Uno sguardo al 2023: Pittsburgh Steelers

Da diciassette stagioni Mike Tomlin è l’head coach di Pittsburgh e diciassette sono i campionati consecutivi in cui gli Steelers hanno ottenuto un record di almeno il 50% di vittorie. Questa statistica, sicuramente impressionante, inizia però a stare stretta ai tifosi di Pittsburgh che non vedono il loro team vincere una gara di post season dalla stagione 2016 e negli ultimi due campionati gli Steelers si sono piazzati solo al terzo posto nella pur agguerrita AFC East.

Il 2024 dovrà essere un anno di svolta perché un nuovo record positivo ma l’ennesima delusione ai playoff potrebbero non bastare a salvare la panchina del buon Tomlin.

COME DOVEVA ANDARE…

In una delle division più competitive della NFL, il 2023 degli Steelers si presentava complicato. Dopo una stagione di esordio in chiaro-scuro, ma con segnali incoraggianti sul finire, il quarterback Kenny Pickett era atteso ad un ulteriore salto di qualità, e per agevolarlo e per aiutare un running game che nel 2022 non aveva impressionato, erano stati fatti investimenti ingenti in linea offensiva, anche se restava più di un dubbio sulle effettive capacità dell’offensive coordinator Matt Canada, il cui attacco in due stagioni non aveva mai convinto.

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La difesa rimaneva un reparto assolutamente temibile, guidata dalla formidabile coppia Cam Heyward-T.J.Watt e da un secondario che aveva contribuito a generare 20 intercetti, miglior prestazione della NFL, ma il gruppo iniziava ad avere qualche annetto di troppo e l’arrivo di Patrick Peterson, cornerback ancora valido ma con trentratrè primavere sulle spalle, non risolveva certo il problema. Il draft per altro aveva consegnato a coach Teryl Austin due atleti molto interessanti come il tackle Keanu Benton e il cornerback Joey Porter Junior, figlio di quel Joey Porter senior che, sempre in maglia Steeler, dal 1999 al 2006 si era imposto come uno dei linebacker più “fisici” del campionato.

Insomma il talento non mancava ma nemmeno i punti interrogativi e infatti i pronostici davano Pittsburgh in grado di competere per i playoff ma, allo stesso tempo, non era certo da escludere un finale di stagione al terzo o addirittura al quarto posto all’interno della division. 

…E COME È ANDATA

Sin dalla prima gara, e nonostante una pre-season promettente, l’attacco ha subito mostrato evidenti difficoltà nel muovere palla, e nel primo mese di campionato sono arrivati due pesanti k.o. contro 49ers e Texans ma anche due vittorie importanti contro Cleveland e in casa dei Raiders. Il secondo quarto di stagione è poi iniziato con la vittoria contro gli arcirivali dei Ravens e i gialloneri sono arrivati a metà novembre con il buon record di 6 vinte e 3 perse grazie soprattutto ad una difesa che sembrava in grado in ogni partita di piazzare la giocata decisiva al momento giusto. Da lì però l’offense ha iniziato a fare pure peggio rispetto all’avvio di stagione e per cinque gare consecutive non ha superato i 18 punti mentre la difesa è sembrata aver terminato la benzina, col risultato che a metà dicembre il team si è ritrovato con un record di 7-7.

Intanto però il 21 novembre era stato licenziato Canada cui erano subentrati Eddie Faulkner e Mike Sullivan (il primo per preparare il game plan della gara, il secondo per chiamare gli schemi) mentre nella prima gara di dicembre sul campo di Arizona era andato k.o. per un problema alla caviglia Kenny Pickett. Alla vigilia della delicatissima sfida del 23 dicembre contro Cincinnati, dopo due prestazioni negative del regista Mitch Trubisky, veniva promosso a quarterback titolare Mason Rudolph che nelle ultime tre gare di campionato completava oltre il 74% dei passaggi. per 716 yard, tre touchdown e nessun intercetto, e trascinava gli Steelers al record finale di 10-7 che voleva dire terzo posto nella AFC North ma soprattutto accesso alla post season.

Nei playoff gli Steelers facevano però visita ai Bills in una gara che subiva il posticipo di un giorno per l’intensa nevicata che colpiva Buffalo e gli uomini di Tomlin venivano estromessi da un team onestamente più completo.               

COSA HA FUNZIONATO…

L’analisi dell’attacco non può non tener conto del rendimento di un reparto che per quasi tutto il campionato è stato fra i peggiori della NFL per poi dare segni di vita incoraggianti sul finale di stagione. Il runner titolare Najee Harris ha avuto numeri simili a quelli del 2022 ed è comunque andato oltre le 1000 yard mentre la sua riserva Jaylen Warren ha vissuto una stagione davvero interessante, visto che ha fatto meglio del collega in fatto di yard per portata (un notevolissimo 5,3 contro 4,1) ed ha contribuito in modo sostanziale anche sul passing game con ben 61 ricezioni.

In una annata come detto difficile a livello di passing game, il receiver al secondo anno George Pickens ha comunque portato a casa 63 ricezioni per 1140 yards alla media davvero notevole di 18,1 yard. La linea offensiva ha accusato problemi ad inizio stagione, poi il rendimento è via via cresciuto soprattutto per quanto riguarda le due guardie Isaac Seumalo, il migliore del gruppo, e James Daniels. Il rookie prima scelta Broderick Jones è stato schierato come tackle per lo più a destra e tutto sommato non ha demeritato, entrando un po’ crisi sul finale di stagione soprattutto nella protezione del quarterback.

In difesa la coppia di edge rusher T.J.Watt e Alex Highsmith ha tenuto fede alle grandi aspettative, con il primo che si è confermato nell’elite della NFL ammassando la bellezza di 19 sack mentre Highsmith ha contribuito con altri 7. A livello di pass rush, bene hanno fatto anche l’esperto Markus Golden e il rookie Nick Herbig che insieme hanno contribuito per altri 7 sack. La parte interna della linea ha patito l’assenza per cinque gare di un Cameron Heyward che comunque pur giocando su alti livelli è stato in effetti un po’ meno devastante rispetto al solito, un segnale che forse i trentacinque anni iniziano a farsi sentire. Fra i tackle si sono disimpegnati bene sia il nuovo arrivo Armon Watts che il rookie Keanu Benton il cui futuro nella NFL sembra davvero brillante.

Fra i linebacker “puri” Elandon Roberts è stato il più positivo mentre a livello di secondario la safety Fitzpatrick si è confermato la solita sicurezza mentre il rookie Porter ha naturalmente pagato dazio per l’inesperienza, ma come l’altro rookie Benton nel complesso se l’è cavata egregiamente                      

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…E COSA NON HA FUNZIONATO

In uno sport in cui ci sono così tanti attori sarebbe sbagliato addossare tutte le colpe del pessimo funzionamento dell’attacco in giallonero all’offensive coordinator Matt Canada, ma certamente i dati sono impietosi: al momento del licenziamento del coach nativo dell’Indiana,  Pittsburgh era trentunesima per yard passate, trentesima per yard totali, ventisettesima per media punti e in quattro gare non aveva superato i 10 punti, davanti solo ai Giants che erano a quota cinque. Inoltre nei due anni e mezzo abbondanti sotto Canada, gli Steelers avevano segnato 30 o più punti solo due volte, il peggior risultato della NFL in tale periodo, avevano totalizzato appena 79 touchdown (solo i Jets avevano fatto peggio dal 2021) e non avevano mai guadagnato 400 yard in una partita, unico team della NFL dal 2021 a riuscire nell’impresa. E forse non a caso nella prima gara dell’era post Canada, gli Steelers mettevano a referto 421 yard in quel di Cincinnati.

A livello di quarterback sia Pickett che Trubisky hanno faticato tremendamente col primo che nel complesso non ha fatto meglio della sua stagione da rookie. Un’altra delusione è arrivata dal tight end Freiermuth che ha saltato 5 gare per un problema muscolare ma ha portato a casa appena 32 ricezioni per 308 yard mentre l’esperto ricevitore Allen Robinson ha vissuto la peggior stagione della sua carriera, con appena 34 ricezioni. La linea offensiva ha via via migliorato il suo rendimento anche se il centro Mason Cole e il tackle Dan Moore hanno vissuto una stagione complicata.

La difesa è stata martoriata dagli infortuni (nel mese di novembre sembrava che ogni settimana un linebacker o una safety dovesse andare k.o.) ed ha chiuso ventunesima per yard concesse, dunque un risultato non certo brillante. Per larghi tratti di stagione il reparto è sembrato patire oltremodo gli attacchi avversari anche se, per fortuna dei tifosi in giallonero, il gruppo di coach Austin non ha mai perso il “vizio” di mettere a segno il big play nei momenti chiave.

In mezzo alla linea né Ogunjobi né Adams hanno convinto e nel secondario la safety Damontae Kazee ha vissuto una stagione difficile in entrambe le fasi del gioco. I cornerback Levi Wallace e Patrick Peterson hanno offerto qualche buona prestazione ma nel complesso sono stati davvero incostanti con quest’ultimo che nel finale di stagione si è anche trovato a dover giocare safety vista l’emergenza infortuni. E proprio a causa dei tanti guai fisici, il gruppo dei linebacker ha visto avvicendarsi molte pedine ma a parte Roberts e tutto sommato Cole Holcomb, finchè non è stato messo k.o. da un grave infortunio al ginocchio, nessuno fra i vari Mykal Walker, Marc Robinson, Myles Jack e Kwon Alexander ha convinto.     

E ADESSO?

Gli Steelers hanno rivoluzionato completamente il loro parco QB, prima tagliando Trubisky, poi ingaggiando Russel Wilson reduce dalla negativa parentesi a Denver. Dopo l’arrivo di Wilson, Pickett ha deciso di cambiare aria e si è accasato a Philadelphia, aprendo le porte ad un’altra mossa ad effetto: l’ingaggio da Chicago del regista Justin Fields. Certamente Pittsburgh ha ottenuto entrambi i quarterback a costi decisamente bassi ma il loro apporto sarà tutto da vedere, visto che nel 2023 Wilson ha guidato uno degli attacchi più noiosi degli ultimi anni in NFL e Fields come lanciatore ha fin qui lasciato molto a desiderare.

Inoltre persi Diontae Johnson e Allen Robinson, l’attacco dovrà trovare un degno partner al promettente receiver Pickens e Freiermuth rimane un tight end assolutamente solido ma certamente i dubbi sul passing game non mancano. Diverso è il discorso per il gioco sulla terra con la coppia di runner Najee Harris-Jaylen Warren che è fra le più pericolose del campionato.

In difesa sono arrivati dai Ravens l’ottimo linebacker Patrick Queen e dai Panthers il cornerback Donte Jackson, due innesti importanti per un reparto che può già contare sui vari T.J.Watt, Alex Highsmith, Cam Heyward, Elandon Roberts e Minkah Fitzpatrick più gli interessantissimi Keanu Benton e Joey Porter.                                        

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