Dwayne Haskins agli Steelers: perchè è un si!

Tra le tantissime notizie circolate negli ultimi giorni, una di quelle più interessanti e che ha destato più reazioni è sicuramente il contratto fatto firmare dai Pittsburgh Steelers all’ex primo giro del 2019 di Washington Dwayne Haskins. Questa scelta ai più ha dato sensazioni negative, ecco perché per me invece è un grosso si.

Partiamo da una premessa doverosa: se Dwayne Haskins ha fallito a Washington è soprattutto colpa sua. Certi atteggiamenti, come il selfie con i tifosi a partita non finita o la serata nello strip club, e certe prestazioni sono assolutamente da imputare a lui.

Ecco tuttavia qualche considerazione.

Parliamo di un ex first rounder. Certo, essere scelto al primo giro e valere il primo giro non è per forza un connubio scritto e certo. Nei due anni di presenza nella NFL non ha mostrato il potenziale che lo voleva come secondo quarterback del draft alle spalle di Mayfield e che invece scivolò dietro a Jones fino alla 15, ma se è stato scelto al primo giro è perché ha mostrato dei numeri particolari e per tanto ci sta tentare di tirare fuori queste qualità. Al college, per quanto giocasse ad Ohio State, non passi 4mila yard e 50 TD così dal nulla.

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Non devi scegliere un QB al prossimo draft. Questi sono discorsi prematuri perché Haskins ha firmato un semplice contratto da future e potrebbe anche essere tagliato prima del prossimo draft, ma mettendoti in casa un primo giro del 2018 ti puoi permettere di non dover draftare un quarterback, o per lo meno non farlo ai primissimi giri, visto che tecnicamente un QB di qualità te lo sei già messo in casa. Il 2021 dovrebbe essere l’ultimo anno di Ben Roethlisberger prima del ritiro ed il suo contratto sarà piuttosto pesante per la franchigia, quindi mettersi in casa un giocatore di talento a questo prezzo è un plus.

Il valore del contratto. Basso costo basso rischio. Non essendo stato reclamato da nessuno al momento del suo rilascio da parte di Washington, ha perso gli effetti del contratto da rookie. Di conseguenza il nuovo contratto ha durata di un solo anno a costi mantenuti.

Il rigido controllo degli Steelers. Se c’è una squadra che poteva accogliere Haskins nonostante i suoi comportamenti non proprio da professionista esemplare, questi sono gli Steelers. La franchigia di Pittsburgh è sempre stata molto caotica e sopra le righe. Di personaggi nel tempo ne sono passati, basta pensare tra gli ultimi Antonio Brown e Le’Veon Bell o i balletti sui logo di Smith-Shuster, eppure lo spogliatoio rimane sempre unito e riesce a superare ogni atteggiamento inopportuno. Motivo per cui mi viene da pensare che gli Steelers possano essere davvero la miglior occasione possibile per Haskins.

Gli Steelers sono un team più competitivo. Come detto prima, non è sicuro che rimanga a roster né tantomeno che giocherà mai una partita, eppure è indubbio come l’attacco di Pittsburgh sia nettamente più forte di quella di Washington. È più completa e meglio allenata, per via di una continuità tattica più che decennale, quindi vi sarebbero più frecce a disposizione per il QB rispetto ai soli McLaurin e Gibson. Rimane che ci sono quarterback che rendono bene anche con i fichi secchi, cosa che invece l’ex Ohio State non è riuscito a fare. Non vuol dire che in un posto in cui è più “rifornito” non possa fare bene.

La solidità societaria. Sembra una cosa da niente ma in realtà è importantissima. Puoi essere forte quanto vuoi ma a meno che tu non sia un uomo d’acciaio, le problematiche di un sistema ti arrivano addosso e devi saper reagire facendoti scivolare tutto addosso. Haskins è stato scelto da un management in cui forse solo l’owner Snyder credeva in lui e si è ritrovato al suo primo anno in un team allenato da un coach che era pressoché certo di essere alle sue ultime battute con la franchigia che infatti nemmeno ha finito la stagione. Quest’anno in offseason a Washington si è parlato più delle problematiche politiche che di quelle di campo. Agli Steelers invece trova un management consolidato ed uno staff oramai ramificato in Pennsylvania.

Il suo anno da rookie. Nel primo anno nella lega Dwayne Haskins ha avuto un ottimo impatto nonostante sia stato buttato nella mischia solo a causa delle scarse prestazioni del veterano Case Keenum. Limitandoci a leggere solo i freddi numeri vediamo che questi, messi a confronto con i primi anni di altri QB della lega, sono alla pari con quelli di Wentz o migliori rispetto a Jared Goff o Josh Allen nel loro anno da rookie. Questo è stato visto anche da Washington che infatti l’hanno promosso starter per l’anno successivo e nominato capitano.

Il suo secondo anno. Ci sono tanti giocatori che negli anni scorsi hanno fatto benissimo e che invece quest’anno hanno fallito, il primo nome che mi viene in mente è Gilmore dei Patriots. L’assenza della pre-season è pesata su tanti giocatori ad inizio campionato, il fatto che Haskins sia stata velocemente panchinato per Allen potrebbe avergli impedito di entrare in condizione.

È un upgrade rispetto a Rudolph. È chiaro che gli Steelers credono che l’attuale backup non abbia le qualità per guidare da primo la franchigia, motivo per il quale qualsiasi scelta, tra cui Haskins, non può che essere un miglioramento solo perché cerchi uno che possa essere il nuovo starter.

Gli Steelers ne possono uscire solo vincitori, Dwayne Haskins no. Comunque vada a finire questo esperimento, Pittsburgh cadrà sempre in piedi perché se Haskins farà bene avranno trovato un Qb valido su cui poter puntare, diversamente andasse male ci sarebbe subito la via del taglio senza che il contratto di questo possa impattare pesantemente sul salary cap. Per Haskins invece, in caso di ennesimo fallimento, potrebbe voler dire abbandonare definitivamente il sogno NFL.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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