[NFL] Week 1: Washington Redskins vs Philadelphia Eagles 27-33

Nel primo dei due Monday Night di apertura di stagione, l’attesa era equamente divisa a metà tra il ritorno in campo del quarterback dei Redskins Robert Griffin III dopo il gave infortunio dello scorso anno, ed il debutto di uno dei più innovativi coach del football universitario di questi ultimi anni, quel Chip Kelly che, con la sua “Blur Offense”, aveva portato alla ribalta nazionale l’attacco degli Oregon Ducks, conquistando la ribalta della NFL con i Philadelphia Eagles, che l’avevano scelto come successore di Andy Reid.

DeSean JacksonLe attese non sono andate deluse, anche se il risultato ha decisamente premiato le aquile della Pennsylvania, che hanno beneficiato dell’effetto Kelly molto più di quanto non sia successo ai Redskins con RGIII.
La sfida in cabina di regia, infatti, è andata nettamente a Michael Vick, al quale lo stile di attacco di Kelly, basato sula rapidità sia di esecuzione che di chiamata dei giochi (raramente passavano venti secondi tra la fine di un’azione e lo snap successivo) si addice in maniera particolare.
Il 33-27 finale in favore degli Eagles potrebbe far pensare ad una partita combattuta, mentre in realtà Philadelphia ha dominato dall’inizio alla fine in ogni aspetto della gara: attacco, difesa, special team e panchina, segnando 33 punti consecutivi e consentendo la rimonta di Washington solo nel finale.

Washington ha avuto una fiammata iniziale, quando uno dei pochi errori di Vick ha fruttato ai Redskins i primi sette punti della partita. Uno dei millemila passaggi laterali con cui Vick ha fatto impazzire la difesa dei Redskins è caduto apparentemente incompleto dopo essere stato deflettato da Kerrigan.
Il passaggio era però all’indietro, rendendo così la palla viva, ed il primo ad approfittarne è stato DeAngelo Hall, che ha raccolto l’ovale e lo ha riportato in touchdown dopo una corsa di 75 yards.
Senza perdere assolutamente la calma, Vick ha ripreso come se nulla fosse a sparare palloni uno dietro l’altro in una sequenza vertiginosa arrivando prima ad un field goal che accorcia le distanze e poi, dopo che la difesa aveva recuperato un fumble di Morris alla prima azione in attacco dei Redskins, trova comodo comodo in end zone DeSean Jackson per il TD del definitivo sorpasso.

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Eagles formationI Redskins sembrano storditi. In difesa non riescono a trovare una risposta adeguata alle corse di McCoy, al passaggi di Vick e, soprattutto, al ritmo infernale imposto dalla no huddle di Kelly. Tanto per dare un’idea di quello di cui stiamo parlando, nel solo primo quarto i Philadelphia Eagles riescono a giocare cinque drive (CINQUE!) per un totale di trentuno azioni (TRENTUNO!) , numeri che molte squadre mettono assieme a malapena nel primo tempo.
Nel frattempo arriva anche l’intercetto di Boykin su Griffin III, a complicare ulteriormente la giornata della rientrante stella del distretto di Washington, e sui Redskins cala definitivamente il buio più totale.
Arriva la safety sul fumble in end zone nello scambio tra Griffin III e Morris, che fissa lo score sul 12-7, e nel secondo periodo arrivano il TD pass su Celek e la corsa con cui Vick si incarica personalmente di fissare il punteggio sul 26-7

Il secondo tempo inizia con LeSean McCoy che mette la propria firma sulla partita con una corsa da 34 yards, e gli Eagles tolgono un po’ il piede dall’acceleratore.
I Redskins provano a tirare su la testa mandando in meta Morris a fine terzo quarto, e ad inizio quarto periodo Griffin III trova finalmente il passaggio giusto trovando Hankerson per un touchdown da 10 yards. La trasformazione da due punti non riesce, ed il successivo touchdown, che arriva a 1:14 dalla fine, è ancora opera della coppia Griffin III – Hankerson.
Robert Griffin IIIIl quarterback dei Redskins ha chiaramente risentito del lungo periodo di inattività dovuto all’infortunio al ginocchio, ed il fatto di non aver giocato nemmeno un down in preseason ha influito molto sull’apparente ritardo di condizione che lo sembra affliggere (sebbene la scelta di Shanahan sia ampiamente comprensibile e condivisibile).
Quello che è certo è che le continue scorribande a cui ci aveva abituato nella scorsa stagione, lunedì sera non si sono quasi viste. Quanto sia una scelta tecnica per la stagione o quanto sia dovuto alla non ancora perfetta condizione fisica di RGIII, lo scopriremo solamente nelle prossime partite.

Così come scopriremo quanto durerà questa “magia di Kelly” e del suo frenetico attacco no huddle prima che qualcuno trovi le giuste contromisure (diverse dai finti infortuni già messi in ato contro questi attacchi veloci da alcune squadre qualche anno fa) e riesca a fermare quello che sembra un meccanismo davvero difficile da imbrigliare.

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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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