I Los Angeles Rams hanno travolto i New Orleans Saints con un perentorio 34-10 al SoFi Stadium, confermandosi una delle squadre più in forma della NFC e portando il proprio record a 6-2. Per i Saints invece è arrivata l’ottava sconfitta in nove partite, consolidando una stagione drammatica che li vede ultimi nella NFC South con un misero 1-8.
Matthew Stafford ha orchestrato una prestazione magistrale, completando 24 passaggi su 32 tentativi per 281 yard e quattro touchdown, senza subire intercetti. Il veterano quarterback ha dimostrato ancora una volta di essere il fulcro di questo attacco dei Rams, distribuendo il pallone con precisione chirurgica e trovando il ritmo sin dal primo drive della partita, conclusosi con un touchdown su passaggio da 1 yard per Tyler Higbee dopo 12 giocate e 88 yard percorse in 6 minuti e 43 secondi.
La nuova arma offensiva Davante Adams ha continuato a integrarsi perfettamente nel sistema di Sean McVay, catturando due touchdown (da 3 e 4 yard) e confermandosi una minaccia costante nella red zone. Puka Nacua, tornato dopo l’infortunio alla caviglia che lo aveva limitato nelle settimane precedenti, ha raccolto 7 ricezioni per 95 yard e un touchdown spettacolare da 39 yard che ha spezzato definitivamente le residue speranze dei Saints
Kyren Williams ha imposto la propria fisicità con 25 corse per 114 yard e un touchdown, rappresentando l’equilibrio perfetto tra attacco aereo e gioco di corsa che ha caratterizzato la vittoria dei Rams. La sua capacità di macinare yard nelle situazioni cruciali ha permesso a Los Angeles di controllare il tempo di possesso e di chiudere definitivamente la partita nel quarto quarto con un touchdown da 1 yard.
Per i Saints, reduci da quattro sconfitte consecutive, questa è stata l’ennesima dimostrazione di una squadra priva di direzione. Il quarterback Tyler Shough, chiamato a sostituire Spencer Rattler, ha completato 15 passaggi su 24 per 176 yard, un touchdown e un intercetto, ma non è mai riuscito a trovare continuità contro una difesa dei Rams ben organizzata. Il ricevitore Rashid Shaheed ha rappresentato l’unica nota positiva con 5 ricezioni per 68 yard, ma l’attacco di New Orleans ha prodotto appena 10 punti, di cui 3 arrivati su field goal.
La partita si è praticamente chiusa già nel secondo quarto, quando i Rams sono scappati sul 20-3 grazie al touchdown di Nacua. Il tentativo di rimonta dei Saints, che hanno segnato un touchdown con Juwan Johnson su passaggio da 11 yard negli ultimi secondi del secondo quarto, si è rivelato effimero. Nel terzo periodo, Stafford ha nuovamente trovato Adams per il 27-10, spegnendo ogni velleità della franchigia della Louisiana.
La difesa dei Rams ha confermato la solidità dimostrata nelle ultime settimane, contenendo l’attacco dei Saints e limitando Taysom Hill, il loro miglior corridore, a sole 4 corse per 30 yard. Con questa prestazione, Los Angeles ha concesso solo 127 punti nelle prime otto partite stagionali, uno dei migliori dati difensivi della lega.
Per i Rams, questa vittoria rappresenta il terzo successo consecutivo e consolida la loro posizione nella corsa ai playoff con un record di 6-2, attualmente terzi nella classifica NFC e primi nella NFC West in coabitazione con Niners e Seahawks. Il calendario delle prossime settimane sarà cruciale: la trasferta a San Francisco contro i 49ers (Week 10), seguita da due match casalinghi contro Seattle Seahawks e Tampa Bay Buccaneers, rappresenterà un banco di prova determinante per le ambizioni di division. Con Stafford in forma straordinaria, una difesa solida guidata da Byron Young e Nate Landman, e l’innesto di Adams che ha già dimostrato il proprio valore, i Rams sembrano avere tutte le carte in regola per puntare non solo ai playoff, ma anche a un ruolo da protagonisti.
I Saints, al contrario, affrontano una delle stagioni più buie della loro storia recente. Con un record di 1-8, questa è la peggior partenza dal 1980 per la franchigia. Il primo anno alla guida di Kellen Moore come head coach si sta rivelando un disastro, e le prospettive per il resto della stagione appaiono desolanti. Il calendario prevede sfide contro Carolina Panthers, Atlanta Falcons e altre squadre in lotta per i playoff, ma con un attacco incapace di produrre punti e una difesa permeabile (243 punti subiti in nove partite), ogni vittoria appare un’impresa titanica. La priorità ora sarà sviluppare i giovani talenti come Tyler Shough e guardare già al draft 2026, dove una scelta alta potrebbe rappresentare l’occasione per ricostruire una franchigia che necessita di un reset completo.




