Aggiornamento sulla ricerca dei nuovi Head Coach

Le ricerche dei nuovi Head Coach NFL è iniziata ormai da più di tre settimane. Sono solo cinque le squadre impegnate quest’anno ad iniziare un nuovo corso e se una ha già scelto la propria nuova guida, le altre – a parte forse una – sembrano essere tutte abbastanza in alto mare.

ARIZONA CARDINALS

La ricerca in quel di Phoenix era con la scelta di intervistare l’ex head coach dei Saints Sean Payton, l’attuale defensive coordinator del team Vance Joseph ed il LB coach degli Steelers Brian Flores. I tre hanno tutti un passato come capo allenatore e sono state mosse fatte dal management. La rinuncia al ruolo di general manager di Steve Keim con relativa assunzione del nuovo Monti Ossenfort dai Titans ha gioco forza scombinato molto i programmi già messi in atto. Il primo nome intervistato è stato quello dell’ex head coach dei Colts Frank Reich, ma l’incontro non ha trovato l’accordo tra le parti. A questi si sono aggiunti i defensive coordinator Ejiro Evero, Aaron Glenn e Dan Quinn rispettivamente di Broncos, Lions e Cowboys. Era stato sondato anche il nome del defensive coordinator dei 49ers DeMeco Ryans ma questo ha preferito glissare la proposta concentrandosi su altri posti. Dan Quinn sembrava poter essere il nome cardine di questa selezione ma questi ha poi optato per rimanere ai Cowboys, forse in ottica promozione interna per il prossimo anno, e dunque la corsa si è ridotta a due figure: Sean Payton e Brian Flores.

CAROLINA PANTHERS

La scelta è stata fatta ed è ricaduta sull’ex head coach degli Indianapolis Colts Frank Reich. Non è stata comunque una scelta facile o scontata, probabilmente non era nemmeno il nome più gettonato. L’ex head coach dei Lions Jim Caldwell, il defensive coordinator dei Broncos Ejiro Evero, l’offensive coordinator dei Bills Ken Dorsey, l’head coach di Michigan Jim Harbaugh, l’offensive coordinator dei Giants Mike Kafka, l’offensive coordinator dei Cowboys Kellen Moore, l’ex head coach dei Saints Sean Payton, l’offensive coordinator degli Eagles Shane Steichen sono i nomi con cui Reich ha avuto più facilmente vittoria, superando nella “finale” l’oramai ex interim head coach Steve Wilks. Il nome fortissimo pareva essere quello dell’offensive coordinator dei Lions Ben Johnson ma il suo ritiro dalla corsa per rimanere a Detroit ha di fatto spianato la strada a Reich. Il defensive coordinator dei 49ers DeMeco Ryans e l’inside linebackers coach dei Patriots Jerod Mayo sono altri due nomi cercati i quali tuttavia sono finiti poi per rifiutare l’intervista.

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DENVER BRONCOS

La ricerca di Denver è stata molto lineare e di tutt’appunto fallimentare ad ogni tentativo. Con l’arrivo della famiglia Walton-Penner alla guida della franchigia, questa ricerca si è spesso instradata sulla possibile Stanford connection data la storica presenza all’università della famiglia proprietaria, nonché l’ingombrante figura di Condoleezza Rice annunciata nella selezione da sempre dentro anche alle scelte di football a Stanford. Proprio questa connessione ha portato a valutare prima di tutti l’attuale head coach di Michigan Jim Harbaugh che prima di giungere in NFL ai 49ers era capo allenatore di Stanford e lavorava fianco a fianco con la Rice. Con l’annuncio di Harbaugh di rimanere ai Wolverines, tutto si è rimischiato. La seconda scelta è stata evidente fin da subito e riportava il nome dell’ex capo allenatore dei Saints Sean Payton. L’opinionista televisivo era arrivato a Denver con i cronisti sicuri che non sarebbe andato via senza contratto ma qualcosa tra team e allenatore non è scoccato e pare che questi abbia avvisato di non essere interessato. Sicuramente la nuova proprietà, gli scarsi risultati degli scorsi anni, la presenza di un quarterback incognita Russell Wilson non stanno aiutando questa ricerca con molti che si stanno defilando per evitare la fortissima pressione che sicuramente vi sarà sul nuovo capo allenatore. Il terzo nome sarebbe stato quello del defensive coordinator dei Cowboys Dan Quinn, ma questi avendo carpito di essere più una seconda scelta ha preferito annunciare la sua permanenza a Dallas. Con i Broncos che hanno di fatto esautorato il general manager George Paton dopo le prime interviste, sarà la stessa proprietà a condurre le prossime per decidere il coach. Questa mossa pareva essere un qualcosa atto al licenziamento dell’ex Vikings in breve tempo, ma la rinuncia di coach dell’elevata autorità e di forte influenza l’arrivo di un nuovo head coach rookie potrebbe di fatto giovare al general manager. L’interim head coach Jerry Rosburg si è autoproposto, è stato intervista, ma è stata più cortesia che attenzione vera e propria. Nel mix finale rimaneva in cinque ma il management dei Broncos ha già informato l’attuale defensive coordinator Ejiro Evero, l’ex head coach dei Lions Jim Caldwell, l’ex head coach di Stanford David Shaw ed il defensive coordinator dei Rams Raheem Morris che non saranno assunti come capi allenatore. A questo punto l’unico nome rimasto in lizza è quello del defensive coordinator dei 49ers DeMeco Ryans che secondo tutti è il nuovo capo allenatore in pectore dei Denver Broncos, se non fosse che lui preferisce Houston. E Houston preferisce lui. A questo punto i Broncos hanno provato a ripercorrere delle strane che avevano già battuto andando di persona a trovare Jim Harbaugh ad Ann Arbor ricevuto tuttavia un no probabilmente definitivi. Paton a quel punto è tornato a sondare il terreno per Dan Quinn ma è difficile che questi possa tornare sui suoi passi, non vuole sentirsi una seconda scelta. Ora dunque i Broncos con tutta probabilità ripartiranno a cavallo tra gennaio e febbraio, palesemente in ritardo, con i colloqui con elementi inizialmente non considerati. Non proprio la mossa che i tifosi avrebbero voluto vedere, ma sicuramente una mossa coscienziosa di non volersi farsi prendere dalla fretta dopo che i piani A e B (forse anche C, D ed E) sono saltati. Sembrerebbe che gli occhi dei Broncos, visti anche i risultati delle finali di conference, siano puntati sull’offensive coordinator dei Bengals Brian Callahan, il defensive coordinatore dei Bengals Lou Anarumo e l’offensive coordinator dei Giants Mike Kafka.

HOUSTON TEXAS

A Houston la situazione è molto particolare. Per quanto la gestione McNair sia alquanto discutibile ed i risultati modesti ottenuti nelle ultime stagioni ne siano una naturale conseguenza, Houston mantiene un grandissimo interesse nel mercato degli head coach emergenti: un team giovane di buon talento con la seconda scelta assoluta che dovrebbe voler dire per il nuovo capo allenatore scegliersi il proprio quarterback per la sua carriera in questo nuovo ruolo. Non a caso, secondo molti opinionisti, la sideline dei Texans è quella più ambita questa stagione. A inizio selezione, soprattutto dopo l’essere stato finalista la scorsa stagione contro Lovie Smith, sembrava essere tutto apparecchiato per la scelta del defensive coordinator degli Eagles Jonathan Gannon come nuovo capo allenatore. Come si suol dire tuttavia spesso si entra papa e si esce cardinale. Sembra che Gannon sia stato cosi messo in secondo piano, come pure sembra essere successo al tight ends coach dei Rams Thomas Brown e all’offensive coordinator degli Eagles Shane Steichen. L’ex capo allenatore dei Saints Sean Payton sembra essersi autodefilato mentre l’offensive coordinator dei Lions Ben Johnson l’ha annunciato pubblicamente. Al momento è corsa a tre anche se pare che il favorito sia già scritto ben chiaro nella mente dell’organizzazione: a spuntarla sul defensive coordinator dei Broncos Ejiro Evero e all’offensive coordinator dei Giants Mike Kafka dovrebbe essere il defensive coordinator dei 49ers DeMeco Ryans. Draftato dai Texans nel 2006 con Gary Kubiak alla guida, è un beniamino dei tifosi e la moglie vive nella città stessa. Tutto sembra ben apparecchiato e se la seconda intervista andrà come deve andare, la firma sarà la naturale conseguenza.

INDIANAPOLIS COLTS

La ricerca dei Colts pare più un melting pot in salsa coach più che un qualcosa di mirato e specifico. La sensazione è che la ricerca del general manager Chris Ballard si più mirata a trovare un signor si che possa sottostare alla sua direzione oltre che a quella dell’owner Jim Irsay piuttosto che un leader a guidare uno spogliatoio che volendo, tolta la situazione quarterback, negli ultimi anni non era nemmeno cosi disastrosa. Cosi si possono spiegare le interviste all’offensive coordinator Brian Callahan, al defensive coordinator dei Lions Aaron Glenn e all’offensive coordinator dei Giants Mike Kafka. Come se non bastassero queste interviste, a fine primo ciclo sono risultate ben quindici – QUINDICI – saranno ben sette quelli che effettueranno la seconda intervista, sintomo di una chiarezza limpida, chiaro eufemismo, sul da farsi. L’offensive coordinator dei Chiefs Eric Bieniemy è forse per la prima volta nel calderone dei finalisti ma pare essere quello che parte più indietro, cosi con lui lo special team coordinator del team Bubba Ventrone. Il defensive coordinator dei Broncos Ejiro Evero sta ricevendo grandissime attenzioni cosi come il defensive coordinator dei Giants Donk Martindale. A questi si aggiunge il defensive coordinator dei Rams Raheem Morris ma l’owner Irsay sembra fare sempre più pressioni sulla conferma dell’interim head coach Jeff Saturday nonostante una seconda parte di stagione piuttosto pessima per fare un eufemismo. Nelle ultime ore sono tornati in auge i nomi dello special teams coordinator dei Packers Rich Bisaccia e dell’offensive coordinator degli Eagle Shane Steichen, i quali effettueranno una seconda intervista. Il defensive coordinator dei 49ers DeMeco Ryans è un nome in forte considerazione, i Colts lo stanno aspettando ma pare che questi non sia interessato. Anche l’head coach di Michigan Jim Harbaugh e l’offensive coordinator dei Lions Ben Johnson si sono defilati.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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