Week 8 nella NCAA è la settimana che precede il primo ranking ufficiale della commissione dei College Football Playoff. Anche questa settimana sono molte le partite di cartello, ma questa stagione di college ci ha insegnato a non sottovalutare mai nemmeno quelle sfide che sembrano innocue.
SE DEVE ESSERE UNA…
Ole Miss @ Georgia. La sfida della settimana nella SEC si giocherà ad Athens, dove i padroni di casa ospitano l’ancora imbattuta Ole Miss di Lane Kiffin. La SEC quest’anno è più che mai equilibrata e combattuta e dà la sensazione che chiunque possa battere chiunque. Georgia è una squadra quadrata: solita difesa estremamente atletica e ben disposta da coach Kirby Smart e un attacco che getta le proprie basi nel gioco di corsa, lasciando però abbastanza spazio alla libera interpretazione del QB Gunnar Stockton. Ole Miss dall’altro lato è invece la solita squadra pazza e imprevedibile di Lane Kiffin che, però, a differenza del recente passato, sembra aver sistemato la fase difensiva. Entrambe le squadre arrivano da una vittoria sofferta – Georgia con Auburn, Ole Miss con Washington State. Per i Rebels è probabile il nuovo cambio di play-caller: dovrebbe tornare Austin Simmons come QB1 dopo le settimane da backup di Trinidad Chambliss, non brillante nella sfida di sabato scorso. È una partita con implicazioni playoff molto importanti: per Georgia, dopo la sconfitta con Alabama, ogni ulteriore passo fasso potrà essere fatale per estrometterla dalla corsa al titolo di conference, per Ole Miss rappresenta un ulteriore banco di prova per comprendere quale sia effettivamente il livello dei Rebels versione 2025. Appuntamento per sabato sera ore 21.30 (DAZN).
LE ALTRE
Le partite di cartello del weekend sono almeno altre due:
Nella notte tra sabato e domenica, infatti, con kickoff per entrambe alle 1.30, ci saranno le sfide tra Alabama e Tennessee (DAZN) da un lato e tra Notre Dame e USC dall’altro. Il Third Saturday in October è la rivalità storica tra Crimson Tide e Volunteers: il match si giocherà a Tuscaloosa e vede favoriti i padroni di casa che arrivano col vento in poppa dopo le 3 vittorie consecutive contro avversari di ranking nella SEC (Georgia, Vanderbilt e Missouri). Tennessee arriva dalle vittorie con Arkansas e Mississippi State ed è il miglior attacco della conference grazie all’asse Joey Aguilar – Chris Brazzell. È una grande rivalità del Sud-Est degli Stati Uniti, è un match in notturna con gli occhi della nazione addosso ed ha enormi implicazioni per la conference ed i playoff. Anche la sfida tra Notre Dame e USC è una storica rivalità del college football: le implicazioni per i playoff ci sono anche qua anche se in tono leggermente minore. Si gioca a South Bend, casa dei Fighting Irish e per questo il favore del pronostico è per Notre Dame.
Altri match da non perdere questa settimana.
Si parte venerdì notte con la sfida tra Miami e Louisville che mette di fronte due delle migliori squadre di questo avvio di stagione della ACC: Miami è favorita di quasi due touchdown ma attenzione a sottovalutare questo tipo di partite. Il sabato è aperto alle 18 dalla sfida tra Vanderbilt ed LSU, nella quale i Vanderbilt Commodores risultano favoriti in un match con un’avversaria di ranking della SEC per la prima volta dal 1978 e contro LSU per la prima volta addirittura dal 1948. Insomma, la stagione di Vanderbilt, comunque vada a finire, ha già dello storico. Sempre alle 18 si segnalano le sfide: Georgia Tech @ Duke, Washington @ Michigan e Oklahoma @ South Carolina.
Alle 21.30 oltre alla già citata sfida tra Georgia e Ole Miss si giocheranno le partite tra Wisconsin e Ohio State, Michigan State e Indiana, Texas A&M e Arkansas e SMU e Clemson. Da segnalare anche il match di Mountain West Conference tra Boise State e UNLV che con tutta probabilità deciderà quale delle due squadre potrà dirsi al comando della conference. Ore 22.00 per il match di BigXII tra la lanciatissima Texas Tech e una Arizona State che esce da una bruttissima batosta subita da Utah 7 giorni fa.
Nella fascia notturna sarà il turno di Oregon (vs. Rutgers), di Texas (vs. Kentucky) e del match tra Missouri e Auburn. Ultimo match da segnalare è la Holy War: la rivalità dello stato dello Utah che si giocherà alle 2.00 al Lavell Edwards Stadium di Provo tra i padroni di casa di BYU e Utah, match che – Cincinnati permettendo – decreterà chi sarà la principale antagonista di Texas Tech nella BigXII.
UPSET ALERT
Molte sono le squadre che potrebbero finire in upset alert – e anche la definizione di upset è di difficile lettura visto che in ben tre partite tra avversarie “di ranking” è favorita quella con il seeding più alto, dunque seguiremo il seeding e non il favore dei bookmakers. Dovendone dire una ci prendiamo BYU: la squadra di Kalani Sitake arriva da una serie di vittorie rocambolesche e po’ fortunose che l’hanno portata fino alla #15 del ranking AP: i Cougars hanno la solita difesa fisica e un attacco che si affida mani e piedi al proprio RB LJ Martin e all’estro del QB true freshman Bear Bachmeier. Utah è una squadra completa che ha in Devon Dampier un playmaker in grado di mettere in difficoltà la difesa di BYU. Se gli dei del football, questa volta, non saranno apertamente schierati con i mormoni, Utah (ranked alla posizione #23) potrebbe fare lo sgambetto.



