Undici di fila (Buffalo Bills vs New England Patriots 17-24)

Al Gillette Stadium di Foxborough va in scena uno scontro divisionale nel contesto inusuale di un sabato sera. I Patriots sono avanti di una partita nella corsa con i Bills (11-3 vs 10-4), ma anche se venissero pareggiati da Buffalo verosimilmente la divisione sarebbe loro per l’undicesima volta consecutiva, a meno di una clamorosa sconfitta in casa contro Miami in casa all’ultima giornata, cosa alquanto improbabile.

Il record di Brady in carriera contro i Bills è di 31-3, ma il quarterback ex Michigan sta avendo probabilmente la sua stagione peggiore, con una percentuale di completi pari al 60,1%, la più bassa in carriera, e nelle ultime 5 gare è stato ventinovesimo per percentuale di completi (51,5%), e ventottesimo per yard per tentativo (5,3 yds).

Cronaca

La partita dei Patriots parte in maniera inabituale, con un turnover, difatti il primo concesso sul primo possesso in questa stagione dalla squadra di Belichick: Burkhead riceve il passaggio da Brady sulla sinistra con gli offensive linemen che si liberano nei blocchi per eseguire lo screen, da dietro arriva però la safety Poyer che con un movimento del braccio palesemente intenzionato a fare ciò e non a eseguire un tackle, fa sgusciare la sfera dalle mani di Burkhead causando un fumble, recuperato dall’altra safety dei Bills, Hyde, che la riporta fino alle 31 di New England.

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Con quattro corse i Bills guadagnano 14 yds salvo poi essere fermati su 4th & 7, da cui calcerà Hauschka, dando ai suoi il momentaneo vantaggio. 3-0

Con un drive in pieno stile New England, 11 azioni per 70 yds, sostenuto soprattutto da lanci di corta gittata e corse, i Pats su 1st & Goal ingannano la difesa dei Bills con un play action che fa presumere l’ennesima corsa, più probabile sul primo tentativo nella red zone, invece Brady tiene la palla e lancia per l’angolo basso sinistro della end zone, sfruttando l’accoppiamento favorevole tra il tight end LaCosse e il linebacker Lorenzo Alexander, non eccellente nella copertura dei passaggi, girato di schiena rispetto alla traiettoria della palla, LaCosse lo sovrasta e arpiona lo sferoide. Con questo touchdown su passaggio Brady eguaglia Peyton Manning al secondo posto all time con 539, dopo che quest’ultimo era stato superato da Brees lunedì notte, il quale è in prima posizione con 541. 3-7

Sul possesso successivo Buffalo non si rende pericolosa, ma il punter Bojorquez pone le basi per un drive difficoltoso per New England, facendo cadere la palla nelle ultime 10 yds dove il compagno Neal la afferra alla 1, da dove ripartiranno Brady e compagni.

Da questa posizione i Patriots costruiscono un drive epico, con 17 azioni e 8 minuti e 58 secondi tolti al cronometro; ai fini di ciò è chiave la conversione di un 3rd & 4 dalle proprie 7 con una ricezione di Edelman per 17 yds, il quale aggira il cornerback nello slot, Taron Johnson, liberandosi nel centro del campo, dove l’amico Tom Brady lo trova. A ciò va aggiunta un’efficace corsa di N’Keal Harry, che ha iniziato la propria stagione da rookie di fatto da poche settimane, su un reverse, dove sfrutta, tra gli altri, il blocco basso di Brady che si lancia in tuffo sulle gambe di Tre’Davious White, correndo 18 yds. I Pats riescono anche a convertire un 4th & 1 con una corsa di potenza di Michel, anche con un pizzico di fortuna, perché il posizionamento della palla determinato dagli arbitri oggettivamente è generoso, la palla sembrava corta di pochi centimetri dal primo down, un replay mostra che il coach McDermott aveva quasi tirato fuori il fazzoletto rosso della challenge, salvo poi tenerselo in tasca, forse anche perché qualcuno gli avrà detto nell’orecchio quanto è rara l’eventualità che gli arbitri cambino la loro decisione; messo da parte ciò, anche i Pats in red zone si arresteranno calciando con Folk per i 3 punti. 3-10

Dopo tre possessi consecutivi conclusisi in altrettanti punt, New England su 4th & 1, trovandosi già alle 41 di Buffalo, tenta la conversione, questa volta la palla viene affidata a Harry ancora su uno schema di corsa che lo porterebbe a sprigionare il suo scatto sull’esterno, se non fosse che Kevin Johnson mantiene la posizione, non bevendosi la corsa nel centro, e ribalta Harry causando un turnover on downs.

Una corsa di Allen combinata a una ricezione di Cole Beasley prende 25 yds all’attacco dei Bills, prima di un’azione che è un fulmine a ciel sereno: Allen riceve lo snap e lancia un campanile che rimane in aria all’infinito, per poi atterrare nelle mani allungate di Knox, alle cui calcagna è Chung sul quale ci sarebbe potuta stare anche una penalità di pass interference, afferrando il braccio sinistro dell’avversario con il suo. Sul momento, scivolando il tight end in end zone, viene decretato il touchdown, ma dopo una review arbitrale, viene posta la palla a mezza iarda dalla end zone. Sul primo tentativo Allen, su play action bootleg verso destra, chiude troppo la traiettoria; su 2nd & Goal un altro schema scioccante, Allen finge la corsa, Dawkins si libera sulla sinistra non venendo curato da nessuno, essendo lui un left tackle, ma nell’occasione in una posizione elegibile da ricevitore, che difatti riceve in end zone un passaggio non scontato, piuttosto basso, per il suo secondo touchdown in carriera da tackle di sinistra. 10-10

Al ritorno dagli spogliatoi, Allen rimane caldo in quello che è il suo fondamentale meno solido, il passaggio, lancia una splendida palla “side arm”, cioè non con il classico movimento che porta la mano sopra la spalla, ma sotto di essa, spostandosi più orizzontalmente verso l’esterno, e trovando Beasley che corre 28 yds. Un sack di Guy da meno 12 yds contribuirà a decretare morto questo drive e portare in campo il punter Bojorquez.

I Patriots riprendono il possesso alle proprie 23, riuscendo ad arrivare in range da field goal soprattutto a causa di un eccellente chiamata: Brady finge di consegnare la palla su un altro jet sweep a Sanu, la nasconde ai difensori e trova con un lob Burkhead che si è liberato nel mentre sulla sideline destra, correndo 31 yds. Ancora una volta però l’unità di Buffalo fa capire perché è un, se non la miglior difesa nella lega, fermando i Pats alle 33 da dove Folk realizza. 10-13

L’attacco dei Bills non ha ancora finito di stupire con “big play” aerei, Allen va in play action e con due difensori letteralmente in faccia lancia una saetta verso il centro del campo, dove Brown con la sua double move ha stranamente eluso Gilmore e il raddoppio della safety McCourty, andando 53 yds per un touchdown, la giocata più lunga della stagione per Buffalo. 17-13

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Dopo due 3 & Out, New England accorcia con un field goal dopo un altro drive spezzettato in 11 giocate in 6 minuti e 40 secondi, Folk rimane perfetto realizzando da 20 yds. 17-16

I Patriots battono sul ferro caldo e sorpassano con un touchdown. Parte tutto da una ricezione e corsa di Edelman, rientrato in campo dopo essere andato negli spogliatoi per un infortunio patito nel tentativo di bloccare illegalmente un difensore Bills, che rimbalza via dal placcaggio di Poyer e va 30 yds prima che Milano lo porti a terra. Su 1st & Goal dalla 1 cosa ci si aspetta dall’attacco di McDaniels: corsa sulla destra di Burkhead che sfrutta il blocco dell’atipico fullback Roberts (di ruolo linebacker), rifiuta di andare a terra sul primo tentativo di placcaggio ed entra in end zone. Essendo avanti di soli 5 punti, i Patriots vanno per 2: Brady finge la corsa con un play action e trova Edelman liberissimo che ha corso una crossing route attraverso il campo. 17-24

Buffalo deve segnare un touchdown e poi eventualmente pareggiarla con l’extra point o più audacemente andare per la conversione da 2 punti che darebbe loro il comando, senza tra l’altro lasciare eccessivo tempo sul cronometro a New England per guadagnare abbastanza terreno per un field goal, che in ambo i casi varrebbe il sorpasso.

Di fatto i Bills riescono a muovere la palla sulla difesa arcigna di New England, prima un passaggio da 12 yds per il solito Beasley, una corsa di Josh Allen da 11 yds, arrivati su 4th & 1 il quarterback al secondo anno dimostra la sua determinazione, quando prova, con la sua linea offensiva, a convertire un 4th & 1 tramite una sua corsa diretta, New England però intasa gli spazi, Josh Allen, invece che giudicare fallito il tentativo rimbalza sulla sinistra prendendosi un primo down. Dalle 33 dei Patriots trova un’altra grande giocata che porta i Bills in red zone, lancia in movimento verso destra per Beasley nella zona centrale del campo, che prende 25 yds, su 3rd & Goal Allen poi subirà un sack imponente da parte di Hightower e Butler che convergono su di lui contemporaneamente; ovviamente i Bills devono andare per il bersaglio grosso su 4th & Goal, partendo tra l’altro dalle 15 per il sack precedente che ha fatto arretrare la linea di scrimmage. Appena avvenuto lo snap, tra l’altro eseguito dalla guardia destra Feliciano, che da qualche azione aveva sostituito il centro titolare, Morse, uscito per infortunio, i pass-rusher dei Patriots penetrano immediatamente nelle retrovie inseguendo Allen, che alla disperata lancia nell’angolo destro della end zone per Beasley, il quale dovrebbe fare una presa alla Moss per eseguire il touchdown, difatti la palla cade a terra dopo che il corner in copertura su di lui, Jackson era andato per l’intercetto.

I Patriots vincono 24 a 17, legittimandosi campioni della AFC East.

Considerazioni

Con questa vittoria i Pats si aggiudicano definitivamente anche sulla carta la loro divisione, prendendosi il vantaggio di giocare in casa le gare di playoff, esclusa l’eventuale finale di conference, nel caso si giocasse a Baltimore.

Ieri si sono visti sprazzi di un attacco efficace, con diversi runningback coinvolti, sia nelle corse che nelle ricezioni, e Harry che ha fatto unn passo in avanti, supportando il “predicatore nel deserto” Edelman.

La difesa, sebbene sia calata dai livelli all-time delle prime settimane, rimane la garanzia dei Pats, con un front-seven(i sette giocatori, composti da defensive linemen e linebacker più vicini alla linea di scrimmage) in grado di fermare le corse, ieri Buffalo contenuta a 92 yds, poche per un attacco che ha in questo fondamentale il suo punto forte, e mettere pressione su un quarterback, seppur bravo a evitarla con il suo atletismo. Gli uomini nella secondaria sbagliano raramente, è successo sul touchdown di Brown, ma sono sempre attaccati al proprio uomo, prediligendo Belichick la copertura “man to man”; altra grande prestazione di Gilmore, che sostiene la sua candidatura per difensore dell’anno, non solo in pura copertura, basti vedere uno spettacolare tackle su un jet sweep di Brown, il corner lo ha seguito per tutta la larghezza del campo per poi farlo cadere toccandogli le gambe.

Al momento non sembrano una squadra da Super Bowl quale Baltimore, ma è un film già visto troppe volte quello che conta i Patriots fuori dalla corsa prima dei playoff, quando diventano animali da combattimento.

I Bills, nonostante la sconfitta, hanno combattuto e avuto la possibilità di vincere fino all’ultimo, per una partita che, come detto all’inizio, contava più per la modalità che per il risultato, visto che la AFC East sarebbe stata dei Pats comunque. E da Foxborough i Bills di sicuro escono rassicurati, non è stata un’interruzione nel percorso di crescita, ma testimonianza della stessa, mettendo alle strette una squadra come New England fino all’ultimo, e avvisando questi ultimi che negli anni a venire sarà molto meno facile per loro conquistare la divisione, soprattutto ora che il futuro di Brady si valuta da giorno a giorno.

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Impressionante è la crescita di Josh Allen, la potenza del braccio e l’atletismo li si sapeva già, ma questo è un ragazzo che non ha paura di nulla, ha il “clutch genius”, infatti le sue prestazioni si esaltano nei quarti quarti, quando la partita è sul filo e serve che il condottiero trascini i suoi. Nel precedente incontro con i Patriots, Allen aveva segnato 1 touchdown e lanciato 3 intercetti, da allora (esclusa la partita appena raccontata) ha a referto 21 TDs e solo 3 intercetti.

I Bills sono una squadra costruita bene e con giudizio, senza giocatori mediatici strapagati in free agency, ma aggiunte sensate nel contesto di un attacco con un giovane quarterback che deve crescere, come uno slot receiver affidabile, Beasley, e un velocista, John Brown, in grado di allungare le difese e tenerle sempre all’erta, oltre al rookie runningback Singletary cui guarda le spalle il veterano Frank Gore, terzo nella classifica di tutti i tempi per yard corse. In attacco Buffalo gode anche di una buona protezione in linea, sperando per loro che il centro Morse, magari sfruttando la partita della prossima settimana, ininfluente, per riposare, possa recuperare per il turno di wildcard ai playoff. Si sprecano le parole per la difesa, come nel caso di New England, reparto forte della squadra.

Se la stagione finisse oggi i Buffalo Bills affronterebbero gli Houston Texans in trasferta, proiezione che verosimilmente rimarrà tale, turno di wildcard non impossibile per la squadra di McDermott, che può legittimamente aspirare a raggiungere il round divisionale.

Buone Feste a Voi e Famiglia!

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