[NFL] Week 12: 50 e non sentirli (Cincinnati Bengals vs Baltimore Ravens 14-19)

Da cinque partite, i Baltimore Ravens non battevano i Cincinnati Bengals. Era il 10 novembre 2013 il giorno in cui la squadra di John Harbaugh riuscì a cogliere l’ultimo successo sui rivali divisionali. Nei successivi scontri A.J. Green aveva sempre rotto le uova nel paniere. Questa settimana però, il fenomenale wide receiver dei Bengals è rimasto fuori per infortunio e i Ravens sono riusciti a reggere fino in fondo, vincendo 19 a 14.

Baltimore parte forte. Joe Flacco (25/36 per 234 yard, 1 TD, 1 INT) è ispirato e la squadra gira bene. Il primo touchdown è una perla. Il quarterback lancia nell’angolo della end zone e Breshad Perriman in volo cattura l’ovale. Baltimore è infuocata e porta punti anche nel drive successivo, grazie alla prima perla di Justin Tucker, che da 52 yard porta le squadre sul 10 a 0.

Breshad Perriman

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Ad inizio secondo periodo l’inerzia della gara sembra volgere a favore dei Bengals. Andy Dalton (26/48 per 283 yard, 1 TD) riesce a portare l’attacco in zona da field goal, dalla quale Mike Nugent accorcia le distante. Sul drive successivo la difesa devia un lancio di Flacco che Rey Maualuga riesce ad intercettare. Dalton potrebbe provare ad accorciare subito il divario, ma allo snap ha un problema a trattenere la palla, che ritorna immediatamente nelle mani dei Ravens.

Ravens che, però, si bloccano in attacco e non possono far altro che affidarsi al giocatore che si sta dimostrando il miglior kicker della lega. Tucker scaglia un siluro dalla distanza di 57 yard facendolo sembrare un facilissimo field goal e la botta morale che ricevono i Bengals è decisamente pesante. Come se non bastasse, prima dell’intervallo, Tucker rincara la dose con un field goal da 54 yard, il che lo porta ad essere il primo kicker nella storia NFL a realizzare tre calci da oltre 50 yard in un quarto.

Il secondo tempo della partita è un inno alla capacità di resistere dei Ravens. L’attacco, come ormai consuetudine stagionale, si ingolfa e tocca alla difesa tenere ampio il vantaggio sul 16 a 3. Ogni membro dell’unità difensiva fa un lavoro egregio, ma nessuno riesce a marcare Tyler Eifert quando riceve un touchdown pass da 3 yard. La differenze di qualità tra i kicker, però, si fa sentire terribilmente e Nugent sbaglia l’extra point, fermano il punteggio sul 9 a 16.

Uno scambio di field goal porta il risultato sul 19 a 12 in favore di Baltimore, ma l’ultimo possesso della partita spetta ai Bengals. Dalton avanza con calma e precisione e si porta in profondo territorio avversario, ma proprio al momento del dunque, dal suo lato destro arriva come una furia Elvis Dumervil che strappa la palla dalle mani del rosso quarterback e riconsegna il possesso a Baltimore.

Elvis Dumervil

L’ultima azione della partita è una delle più discusse del week 12. Harbaugh tira fuori dal playbook la giocata che sigillo il Super Bowl XLVII. Punt formation, Sam Kock non calcia, mentre gli uomini dello special team trattengono gli avversari. Le holding fioccano, ma è safety per i Ravens a tempo scaduto. Nulla toglie dunque a Baltimore il successo per 19 a 14.

Senza Green, Cincinnati (3-7-1) è stata in forte difficoltà e conferma il suo momento difficile. Baltimore (6-5), al contrario, con l’ennesima partita tirata riesce a portare a casa il successo che la consolida in cima alla AFC North. Settimana prossima i Bengals ospiteranno gli Eagles, mentre i Ravens si scontreranno coi Dolphins in un match con molte implicazioni per la corsa ai playoff.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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