[NFL] Dallas Cowboys 2013

Grazie agli amici di “Quel che passa il convento” ecco la presentazione della stagione NFL 2013 squadra per squadra. Primi a scendere in campo i Dallas Cowboys.

Finita l’NBA, sulla via del tramonto anche la stagione NHL, in ritardo rispetto al solito causa lockout, mai iniziata (per chi tifa Chicago Cubs) la stagione MLB, continuiamo a riempire le pagine di questo blog con pezzi riguardanti la NFL. Questo è il periodo della stagione più noioso (ma non ditelo ai tifosi Patriots, che dopo essere stati investiti dalla firma di Tebow, adesso devono gestire i trambusti derivanti dalla brutta storia che ha colpito Aaron Hernandez). L’intenzione ambiziosa è quella di ripercorrere team by team la lega per descriverne i cambiamenti, dare dei primi giudizi (pregiudizi?) sull’operato primaverile e capire cosa possiamo aspettarci dalla prossima stagione, cercando di non essere troppo prolissi.

Iniziamo, a caso, dai Dallas Cowboys: Giuseppe Tomasi di Lampedusa sarebbe orgoglioso di loro, il gattopardesco “cambiare tutto per non cambiare nulla” sembra infatti essere la massima che ha guidato i jerryjoneses in questi ultimi 4 mesi.

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I grossi cambiamenti sono arrivati a livello di coaching staff, o come direbbe il suddetto Jones, a livello di filosofia. Via Rob Ryan, ritorno alla 4-3, nuovo offensive coordinator (Callahan) che dovrà anche chiamare i giochi, togliendo questo compito ad uno spaesato Jason Garrett.

Allora perché cambiar tutto per non cambiar nulla?! Basta guardare il roster e si nota subito che a livello di potenziali titolari, sugli 11 “attaccanti” e sugli 11 “difensori” saranno solo 3 i volti nuovi: Will Allen in safety,Justin Durant come LB e la prima scelta di quest’anno Frederick al centro della linea offensiva. È pur vero che dietro ai “titolari” ci sono molte seconde linee, per lo più giovani, che diranno molto sulla buona riuscita della stagione: Joseph Randle (RB, rookie da Oklahoma State), Terrance Williams (WR, rookie da Baylor), Gavin Escobar (TE, rookie da San Diego State) ci raccontano di un draft passato ad aumentare a dismisura le armi offensive, il che abbinato, a quanto successo sulla sideline a livello di gestione dell’attacco, fa ben sperare sulla possibilità di avere un netto salto di rendimento e di efficacia per i ragazzi guidati in campo da Tony Romo, il quale sarà sempre più coinvolto anche nel game plan durante la settimana, insomma, dovrà pur giustificare il nuovo oneroso contratto.

Ma quello che più incuriosisce è il reparto difensivo, falcidiato l’anno scorso da duemila infortuni e che ha visto l’arrivo di Monte Kiffin come coordinatore. Non che il venerabile Monte abbia entusiasmato nelle sue ultime esperienze, in particolar modo ad USC poteva fare molto di più considerando il materiale a disposizione di una squadra che spesso veniva descritta come talentuosa, ma troppo indisciplinata, specie a livello difensivo. I need, ormai annosi, di linea difensiva e reparto safety sono stati quindi accentuati da questo cambio di modulo e fa davvero strano vedere che non si è praticamente intervenuti: la DL spera che Rattliffstia lontano da problemi fisici e guai giudiziari e più vicino ai backfield avversari, Spencer e Ware tornano a giocare mano a terra, mentre Church (titolare ad inizio stagione l’anno scorso prima di inaugurare l’infermieria) e Allen sono la salvezza delle secondarie, per restare in tema, forse ai tifosi cowboys da questo punto di vista non resta che andare in chiesa.

E poi tanto già lo sappiamo, sul banco degli imputati finirà sempre e solo Romo, un po’ come succede….no, volevo dire succedeva a Baltimora con Flacco.

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Redazione

Abbiamo iniziato nel 1999 a scrivere di football americano: NFL, NCAA, campionati italiani, coppe europee, tornei continentali, interviste, foto, disegni e chi più ne ha più ne metta.

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