[NFL] Wild Card: New Orleans Saints vs Philadelphia Eagles 26-24

Playoffs! Quel periodo magico dell’anno in cui ogni gara è davvero una battaglia è arrivato. Nel freddo di Philadelphia (4 gradi sotto zero) Eagles e Saints si sono affrontati senza remore e senza risparmiarsi e, come da tradizione, il vincitore si è saputo solo all’ultimo secondo: i New Orleans Saints passano al Divisional Round e andranno a Seattle a sfidare i Seahawks ed il loro rumorosissimo pubblico.

Le due squadre arrivavano a questo scontro con percorsi diversi. La stagione dei Saints, caratterizzata dal ritorno di coach Sean Payton sulla sideline dopo l’anno di squalifica, era stata ottima, iniziata subito forte con 5 vittorie consecutive e proseguita sempre in prima linea; solo il crescendo dei Carolina Panthers li aveva privati del titolo divisionale ma le 11 vittorie ottenute erano comunque bastate per guadagnarsi tranquillamente un posto ai playoffs. Gli Eagles avevano avuto un cammino più altalenante, anche normale trattandosi della prima stagione sotto la guida di Chip Kelly; una volta però trovata una certa quadratura del cerchio e grazie all’ottima stagione del quarterback Nick Foles le cose avevano iniziato a girare per il verso giusto: le quattro vittorie consecutive nel finale di stagione avevano portato il titolo divisionale e la qualificazione alla postseason ad una franchigia che, in fondo, solo l’anno prima era stata ultima nella NFC East.

LeSean McCoyDue percorsi diversi e due squadre diverse: più esplosivi i Saints (con uno come Drew Brees che può inventare quello che vuole quando vuole), più tradizionali gli Eagles (che, nonostante l’esplosione di Foles, hanno comunque il loro uomo migliore nel running back LeSean McCoy). Con queste premesse e guardando le statistiche finali, la partita ha in parte smentito le attese: Nick Foles (23/33, 195 yards, 2 touchdown, 0 intercetti, rating di 105) ha vinto nettamente il duello a distanza con Drew Brees (20/30, 250 yards, 1 touchdown, 2 intercetti, rating di 75.7) e il running game dei Saints, pur privi dell’infortunato Pierre Thomas (36 portate per 185 yards totali – 5.1 di media -, con Mark Ingram a fare la parte del leone con 97 yards su 18 portate e 1 touchdown) ha dominato quello degli Eagles, cioè in pratica il solo McCoy (21 portate, 77 yards – 3.7 di media – e 1 touchdown). Il risultato è stato quello di una partita bella ed appassionante, passata di mano diverse volte e risoltasi a favore dei Saints solo nel finale con un field goal di Shayne Graham a tempo scaduto.

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La partita inizia in modo lento. Tutto il primo quarto, chiusosi 0-0, dà l’impressione di due pugili che si studiano senza scoprirsi troppo. La prima scossa arriva comunque dopo 10 minuti di gara, quando un lancio (parecchio fuori misura) di Brees per Kenny Stills viene intercettato dal cornerback Bradley Fletcher. Gli Eagles però non riescono a capitalizzare perchè il loro drive successivo si chiude, a secondo quarto iniziato, con un field goal che il kicker Alex Henery manda largo a sinistra dei pali.

Khiry Robinson, Bradley FletcherI Saints si scuotono e imbastiscono un drive che vive in gran parte sulle corse di Ingram, Darren Sproles e – soprattutto – del rookie Khiry Robinson (nella foto), uno di cui risentiremo parlare. Tutto sembra bloccarsi alle soglie della red zone quando Jimmy Graham si lascia sfuggire il pallone che viene ricoperto dagli Eagles, ma il replay mostra che il tight end di New Orleans era già ‘down by contact’ e la palla persa viene cancellata. I Saints però non riescono a chiudere il down e devono accontentarsi del field goal che cancella lo 0-0 dal tabellone.

Quattro minuti e mezzo più tardi un altro brutto passaggio di Brees viene intercettato, stavolta dal linebacker DeMeco Ryans; gli Eagles tornano in attacco e, appena dopo il two minute warning, Foles pesca il suo ricevitore preferito Riley Cooper in end zone per il touchdown che porta avanti 7-3 i padroni di casa. I Saints hanno però ancora un po’ di tempo e giusto allo scadere riescono a portarsi a distanza sufficiente per il calcio di Graham che accorcia il distacco sul 6-7.

Alla ripresa del gioco gli Eagles non incidono e vanno subito 3&out (con un sanguinoso droppone di Cooper che avrebbe potuto essere lanciato verso il touchdown), mentre i Saints insistono sul running game e ottengono con il ricevitore Lance Moore (passaggio di Brees da 24 yards) il touchdown che li porta in vantaggio 13-7. Di più: Philadelphia continua a non ingranare (altro 3&out) e New Orleans bissa il touchdown di prima, stavolta con Ingram, salendo sul 20-7.

C’è la sensazione che potrebbe essere il break decisivo, ma gli Eagles sono bravi a svegliarsi. Foles pesca il velocissimo WR DeSean Jackson sul profondo (bomba da 40 yards) e tanto basta a McCoy per chiudere il drive con il touchdown del 20-14. Poi nel quarto periodo, dopo un field goal per parte (prima Phila, poi i Saints), gli Eagles riescono a sfruttare ancora una debolezza dei rivali (nelle sembianze di Corey While, cornerback di riserva in campo per l’infortuno occorso al titolare Keenan Lewis) e con un’altra bomba profonda su Jackson ottengono la pass interference che li posiziona sulle 3 yards avversarie. E da lì Foles trova il tight end Zac Ertz per il touchdown che vale il sorpasso 24-23 a poco meno di cinque minuti dalla fine.

Shayne GrahamSi pensa: sì, ma di là c’è Drew Brees, possono tranquillamente rimontare. E i Saints rimontano sì, ma tutto grazie alle gambe dei suoi runners. Prima Sproles ritorna il kickoff per 39 yards, ottenendo anche 15 yards aggiuntive per un ‘horse collar tackle’ subito nel placcaggio, poi Ingram e Robinson fanno il resto, mangiando il tempo e portando Shayne Graham sulle 14 yards avversarie con 3 secondi sul cronometro. Il resto lo fa la gamba del kicker giramondo per eccellenza (10 squadre cambiate nella sua lunga ed onorata carriera) che non sbaglia, elimina gli Eagles ammutolendo lo stadio ed imbarca i Saints sull’aereo per Seattle.

Sean Payton sa che la sfida con la squadra migliore della NFC non sarà una passeggiata, tantomeno nel loro temutissimo stadio e di fronte al famoso ‘dodicesimo uomo’, com’è soprannominato il pubblico di Seatte. Però la pesante sconfitta di regular season avrà certo insegnato qualcosa a e certamente questa sarà una partita diversa. E poi, dopo aver rotto la maledizione della trasferta ed aver vinto la prima gara di playoffs fuori casa nella storia della franchigia, nulla è impossibile per i Saints.

Gli Eagles, invece, chiudono la prima stagione dell’era Kelly con il rammarico della sconfitta in una partita casalinga che poteva anche essere vinta (e in quel caso sarebbero andati a giocarsi il Divisional a casa dei Panthers, non a Seattle), ma con la consapevolezza di aver fatto passi in avanti enormi, con il sempre ambito e difficile titolo NFC East in tasca e con la certezza che, dopo essere risalito dall’ultimo posto al primo il futuro è roseo. E se Nick Foles saprà confermare anche solo in parte l’annata monstre di quest’anno (chiusa con un pazzesco rating di 119.2), le aquile potranno davvero volare in cielo aperto.

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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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