In week 6 Tampa ospitava San Francisco, con entrambi i team allo stesso record (4-1) e con le compagini alle prese con parecchie assenze dovute a problemi fisici riguardanti giocatori chiave, sia in attacco che in difesa. I 49 ers erano ancora senza Purdy (QB), Pearsall e Watkins (WR) e Gross-Matos (DL) oltre ai lungodegenti Aiyuk (WR), Kittle (TE) e Bosa (DE). I Buccaneers, oltre ai giocatori in injury list non potevano schierare Evans e Godwin (WR), Irving (RB) e i CB McCollum e Morrison.
Il primo possesso è per i Buccaneers che, complice una penalità di Otton, devono ricorrere al punt con San Francisco che riparte dalle proprie 16 yard. Ma Mac Jones, QB backup, nel tentativo di lanciare su Bourne, viene intercettato da Vildor che fa ripartire il proprio attacco dalle 12 yard favorevoli. White con 2 portate consecutive segna il primo TD del match: 0-7. Sull’asse Jones-Bourne i californiani si affacciano alla red zone ma un sack subito dal QB li costringe al calcio trasformato da Pineiro (3-7). Il successivo, e sterile, drive di Tampa vede il grave infortunio del LB ospite Warner che deve abbandonare il terreno di gioco per il resto della sfida. Il primo quarto si conclude con 2 possessi (1 per team) che terminano anzitempo con il punt. L’inizio della seconda frazione vede un consistente guadagno degli ospiti sempre con il binomio Jones-Bourne con McCaffrey che, dopo aver avvicinato i suoi con diverse portate, viola la end zone per il TD del 10-7. Egbuka e Otton, con le proprie ricezioni, fanno si che i Buccaneers arrivino in piena red zone da dove Tucker corre in touchdown (10-14). San Francisco non riesce nel contro sorpasso e si deve accontentare di una altro FG di Pineiro: 13-14. Mayfield continua a guidare saldamente il suo attacco e trova Kam Johnson per il primo allungo: 13-20, dopo la trasformazione fallita da 2 punti. Al suo rientro in campo Jones trova Robinson con 2 ricezioni per lunghi guadagni e Pineiro, allo scadere del primo tempo, riduce lo scarto nel punteggio: 16-20. Da segnalare l’infortunio di Egbuka, forte ricevitore di Tampa.
Gli ospiti iniziano la ripresa con un lungo drive (65 yard in 7 minuti e mezzo) ma arrivati sulle 11 yard favorevoli devono, ancora una volta, accontentarsi di un calcio: 19-20. White continua a essere protagonista nelle corse ma l’azione decisiva è di Mayfield su un terzo tentativo e 14 da prendere sulle proprie 41 yard: il QB quasi placcato dai difensori ospiti si inventa una corsa personale di 15 yard con primo down conquistato. Subito dopo è lo stesso Mayfield che, con un lancio di 45 yard (!), trova il rookie Tez Johnson per il TD del nuovo allungo: 19-27. Il successivo possesso dei 49ers, a cavallo di terzo e quarto periodo, si conclude con un punt dopo che una chiamata arbitrale annulla un fumble di Jones su placcaggio di David, con lo stesso LB di casa che aveva recuperato l’ovale. Mayfield trova Shepard per un guadagno di 36 yard mettendo McLaughlin nella posizione di calciare ma il kicker dei Buccaneers (già protagonista delle ultime vittorie) sbaglia il FG e il punteggio rimane invariato. San Francisco riparte nel tentativo di accorciare il divario arrivando in territorio favorevole ma Jones, cercando il proprio ricevitore Jennings, viene ancora intercettato questa volta dal rientrante Dean. Tampa inizia a “giocare” con il tempo utilizzando le corse di White e le ricezioni di Kam Johnson, e McLaughlin firma il FG del 19-30 con il cronometro che arriva al two-minute warning. Il match si conclude con Jones che cerca di trasformare, senza successo, un quarto down e 6 yard da prendere. Mayfield rientra in campo solo per inginocchiarsi e far arrivare l’orologio a zero.
San Francisco (4-2), nonostante le importanti assenze, è riuscita a rimanere in partita fino a metà terzo quarto accusando anche il grave infortunio di Warner, che sarà fuori per il resto della stagione. Jones (27/39, 347 yard, 0 TD e 2 intercetti, con 6 sack subiti) ha tentato di sostituire Purdy al meglio ma ha dovuto subire la pressione della difesa di casa per tutto il match. McCaffrey (54 yard e 1 TD su corsa e 57 yard su ricezione) ha fornito il solito, e solido, contributo ma la difesa dei Buccaneers non ha permesso al RB #23 azioni con grandi guadagni che sono il marchio di fabbrica dell’ex Stanford. Il miglior ricevitore è stato Bourne (142 yard in 5 catch) con il TE Tonges (58 yard) e Robinson (44) a fornire delle buone prestazioni. Complessivamente l’attacco ha guadagnato più yard totali degli avversari (363 vs 352) ma i due turnover sono stati sicuramente penalizzanti. In difesa il LB Bethune è stato il miglior placcatore (10 tackle) con Williams autore dell’unico sack; il reparto ha ben giocato nei terzi down (37.5%) ma ha concesso big play su 2 TD subiti. Pineiro è stato perfetto (4/4 nei FG e 1/1 negli XP). Complessivamente i 49ers hanno pagato l’ultima parte della gara giocata sottotono che ha portato Tampa a segnare 10 punti senza che gli ospiti riuscissero a replicare.
Tampa (5-1) ha dovuto superare le difficoltà nel dover rinunciare ai 2 WR titolari e al RB#1 ma trovando le risorse nei giovani backup. Mayfield (17/23, 256 yard, 2 TD e 0 intercetti, con 1 sack subito) sta giocando a livelli da MVP, aggiungendo alle statistiche da QB (ad oggi più di 1500 yard, 12 TD e 1 solo intercetto) anche le azioni personali su corsa (158 yard) e una presenza da trascinatore per l’intera squadra. Pur senza Irving la coppia White-Tucker ha totalizzato 90 yard e 2 TD. Purtroppo, Egbuka si è infortunato al ginocchio e il suo stato di salute sarà chiarito nelle prossime ore; in sua assenza i migliori ricevitori sono stati Kam Johnson (64 yard e 1 TD), Otton e Shepard (entrambi con 51 yard). L’unica ricezione del rookie Tez Johnson è stata per un TD di 45 yard. Nella difesa, pur rimaneggiata, ha brillato Winfield (9 tackle) con Diaby autore di 2 sack sui 6 totali del reparto. Pur con un backfield penalizzato dagli infortuni Jones è stato intercettato 2 volte (Vildor e Dean). L’unica nota stonata sono le quasi 300 yard subite nel gioco aereo, sicuramente una statistica su cui lavorare.
I 49ers nella prossima giornata ospiteranno i Falcons che stanno vivendo una stagione tra alti e bassi in una division per ora dominata proprio dai Buccaneers. San Francisco invece non si può permettere altre battute a vuoto visto che militano nella combattutissima NFC West division e con lo stesso record di Seattle e Los Angeles sponda Rams. Quello che la squadra di coach Shanahan deve evitare è di lasciare, come contro Tampa, la parte finale del match all’avversario ma giocare tutti i 60 minuti con la stessa identità. La speranza è anche quella di poter recuperare qualche giocatore infortunato anche se per tutto il resto dell’anno dovranno fare a meno della presenza, carismatica oltre che tecnica, del LB Fred Warner. Anche i Buccaneers devono cercare di svuotare più possibile un’infermeria affollata e augurarsi che l’infortunio di Egbuka non sia grave, altrimenti dovranno quasi obbligatoriamente tornare sul mercato per acquisire ricevitori di esperienza. La prossima settimana Tampa volerà a Detroit per una sfida che potrebbe già essere importante per le gerarchie della NFC in vista dei playoff in cui sia la squadra della Florida che quella del Michigan voglio essere protagonisti.




