[W4] NFC West: Il mucchio selvaggio

nfcAvevate messo i vostri cento euro sulla vincitrice della NFC West perchè sembrava la più scontata delle otto? Bene, sappaite che molto probabilmente li perderete. Eh si, perchè i San Francisco 49ers, alla vigilia unanimemente incoronati vincitori della division, giacciono sul fondo della classifica con un mesto 0-4, e sebbene non tutto sia perduto (le altre tre sono tutte a 2-2, non irraggiungibili, dunque), i Niners sembrano essere caduti in un vortice negativo dal quale non riescono proprio ad uscire. E la situazione non sembra affatto rosea nemmeno la prossima settimana, quando arriveranno al Candlestick Park i Philadelphia Eagles che, pur con tutti i problemi di quarterback infortunati che hanno, saranno un bell’osso duro. Highlight della serata sarà la presenza in tribuna del nostro esimio direttore, accompagnato dalla neo-consorte al suo esordio dal vivo in una tenzone giocata con lo sferoide prolato.
MaysLa sostituzione dell’Offensive Coordinator sembrava aver prodotto qualche effetto positivo, ma il 14-0 con cui i Niners hanno iniziato la partita con Atlanta (peraltro frutto anche di un bel gesto difensivo di Zeigler, che blocca un punt di Koenen, e di Mays che recupera la palla in end zone) non è bastato per arrivare fino in fondo, ed ancora una volta Alex Smith ha commesso un paio di errori grossolani facendosi intercettare e vanificando così un paio di bei drive e l’occasione di estendere il vantaggio acquisito. Come già contro i Saints, San Francisco sembra giocare decisamente meglio contro avversari di caratura superiore, ma resta il fatto che la squadra non ha il carattere necessario per chiudere le partite ed evitare le rimonte all’ultimo secondo come capitato domenica scorsa. Ed è anche emblematico il fatto che una situazione che poteva significare il sigillo alla prima vittoria, i Niners siano riusciti a trasformarla in un assist per la rimonta avversaria. Sembrava infatti finita la partita quando Nate Clemens aveva intercettato Ryan verso la fine del quarto periodo, ma lo strip di Roddy White con conseguente recupero del fumble, ha ridato vita ai Falcons, permettendogli di arrivare a calciare il field goal vincente a 2 secondi dalla fine: 16-14 lo score finale.
Questa azione ha ricordato molto il fumble recuperato da Clifton Ryan dei Rams contro i Cardinals, con conseguente strip e perdita della palla e, soprattutto, della possibilità di aumentare il proprio vantaggio sugli avversari.
Parlando di Rams, è opinione generalizzata che la doppia vittoria contro Redskins e Seahawks (piuttosto autorevole la seconda, 20-3) abbia finalmente fatto “girare l’angolo” ad una squadra che non sapeva più vioncere da quattro anni a questa parte.
La partita contro i Seahawks non è stata perfetta, ma ha fatto vedere quanto basta per pensare con ottimismo al futuro di questa franchigia. Settimana dopo settimana Sam Bradford mostra di prendere sempre piu’ confidenza con la squadra ed il playbook, ed a volte bisogna sforzarsi di ricordarsi che tutto sommato è ancora un rookie e fa degli errori da rookie (come l’intercetto subito in end zone, evitabilissimo). La grande trasformazione di questa suadra, però, sta avvenendo in difesa, dove una linea finalmente granitica fa da scudo ad un pacchetto di linebacker di sicura compattezza ed una secondaria che migliora di partita in partita. E quella con i Seahawks non ha fatto eccezione. Seattle sotto sotto pensava di potersi issare in vetta alla division, ma i Rams li hanno immediatamente riportati alla realtùà, togliendo il sorriso ad un Pete Carroll che iniziava a pregustare un ritorno in NFL in grande stile. Seattle ha mostrato molti limiti in attacco, dove Forsett ed Hasselbeck sono stati guardati a vista e praticamente annullati, e dove gli unici guadagni importanti sono arrivati dalla posizione di slot receiver, un po’ trascurata dalla difesa avversaria. Ma anche la difesa, finora considerata una delle migliori soprattutto sulle corse, ha dovuto piegarsi alla forza animale di uno Steven Jackson che, seppur infortunato e limitato nei movimenti, ha saputo guadagnare abbastanza terreno per obbligare Seattle a doversi preoccupare sia di lui che di Bradford.
AndersonIn piena caduta libera, invece, sembrano essere i Cardinals. La disfatta contro San Diego ha inferto alla squadra una mazzata morale dalla quale sarà difficile risollevarsi in fretta, ed ha lasciato coach Wisenhunt con una quarterback controversy di cui non aveva assolutamente bisogno.
Strapazzati dai Chargers, che si sono così rifatti dell’opaca prestazione offerta contro i Seahawks la scorsa settimana, i Cardinals hanno iniziato a scricchiolare anche in difesa, reparto che li aveva finora tenutiinsieme seppure con lo scotch. Philip Rivers ha portato a casa un 15/20 per 241 yards e 2 touchdown, mentre Anderson gli ha rispostocon un misero 7/14 per 64 yards e 2 intercetti. Non meglio e’ andata al suo sostituto, il rookie Hall (8/14 per 82 yards),ed entrambi sono stati ripetutamente colpiti dalla difesa californiana: 9 i sack totali a fine partita.
Con i soli Rams in parabola ascendente, quindi, la NFC West potrebbe presentare scenari davvero inaspettati nelle prossime giornate,e la corsa al pennant diventa molto più intrigante del previsto.
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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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