[NFL] Week 17: Chicago Bears vs Green Bay Packers 28-33

Un po’ per caso i Green Bay Packers e i Chicago Bears si trovano a giocarsi la corona divisionale nella notte del Soldier Field. Due squadre falcidiate dagli infortuni ritrovano i loro due quarterback titolari mentre i Packs perdono Clay Matthews, proprio quando devono fronteggiare il duo Marshall – Jeffery, i wide receiver dei Bears che hanno fatto registrare prestazioni sempre migliori manmano che la stagione si è dipanata. L’assenza di Aaron Rodgers e le prestazioni appena menzionate hanno determinato la vicinanza dei due attacchi, almeno statisticamente, e quindi il pronostico è incerto, anche se il record di Jay Cutler è, almeno recentemente, ampiamente negativo contro i rivali della NFC North.

Eddie Lacy

La serata inizia con la incerta portata di Eddie Lacy (nella foto). Anch’egli in condizioni problematiche, zoppica abbastanza vistosamente e viene subito placcato proprio sulla caviglia malandata, a testimonianza di una partita molto sentita nel nevischio che incessante scende a Chicago. Se non fosse per l’intercetto di Chris Conte in End Zone, il primo drive di Rodgers farebbe pensare a una campione che non ha sofferto le lunghe settimane lontane dal campo: lanci precisi e molto veloci che portano i suoi fino alla Red Zone. Poi, l’intercetto sul più bello. Una corsa di Matt Forte e una ricezione di Brandon Marshall portano il primo in zona di meta dalla parte opposta per il 7 a 0 sul quale si chiude il primo quarto. Un cambio di inerzia massiccio e giunto a pochi minuti dal kick off che mette la contesa in salita per i giallo-verdi.

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Nel secondo parziale il secondo intercetto di Rodgers, che lancia un po’ “dietro” a Jordy Nelson il quale alza il pallone per il pick di Tim Jennings, non porta a ulteriori segnature i Bears. Green Bay tenta di sfondare con le corse, visto che quella di casa è la peggiore difesa della nazione in tale fondamentale. Shea McLellin ruppe la clavicola a Rodgers nel primo incontro tra le due squadre, e il suo colpo ritardato su un terzo down porta gli avversari vicini alla meta. Ne risulta solamente un field goal che manda il punteggio sul 3 a 7.
L’incredibile sta per succedere: a tre minuti dall’intervallo Rodgers carica il lancio, un difensore gli tocca la mano e la palla parte in avanti con una traiettoria da incompleto più che da fumble, sperando che questa approssimazione sia intelligibile e vi basti per comprendere al meglio. Jarrett Boykin, dopo che un altro difensore Bears lascia la palla a terra senza badarci, prende la palla e si avvicina alla linea di scrimmage pensando anch’egli che l’azione sia finita. A quel punto si accorge che nessuno ha fischiato e quindi la palla è viva! Touchdown Green Bay, vantaggio nel più curioso dei modi!
Le chicche non sono finite qui: Alshon Jeffery perde un pallone appena ricevuto, lo prende Morgan Burnett che sorprende tutti con un lateral (cioè un passaggio laterale, consentito) per Sam Shields, che da altre yard ai Packers. Un doppio cambio di marcia in favore degli ospiti, che capitalizzano con un field goal per il 13 a 7 dell’intervallo.

Matt ForteRicapitolando il primo tempo, gli errori in attacco e difesa dei Bears hanno consentito ai Packers, mai ficcanti in attacco, di riuscire a chiudere al comando. Gli imprevisti hanno consentito a Green Bay di essere in vantaggio, ma Mike McCarthy deve mettere a posto molte cose negli spogliatoi se vuole sopravvivere al ruomorosissimo Soldier Field a fine partita. I difensori di Chicago infatti nel primo tempo hanno mostrato di conoscere bene il loro nemico, stando sempre attaccati alle tracce dei ricevitori.

Il secondo tempo comincia con un ritorno di punt di 50 yard di Devin Hester, sempre decisivo e immarcescibile. In seguito Matt Forte riporta avanti di un punto i Bears, con una corsa da 5 yard. Con l’avvicinarsi della notte il freddo certo non viene meno, ma la temperatura della partita è destinata a salire.
Infatti, dall’atra parte James Starks e Lacy iniziano a prendere le misure alla difesa in blu, mettendo assieme grossi guadagni uno dopo l’altro, ridicolizzando i difensori avversari. A ricevere il touchdown è Randall Cobb, 20 a 14 Packers.
Fronte opposto: Jay Cutler lancia per Jeffery per 62 yard e Forte conclude con il terzo touchdown della sua serata. Vi starete rendendo conto che la partita sta assumendo contorni da “shootout”, con difese inebetite a sperare di essere le utlime a essere in campo. Chicago torna su di una lunghezza in ogni caso, mentre la fine del terzo periodo è ancora un miraggio.
Si fa male Josh Boyd, mentre Forte (nella foto sopra) continua a fare quello che vuole: è il doppio segno che la partita sta per avere un padrone stabile. Brandon Marshall e Cutler mettono a segno una meta da ricordare, e il punteggio diventa di 28 a 20 per i Bears, che a inizio quarto quarto vedono il traguardo più vicino.

Tre minuti dopo tutto da rifare. Rodgers è implacabile con le ricezioni di James Jones e quella circense di Andrew Quarless, e Lacy mette sul tabellone altri 7 punti per i giallo-verdi.
Randall Cobb, Zack BowmanA 6 minuti dal termine Aaron Rodgers, gia MVP del SuperBowl e protagonista di molte altre corse ai Playoff dei suoi, ha palla in mano sulle sue 12, con un solo punto da recuperare. Nel gelo del Soldier Field (il mercurio segna -5 gradi Celsius) i Packers convertono un quarto tentativo sulle loro 23, un terzo con la corsa coraggiosa del loro capitano con la clavicola appena guarita, un altro quarto con la ricezione di Jordy Nelson. A trentotto secondi dal termine la giocata che fa entrare questo incredibile match nella leggenda del football: quarto e otto, Rodgers ha tre avversari nel backfield, sfugge verso la sua sinistra dove indisturbato fa partire una cometa fatata per Randall Cobb (nella foto). Il receiver, lasciato da Conte che commette un errore imperdonabile, entra indisturbato in End Zone. E’ il 33 a 28 Green Bay, in Wisconsin iniziano ad addobbare il Lambeau Field per la partita di playoff della settimana prossima contro i San Francisco 49ers.

Sam Shields intercetta l’ultima Ave Maria di Cutler e parte la festa per i giocatori in maglia bianca. La NFC North non è stata la division straordinaria che ci si aspettava a inizio anno: i Lions sono deperiti sotto le loro insicurezze, i Vikings non hanno mai ingranato e i Bears hanno avuto alcuni infortuni in posizioni chiave. Alla fine della stagione il girone ha prodotto una vincitrice che era quella che tutti aspettavano, ma in modi poco preventivabili. La questione è solo una: un team con un quarterback (fantastico) rientrante e senza il suo miglior difensore è all’altezza dei Playoff in una conference come la NFC, che vede la presenza di squadroni come Saints, Panthers, 49ers e Seahawks?
Dall’altra parte i Bears nella notte ancora giovane dell’Illinois recriminano sui propri errori e su molta sfrotuna che ha fatto perdere loro una delle partite più emozionanti della stagione.

Chicago – Green Bay è stata il modo migliore di concludere una stagione, una di quelle partite che fa benedire l’invenzione dell’alta definizione. Abbiamo visto le occhiaie di Rodgers, manifestatesi nel tentativi di recuperare dall’infortunio e tornare in forma per questo evento, abbiamo osservato la trepidazione di McCarthy sulla sideline, abbiamo scorto lo sguardo di un fantasmagorico Matt Forte, abbiamo guardato le divise scontrarsi ed Eddie Lacy spingersi oltre la linea del primo down. Abbiamo notato il freddo nei fiati dei giocatori e sentito i rumori che hanno impreziosito una fantastica rivalità del suo ultimo, fragoroso, capitolo.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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6 Commenti

  1. Anche se per me la colpa ultima della sconfitta è di Conte, mi spiace ma Cutler doveva rimanere in panca…

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