Partita dai due volti (Washington Commanders vs Kansas City Chiefs 7-28)

Partita da due volti distinti tra primo e secondo tempo perché l’offense dei Chiefs ha giocato due partite diverse nei due tempi. Il primo tempo ha visto i due attacchi in difficoltà di fronte alle difese avversarie. In particolare, Kansas City é stata molto deficitaria nel gioco aereo con un 8 su 15 per 89 yard, ma soprattutto due intercetti nei primi due drive, merito anche della difesa di Washington.

I Commanders nel primo tempo hanno prodotto molto di più con i passaggi, con un Marcus Mariota in palla che ha fatto un bel 14 su 17 per 155 yard un TD e un intercetto. Ai capitolini é mancato soprattutto il gioco di corsa che ha prodotto, nel primo tempo, soltanto 42 yard. Nell’insieme, comunque, i Commanders avevano dato l’impressione di poter fare qualcosa di più, specialmente per aver preferito per due volte tentare la conversione del quarto down invece di provare a calciare per i tre punti che almeno in un caso, dalle 28 di KC, avrebbe avuto un’ottima probabilità di riuscita.

Nel secondo tempo il quadro é completamente cambiato, con il vero Patrick Mahomes a sostituire la sua pallida controfigura della prima frazione: il parziale del secondo tempo parla di un 17 su 19 per 210 yard e 3 TD pass, vicinissimo alla perfezione. Non va dimenticato il determinante contributo di tutta la batteria di ricevitori con Rashee Rice 9 ricezioni su 9 target per 93 yard e il solito Travis Kelce con 99 yard in 6 ricezioni. La chiave della vittoria dei Chiefs sta anche nell’aver alternato i giochi di passaggio con quelli di corsa in tutte e due le frazioni coprendo 70 yard nel primo tempo e 78 nel secondo tempo con il contributo pressoché alla pari di Ivan Pacheco e Kareem Hunt. Un ultimo dato significativo é dato dall’efficienza in red zone: 4 TD in 4 viaggi entro le 20 per KC, mentre i Commanders non sono mai entrati nella red zone avversaria. Di fronte all’imperversare di Mahomes, nel secondo tempo Washington é completamente uscita dalla partita. Il bottino totale della seconda frazione é stato di 76 yard, 18 delle quali guadagnate su corsa e soltanto quattro primi downs conquistati.

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La partita inizia all’insegna del turnover: comincia Mariota che, dopo aver guadagnato una quarantina di yard tenta un passaggio per Deebo Samuel che non riceve, ma non riesce a trattenere l’ovale, che rimbalza tra le braccia di Mike Danna. La palla passa ai Chiefs ma Mahomes, arrivato sulle 26 avversarie si fa intercettare a sua volta da Marshon Lattimore. I capitolini però non capitalizzano e il loro drive finisce sulla linea delle 40 dei Chiefs per un tentativo fallito di convertire un quarto e 6. Il possesso torna ai Chiefs e anche questa volta si conclude con un turnover perché Mahomes si fa intercettare da Bobby Wagner, il migliore tra i Commanders, un passaggio inteso per Hollywood Brown. Possesso ai Commanders che arrivano fino alle 28 di Kansas City e, sul quarto e uno, tentano ancora, senza successo, la conversione del quarto down.
Il possesso torna ai Chiefs e questa volta si chiude con una corsa di una yard di Kareem Hunt in touchdown. Washington risponde a tono e pareggia il conto con un TD pass di 11 yard di Mariota per Terry McLaurin.

Primo possesso del terzo quarto per Mahomes che, sotto pressione, trasforma un gioco perso in un passaggio aTravis Kelche che riceve in perfetta solitudine sulle 40 e corre fino alle 9 di Washington. Il touchdown arriva poco dopo con un passaggio di 2 yard per Kareem Hunt. La replica di Washington si estingue in due minuti con un punt che riconsegna l’ovale ai Chiefs sulle loro 25. Bastano otto giochi per chiudere ancora in touchdown con un passaggio di 10 yard per Kelce. Sul 21-7 con ancora uno scampolo del terzo quarto e tutto il quarto da giocare, ci sarebbe la possibilità, teorica, di recuperare, ma i Chiefs sono maestri nell’amministrare il vantaggio e non corrono nessun rischio, anzi incrementano il vantaggio andando ancora in endzone con Rashee Rice che riceve un passaggio di 18 yard. Il resto é semplice controllo delle scarse velleità di recupero dei Commanders.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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