Finale assurdo (Cincinnati Bengals vs Chicago Bears 42-47)

Il finale più assurdo della stagione, in una partita a tratti surreale, vede i Chicago Bears avere la meglio dei Cincinnati Bengals per 47 a 42. Il gioco decisivo avviene a pochi secondi dalla fine quando il TE Loveland riceve un pass dal QB Caleb Williams e si invola in end zone eludendo l’intervento maldestro delle due safety dei Bengals e vanificando così l’incredibile rimonta dei padroni di casa a cui non basta l’estremo tentativo di rimonta negli ultimi 3 minuti di partita.  La classica partita dalle mille emozioni, adatta ai non deboli di cuore; gara appassionante da un lato ma, dall’altro, assai povera dal punto di vista tecnico specie sul fronte difensivo. Alla fine, in un modo o nell’altro, è stata Chicago a portarla a casa, approfittando dell’incapacità dei Bengals di fermare Caleb Wiliams nell’ultimo drive nonostante l’azione sia partita dalle 25 yard e mancasse meno di un minuto, che però con la difesa dei Bengals e i time out a disposizione è un’eternità.

La partita inizia subito con i fuochi d’artificio; pronti, via e il WR Charlie Jones dei Bengals riporta in end zone il Kick-off. I primi due quarti vedono una leggera prevalenza di Chicago che segna due TD, il primo tra l’altro da Caleb Williams che riceve un pass del WR Moore (ennesimo trick play subito dai Bengals) e un field goal dalle 24 yard mentre Cincinnati, più in affanno, risponde solo nel finale con un TD di Higgins per 44 yard, dopo due field goal trasformati dal kicker McPherson dalle 41 e dalle 33 yard. Si va al riposo sul parziale di 20 a 17 per i Bengals. Alla ripresa dall’intervallo lungo, dopo un TD per parte del RB Brittain Brown per i Bears e del WR Higgins per i Bengals, Chicago prova scappare mettendo a referto ben 17 punti consecutivi: un altro TD di Brittain Brown, un field goal del kicker Santos e un’altra segnatura di Dj Moore. Cincinnati sembra al tappeto, specie dopo l’intercetto ad opera del CB Byard ad una sola yard dalla end zone, però non si perde d’animo, forza il 3&out e Flacco ricomincia a lanciare ritrovando fluidità di gioco. Dopo il TD di Iosivas, convertito da due punti, solo l’on-side kick potrebbe ridare speranze al popolo neroarancio, cosa che effettivamente accade. Lo sferoide prolato sfiora il piede di un giocatore ospite rendendo lo stesso contendibile e recuperabile dai padroni di casa, cosa che in effetti avviene. Il LB Burks di Cincinnati è il più lesto di tutti e si avventa in presa. La difesa di Chicago non regge l’urto e si fa infilare dal WR Iosivas per il tanto agognato 41 pari, che diventerà 42 a 41 con il punto addizionale messo a segno da McPherson.

Sembrerebbe finita con soli 57 secondi ed invece, è Chicago a gioire. Palla a Loveland che riceve sulla linea delle 42 yard avversarie e si invola in end zone approfittando di ben due missed tackle delle safety avversarie. Fine partita dopo quasi 90 punti segnati. È vano l’hail Mary lanciato da Flacco.

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Attacco Bears in gran spolvero con ben 576 yard, di cui 293 su passaggio con Caleb Williams per 20 su 34, 3 TD pass e 1 TD ricevuto, 283 yard su corsa. Il Rb di riserva, data l’assenza di Swift, Monangai corre per 176 yard con una media di 6,8 a portata. Il TE Loveland è l’eroe di giornata, data l’uscita di Kmet e la non brillante giornata del WR Odunze, con ben 118 yard e 2 TD. Anche i WR Dj Moore e Zaccheaus si danno da fare con 72 yard il primo e 58 il secondo.      

Difesa Bears assolutamente rivedibile, anche se ha il merito di provocare un fumble e due intercetti, alla fine rivelatisi decisivi.

Flacco, nonostante la sconfitta, chiude la gara con statistiche impressionanti. Record personale di yard lanciate e record NFL di yard lanciate da un Qb con più di 40 anni. I Bengals hanno perso nonostante un Kick off ritornato in end zone, un field goal avversario bloccato, un onside-kick recuperato (il primo nella stagione NFL), 500 yard di total offense, due Wr, Chase e Higgins, con più di 100 yard ciascuno a referto, 15 punti segnati in meno di un minuto e 42 punti finali a referto. Basta questo semplice elenco per evidenziare la prestazione della difesa da incubo. Le statistiche sono impietose; stiamo assistendo ad una delle peggiori difese degli ultimi 25 anni in termini di mancanza di pressione portata al Qb, di tackle mancati, di punti subiti e di yard concesse sia su corsa che passaggio. La cosa preoccupante è il peggioramento delle statistiche nonostante gli investimenti fatti in termini di pick: 2° e 3° giro l’anno scorso e 1° e 2° giro quest’anno.   

I Bears si ritrovano con un record positivo, 5-3, e con un nuovo coach. Rispetto all’anno scorso, sembrano aver trovato una loro dimensione ed avviato un percorso di crescita. Purtuttavia, vista la concorrenza all’interno della stessa division, con Green Bay, Detroit e la ritrovata Minnesota tutte con record positivo, non sarà semplice ritagliarsi un posto ai playoff. Di sicuro non senza una difesa migliorata rispetto a quella vista domenica.

I Bengals invece, con le due sconfitte consecutive rimediate con avversari alla portata e prestazioni difensive imbarazzanti, si ritrovano 3-6 e con il 9° peggior record NFL. Il coaching staff è stato confermato in blocco e viene da chiedersi a questo punto che livelli di incompetenza si debba raggiungere a Cincinnati per riuscire a farsi licenziare. Vedendo che il de facto GM Duke Tobin in 11 anni e 47 giocatori difensivi presi al draft è riuscito a scegliere 1 solo giocatore Pro Bowl (Jesse Bates III) e non gli ha nemmeno rinnovato il contratto potremmo dire che al peggio non c’è mai fine.

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