Uno sguardo al 2024: Green Bay Packers

Dopo l’anno zero della scorsa stagione, la prima con Jordan Love alla guida della squadra e la prima del dopo Rodgers, quella di quest’anno sarebbe dovuta essere la stagione della conferma per i Packers ma, complici diversi infortuni che hanno “azzoppato” la franchigia del Wisconsin, e soprattutto con la NFC North che si è dimostrata la Division più forte di tutta la NFL con ben tre squadre qualificate ai playoff, Green Bay ha chiuso la regular season con un record di 9-8 e l’accesso ai playoff tramite le Wild Card dove gli Eagles, poi vincitori del SB, hanno sconfitta Love e soci, interrompendo così la loro stagione.

Una season che potremmo definire piena di alti e bassi, e con la partita contro gli Eagles che ha messo in mostra si le doti di GB, capace comunque di limitare Phila a soli 22 punti segnati, ma anche i tanti, troppi limiti visti in stagione; sarà ora compito della dirigenza sopperire a questi limiti prima dell’inizio della prossima stagione.

COME DOVEVA ANDARE…

Le aspettative erano innegabilmente alte attorno a Green Bay: dopo l’exploit della prima stagione da titolare di Jordan Love, i Packers partivano come una delle potenziali pretendenti al Super Bowl, con una offseason sorprendentemente piena di novità per i tifosi green&gold.
Diversi cambiamenti per i Packers, che hanno deciso di continuare sulla filosofia “green” di svecchiamento a partire dai RB, con Josh Jacobs arrivato a sostituire il partente Aaron Jones, mentre per il neo DC Jeff Hafley la dirigenza ha firmato Xavier McKinney, DB ex Giants, arrivato a rinforzare la difesa, reparto sicuramente da migliorare rispetto all’ultima stagione. Il parco ricevitori sembrava pronto al salo di qualità, dopo un ottimo primo anno dei vari Christian Watson, Jaylen Reed e dei due TE Kraft e Musgrave, e le aspettative erano tutte intorno a Jordan Love, fresco di milionario rinnovo e chiamato a guidare i Packers alla conquista del Super Bowl di NOLA

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…E COME E’ ANDATA

Tutto sembrava presagire ad una stagione dalle alte aspettative per i Packers, ma già da week 1 si è capito che le cose non sarebbero andate come previsto per i tifosi: nella prima partita della storia della NFL giocata in Brasile, i Packs hanno subito la sconftta contro gli Eagles, e Jordan Love si è infortunato al ginocchio, con l’infortunio che lo ha poi costretto a saltare le seguenti due partite, ben sostituito però da Malik Willis, vincente contro Titans e Colts.
Dopo la battuta d’arresto contro i Vikings, le quattro vittorie consecutive prima dello scontro divisionale contro i Lions fanno ben sperare i tifosi; DET però ha un altro passo, ed i Packers dopo aver perso nuovamente una sfida divisionale ingranano altre tre W consecutive. A pesare però sono soprattutto le 3 sconfitte nelle utlime cinque partite, contro Lions, Vikings e Bears, che portano i Packers ad arrivare ai playoff dopo due L consecutive.
Nel Wild Card Round giocato a Philadelphia, gli Eagles si sono però dimostrati troppo superiori a Green Bay, complice forse anche la maggiore esperienza del roster di Philadelphia, e l’attacco di GB è caduto, affossato dalla prestazione sottotono del suo QB, che ha chiuso con 3 INT totali lanciati, e solo 10 punti segnati. Un’altra stagione conclusasi prima del previsto quindi per i tifosi di GB, che possono però sperare: il futuro sembra sicuramente più roseo di quello degli ultimi anni.

COSA HA FUNZIONATO…

La difesa. Per una volta possiamo finalmente dirlo anche per la franchigia del Wisconsin; la secondaria dei Packers ha beneficiato nettamente del cambio di defensive coordinator e degli innesti della offseason; la difesa di Green Bay ha chiuso con 19,9 punti concessi agli avversari, sesta in tutta la lega, grazie ad un ottimo front seven, settimi in tutta la lega, e soprattutto ad una stagione ottima da parte della secondaria, terza in NFL per INT messi a segno. McKinney, 8 INT messi a segno è stato sicuramente la stella della secondaria, anche soprattutto a causa degli infortuni patiti dagli altri DB che li hanno spesso limitati. Il running game, con il neo arrivato Josh jacobs, ci ha messo un po’ ad ingranare, ma nelle ultime dieci partite il RB ex Raiders ha messo a segno 14 TD, per la gioia dei tifosi che possono quindi ben sperare per il secondo anno in squadra del running back.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

L’attacco ha vissuto sicuramente molti alti e bassi, a causa soprattutto dei tantissimi infortuni patiti in quel lato del campo; partiamo da Love, infortunatosi ad inizio campionato e che per tutta la stagione ha probabilmente poi combattuto con i “residui” dell’infortunio al ginocchio patito a San Paolo, per poi arrivare al grande problema: il parco ricevitori.
Quando sono stati sani, i WR dei Packs hanno avuto tutto sommato una buona stagione, ma a pesare sono i tantissimi infortuni subiti: da Watson a Wicks, passando per Doubs assente diverse settimane per motivi personali, l’unico WR rimasto sano per gran parte della stagione, ed infatti leader a livello statistico, è stato Jaylen Reed, con il giocatore ex Michigan Spartans che si è piano piano ritagliato il suo ruolo nell’attacco di GB.
L’altro grande problema dei Packers sono stati sicuramente gli special team, con GB che ha trovato un kicker solamente a stagione inoltrata in McManus, e con gli avversari che sono stati spesso in grado di aggirare completamente i ritorni provati dagli uomini di Bisaccia, costringendo quindi spesso la difesa a partire da zone di campo sfavorevoli.

E ADESSO?

Adesso deve scendere in campo la dirigenza dei Packers, e le premesse sembrano essere buone: per la prima volta dal 2002 GB ha selezionato un WR al primo turno del draft, con Golden, ex Texas University che si candida prepotentemente al ruolo di leader WR dell’attacco di Green Bay, e con la seconda pick andata invece a “proteggere” Love, grazie a Anthony Belton, OT da NC State; in free agency sono arrivati invece Mecole Hardman dai Chiefs, e Nate Hobbs, CB dai Raiders che, con le incognite ancora presenti intorno a Jaire Alexander ancora senza rinnovo, potrebbe rivelarsi firma fondamentale per il futuro di Green Bay, con Love e soci chiamati quest’anno ad un solo obiettivo: andare a giocarsi il Lombardi Trophy.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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