati in quel di LA (e non solo).

27 – Arizona Cardinals (4-11) – La stagione dei Cardinals è andata a Sud da tempo ormai, e tra poco bisognerà tirare le somme e decidere un po’ di cose, in particolare se Kingsbury e Elf: un elfo di nome Kyler sono la risposta giusta come HC e QB titolare di una franchigia cui sembra mancare sempre qualcosa.

27 PR Elf

28 – Carolina Panthers (6-9) – Dopo aver silurato Rhule (sacrosanto) e aver ceduto i pezzi migliori del roster sembrava tutto apparecchiato per un Nightmare Before (and after) Christmas, invece sono lì che lottano. Nella peggior division della NFL, ma son dettagli. 570 yds di Total offense contro i Lions, padroni del prorio destino (cit.) con 2 match divisionali per chiudere l’anno.

28 PR before

29 – Indianapolis Colts (4-10-1) panchinato Ryan per Ehlinger, poi ripreso, poi panchinato di nuovo per Nick Foles, che ha mostrato la stessa presenza in campo che avrebbe mostrato un qualunque spettatore ubriaco preso dagli spalti e lanciato in campo, questa squadra a noi ricorda “La banda dei babbi Natale”, ma senza Natale: una banda di babbi.

30 – Denver Broncos (4-11) – qua di unlimited ci sono solo le prestazioni verso il basso di questa squadra, ora che ha mollato anche la difesa; il 51ello preso in faccia da un ex QB Nfl fa male, malissimo, e a farne le spese è stato l’unico veramente sacrificabile, il genio-poco-geniale Hackett. Prima squadra a mancare i PO dopo aver vinto il Super Bowl, siamo al 7o anno di fila. “All I want for Christmas” è qualcuno capace di prendere decisioni decenti.

31 – Chicago Bears (3-12) – il record non fa venire certo voglia di canticchiare Jingle Bells, e Fields deve ancora sviluppare un gioco aereo consistente per non finire schiacciato quando lo bloccano sulle corse (come vs Buffalo). Se non altro sotto l’albero arriverà una pick alta al draft.

32 – Houston Texans (2-12-1) – più giu del Krusk, la vittoria contro i Texans è servita solo a mettere in discussione anche l’eventuale prima scelta assoluta. Questo Christmas è proprio un “Blue Christmas”, come le divise dei Texans,come la faccia dei tifosi in preda ai conati di vomito ad ogni visione della loro squadra in campo.

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