[NFL] Week 6: Illusione Jets ma passa New England (New England Patriots – New York Jets 24-17)

Alzi la mano chi aveva previsto che, dopo 5 gare di campionato, i derisi, indeboliti (sulla carta), inesperti, New York Jets avrebbero sfidato i New England Patriots in una partita con in palio la vetta della AFC East. Al termine non c’è stato lieto fine per New York, che ha dovuto alzare bandiera bianca 24-17, ma i Jets hanno confermato che le Cassandre che li volevano come il team materasso dell’intera NFL avevano torto. Anzi, contro la formidabile banda di Belichick, i verdi di casa sono partiti fortissimo, andando avanti 14-0, poi hanno subito il prepotente ritorno dei Patriots ma nel finale possono recriminare su un decisone arbitrale controversa che ha impedito loro una possibile rimonta.

Il regista di casa Josh McCown, che nella serie positiva dei Jets aveva vinto tre gare consecutive per la prima volta in carriera, ha subito due intercetti ma ha chiuso la gara con 354 yard di lancio, due mete e addirittura un QB rating migliore del mostro sacro Brady. Il tutto condito da alcune giocate veramente pregevoli, come i due grandi lanci a Kerley, uno nel primo drive da 30 yard e l’altro per la meta del 14-0. McCown ha patito la pass rush ospite ma anche dopo la gara di domenica rimane secondo fra i quarterback della NFL per percentuale di completi con oltre il 70%.

Nota dolente dell’attacco dei Jets è invece stato il rushing game: le statistiche di McGuire (10 portate per 22 yard) e Forte (9-22) raccontano alla perfezione le fatiche dei verdi di casa, e proprio l’incapacità a chiudere i secondi e terzi down e corto è stato uno dei motivi principali del k.o. di domenica. Completamente diverse invece le statistiche su passaggio del gruppo di ricevitori (e running back) che hanno ancora una volta evidenziato i grossi problemi della difesa dei Patriots. Sono stati perfetti (cioè hanno ricevuto tutti i palloni lanciati nella loro direzione) Kearse, 4 ricezioni per 79 yard, il runner Forte (8-59) e l’ex di turno Cadet (3-26), mentre un contributo importante l’hanno dato Kerley, che con due sole ricezioni ha portato a casa 61 yard e una meta, ed il tight end Seferian Jenkins (8-46 e un’altra meta).

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Decisamente non perfetto è stato invece Robby Anderson che però ha aggiunto alla causa 76 yard e soprattutto è stato incolpevole su tre lanci in end zone assolutamente fuori misura di McCown. Nel complesso comunque non male per un reparto formato soprattutto da “scarti” di altri team, visto che Kerley è stato lasciato libero dai 49ers ad inizio stagione, Seferian Jenkins era stato tagliato lo scorso anno da Tampa Bay, per problemi dentro e fuori dal campo di gioco e lo stesso Forte era arrivato nel 2016 dopo essere stato scaricato da Chicago.

Gronkowski Patriots

La difesa dei Jets, che schiera come safety titolari due rookie, Adams e Maye, ha avuto grossi problemi a fermare il rushing game dei Patriots che alla fine è andato in tripla cifra (118 yard) alla notevole media di 4,7 yard a portata, mentre sul passing game è partita bene, poi ha ceduto sotto i colpi di Cooks e soprattutto del rientrante Gronkowski. Il migliore nel secondario di casa è stato il cornerback Skrine che su 10 lanci effettuati nella sua direzione ha concesso tre ricezioni per 40 yard, più un intercetto e due passaggi deviati. Una buona prestazione è comunque arrivata anche dall’altro cornerback Clayborne che però si è un po’ perso con l’andare del match. Nella difesa di coach Kacy Rogers da sottolineare anche le prestazioni di Mario Davis, il migliore contro la corsa, e di un altro ex, il defensive linemen Kony Ealy autore di ben due passaggi deviati sulla linea di scrimmage.

New England onestamente non ha impressionato ma alla fine, indipendentemente dalla qualità del gioco, i Patriots trovano sempre il modo di portare a casa le partite. Brady è stato impalpabile per quasi tutto il primo tempo, ma quando i Jets hanno leggermente allentato la presa ha trascinato i suoi alla doppia segnatura che ha completamente riaperto il match sul finire le primo tempo. Il rientro di Gronkowski è stato assolutamente chiave per gli ospiti soprattutto in red zone, e non è un caso che entrambe le segnature su passaggio siano venute sull’asse Brady-Gronkowski. Il tight end ha terminato con 6 ricezioni per 83 yard, battuto in fatto di yard, solo dal receiver Cooks, arrivato anche lui alle 6 palle catturate ma per 93 yard. Buono l’apporto anche di Amendola (3-40) mentre stavolta la rivelazione Hogan è stato virtualmente nullo (1-13). Lewis e Gillislee hanno invece fatto danni notevoli nel rushing game con il primo che ha portato a casa 52 yard (media 4,7 a portata) ed il secondo che ha contribuito con altre 44 (media 4,4).

La difesa ha invece confermato tutti i suoi problemi sul passing game: vero, non c’era un uomo importante come Gilmore, ma per la quinta gara consecutiva il regista avversario dei Patriots è andato oltre le 300 yard, e buon per New England che i Jets hanno inspiegabilmente cercato più Butler che il debole Bademosi. Butler è stato in ogni caso di gran lunga il migliore fra i defensive backs ospiti con un intercetto, tre passaggi deviati, un fumble forzato e un hit su McCown. Se le coperture hanno lasciato parecchio a desiderare non è invece mancata la pressione su McCown, soprattutto dal secondo quarto in poi, con Van Noy, decisivo con due sack, Hightower e Flowers protagonisti in questo fondamentale. La difesa di coach Patricia è stata invece molto più effettiva sulla corsa con un Malcolm Brown che ha dominato a lungo la linea di scrimmage.

ets-patriots-gilleslee

E si che la partita era iniziata nel migliore dei modi per i Jets che in avvio costruivano il drive più lungo di questo loro 2017 impreziosito dal gran lancio di 30 yard di McCown che riusciva a trovare Kerley nonostante avesse quasi “pitonato” alle caviglie il linemen di New England Adam Butler. La meta in realtà arrivava poi sull’asse McCown-Seferian Jenkins con un td pass da 1 yard. Sul rovesciamento di fronte New England passava la metà campo ma si arenava subito dopo con un Brady stranamente impreciso. I Jets erano però costretti ad un “tre e fuori” e nel drive seguente New England sembrava in grado di rispondere alla meta di Seferian-Jenkins grazie ad un gioco di corsa dominante. Gillislee infilava tre portate per 18 yard, poi due completi di Brady facevano approdare New England sulle 27 avversarie. Sul gioco seguente però Gillislee guadagnava altre 5 yard ma sul placcaggio del linebacker Lee perdeva l’ovale recuperato da Skrine.

Il secondo quarto si apriva con gli uomini in verde in attacco, e in questo frangente i Jets giocavano il loro miglior football: McCown trovava Forte per 15 yard, poi due volte Seferian Jenkins per 8 e 6 yard. Appena superata la metà campo, il regista ex Browns serviva Kearse per altre 15 yard poi con un gran tocco imbeccava Kerley che con una traiettoria ad attraversare il campo batteva Flowers e si involava in meta per il 14-0. Un’ottima copertura di Clayborne costringeva New England al punt, ma i Jets non facevano molto meglio e la palla tornava agli ospiti che però erano costretti a partire dalle loro 7.

Per uscire dai guai Brady sceglieva la sua arma migliore: lancio a Gronkowski per 25 yard, seguito poi da un bel passaggio ad Amendola per altre 17. Dion Lewis continuava poi a sfruttare la debolezza sulla corsa dei Jets e portava a casa altre 20 yard in tre portate, quindi ancora un lancio a Gronkowski fruttava una penalità di pass interference contro la safety Adams. Dalla linea della una yarda, il runner Lewis si incaricava poi di riportare sotto i Patriots. Nella serie seguente i Jets, nuovamente, non producevano nulla, ma la difesa cercava di dare loro una mano con Skrine che intercettava Brady. Ormai però l’inerzia della gara stava cambiando: un sack di Van Noy costringeva New York al punt e New England aveva una prima occasione di avvicinarsi ulteriormente, ma il calcio di Gostkowski finiva largo sulla destra.

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Robby Anderson Jets Patriots

Sul drive seguente però McCown commetteva l’errore di sfidare il miglior uomo del secondario dei Patriots, Malcolm Butler che infatti lo intercettava dando la palla al suo attacco sulle proprie 37. E qui. pur mancando solo 35 secondi. i Patriots facevano bottino pieno: Brady trovava prima Cooks con un passaggio lungo da 42 yard, poi Gronkowski per la meta del pareggio, e per i Jets era tutto da rifare.

Il secondo tempo però, purtroppo per New York, si apriva esattamente come era finito il primo: due passaggi completati a Cooks per 35 yard, poi un lancio corto che Gronkowski trasformava in una galoppata da 33 yard e la meta del sorpasso. Grazie ad un paio di buone azioni dell’ex Cadet, i Jets sembravano poter rispondere subito, ma su un terzo e 1 Forte si faceva fermare dalla copia Wise-Guy, poi coach Todd Bowles decideva di giocarsi anche il quarto down, e McCown veniva intercettato, stavolta da McCourty.

Riavuta la palla New England costruiva un altro lungo driveche però fruttava solo un field goal, e così in avvio di ultimo quarto il punteggio diceva 24-14 Patriots. I Jets però non mollavano nulla e grazie ad una ricezione di Seferian-Jenkins e ad una bella corsa di McGuire si affacciavano nella metà campo dei Patriots. Qui due ricezioni di Forte ed una penalità facevano approdare i padroni di casa sulle 4 dei Patriots, e a questo punto si assisteva alla giocata che decideva il match: McCown serviva con un passaggio quasi in orizzontale Seferian Jenkins che veniva placcato, ma non fermato, subito prima di toccare il piloncino della end zone.

Sul placcaggio il tight end di casa perdeva il controllo della palla ma sembrava recuperarlo prima di toccare il piloncino, ed infatti gli arbitri decretavano la meta. Come in tutti i touchdown però, l’azione veniva rivista e alla fine il gran capo degli arbitri Alberto Riveron cambiava la decisione dei suoi colleghi: niente recupero del possesso prima di toccare il piloncino e touchback, dunque palla a New England.

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La clamorosa occasione persa era naturalmente una mazzata per i Jets che però riuscivano ancora a segnare un field goal con Catanzaro e ad avere un ultimo possesso per pareggiare con quasi due minuti sull’orologio. Sulle 43 di New England però un sack di Van Noy costringeva McCoy a giocarsi un quarto e 16 ed il lancio a Kerley cadeva in completo regalando ai Patriots la vetta in solitaria della AFC East.             

Si ringrazia Pro Football Focus per le statistiche

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