Niente da fare per DiNucci (Dallas Cowboys vs Philadelphia Eagles 9-23)

La rivalità tra i Dallas Cowboys e i Philadelphia Eagles è una delle più sentite della NFL, e il primo scontro tra le due squadre risale al 1960. Quella partita la vinsero gli Eagles, ma la storia ci insegna che non è andata sempre così, anzi. I Cowboys hanno vinto cinque Super Bowl, mentre a Philadelphia hanno dovuto aspettare fino al 2017 per avere un Lombardi Trophy in bacheca.

LA PARTITA

In casa gli Eagles, nonostante i tanti turnover di Wentz, sono bravi a battere degli avversari certamente non di livello. L’attacco dei Cowboys non arriva mai in Endzone, e gli unici 9 punti della serata li segna il kicker Zuerlein. Gli avversari non giocano comunque un bel football, con Wentz che conclude il terribile Sunday Night con 2 intercetti e 2 fumble, ma il risultato finali li premia.

Il primo TD di Philly arriva a fine primo quarto, con un passaggio ricevuto da Jalen Reagor. Gli attacchi fanno entrambi fatica ad arrivare in end zone, ma gli Eagles riescono a segnare il second TD su passaggio di giornata, stavolta ad opera del sempre ottimo Fulgham, una certezza in un mare di dubbi per questi Eagles di prima metà di stagione. Il terzo TD è ad opera della safety McLeod che, dopo un blitz che porta al fumble, riesce in maniera rocambolesca a recuperare lo sferoide prolato, portandolo in meta.

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L’ANALISI

Ben DiNucci merita tutto il nostro rispetto. Non è un QB titolare in NFL, e questo lo abbiamo capito, ma nelle gerarchie di inizio campionato partiva come terzo QB in depth chart e questo è, ad oggi. In redzone in particolare tutte le paure del giovane italoamericano si sono palesate, e i Cowboys non sono infatti arrivati mai a segnare un TD. Per vincere la partita l’attacco dei Cowboys doveva commettere meno errori possibili e correre tanto e bene.

Partendo proprio dalle corse, Zeke Elliott sta soffrendo terribilmente questa stagione, e con lui tutto il reparto dei RB di Dallas. I Cowboys devono ancora correre almeno 100 yds in una partita quest’anno, e il fatto che i titolari dell’offensive line cambino praticamente ogni fine settimana non può essere d’aiuto.

La difesa di Dallas ha comunque mostrato diversi segnali positivi, mettendo molto in difficoltà Carson Wentz. I due intercetti di serata li ha messi entrambi a referto Trevon Diggs. Il suo non è stato certo un dominio, molto spesso ha concesso dei completi banali agli avversari, ma è ancora molto giovane e può crescere ancora tanto.

Nonostante la vittoria, non possiamo certo dire che Carson Wentz abbia giocato una bella partita, anzi. Contro una difesa modesta, per il QB sono arrivati 4 turnovers, due da fumble e due da intercetti. Come detto anche da Luca, ospite dell’ultima puntata di The Drive (e la marchetta me la son fatta anche stavolta), il problema di Wentz di quest’anno sembra qualcosa più legato all’aspetto psicologico del giocatore, piuttosto che un problema fisico. Non sembra avere grande fiducia nei compagni, e in questo pesano sicuramente i tanti infortuni che hanno colpito gli Eagles, ma deve capire che non deve sempre cercare la giocata.

La squadra della città dell’amore fraterno ha corso bene, e Boston Scott è riuscito a marciare sopra una difesa che soffre molto le corse avversarie. Continua anche l’ottimo momento di Travis Fulgham. Il giovane wide receiver, scelto al sesto giro al draft del 2019 dai Lions ma poi tagliato, è il ricevitore più produttivo dell’intera lega da Week #4. Nelle ultime 5 partite Fulgham ha ricevuto 29 passaggi per 435 yds, segnando 4 TD e mettendosi in luce come il WR del futuro degli Eagles.

LE CONCLUSIONI

La NFC East (o Least, come chiamata da NFL Memes) è la division meno competitiva dell’intera lega, e potrebbe bastare un record pari (8 vittorie e 8 sconfitte) per accedere alla postseason quest’anno. Gli Eagles sono certamente i favoriti per raggiungere i playoff ma la stagione è ancora lunga, e se i Cowboys riuscissero a trovare la quadra (difficile ma non impossibile) potrebbero fare uno scherzetto ai compagni di division.

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Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

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