USFL: review di week 7

La settima giornata nella USFL conferma gli equilibri nelle due Division, ma incorona due leader solitarie Philadelphia nella Nord e Birmingham nella Sud, ma con tutte le otto franchigie ancora in corsa per le finali di Division.

New Orleans Breakers – Birmingham Stallions 20-24

Gli Stallions si aggiudicano la rivincita contro i Breakers dopo aver dominato per tre quarti e sofferto, nel quarto periodo, il tentativo di come-back dei biancoazzurri della Louisiana. La partita ha risposto in pieno alle aspettative, anche se non c’é stato il previsto testa a testa, se non nel concitato finale in cui ha in qualche modo pesato una decisione del Command Centre che ha decretato incompleto un passaggio ricevuto acrobaticamente da Jonathan Adams inizialmente considerato completo dalla crew.

Il duello tra i due migliori QB del campionato é stato vinto da Alex McGough che ha completato quasi il 70% dei passaggi per 176 yard e un TD, ma il mattatore della giornata é stato il RB C.J. Marable che ha corso 86 yard in 17 tentativi, ma anche contribuito alla causa con altre 52 yard guadagnate su ricezione di 6 passaggi su 7 targets. New Orleans, e il suo leader Bethell-Thompson hanno sofferto molto nel primo tempo la difesa di Birmingham e non sono riusciti ad andare oltre tre field goal di un infallibile Matt Coghlin. Poi, come é successo spesso nella stagione, il QB veterano di Nola ha cambiato marcia nel secondo tempo, arrivando a un passo dall’impresa di completare la rimonta.

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Si comincia con i Breakers in possesso, che impiegano nove minuti per arrivare, soprattutto con le corse di Wes Hills, entro le dieci di Birmingham, ma sono fermati dalla difesa dei campioni e costretti ad accontentarsi dei tre punti per il field goal di Coghlin da 25 yard. La replica di Alex McGough é immediata: con cinque passaggi, quattro dei quali a Marable, arriva fino alle cinque di NO, poi corre le ultime cinque per il touch down del vantaggio. I Breakers poco dopo incorrono in un turnover per un fumble di Hills provocato da un intervento di T.J.Carter, ma Birmingham non ne approfitta ed é costretta al punt. Sul calcio di Colby Waldman il ritornatore Jarey Elder commette un MUFF e Birmingham recupera il fumble sulle 24 di New Orleans. Gli Stallions, nonostante l’ottima posizione di partenza, non riescono a superare la resistenza della difesa dei Breakers e si devono accontentare del FG di Brandon Aubrey. Nel successivo drive New Orleans deve a sua volta ripiegare sul calcio di Coghlin per il 6-10 che chiude il primo tempo.

Il secondo tempo inizia con un bel drive condotto da McGough e Marable che si conclude con un TD rush di 2 yard di Ricky Person, un RB da NC State ingaggiato all’inizio di maggio. I Breakers tornano a segnare dopo aver riconquistato il possesso sulle 19 di Birmingham in seguito a un fumble di Adrian Hardy forzato da Mike Stevens e ricoperto da Jarey Elder. Nonostante l’ottima posizione di partenza però non riescono a conquistare il primo down e devono ripiegare sul FG di Coghlin. Birmingham ristabilisce subito le distanze nel possesso successivo quando McGough, dopo aver guadagnato 45 yard, effettua un passaggio in end zone per il TE Jace Sternberger. Sul punteggio di 24-9 gli Stallions tirano i remi in barca e si mettono in modalità controllo.

Bethell-Thompson ne approfitta per imbastire finalmente un drive vincente in cui in quattro minuti, a suon di passaggi alternati a corse del solito Wes Hill, copre ottanta yard per concludere con un TD pass di 10 yard per Lee Morris. Poi tenta la trasformazione da due punti servendo Sage Surratt in end zone. 24-17 e partita che si riapre, tanto più che la replica di Birmingham non va oltre il punt.

Ripreso il possesso, New Orleans prova a recuperare, ma il suo drive si ferma sulle 38 di B.Ham e Coghlin deve calciare, con successo, per i tre punti da 50 yard. Ci sarebbe ancora il tempo per completare la rimonta ma, dopo un punt degli Stallions, i Breakers trovano la resistenza della difesa avversaria e sono a loro volta costretti al punt. Quando ritornano in possesso manca poco meno di un minuto e arriva la decisione controversa dell’instant replay che cancella il primo down, ma MBT si ripete poco dopo e completa un passaggio di 42 yard per Jonathan Dixon, per poi vedersi intercettare in end zone dal safety JoJo Tiller il passaggio che avrebbe potuto dare la vittoria ai suoi.

Pittsburgh Maulers – Philadelphia Stars 31-37

Una delle partite più belle della stagione quella tra Stars e Maulers al Tom Benson di Canton. Gli Stars sono finalmente riusciti a far girare l’offense team associando un buon running game al già efficiente gioco aereo guidato da Case Cookus. La ritrovata efficienza del gioco terrestre ha risolto il problema delle ultime yard nella red zone avversaria che erano state la bestia nera di Philadelphia nelle partite precedenti. La bella prestazione dell’attacco, che ha guadagnato 233 yard coi passaggi e 114 con le corse, assume un maggior valore se si considera che di fronte avevano la difesa più forte della lega contro il running game. Anche l’offense team dei Maulers ha offerto una prestazione al di sopra del proprio standard, coadiuvato in modo determinante dallo special team che gli ha consegnato quasi sempre posizioni di partenza in territorio avversario.

In sette ritorni di KO Josh Simmons ha guadagnato 233 yard e segnato un TD, mentre Isaiah Hennie ha ritornato due punt per 74 yard. Per una volta la difesa di Pittsburgh non é stata impeccabile, al contrario di quella degli Stars molto aggressiva che ha messo grande pressione sulla OL avversaria producendo cinque sack. Case Cookus, il QB più sackato della lega, é stato invece atterrato una sola volta, a dimostrazione che la pass protection ha fatto finalmente il suo dovere.

Philadelphia colpisce al primo assalto con un rush di una yard di Matt Colburn al termine di un drive ben gestito da Cookus tra passaggi brevi e corse. I Maulers replicano immediatamente con una corsa di tre yard di Bailey Gaither. Notevole in questo drive la corsa di 23 yard di Madre London che porta l’ovale sulle 5 di Phila. Gli Stars tornano all’attacco ma arrivati nella red zone sono fermati da tre passaggi incompleti e ripiegano sul piede di Luis Aguilar che da 30 yard non sbaglia. Sul successivo kick-off di Lirim Hajrullahu arriva il capolavoro di Josh Simmons che riporta l’ovale per 80 yard in touchdown. Inizia il secondo periodo e Aguilar accorcia le distanze con un calcio da 45 yard dopo che il suo attacco é stato fermato dalla difesa di Pittsburgh. Segue una fase concitata in cui arrivano due turnover: il primo dei Maulers perché Troy Williams viene intercettato da Stanford Samuels, il secondo degli Stars perché lo snap del LS Ryan Navarro non arriva al punter e l’ovale viene ricoverato da Khava Tezino. I Maulers capitalizzano il takeaway andando a segnare il terzo touch down con Hennie che riceve in end zone un passaggio da 17 yard di Troy Williams. Negli ultimi minuti del primo tempo Philadelphia segna ancora con un passaggio di due yard di Cookus per Samuel Akem e Chris Blewitt replica per Pittsburg calciando tra i pali da 48 yard.

Con i Maulers avanti per 24-20 comincia un terzo periodo che vede le due difese prendere il sopravvento sugli attacchi costretti al punt. Poi, poco prima dell’ultima inversione di campo, Blewitt fallisce un difficile calcio da 54 yard e Cookus completa il più bel gioco della sua partita con un passaggio che, dalle proprie 44, serve Corey Coleman che riceve sulle 35 e s’invola in end zone per un TD pass di 53 yard. Phila é in vantaggio 27-24 e, dopo che Pittsburgh é costretta al punt, allunga andando ancora in touch down con un rush di due yard di Colburn a coronamento di una serie offensiva che vede,tra l’altro, un passaggio di Cookus per Devin Gray per un guadagno di 56 yard. I Maulers non si arrendono e Hennie ritorna un punt di Hajrullahu in end zone. Il replay dimostra che Hennie ha pestato la riga laterale all’altezza della linea di una yard. Si gioca il “primo e goal” e Grosheck entra in end zone. Sul 31-34 Ray Horton ordina il “quarto e 12” per mantenere il possesso, ma Williams dopo il drop back viene atterrato con perdita di otto yard. La palla torna agli Stars che segnano ancora con un field goal di Aguilar per il 37-31 finale.

Phiadelphia con questa vittoria si conferma in testa alla Division, ma per i Maulers le speranze di approdare alla semifinale sono ancora vive.

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Memphis Showboats – Houston Gamblers 23-20

Gli Showboats vincono una partita ricca di colpi di scena e raggiungono Gamblers e Breakers in classifica. La partita ha visto i due attacchi abbastanza imprecisi nel gioco aereo, con i due QB che non hanno superato il 50% di completi. Memphis ha giocato più sulla terra ottenendo 126 yard su 31 tentativi di corse mentre Houston ha sfruttato poco la sua stella Mark Thompson, che ha corso solo 13 volte per 42 yard, ma ha ugualmente segnato due TD.

Memphis ha il primo possesso, ma Cole Kelley si fa intercettare da Manny Bunch e deve cedere il possesso a Houston che si ferma in prossimità del traguardo e si deve accontentare del field goal di Nick Vogel che segna da 23 yard. Grazie al buon ritorno di kick-off di Derrick Dillod, Memphis parte dalla linea di midfield e con le corse di Kerrith Whyte arriva entro le cinque di Houston dove Kelley effettua il passaggio a Vinny Papale che riceve in end zone per il 7-3. Dopo un possesso senza esito di Houston, gli Showboats segnano ancora con un calcio da 41 yard di Alex Kessmann. L’offense di Houston non gira e Memphis, tornata in possesso, mette a segno un altro field goal da 26 yard per il 13-3. I Gamblers sono in rottura prolungata e Kenji Bahar prima commette un fumble, che però recupera per poi lanciare un incompleto, poi nell’azione successiva, si fa intercettare da Greg Reaves. Houston questa volta non paga dazio perché Memphis non riesce a trovare il primo down e deve calciare un punt. Tornati in possesso i texani vanno a segno ancora con Viktor che calcia in mezzo ai pali da 29 yard.

Il secondo tempo vede i Gamblers in possesso arrivare fino alle 35 yard in territorio avverso per tentare un calcio che viene bloccato Gli Showboats hanno a loro volta la chanche del field goal che Kessmann realizza da 36 yard per il 16-6. Dopo un three & out a testa si entra nell’ultimo periodo che, dopo un punt a testa, vede Houston andare finalmente in end zone con Mark Thompson che corre per una yard. Nell’azione precedente Bahar aveva completato un passaggio di 35 yard per Josh Pederson per il TD, ma l’instant replay aveva annullato la segnatura. Arrivano altri due three & out, poi Memphis fa un turnover per un fumble di Kelley forzato da Bunch e consegna l’ovale a Houston nella propria red zone. I Gamblers nonnsi fanno sfuggire l’occasione vanno in vantaggio con un rush di 20 yrds del solito Thompson. La festa dei Gamblers però dura pochissimo perché Kelley, tornato in possesso dell’ovale, serve con un passaggio corto Derrick Dixon che riceve sulla linea di midfield e corre le altre 50 yard per la end zone. Sotto di tre punti a un minuto e mezzo dalla fine Bahar tenta il recupero in extremis ma viene intercettato da T.J. Green.

New Jersey Generals – Michigan Panthers 22-25

I Panthers spezzano la lunga serie di quattro sconfitte consecutive superando i Generals in una partita che ha confermato il periodo poco brillante di entrambe le compagini. La partita é stata a lungo in equilibrio con i due attacchi in difficoltà nei primi due quarti, per poi darsi battaglia in un secondo tempo più ricco di colpi di scena. La squadra del New Jersey ha in qualche modo snaturato il proprio gioco giacché quella che é la squadra con il più efficace gioco di corsa, in questa gara ha corso solo nel 30 % delle azioni offensive, 16 volte, totalizzando solo 64 yard. In regia, come é abitudine di Mike Riley, si sono avvicendati Kyle Lauletta e DeAndre Johnson, con risultati decisamente buoni avendo i due totalizzato un buonissimo 18 su 30 per 201 yard e 3 TD pass, ma sono mancate le circa 140 yard di corsa che sono la media partita dei Generals. In casa Panthers é stata particolarmente buona la partita di Josh Love con 16 completi su 29 per 264 yard e tre TD pass e determinante é risultato il contributo di Reggie Corbin con le sue 78 yard guadagnate in 20 tentativi.

Il primo turno offensivo é dei Generals che attivano subito Darius Victor. Il RB con tre corse guadagna subito 30 yard, ma poi l’attacco si ferma e tocca a Nick Sciba mettere a segno i primi tre punti con un calcio da 48 yard. Nel resto del periodo nessuna delle due squadre riesce a conquistare neanche il primo down e si deve aspettare il secondo quarto per vedere un drive concluso dai Panthers con un field goal di Cole Murphy da 24 yard dopo che Love e compagni erano riusciti ad entrare nelle ultime dieci dei Generals. Prima della chiusura del primo tempo l’attacco dei Panthers riesce ad arrivare, seppure a fatica, in range da field goal per permettere a Murphy di piazzare un altro calcio vincente da 50 yard.

Nel terzo periodo si vede una partita completamente diversa. Michigan ha il primo possesso e in soli cinque giochi arriva in touch down: bastano due corse brevi di Corbin e due passaggi, uno dei quali a Trey Quinn per 28 yard per arrivare in vista della meta, che arriva con un’altra ricezione di Quinn che corre in end zone per diciotto yard. Murphy fallisce il calcio addizionale e si va sul 12-3, ma i Generals, che in tutto il primo tempo avevano ottenuto soltanto quattro primi down, riescono finalmente a produrre un drive vincente con DeAndre Johnson. Il QB lancia un TD pass di 34 yard per Alonzo Moore che riceve in end zone. Dopo questi due lampi le due offense ricadono nel torpore del primo tempo e il terzo periodo si esaurisce con una serie di “three & out” alternati.

Entriamo nel quarto periodo e i Panthers allungano di nuovo con un passaggio di Love che dalle 23 di NJ trova Cole Hikutini che riceve sulle 3 e corre in end zone per il 19-12. Anche questa volta la replica dei Generals é immediata ed é ancora Alonzo Moore a ricevere il passaggio in end zone di Lauletta da nove yard al termine di una buona sequenza di giochi in cui Victor oltre a correre, si disimpegna anche in un paio di ricezioni. Sul 16-19 Riley ordina la conversione da tre punti ma il tentativo di passaggio di Lauletta inteso per Arthur Jackson cade incompleto. I Panthers reagiscono subito segnando un touchdown lampo: dopo una corsa a guadagno zero di Corbin, Love passa a Joe Walker che riceve sulle 37 di Michigan e corre le rimanenti 63 yard per raggiungere la end zone dei Generals. I nove punti di vantaggio sono ristabiliti, ma i Generals tentano il tutto per tutto e vanno ancora in meta con Victor che in versione receiver raccoglie un passaggio corto di Lauletta e corre le cinque yard che lo separano dal traguardo. Il tentativo di conversione da tre punti anche questa volta non va e i Generals tentano la carta del quarto e dodici ma il passaggio di Lauletta non raggiunge Alonzo Moore e la partita si chiude sul 25-22

I Generals perdono ancora, ma il loro secondo tempo é stato tutto sommato positivo e, vista la classifica corta della North Division, tutto può ancora succedere negli ultimi tre turni.

La classifica della USFL

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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