La carica dei bufali (Buffalo Bills vs Las Vegas Raiders 30-23)

I Buffalo Bills battono 30-23 i Raiders a Las Vegas, e si portano sul 4-0, con il primo posto nella AFC East saldo in mano. I Raiders, dopo una partenza 2-0, hanno perso la seconda partita di fila ma son sempre secondi nella AFC West dietro ai campioni in carica Kansas City Chiefs.

Sette soli punti di scarto, statistiche a fine partita abbastanza simili; a leggerla con superficialità si potrebbe pensare ad una partita combattuta, dall’esito incerto. Derek Carr, il QB dei Silver & Black, ha messo a referto numeri di tutto rispetto – 32/44 per 311 yard, 2 TD pass e un più che discreto 107.3 come QB rating. Il collega di Buffalo Josh Allen ha risposto con un 24/34 per 288 yard, 2 TD pass e un QB rating di 115.8.

Le due squadre hanno avuto più successo con i passaggi: 16 dei 24 primi down conquistati dai padroni di casa sono venuti dal gioco aereo; 14 su 21 per i Bills. Stefon Diggs (6 ricezioni per 115 yard) e Darren Waller (9 ricezioni per 88 yard) i bersagli preferiti dei due QB. Le corse non hanno funzionato più di tanto, con il campione nero-argento Josh Jacobs limitato a 15 corse per 48 yard (3.2 di media) e con il RB dei Bills Devin Singletary costretto ad accontentarsi di 18 corse per 55 yard (3.1 di media) e 1 TD. 86 rushing yard e 297 passing yard (al netto delle yard perse nei 2 sack subiti) per i Raiders, 62 rushing yard e 274 net passing yard (un sack subito da Allen) per i Bills.

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La verità, per chi ha vissuto la partita, è ben altra. I Bills sono sempre stati in controllo ed hanno rischiato pochissimo. Fino ad 1:29 dal termine conducevano tranquillamente per 30-16, prima che con il più classico dei TD pass da garbage time, un passaggio da 7 yard di Carr per Nelson Agholor, portasse il risultato finale ad uno scarto più dignitoso. Ma allora dove è stata la differenza? Le penalità (7 per 66 yard contro i Raiders e almeno un paio di queste a far storcere il naso ai tifosi) e i turnover (3 fumble, di cui 2 persi da parte della squadra di Jon Gruden) hanno contribuito pesantemente, ma non è sufficiente fermarsi qui.

Certamente i Silver & Black stanno dimostrando di soffrire i tanti infortuni, che seppur meno gravi di quelli che hanno interrotto la stagione ai campioni di altre squadre, sono pesantissimi per una squadra giovane e con poca profondità in diversi reparti.

Con i due rookie WR titolari Henry Ruggs III e Bryan Edwards inattivi, i Raiders si sono affidati alla coppia Nelson Agholor – Zay Jones, anche se l’ottimo Hunter Renfrow ha avuto modo di mettersi in luce in più di una occasione. Inattivo, per l’ennesima volta, anche lo strapagato RT Trent Brown e con il LG Richie Incognito momentaneamente in Reserve/Injured list per un infortunio al tendine d’Achille a pagarne le conseguenze è stato il RB Josh Jacobs, spesso fermato dalla attenta difesa di Buffalo dietro la linea di scrimmage.

Il campanello d’allarme più preoccupante lo fa suonare il poco coraggio di Gruden, che si è affidato al kicker Daniel Carlson su situazioni di quarto e corto anziché osare. Considerando la poca affidabilità della difesa probabilmente un po’ di coraggio in più potrebbe servire a gasare la squadra, come era accaduto nel 2016 quando Jack Del Rio aveva preso dei rischi calcolati per dare un segnale di aggressività che aveva portato una squadra imperfetta a riconquistare i playoff per la prima volta dal 2002. Quando mettono da parte le chiamate troppo conservative i nero-argento hanno dimostrato di riuscire a muovere la catena, come testimoniato dai TD segnati finora negli ultimi minuti del secondo quarto.

Per quanto limitato da infortuni e chiamate conservative, non è certo l’attacco al momento il problema della squadra di Las Vegas. La difesa ha concesso finora 120 punti, sono 30 di media a partita. Difficile lottare per la vittoria se non si riesce a fermare gli avversari. Senza pass rush e con problemi in tutti i reparti della difesa, gli uomini di un sempre meno credibile Paul Guenther, defensive coordinator criticatissimo dal suo arrivo in nero-argento, stanno contribuendo pesantemente a trascinare la squadra sul fondo. Il GM Mike Mayock ha speso molto per dare a Guenther gli uomini che gli permettessero di mettere in pratica le sue idee di gioco, ma finora alcuni dei pezzi pregiati del mercato (il LB Cory Littleton e il DT Malik Collins) stanno deludendo.

Lato Bills, Josh Allen continua la sua scalata alla vetta della classifica dei QB NFL. Nonostante un infortunio a metà partita alla sua spalla sinistra il QB numero 17 non ha saltato uno snap. Oltre alla forza di stringere i denti e continuare a giocare, Allen ha mostrato capacità di improvvisare e buona lettura del campo. Se poi aggiungiamo che il suo reparto ricevitori sta regalando ottime prestazioni, con anche ricezioni spettacolari all’occorrenza, il pacchetto è completo. Cole Beasley, John Brown e soprattutto Stefon Diggs si stanno dimostrando un investimento azzeccato per i Bills.

Dopo due partite decise nell’ultimo quarto, la squadra di Sean McDermott questa volta non è stata costretta al comeback ma ha sempre amministrato il vantaggio. All’orizzonte ci sono le sfide contro Titans e Chiefs, che saranno importanti prove di maturità per i Bills, pronti a caricare a testa bassa l’NFL per raggiungere l’obiettivo del titolo divisionale che sfugge dal lontanissimo 1995.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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Un Commento

  1. Non capisco perchè Gruden non abbia provato con due rb contemporaneamente in campo.

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