Coach Carousel NCAA: il punto della situazione – Parte 2

Nonostante la stagione sia tutt’altro che finita, le notizie dal “mercato coach” non sembrano volersi fermare: molti programmi si stanno muovendo in queste settimane alla ricerca dell’uomo giusto (la prima parte).

Andiamo nel dettaglio.

WASHINGTON HUSKIES

Jimmy Lake è stato licenziato da Washington domenica 15 novembre, una settimana dopo la sospensione (valevole per una partita) a causa di un contatto fisico tra l’allenatore ed un suo giocatore durante una discussione a partita in corso contro Oregon.

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Lake, con il cappellino bianco, entra in azione dopo pochi secondi dall’inizio del video e colpisce il #56, Ruperake Fuavai.

Quello che però ha “condannato” Lake non è stato solo questo episodio che, per quanto evitabile, non sembrerebbe così grave da giustificare un licenziamento in tronco, ma un insieme di fattori tra cui risultati in campo e alcune dichiarazioni discutibili a mezzo stampa a cui va, ovviamente, aggiunto il “fattaccio” di cui sopra.

Washington (attualmente 4-6) chiude l’esperienza-Lake dopo appena 14 partite in meno di due anni per in totale di 7 vittorie e 7 sconfitte, tra cui la clamorosa sconfitta contro Montana, squadra di FCS, per 13-7 del settembre scorso.

Nel ruolo di defensive back coach e più avanti come defensive coordinator, Lake ha fatto parte dello staff di Washington per sei stagioni prima di subentrare a Chris Petersen dopo il ritiro di quest’ultimo a dicembre del 2019. Al tempo la sua promozione da parte di Washington era stata giudicata una mossa intelligente da tutti ed a buona ragione, perché Lake aveva guidato per anni una delle difese più prolifiche della nazione e prodotto una miriade di giocatori NFL (soprattutto defensive back). Giustamente si pensava che la promozione interna permettesse a Washington, un programma sano e vincente, di continuare sulla traiettoria impostata da un grande allenatore come Petersen. Non è stato così: Lake, nel tentativo di dare la sua impronta al programma, ha apportato dei cambiamenti che non hanno funzionato. Dalla scelta, discussa fin da subito, dell’ offensive coordinator, John Donovan alla ristrutturazione del recruting department per arrivare ad alcune modifiche del suo staff attraverso promozioni interne di persone con pochissima esperienza. Non l’ideale per un allenatore al primo anno.

Washington è sicuramente tra le mete più ambite della costa ovest e sicuramente questa apertura attirerà diversi tipi di allenatore. Non è da escludere, infatti, l’interesse da parte di qualche nome importante ma, restando un attimo con i piedi per terra, ci sono diverse opzioni realistiche che ben si adatterebbero con la tradizione degli Huskies.

Dave Aranda (Head Coach -Baylor) e Matt Campbell (Head Coach – Iowa State) sono nomi caldissimi in questo momento, ma attenzione a sottovalutare le possibilità di uno come Kalani Sitake (Head Coach – BYU). La sua conoscenza della west coast insiem all’approccio molto fisico delle sue squadre potrebbero davvero fare al caso di Washington, senza considerare l’inevitabile pipeline che uno come lui potrebbe aprire con i prospetti polinesiani. Kalen DeBoer (Head Coach – Fresno State) dopo aver fatto molto bene come offensive coordinator a Indiana, ha rivoltato il programma a Fresno State ed è considerato una delle menti più brillanti della nazione a livello offensivo. Lo stesso vale per Jay Norvell (Head Coach – Nevada), un discepolo dell’ Air Raid Offense che porterebbe in dote un attacco veramente esplosivo.

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VIRGINIA TECH HOKIES 

Anticipando una mossa attesa a fine stagione, Virginia Tech ha licenziato Justin Fuente da sei stagioni alla guida degli Hokies con un record di 43 vittorie e 31 sconfitte.

Fuente conclude la sua esperienza dopo un inizio che aveva fatto ben sperare (20-8 e un titolo divisionale nelle prime due stagioni) ma che, di lì a poco, è stato nettamente rovinato da una gestione un pò introversa e dai risultati sul campo altamente incostanti. I motivi che hanno fatto precipitare le quotazioni degli Hokies sono riconducibili ad un feeling mai veramente nato tra fanbase, amministrazione e Fuente che, dal canto suo, ha dovuto far fronte ad un esodo di giocatori nel transfer portal e ad un recruiting department che non ha mai spiccato il volo.

Virginia Tech si appresta alla sua seconda coaching search dal 1986 dopo il regime di Frank Beamer, durato 29 stagioni, e la gestione Fuente.

Il target numero uno per la sua sostituzione sembra essere Billy Napier (HC – Louisiana) ma gli Hokies dovranno mettersi in fila visto il mai sopito interesse da parte di moltissimi programmi per questo allenatore che ha fatto benissimo con i Ragin’ Cajuns. Una scelta interessante e tutto sommato anche comprensibile, sarebbe quella di affidarsi a Dave Clawson (HC – Wake Forest) che ha fatto i miracoli per anni con i Demon Deacons e potrebbe avere l’occasione di misurarsi con aspettative leggermente superiori sempre restando nella ACC. Altri nomi caldi accostati a Virginia Tech: Jamey Chadwell (HC – Coastal Carolina), Mike Elko (DC – Texas A&M) e Marcus Freeman (DC – Notre Dame).

HOT SEAT: a che punto siamo?

 MIAMI – Una delle situazioni da monitorare maggiormente è quella degli Hurricanes che si sono sbarazzati dell’Athletic Director, Blake James, ad inizio settimana. Che cosa significa questo per Manny Diaz? I rapporti tra Diaz e James si erano raffreddati negli ultimi tempi ma è chiaro che il futuro dell’uno è vincolato a quello dell’altro. La sconfitta contro Florida State ha rimesso Manny Diaz nell’hot seat ed è probabile che, nel momento in cui il nuovo AD si insidierà, proverà a portare dentro l’allenatore di suo gradimento. L’unica cosa che potrebbe, in qualche modo, salvare Diaz è la tempistica con la quale Miami troverà il nuovo athletic director: se la ricerca dovesse prolungarsi oltre dicembre le probabilità di una permanenza dell’allenatore di origini cubane sulla sideline degli Hurricanes aumenterebbero in maniera decisa.

FLORIDA – Restiamo nel sunshine state per tornare sull’argomento Mullen. I suoi Gators sono sopravvissuti a Samford, squadra di FCS, pur subendo una cinquantina di punti e la percezione pubblica dell’allenatore ex Mississippi State ha subito un altro duro colpo. L’intenzione di Scott Stricklin, l’ athletic director di UF, è probabilmente quella di dare a Mullen un altro anno per provare a raddrizzare la situazione ma le prestazioni dei Gators sembrano quelle di una squadra che, una volta persi tutti gli obiettivi stagionali, abbia mollato la presa. Resta quindi da vedere come si comporterà UF nelle prossime due partite e nell’eventuale Bowl ma, più che altro, resta da verificare quanto voglia avrà l’amministrazione di mettersi alla ricerca di un nuovo allenatore senza la garanzia di riuscire a trovarlo meglio di quello che già hanno a disposizione.

Sempre in ribasso le quotazioni di Herm Edwards (HC – Arizona State) anche se i suoi Sun Devils hanno inanellato una serie di vittorie e restano ancora in corsa per la Pac 12 South. David Cutcliffe (HC – Duke) potrebbe ritirarsi a fine stagione mentre i rumors di un possibile ritiro di Mack Brown (HC – North Carolina) sono stati smentiti dallo stesso Brown che è a circa un mese dal finalizzare una recruiting class storica per i Tar Heels.  Scott Frost (HC – Nebraska) è salvo e tornerà anche nel 2022 dopo la rinnovata fiducia da parte degli Huskers nei confronti del loro figliol prodigo.

Ovviamente siamo ben lontani dall’avere una situazione chiara: questo coaching carousel, iniziato prestissimo, potrebbe dilungarsi ancora per mesi. Stay tuned!

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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