Hot Take: qualche (in)certezza sulla NFL – Episodio 4
Il football americano è lo sport più razionale e, in un certo senso, freddo che esista: ogni giocata, come ben saprete, altro non è che la traduzione di centinaia di segnacci disegnati su una lavagnetta da paranoiche controfigure di Professor X e provati migliaia di volte in allenamento.
Freddezza, troppa freddezza.
Fortunatamente, però, a rendere più mite il clima nel mondo NFL ci siamo noi tifosi – aiutati da analisti più o meno qualificati – con le nostre sparate a zero, o come direbbero nei paesi anglofoni “hot take” che stando a Wikipedia – inglese – significa « a hot take piece of deliberately provocative commentary that is based almost entirely on shallow moralizing»: deliberatamente provocatorio.
Una hot take non deve per forza essere ragionata, anzi, spesso altro non è che frutto dell’emotività del momento e del modernissimo bisogno di esternare su uno schermo ogni nostro pensiero: questa rubrica nasce proprio per questo, per dare spazio ai vostri pensieri “più irrazionali” e successivamente sviscerarli, razionalizzarli ed eventualmente bocciarli o approvarli.
Questa rubrica, in definitiva, altro non è che l’inevitabile sequel transmediale delle nostre discussioni su Telegram: parteciparvi è facilissimo, tutto ciò che dovete fare è apporre l’hashtag hot take dinanzi alla vostra hot take.
Senza dilungarsi ulteriormente…
I Seahawks arrivano fino in fondo e Russell Wilson vincerà l’MVP
Morte, tasse ed ogni settimana una hot take su Wilson MVP: finché gioca così posso facilmente capire la vostra ostinazione nel continuare a propormela/o, pertanto la analizzerò di buon grado.
Lasciando da parte il più verosimile candidato all’MVP, non saprei dire se Seattle sia in grado di arrivare fino in fondo, o perlomeno, l’attacco è indubbiamente da Super Bowl, la difesa per il momento assolutamente no: elenco puntato?
In queste prime tre giornate Seattle:
- Ha concesso 28.7 punti a partita;
- È stata in grado di atterrare solamente cinque volte il quarterback avversario;
- Ha concesso in media 430.7 passing yards a partita, ovviamente il peggior dato della lega;
- Ha permesso agli avversari di convertire il 51.2% dei terzi down giocati.
Nonostante abbiano concesso solamente 3.0 rushing yards a portata Seattle sta palesando enormi difficoltà ad arrivare al quarterback e, soprattutto, limitarlo: la natura di alcuni numeri è ovvia conseguenza della brillantezza offensiva in quanto trovandosi sempre e comunque ad inseguire gli avversari sono costretti a muovere la palla via aria, ma questi numeri non possono lasciare sereno neanche il più ottimista dei tifosi.
Con un Wilson del genere tutto è possibile ma attenzione, il reparto difensivo deve compiere un deciso salto di qualità per rendere realizzabile il sogno Super Bowl.
Gase rimarrà sulla panchina dei Jets anche per la prossima stagione e potrà contare sulla prima scelta assoluta Trevor Lawrence
I Jets sono senza ombra di dubbio la franchigia più disfunzionale della National Football League, con buona pace della Squadra di Football, ma credo che prolungare la permanenza di Gase sia troppo anche per i loro bassissimi standard: certo, questa è solamente la sua seconda stagione sulla panchina della Gang Green, ma l’assenza di un miglioramento tangibile in Darnold ci permette di dichiarare che la sua missione a New York sia fallita.
Gase, signori, non deve – e può – essere un head coach in NFL e la terribile gestione dello spogliatoio dei Jets altro non è che l’ennesima prova della sua inettitudine nel condurre, motivare e supportare un gruppo di persone; è molto probabile che ripartano da Lawrence, ma qualora dovessero confermare Gase il rischio di bruciare pure lui sarebbe troppo alto ed “uccidere” due quarterback del genere sarebbe un crimine contro l’umanità del quale nemmeno i Jets possono macchiarsi: Gase non sopravviverà a questa stagione.
The Jets reportedly are talking to coaching agents about potential replacements for Adam Gase; this fact (if ture) doesn't necessarily mean he'll be fired if the Jets lose on Thursday night https://t.co/3Alg9lPm5t
— ProFootballTalk (@ProFootballTalk) September 29, 2020
I Minnesota Vikings concluderanno la stagione con più vittorie dei Chicago Bears
Vorrei dire di sì, ma al momento i Minnesota Vikings hanno una serie di problemi così capillari e disabilitanti che vincere partite sembra sul serio utopia: con una difesa del genere come faranno a trovare un modo per vincere contro Texans, Seahawks e Falcons?
Ok, forse i Falcons saranno in grado di regalare loro una doppiavù in quanto Falcons, ma è indubbio che al momento la situazione in casa Vikings sia disperata; spostandoci sulla sponda Bears vi confesso che non saprei dire quanto a lungo sia sostenibile questo successo e nonostante il cambio di guardia nella posizione più importante del gioco nelle prossime settimane il calendario si complicherà notevolmente: ciò nonostante Chicago ha accumulato un vantaggio sui Vikings troppo consistente e viste le difficoltà che entrambe le squadre avranno nel vincere partite di football, credo che no, Minnesota non concluderà la stagione con più vittorie di Chicago.
Calvin Ridley Offensive Player of the Year
Al momento l’OPOY è DeAndre Hopkins anche se Calvin Ridley sta giocando a livelli assolutamente altissimi: non saprei dirvi se sarà in grado di sostenere tale produzione fino a fine stagione, con i Falcons nulla è mai scontato, ma è fuori discussione il fatto che perlomeno Ridley verrà tenuto in considerazione nel momento del voto.
In definitiva no, ad Atlanta non succedono cose belle.
Burrow giocherà tutte e sedici le partite di questa stagione
La prestazione di domenica mi ha definitivamente convinto del fatto che Burrow diventerà una stella in questa lega poiché nonostante il massacro perpetrato dal pass rush degli Eagles la prima scelta assoluta ha mantenuto i nervi saldi rimanendo lucido, composto e razionale nonostante il mondo gli stesse letteralmente crollando addosso: la tranquillità di questo ragazzo mi commuove, seriamente.
Ciò che però farà cambiare il sapore della lacrime a molti tifosi dei Bengals è il semplice fatto che per garantire un futuro a Burrow ed al loro progetto Cincinnati dovrà assolutamente trovare un modo di proteggere il proprio quarterback: nessun QB fino a questo momento ha subito più sack di lui, anche se ad onor del vero il povero Burrow ha subito pressione dal pass rush avversario “solamente” nel 20.1% degli snaps giocati, numero ridicolo rispetto al 38.1% con cui Deshaun Watson guida la lega in questa poco gratificante statistica.
Il front seven degli Eagles è fra i migliori della lega e nonostante la linea d’attacco dei Bengals sia tutto fuorché irresistibile, di domeniche del genere Burrow non dovrebbe viverne altre, per cui sì, giocherà il resto della stagione. Si spera.
Joe Burrow being evaluated after this hit pic.twitter.com/ZulZCj614w
Pubblicità— Warren Sharp (@SharpFootball) September 27, 2020
Nick Mullens diventerà il titolare dei 49ers per tutto il resto dell’anno
Hot take incredibilmente hot.
Mullens domenica ha giocato veramente bene contro i New York Giants, anche se per l’appunto era contro i New York Giants, squadra che probabilmente sarebbe in grado di far passare pure Christian Ponder come franchise quarterback; San Francisco ha investito tanto – troppo – su Jimmy Garoppolo e sono convinto che Shanahan le proverà tutte pur di giustificare l’assurdo investimento di qualche anno fa.
Per quanto io creda che sia perlomeno giusto che il coaching staff dei ‘Niners abbia una discussione circa il ruolo di Mullens, sono convinto che appena Garoppolo tornerà disponibile Shanahan gli riconsegnerà le chiavi dell’attacco.
Dan Quinn riesce a concludere la stagione ai Falcons
Non so dopo quante rimonte subite la pazienza di San Arthur Blank possa esaurirsi, ma credo che qualora Atlanta dovesse trovarsi ad annaspare su un 4-8 una volta arrivati a dicembre per Quinn sia veramente finita.
Ho voluto la bicicletta e adesso, stando al detto, dovrei pedalare, ma interrogarmi sui Falcons non vi sembra un po’ troppo?
Quando le secondarie avranno definitivamente preso le misure a Drew Brees annullandogli il gioco sul corto-medio, Jameis Winston avrà modo di giocare parecchi snap
Se ho imparato qualcosa nell’ultimo lustro NFL è proprio che il braccio destro di Jameis Winston, nel bene o nel male, non abbia limiti: l’enigmatico quarterback di New Orleans è assolutamente in grado di direzionare il pallone in ogni angolo del campo e completare ogni lancio immaginabile… soprattutto quelli non rivolti ai propri compagni di squadra.
Sciocchezze a parte credo vivamente che arriverà un punto nel quale coach Payton si stancherà delle limitazioni imposte dal braccio destro del numero 9 e, comprovato che Taysom Hill sia sì un buon giocatore ma non un quarterback, credo proprio che si rivolgerà a Winston per farla volare. Sul numero di snap non mi esprimo, ma sono piuttosto convinto che più prima che poi l’ex Buccaneers avrà modo di farci sognare.
Taysom Hill decided his best option was to run on this play. #Saints pic.twitter.com/NoF8SWa27h
— Jeff Nowak (@Jeff_Nowak) September 28, 2020
I Kansas City Chiefs completeranno la stagione perfetta
Vederli come mostro infermabile è assolutamente legittimo, soprattutto dopo la ripassata che hanno dato ai Baltimore Ravens, ma non dobbiamo dimenticare che solo sette giorni fa sono arrivati a tanto così dal perdere contro i Los Angeles Chargers e che noi miseri scribacchini, alla luce di ciò abbiamo affermato che Baltimore potesse effettivamente prender loro lo scalpo: no, prima o poi perderanno una partita anche loro, in NFL le cose cambiano giusto un po’ nel giro di una settimana.
Le squadre di New York concluderanno la stagione con un record cumulativo di 0-32
Pure qua, basandoci sul valore del roster e l’inizio della stagione, immaginarsi che una delle due squadre della Grande Mela vinca una partita di football americano è incredibilmente complesso, ma i Jets hanno una ghiottissima opportunità di togliere lo zero sotto la voce vittorie già questa notte contro i Broncos di Brett Rypien; per quanto riguarda i Giants mi limito ad indicare la loro militanza in NFC East: vincere una partita in quella division è alla portata di tutti, perfino della squadra di football!
La perfezione al contrario, a parer mio, è un qualcosa da raggiungere, un qualcosa che implica “farcela a”, un’azione attiva che cozza completamente con la loro passività: anche se al contrario tale perfezione è assolutamente fuori dalla loro portata, in quanto chiudessero seriamente la stagione a zero vittorie potrebbero affermare di essere riusciti in qualcosa.
Russell Wilson batterà il record di touchdown lanciati in una stagione di Peyton Manning (55)
A questa hot take avrei voluto rispondere almeno verso metà ottobre, ma facciamo due calcoli: a Wilson al momento mancano 42 TD per superare Peyton Manning, 42 touchdown da lanciare in tredici partite, poco più di tre touchdown a partita.
Al momento Dangeruss sta tenendo una media di 4.66 touchdown ad allacciata che spalmati sulle sedici partite che compongono la regular season gli farebbero concludere il 2020 con 75 passing TD a referto: verrebbe da dire che Wilson tale record lo straccerà pure in pantofole, ma devo forse ricordarvi che Shaquil Barrett lo scorso anno, dopo tre partite, fosse on pace to 43 sacks?
Un giocatore del genere, dopo un inizio del genere, è chiaramente in grado di frantumare il record stabilito da Manning nel 2013, ma per il momento occorre restare calmi e razionali: ne riparleremo fra un paio di settimane.
Maybe this year Russell Wilson actually will get an MVP vote…. pic.twitter.com/umXAC43b3K
— Adam Schefter (@AdamSchefter) September 28, 2020
Trubisky, prima o poi, tornerà titolare durante questa stagione
Salvo sia in sostituzione di un infortunato Foles, credo che l’avventura di Mitch Trubisky con i Chicago Bears sia giunta al capolinea, soprattutto perché mi è sembrato che domenica scorsa Nagy abbia sfruttato la prima occasione buona per spedirlo in panchina e non averci più nulla a che fare.
Indipendentemente dai vari meme e dai pigri promemoria su chi sia stato scelto al draft dopo di lui, non posso che augurare il meglio ad un giovane quarterback indiscutibilmente di talento ma che, purtroppo, è stato sempre e comunque tradito dalla propria testa e dalle incredibili pressioni implicate dalla posizione.