Uno sguardo al 2023: Jacksonville Jaguars

Tornati ai playoff, tornati in vetta alla AFC South dopo quattro stagioni da incubo, che hanno fatto crollare la squadra da un Championship perso in volata contro i Patriots a un terrificante 1-15, i Jaguars sono tornati protagonisti nel 2022. E non sembravano proprio volersi fermare lì.

COME DOVEVA ANDARE…

In una Division senza un padrone di lunga data, si poteva tranquillamente pensare a Jacksonville come favorita per il bis di successi. Il Wild Card Game vinto contro i Chargers, con una rimonta clamorosa firmata da Trevor Lawrence, rinato dalle sue ceneri dopo un primo tempo da incubo, ma soprattutto un Divisional giocato per lunghi tratti alla pari contro i Chiefs, lasciavano nella memoria soavi speranze. Soprattutto considerando il confronto con due squadre guidate da rookie quarterback, Colts e Texans, e una quarta ampiamente indebolita nel corso della offseason, i Titans.

… E COME È ANDATA

Fino alla Week 12 del 26 novembre scorso, il pronostico era stato ampiamente rispettato. I Jaguars, sconfitti fino a quel momento soltanto dalle due finaliste al Super Bowl, Chiefs e 49ers, e dai Texans, avevano raccolto otto successi in undici partite e nulla sembrava poterli separare da un ritorno ai playoff. Il successivo passo falso in overtime contro i Bengals, però, ha aperto un buco nero di fronte a Lawrence e compagni, che hanno vinto appena una delle ultime sei partite stagionali e sono rimasti fuori dalla post-season. Nonostante la conferma del record di 9-8, insomma, la delusione è stata fortissima.

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COSA HA FUNZIONATO…

In primis perché Lawrence, che sembrava ormai essere del tutto a suo agio sui palcoscenici NFL, non ha compiuto passi avanti rispetto alla stagione precedente, anzi sembra per molti versi essere tornato a errori e mancanze dell’annata da rookie. Nel complesso, le 4.016 passing yard, 251 esatte a partita con il 65.6% al lancio, rappresentano l’aspetto più positivo della sua regular season e, non a caso, i Jaguars sono risultati l’ottavo miglior attacco per via aerea, con 4.377 yard in totale. Insufficiente, però, è l’apporto di 21 touchdown pass, così come l’aggiunta di 14 intercetti, quasi raddoppiati rispetto agli 8 del 2022. Ma ne riparleremo in seguito. Anche Travis Etienne ha ridotto la sua produzione rispetto alle 1.125 rushing yard della scorsa regular season, fermando il conteggio a 1.008. L’aggiunta di ben 11 touchdown, a confronto dei 5 precedenti, l’assenza di fumble e la sostanziale crescita delle yard su ricezione, passate da 316 in 35 ricezioni a 476 in 58 ricezioni con un altro touchdown, rende meno pesante il crollo dalle fenomenali 5.1 yard di media a portata ad appena 3.8.

Anche perché è difficile addossare troppe colpe a Etienne, considerando il deludente rendimento dell’offensive line di Jacksonville. A salvarsi, di fatto, è il solo Brandon Scherff, che ha concesso 2 sack in 1.079 snap giocato e mantenuto alta l’asticella sul lungo periodo. Nel parco ricevitori a disposizione di Lawrence non è brillata una vera e propria stella, ma non sono mancati tre solidi protagonisti. In primis Calvin Ridley, tornato ad alti livelli dopo aver giocato appena cinque partite nelle ultime due stagioni: per lui 1.016 yard in 76 ricezioni, parte di ben 136 target totali, con 8 touchdown e 17 giocate da almeno 20 yard. Fantastico anche il miglioramento di Evan Engram, che, da target numero uno del suo quarterback (143 lanci), ha ricevuto 114 volte per 963 yard, conquistandone addirittura 516 dopo la ricezione, con 4 touchdown. Soltanto George Kittle (1.020) e Travis Kelce (984) hanno fatto meglio di lui tra i tight-end per receiving yard. Christian Kirk è stato penalizzato dagli infortuni, ma ha comunque concesso 787 yard in 57 ricezioni, 13.8 di media, con 3 touchdown e 13 giocate da almeno 20 yard.

Anche per la difesa dei Jaguars è stata una regular season tra luci e ombre. Il rendimento migliore è arrivato contro le corse avversarie: 1.752 le rushing yard concesse in totale sono il nono miglior risultato nella Lega, che diventa ottavo con i 99 primi down su corsa, pur non impressionando né per yard a portata (4.2) né per touchdown (15). Nonostante qualche difficoltà nell’affrontare i passing game avversari, anche i 16 intercetti sono un totale incoraggiante e hanno fruttato 264 yard extra e 2 touchdown. I 21.8 punti subiti in media a partita sono lontani dai migliori risultati stagionali, ma mantengono Jacksonville nella prima metà tra le squadre NFL.

Una difesa di squadra con tanti difetti, dunque, anche se tanti singoli hanno ottenuto risultati eccezionali. A partire dal front seven: stratosferico Josh Allen, autore di 66 tackle, 17.5 sack per 127 yard di perdita, 17 tackle for loss, 1 pass deflected, 1 intercetto e 2 fumble forzati, sensazionale Foyesade Oluokun, capace di 173 tackle, 2.5 sack, 8 tackle for loss, 6 pass deflected, 1 intercetto e 2 fumble recuperati, meritevole Devin Lloyd, 127 tackle, 2 tackle for loss, 7 pass deflected e 2 fumble recuperati. Notevole anche il miglioramento di Travon Walker, prima scelta assoluta nel Draft 2022, salito a quota 10 sack e 10 tackle for loss, pur con soli 27 tackle in solitaria in 17 partite giocate. Anche in secondaria i numeri non sono mancati: in particolare, a lasciare il segno sono stati la safety Andre Cisco, 62 tackle, 5 pass deflected e 4 intercetti, e il cornerback Darious Williams, 53 tackle, 3 tackle for loss, ben 19 pass deflected e 4 intercetti.

… E COSA NON HA FUNZIONATO

Torniamo a Lawrence. Un fattore sono stati i 35 sack subiti, che lo portano al dodicesimo posto tra i quarterback nella Lega, a ulteriore dimostrazione della pessima annata della linea offensiva di Jacksonville. Il prodotto di Clemson, però, è peggiorato in tutte le principali statistiche del ruolo, dalla percentuale al lancio (-0,7%), a passing yard (-97) e touchdown pass (-4), nonché scendendo da 5 a 4 rushing touchdown, pur mantenendo i cinque fumble del 2022. Lawrence ha guidato un attacco posizionatosi appena al 21esimo posto per touchdown pass (22), che ha convertito soltanto il 48.3% dei primi down su ricezione, l’ottavo peggior risultato nella scorsa regular season. Il dato che preoccupa maggiormente, però, è l’evidente calo di rendimento tra la prima e la seconda parte di stagione: il quarterback ha concluso l’annata con cinque sconfitte consecutive, sostituito da C.J. Beathard nel successo di squadra contro i Panthers, e nell’occasione ha lanciato tre volte sotto il 60% e collezionato 9 touchdown pass e ben 7 intercetti.

Nonostante l’eccellente stagione di Etienne, anche il running-game non è di certo esente da colpe, in primis per l’assenza di un’alternativa valida. I Jaguars hanno conquistato appena il 21.6% di primi down su corsa, anche in questo caso l’ottavo peggior risultato, mentre il totale di 1.646 rushing yard e il nono più basso nella Lega. Fortunatamente, Etienne ha siglato 11 dei 17 touchdown su corsa di squadra, totale che posiziona Jacksonville al nono posto in NFL, anche perché la media di 22.2 punti a partita non è soddisfacente per una squadra che punta a essere protagonista nei playoff. Tornando un’ultima volta alla offensive line, che si presentava con i migliori auspici ai blocchi di partenza, le difficoltà più evidenti sono arrivate sul lato sinistro, con il tackle Walker Little e i tanti nomi alternatisi nel ruolo di guardia a deludere le attese. Anche il centro Luke Fortner e il tackle di destra Anton Harrison, però, sono stati tra i peggiori esponenti nei rispettivi ruoli a livello assoluto.

Come anticipato, i Jaguars non hanno limitato gli alti e bassi al solo reparto d’attacco. La difesa ha lasciato più volte la strada spianata ai quarterback avversari, che hanno banchettato per un insieme di 4.355 passing yard, il settimo totale più alto in NFL alle spalle di Commanders (4.627), Chargers (4.580), Buccaneers (4.568), Lions (4.562), Eagles (4.551) e Bengals (4.480). Jacksonville ha anche concesso il decimo totale più alto in termini di primi down su ricezione con 198 e, nonostante l’incantevole stagione di Allen, i sack in totale sono stati appena 40, l’ottavo peggior risultato nella scorsa regular season. Di conseguenza, è risultato più difficile forzare fumble dalle mani avversarie e i 12 complessivi sono alla posizione numero 9 su 32 squadre. Né la safety Rayshawn Jenkins né il cornerback Tyson Campbell hanno dato un contributo importante al miglioramento della secondaria, con tre intercetti in totale e tante ricezioni concesse, l’uno 33 su 54 target e l’altro 42 su 60 target. Insufficiente, però, anche l’annata di alcune individualità del front seven: Roy Robertson-Harris, che in 17 partite ha collezionato 34 tackle, 3.5 sack, 3 tackle for loss e Folorunso Fatukasi, 24 tackle e 3 tackle for loss in 16 apparizioni.

E ADESSO?

Tutto considerato, il record finale di 9-8 dipinge un quadro chiarissimo per i Jaguars: una squadra nel limbo, né abbastanza incisiva per competere ad altissimi livelli, o nel caso della scorsa regular season anche solo per qualificarsi ai playoff, né da gettare alle ortiche. Con i giusti innesti tra free agency e Draft, anzi, Doug Pederson può avere il contributo necessario per riportare Jacksonville quantomeno a giocarsi un’occasione importante. Ripartendo, sempre e comunque, dal talento di Lawrence: la partenza di Ridley è pesante, ma l’arrivo di Gabe Davis dai Bills rappresenta un’opzione importante, con il quarterback che può sorridere per gli innesti di Ezra Cleveland e Mitch Morse, fondamentali per rinforzare l’offensive line. La conferma di Josh Allen è arrivata e al suo fianco nel front seven ci sarà anche Arik Armstead, in arrivo dai 49ers. Al di là di Ronald Darby, si attendono rinforzi in secondaria dal Draft, con i tifosi di Jacksonville ad augurarsi che le prossime scelte possano essere ancora più funzionali delle tante, ma non sempre soddisfacenti, del passato recente.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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Un Commento

  1. Buongiorno Alessio.
    Nella seconda parte di stagione, Lawrence ha giocato “con un piede solo”, nel senso che ha subito un serio infortunio ad una caviglia, che ne ha condizionato il rendimento.
    I Jaguars hanno schierato il secondo Qb, ma evidentemente non era all’altezza, tanto da preferirgli un Lawrence infortunato. Lawrence però non ha avuto tempo di guarire, in campo infatti non era lui

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