[NFL] Week 1: New Orleans Saints vs Atlanta Falcons 23-17

Molte le domande che ci si poneva prima della sfida di New Orleans tra Saints e Falcons. Innanzitutto, i Saints che recuperano Sean Payton in panchina ed hanno un nuovo defensive coordinator, torneranno ai fasti del SuperBowl vinto solo qualche stagione fa? E poi, gli innesti dei Falcons (in difesa come in linea offensiva) pregiudicheranno il rendimento di una squadra giunta ottimamente al Championship l’anno passato?
Le risposte sono chiaramente “forse” e “forse” visto che siamo alla prima partita di un campionato molto lungo, ma buoni segnali si sono visti da entrambe le squadre. Procedendo con ordine ricapitoleremo questi risultati.

Il primo quarto é tutto dei Falcons. Atlanta utilizza Stephen Jackson, il nuovo runningback ex-Rams, in modo sperimentale, molto meno frequentemente di quanto faceva Saint Louis ma coinvolgendo in molte giocate diverse.
Ed é sorprendentemente Harry Douglas il ricevitore piu utilizzato da Matt Ryan. Non Roddy White e nemmeno Julio Jones. Tony Gonzalez realizza il primo tocuhdown del pomeriggio mentre dall’altra parte New Orleans non sembra trovare il ritmo offensivo che ha reso Drew Brees una leggenda del football. Ci sono poche possibilità sul medio raggio e in profondità l’inesperto reparto arretrato di Atlanta sventa un paio di minacce davvero pericolose. Tutto arride ai Falcons, ma la contesa é appena iniziata.

Il cambio di inerzia si ha quando Julio Jones perde la palla grazie al colpo di Malcolm Jenkins, che riconsegna la palla ai Saints. E’ l’inizio del secondo quarto, e Brees trova Marques Colston per le 25 yarde che vogliono dire 10 a 10. Gradualmente, Matt Ryan ha meno tempo per passare, anche perche Lamar Holmes paga lo scotto del debutto in NFL con una condizione psico-fisico altalenante per tutta la partita. Il tackle viene anche umiliato in un’occasione da Akiem Hicks, che gli passa sopra prima di placcare il suo QB. I Falcons segnano con Jones, ma sul 13 a 17 i tifosi di New Orleans continuano a crederci.
E chi se non Jimmy Graham può dar loro un po’ di gioia? Si libera da Kroy Biermann (un DE utilizzato in posizione ibrida per tutta la partita) e riceve il passaggio del 20 a 17. La qualità delle due squadre è chiara, ma in questo momento sembra che i Saints siano una squadra migliore, anche per la difesa organizzata da Rob Ryan, il nuovo coordinator da tre lavori in cinque anni chiamato al riscatto che potrebbe arrivare raddrizzando un reparto giunto ultimo in tutte le classifiche dell’anno passato.

Rush finale: 3:30 sul cronometro, quarto e due a pochissime yarde dalla End Zone avversaria. Drew Brees si allinea per ricevere il pallone, poi chiama il timeout. La partita é tutta li. Come é giusto che sia quando si incontrano due buone squadre, tutto si deve decidere a pochi istanti dal termine. Usciti dal timeout i Saints si accontentano del field goal. 23 a 17.
Dalle 20 parte la rincorsa dei Falcons. Ryan per Jones, sensazionale ricezione alta, poi Ryan per Gonzalez, altro primo down. Jackson porta i suoi sulle 40 avversarie. Gonzalez é liberissimo lungo la sideline, altra ventina di yarde e two-minute warning. Douglas per altre yarde che portano gli ospiti a 7 yarde dalla linea di meta e della probabile vittoria.
Stevan Jackson, sul terzo tentativo, perde un pallone abbastanza facile e il TD sfuma. Timeout. Al rientro la nuova difesa di Rob Ryan ha la prima prova decisiva della stagione.

La pressione su Matty Ice é totale, il prodotto di Boston College lascia partire un pallone che Gonzalez sfiora, cerca di controllare ma che poi si innalza e finisce tra le mani di Roman Harper. Ryan sorride sulla sideline, la prima prova é superata.
I Saints vanno avanti, in quella che sarà la vera sfida nella NFC South: é vero, la prima giornata ci ha lasciato molti “forse”, ma abbiamo la certezza che con queste due squadre ci sarà da divertirsi per tutta la stagione.

In conclusione i dati della prova di Kenny Stills: 2 ricezioni per 86 yard. Può decisamente sostituire Devery Henderson negli schemi di Sean Payton il receiver da Oklahoma, aspettiamoci un coinvolgimento sempre maggiore nel corso della stagione.