Huddle’n Music: i Lions, Drexciya e il 1992 a Detroit

Huddle’n Music è la nuova rubrica di Huddle Magazine che viaggia nel tempo, visitando le città americane della NFL per riscoprire i momenti di gloria vissuti sui campi di football raccontandoli insieme ad un passaggio musicale che si è sviluppato nello stesso periodo.

La nostra avventura inizia nella Motown, in uno dei luoghi musicalmente più influenti del panorama americano: Detroit, la tana dei Lions.

Era il 17 novembre 1991. Nella prima giocata del quarto periodo al Silverdome, Mike Utley viene atterrato mentre stava bloccando un passaggio per il quarterback dei Lions Erik Kramer; Utley sbatte la testa, il suo collo si rompe e il right tackle subisce una lesione del midollo spinale che lo lacierà paralizzato dal petto in giù. Utley rimane a terra da diversi minuti, che sembrano ore, finchè ad un certo punto il suo braccio destro si muove e Mike alza il pollice verso l’alto ad indicare che per lui è tutto ok.

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Il thumbs up di Utley è uno dei momenti più iconici nella storia dei Detroit Lions: la sua carriera di giocatore di football è finita nel peggiore dei modi, da quel giorno la sua vita cambierà. Ma i compagni di Mike sono dei leoni e sul gesto del potente tackle destro trovano la forza di reagire. Per lui.

In un campionato segnato dall’infortunio di Utley, i Lions avrebbero potuto mollare il resto della stagione. Invece, si sono mobilitati attorno al segno del pollice in su di Utley e quello stesso giorno hanno battuto i Los Angeles Rams per 21-10. Quella vittoria contro i Rams ha dato inizio ad una striscia positiva lunga sei settimane e alla fine del 1991 i Lions hanno registrato un record di 12-4: il migliore di sempre nella storia della franchigia del Michigan.

I Lions hanno quindi raggiunto i playoff guadagnandosi il fattore campo nel Wild Card game contro i Dallas Cowboys. La sfida contro the America’s team era attesa dal lontano 1970, anno in cui i texani avevano eliminato Detroit in un concitato Divisional Round terminato con il punteggio di 5-0 in favore di Dallas. Una sconfitta che fece male ai Lions.

Il 5 gennaio del 1992 i Detroit Lions di coach Wayne Fontes hanno sconfitto i Dallas Cowboys per 38-6.

Ispirati dall’apparizione di Utley alla partita, i Lions hanno avuto il pieno controllo dell’intero match. I Cowboys erano concentrati sul frenare le corse di Barry Sanders; Erik Kramer ha lanciato per 341 yard e tre touchdown. Due a Willie Green e uno a Herman Moore. Barry Sanders si è infine scatenato con un touchdown da 47 yard che ha quasi fatto esplodere il tetto del Pontiac Silverdome.

Sfortunatamente, i Lions non sono riusciti a superare il turno successivo, quello del Championship NFC perso contro i Washington Redskins per 41-10. Gli stessi Redskins che avrebbero poi vinto il Super Bowl. Quella contro i Cowboys nel ’92 è stata quindi l’ultima vittoria messa a segno dai Lions in una post-season, perchè dal quel momento in avanti Detroit ha sempre perso ai playoff nelle successive otto apparizioni. Tuttavia quella contro Dallas è stata una vittoria memorabile, il punto più alto mai raggiunto dai Lions dall’ormai quasi dimenticato 1957.

detroit lions

Il 1992 a Detroit regala un altro importante evento, ma che in principio passa in sordina: la pubblicazione dell’EP Deep Sea Dweller, della Shockwave Records. Inizialmente il disco non gode di nessuna notorietà perchè il gruppo dei Drexciya lavora nell’ombra, in quasi totale segretezza, per qualcosa come undici anni. Nessuno conosce a fondo il progetto, non esistono fotografie nè interviste se non alla fine della carriera discografica di James Stinson, la mente che si cela dietro al mondo draxciyano.

Un mondo acquatico alimentato dall’ideale della resistenza di coloro che sono stati esclusi, estromessi. La tratta degli schiavi rubati dalle amorevoli braccia dell’Africa e i sopprusi subiti dal popolo della terra madre da vita ai drexciyani, figli delle schiave imprigionate buttati in mare durante il tragitto del disonorevole mercimonio.

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Il mare è dove i drexciyani fonderanno le loro colonie e dove cresceranno come guerrieri anfibi, nella pacifica profondità degli abissi, esercitando il ju jitsu tra le rosse colline subacque che fioriscono nella città di Lardossa. Uno mondo composto da metropoli di bolle, un luogo superiore dove vige uno stato di quiete durevole fatto di spiritualità distesa e pacatezza. In breve un sogno di pace che però è pronto a scatenarsi se minacciato.

Il concept di Drexciya incarna oltremodo valori e radici dell’underground, quella vera (non quella con cui ci si riempie la bocca a caso).

Al progetto, nato dalle visioni Submerge di Stinson una notte datata 18 settembre 1989, serviranno circa tre anni di sperimentazioni sonore prima di emergere e attuarsi. Gerald Donald è l’altro genio che viene scelto da Stinson come compagno di produzione. Il futuro della musica elettronica passa dalle loro mani, ma ancor prima dalle loro menti. Drexciya è la genesi del mondo electro e il graduale concretarsi e organizzarsi di un’opera d’arte che lascierà importanti eredità al futuro; lo stesso futuro tecnologico e politico-sociale che Stinson e Donald avevano visto con largo margine di anticipo sulla tabella evolutiva.

Nascerà un’alleanza con Underground Resistance, un sorta di quartier generale della musica techno. UR guiderà poi la seconda ondata undergroung del movimento elettronico detroitiano, quello reso grande nel mondo da mostri sacri come Jeff Mills, Mike Banks, Robert Hood e DJ Rolando.

La musica elettronica e i suoi derivati lavorano nella scena subculturale di Detroit da oltre trent’anni, spesso celando l’istinto di ispirare le minoranze ad uscire dal ciclo della povertà e stimolando le loro identità esaltandone i dettagli. La ricerca dell”indipendenza economica, in tal senso, struttura il pensiero del movimento che è da sempre contrario alla commercializzazione della musica techno e rema contro le principali etichette discografiche.

Il tutto è riconducibile al 1992, annata che per assurdo segna il culmine della Detroit del football americano legando l’inizio pionieristico dei Drexciya e della musica electro con l’uscita di Deep Sea Dweller. Ai giorni della pubblicazione nessuno era consapevole del valore di questo disco riconosciuto poi come pietra miliare, ecco perchè Drexciya può considerarsi senza dubbi di gran lunga avanti rispetto al suo tempo!

Sul lato A di Deep Sea Dweller possiamo ascoltare ‘Sea Quake’: una traccia che lancia la sua offensiva techno, aggressiva, pura e cruda, con interventi di tastiere ad interferire nel sigillo subacqueo.

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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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