Un grafico interessante confermava come i primi due giri del draft dessero una notevole garanzia ai giocatori scelti di non essere tagliati prima di un paio di anni, come era intuitivo visto l’investimento fatto dalle società su questi prospetti, ma, vedendo il draft, mi sono chiesto quanto questi giovani troveranno realmente spazio l’anno prossimo.
Per molti anni si è ritenuto opportuno far maturare i giovani dandogli il tempo di prendere confidenza con gli schemi e con la velocità del gioco, ma ultimamente si propende per buttarli subito nella mischia e vedere di sfruttare al massimo il loro rookie contract per tenere basso il salary cap.
Un tema caldo al draft è la diatriba se per i primi giri si debba scegliere i giocatori in funzione delle need della squadra o del Best Player Available e generalmente sia le squadre che i tifosi propendono per la seconda ipotesi, ma se andiamo ad analizzare quanto poi i rookie vengono utilizzati verrebbe da pensare che si cerchi invece di colmare le need, anche se, secondo me, è più corretto dire che si prende spesso il BPA tra le need della squadra, infatti i giocatori scelti al primo giro sono stati impiegati, nella stagione 2024, mediamente per 662 snap, quindi un numero elevato.
Naturalmente il numero di snap è anche funzione del ruolo, per cui Qb e uomini di linea sono quelli che trovano più continuità di impiego, ma è anche sorprendente che solo 5 rookie su 32 sono stati impiegati per meno di 450 snap e uno di questi è il povero JJ McCarthy che ha saltato tutta la stagione per infortunio.
Questo massiccio utilizzo mi fa riflettere su come si tenda a considerare così importante utilizzare subito un rookie che non ci sono quasi più gli azzardi di giocatori scelti al primo giro che si sapeva già avrebbero saltato l’intera stagione, come l’ex Bengals Cedric Ogbuhei che si era infortunato gravemente alla fine della stagione del college. Quest’anno un linebacker talentuoso come Jihaad Campbell è stato scelto dagli Eagles alla n° 31, rischiando quindi di uscire dal primo giro, proprio perché c’erano delle perplessità sul suo stato fisico, nonostante fosse già stato dichiarato ufficialmente guarito e pronto ad affrontare la stagione. Un’altra considerazione è che la preparazione sempre più professionale al college non solo li rende più pronti ad affrontare il livello della NFL, ma forse ne limita gli infortuni durante il training camp.
I giocatori scelti al secondo giro sono stati invece impiegati, nella passata stagione, per 397 snap di media, pari al 60% dell’utilizzo di quelli scelti in day 1. Qui sale invece molto il numero di giocatori impiegati per meno di 450 snap, addirittura 13 su 32, ed è il motivo per cui io ritengo questo il round più importante del draft, perché è quello che può scavare il solco tra un buono e un cattivo draft.
Quando analizzerete i giocatori che le vostre squadre hanno preso, ricordatevi di queste statistiche, perché vi daranno la percezione di cosa aspettarvi dai rookie che comporranno il roster del prossimo anno.