Striscia interrotta (Miami Dolphins vs Cincinnati Bengals 15-27)

I Cincinnati Bengals interrompono l’imbattibilità dei Miami Dolphins in una partita nella quale dobbiamo segnalare l’uscita dal campo per infortunio di Tua Tagovailoa.

Partono bene i Bengals e vanno in touchdown con una breve corsa di Joe Mixon. La replica dei Dolphins arriva fino alle 5 di Cincinnati, ma la difesa tigrata resiste e Miami si deve accontentare del Fg di Jason Sanders. Seguono alcuni drive improduttivi fino a metà del secondo periodo, quando i Dolphins mettono a segno un altro FG per il 7-5. Prima della fine del primo tempo arriva un gran TD pass di Joe Burrow per Tee Higgins per un guadagno di 59 yard a cui Teddy Bridgewater (in campo al posto dell’infortunato Tagovailoa) risponde mandando in end zone Chase Edmonds con un passaggio di 7 yard. Sanders fallisce la trasformazione e si chiude il tempo con Cincinnati avanti 14-12.

Il terzo periodo, dopo una serie di punt, vede una serie offensiva dei Dolphins che arrivano fino alle 2 yard di Cincinnati ma ancora una volta la difesa Bengals resiste e concede solo il field goal che Sanders realizza per il sorpasso 15-14. I Bengals replicano con un FG da 19 yard di Evan McPherson che poi ne realizza un altro da 57 yard per il 20-15. Nel possesso successivo i Dolphins arrivano fino alle 26 di Cincinnati, quando un passaggio di Bridgewater inteso per Mike Gesicki viene intercettato da Vonn Bell. Burrow capitalizza il takeaway con un TD pass per il TE Hayden Hurst che chiude la partita.

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Commento

I Bengals inaugurano con una vittoria la nuova livrea e soprattutto il casco con i colori della tigre bianca, e lo fanno grazie ad una grande partita difensiva in cui per due volte, all’interno delle proprie 5 yard, sono riusciti a negare ai Dolphins il touchdown e limitarli ai tre punti del field goal. In realtà entrambi gli attacchi non hanno brillato. Il gioco a terra ha prodotto poco sia da una parte che dall’altra 85 yard su 22 portate per Miami, solo 67 in 30 portate Cincinnati, per cui la sfida si è decisa sull’efficienza del gioco aereo.

Dobbiamo purtroppo registrare, per i Dolphins l’infortunio che ha costretto Tua Tagovailoa a lasciare il campo in barella dopo aver subito un sack devastante da parte del NT Josh Tupou. Solo molta paura per il giocatore, che dopo gli accertamenti in ospedale è stato dimesso ed è tornato a casa con i compagni. Il suo posto è stato preso da Teddy Bridgewater che tutto sommato non ha demeritato, avendo chiuso con un discreto 14 su 23 per 193 yard un TD e un intercetto. Molto buona nelle file di Miami, la partita di Tyreek Hill che è stato di gran lunga il ricevitore più produttivo, con 10 ricezioni su 14 target per un guadagno di ben 160 yard

Tutto questo per non è bastato, perchè dall’altra parte Joe Burrow ha realizzato un buon 20 su 31 per 287 yard e due TD pass senza subire intercetti e, udite udite, senza subire alcun sack, evento quasi senza precedenti per il QB più placcato della lega, soprattutto al cospetto di una difesa che normalmente è molto più aggressiva. Alla buona performance di Burrow e dell’offense di Cincinnati, in una serata che ha visto inizialmente in ombra J’Marr Chase, ha contribuito in modo determinante il WR Tee Higgins, con 124 yard guadagnate con sette ricezioni. Chase si è poi rifatto nel secondo tempo, concludendo con quattro ricezioni su sei per 81 yrd, un bottino comunque rispettabile. Tra i giocatori della difesa di Cincinnati merita una menzione Vonn Bell, autore di due intercetti e due pass breakup. Il secondo intercetto, avvenuto sul 20-15 per i Bengals, ha dato a Burrow il possesso che ha portato al touchdown che ha prodotto il break decisivo.

Per i Dolphins una battuta d’arresto dopo tre vittorie, ma tutto sommato una partita dignitosa in cui forse ha un po’ deluso la difesa. Per i Bengals, la seconda vittoria consecutiva, ai danni di un’ottima avversaria, può essere l’inizio della ripresa dopo la partenza ad handicap. Il prossimo turno vedrà Miami impegnata sul campo dei New York Jets mentre Cincinnati è attesa a Baltimore nel Sunday Night.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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