ELF: review di week 1

La prima giornata della ELF ha visto rispettare tutti i pronostici della vigilia, ma anche palesato il fatto che quasi tutte le squadre devono ancora affinare gli automatismi. Ci sono state due partite particolarmente emozionanti a Parigi e a Madrid dove gli esiti sono stati incerti fino alle ultime battute.

Wroclaw Panthers – Fehervar Enthroners 55-12

I Panthers, nel rispetto del pronostico, si sbarazzano con relativa facilità della compagine ungherese grazie all’efficace gioco di corsa interpretato dal solito Dawid Brzozowski, 113 yard in 17 portate, ottimamente coadiuvato dal nuovo QB Demarcus Irons che in 7 uscite in scrambling ha guadagnato 77 yard. Lo stesso Irons ha utilizzato con parsimonia il gioco areo ma con risultati molto soddisfacenti: 12 completi su 17 tentativi per 113 yard affidandosi al WR Darren Stewart, arrivato dagli Stuttgart Surge, che con 4 ricezioni ha coperto 72 yard.

Gli Enthroners hanno risposto al primo touchdown di Demarcus Irons con una bella combinazione tra il QB Brock Domann e il WR serbo Petar Bajalica. Nel seguito, però i polacchi hanno segnato due TD in pochi minuti, il primo per un passaggio di Irons per Ott Ottender, il secondo con Devan Burrell che ha ritornato in TD un punt per più di 60 yard. Il 28-6 é arrivato per una ricezione in endzone di Darren Stewart, ma all’inizio del secondo quarto gli Enthroners si riavvicinano grazie a Rashad Still. Il primo tempo si chiude sul 36-12 perché arriva un altro TD di Irons con una corsa di un paio di yard. Il secondo tempo, col risultato in cassaforte, é un monologo della squadra polacca che segna prima con Stewart, poi con un ritorno di intercetto di Burrelle, infine, con il meritato touchdown su corsa di Brzozowski.

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Buona la prima per i Panthers che hanno operato bene durante la off season implementando giocatori esperti del calibro di Darren Stewart e Devan Burrell.

Paris Musketeers – Rhein Fire 15-17

I Rhein Fire, campioni in carica, rischiano grosso a Parigi contro l’ambiziosa compagine affidata a Jack Del Rio, il cui Defense Team ha giocato un’ottima partita. I renani hanno certamente risentito della partenza di Glenn Toonga, il RB britannico che garantiva da solo più di cento yard a partita e il gioco di corsa ha prodotto soltanto 90 yard, 62 dei quali guadagnati dal QB Chad Jeffries. Jeffries si é disimpegnato bene anche nel gioco aereo, dove ha fatto un buon 13 su 22 per 130 yard.

Gran parte della responsabilità va riconosciuta alla difesa parigina, molto reattiva specialmente contro il gioco a terra. I Musketeers, come i Fire, hanno distribuito equamente il gioco offensivo tra corse e passaggi risultando efficaci nel gioco a terra con 4,36 yard/rush, grazie a Chris Voumbo, Nicholas Khandar e al QB Jamarcus Henderson. Quest’ultimo ha completato 20 passaggi su 32 per un totale di 144 yard. I Musketeers però, pur avendo macinato più yard, non sono mai riusciti a chiudere i loro drives con segnature pesanti dovendo ripiegare sui calci di Mathis Dupont. Nel complesso le due squadre si sono sostanzialmente equivalse, e la partita é stata particolarmente emozionante perché rimasta incerta fino al termine.

Vanno in vantaggio i francesi con un FG di Mathis Dupont, ma i renani rispondono poco dopo con un rush di Jeffries per 11 yard. Nel secondo quarto é ancora Dupont a mettere 3 punti sul tabellone con un altro field goal, poi, dopo che la difesa parigina é riuscita a resistere a tre tentativi avversari sulla linea delle proprie 2 yard, i tedeschi devono accontentarsi di un facile field goal di Sebastian van Santen per il 10-6.

I Musketeers nel terzo periodo tentano in tutti i modi, con le corse di Henderson e Khandar di avanzare, ma non riescono a concretizzare e si devono ancora accontentare di un calcio di monsieur Dupont. A cavallo tra terza e quarta frazione Chad Jeffries gestisce il suo miglior drive e in poche battute arriva nella red zone francese per poi chiudere con un Td pass di 12 yard per Justin Schlesinger. Il PT da 2 punti porta i tedeschi avanti per 17-9. Questa volta la risposta dei parigini é finalmente efficace e Jamarcus Henderson mette a segno il suo primo TD pass da circa 30 yard per Hugo Tekedam per il 17-15. Mancano ancora quasi dieci minuti, ma le due difese fanno buona guardia e il punteggio non cambia più.

Madrid Bravos – Hamburg Sea Devils 13-12

Una partita molto incerta tra una squadra giovane e in crescita, i Sea Devils, ed una più esperta, i Bravos che hanno il potenziale per lottare per un posto in post season ma devono ancora mettere a punto gli automatismi di gioco. Ne é risultata una partita con molti errori dall’una e dall’altra parte, alternati a belle giocate.

Entrambe le squadre offensive hanno privilegiato il gioco aereo praticati in più del 60% dei giochi, anche con buoni risultati. Reid Sinnett, il QB dei Bravos, proveniente dalla UFL, ha fatto un buon 21 su 33 per 256 yard mentre Micah Leon, che si é alternato con Moritz Maak alla guida dei diavoli, ha chiuso con 20 su 31 per 211 yard. Nel gioco di corsa Amburgo é stata molto più produttiva con una media di 5,71 yard per rush contro le 3,31 realizzate dai Bravos. Tra i tedeschi ha funzionato il tandem degli RB complementari: Chrisman Kyei, molto veloce in campo aperto, e Lucas Hartng Candido, più potente ed efficace nelle corse centrali. Tra gli spagnoli si é particolarmente distinto il WR Aron Cruickshank con 8 ricezioni per 123 yard.

Il primo quarto vede i due attacchi ancora a corto di carburazione e si registra solo il field goal di Eric Schlomm da 40 yard che porta in vantaggio i tedeschi. I diavoli di mare insistono e all’inizio del secondo quarto si portano sul 9-0 con un rush di Kyei dopo che la connection Leon-Robinson aveva portato i Sea Devils fino alle 15 di Madrid. Alla fine del primo tempo però, Sinnett che é molto cresciuto con il passare dei minuti, ha pescato in endzone l’ottimo Jan Flores Calderon, di scuola italiana, che negli anni scorsi aveva molto ben figurato con i Milano Seamen.

La svolta a favore di Madrid arriva nel terzo quarto, quando Leon si é fatto intercettare dal safety Pablo Araya. Nel conseguente possesso, dopo un bel rush di Cruickshank che arriva fino alle 15 di Amburgo, gli spagnoli non riescono a sfondare e ripiegano su un comodo field goal di Alvaro Penas.per il 10-9. La risposta dei Sea Devils non si fa attendere ma una bella corsa di Kyei viene fermata dalla difesa madrilena intorno alle 15 yard. Anche questa volta i baltici devono affidarsi al piede di Schlomm per il vantaggio per 12-10. Nel quarto periodo arriva il field goal risolutivo di Penas che porta i Bravos sul 13-12 che non cambierà più.

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Berlin Thunder – Cologne Centurions 63-14

Partita senza storia tra gli esperti Thunder e i giovani Centurions il cui roster é stato profondamente ringiovanito con l’immissione di molti giocatori pescati nelle serie inferiori del campionato tedesco. La superiorità dei berlinesi si é manifestata nelle yard guadagnate nel gioco aereo: 455 yard con un sontuoso 25 su 27. Jakeb Sullivan, il QB veterano alla quinta stagione ELF ha chiuso con un 22 su 24 per 413 yard e 7 TD pass avendo come target privilegiato il WR Bryce Goggins che ha guadagnato 166 yard, seguito da Nicolaj Schumann con 87.

Berlino ha costruito la sua vittoria con un primo quarto lampo in cui ha messo a segno tre TD per portarsi sul 20-0. I Centurions riescono ad andare in TD per il 20-6, ma poi devono incassare altri tre touchdowns per chiudere il primo tempo sul 39-7. Il secondo tempo segue la falsariga del primo con i Centurions che riescono a segnare un secondo TD ma ne subiscono altri tre per il 63-14 finale.

C’é da capire quale sia la vera forza della franchigia berlinese la cui prestazione é stata favorita dai molti errori dovuti ad inesperienza dei giocatori renani. Col tempo i Centurions miglioreranno sicuramente perché per crescere hanno solo bisogno di giocare ad alto livello.

Munich Ravens – Tirol Raiders 20-7

Quella tra Ravens e Raiders era una delle due partite più attese perché si incontravano due squadre rivali per il titolo della South Division.

Le due rivali hanno giocato un primo quarto di studio, nel quale le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi molto prudenti. E’ stata una partita nervosa in cui ci sono verificati diversi turnover. Il primo é venuto quando il QB dei Ravens Russell Tabor si é visto intercettare da Vincent Muller, ma i Raiders non sono poi riusciti a trarne vantaggio. Il primo quarto si é quindi chiuso, a suon di punt, sullo 0-0. Si entra nel secondo quarto e arriva finalmente la prima segnatura con una corsa di 7 yard di Tabor per il 6-0. I tirolesi però reagiscono subito con un TD pass di 10 yard di Conor Miller per Richard Weber e, per effetto del calcio addizionale, passano in vantaggio per 7-6.

Nel terzo quarto i Ravens imbastiscono un buon drive offensivo, ma un tentativo di TD pass dda 30 yard di Tabor viene intercettato in endzone da Aaron Maddox. Sul finire del terzo quarto l’attacco dei Ravens commette un fumble che viene ricoperto da Paul Kriener. Nonostante i turnover, però, i bavaresi giocano con maggiore convinzione e finalmente nell’ultima frazione, raccolgono i frutti della loro superiorità, prima con un passaggio di Tabor a Justin Rodney che si invola per 30 yard lungo la sideline sinistra. Il PT da 2 punti non va a buon fine e si va sul 12-7. Per finire, nell’ultimo minuto della partita arriva un altro bel passaggio di Tabor che serve in endzone Malik Stanlei. Il PT 2 questa volta riesce e la partita si chiude sul 20-7.

Sugli scudi per Munich oltre a Russell Tabor che malgrado i due intercetti ha passato per 260 yard e 2 TD, Justin Rodney con 142 yard di cui 103 di corsa e 39 dopo ricezione e Malik Stanley con 9 ricezioni per 134 yard. Per i Raiders buona partita del QB Conor Miller che ha passato per 218 yard e del WR Marco Schneider con 7 ricezioni per 94 yard. Deludenti i due RB Tobias Bonatti che hanno corso rispettivamente per 11 e per 19 yard.

Helvetic Mercenaries – Nordic Storm  12-56

Esordio vincente per i Nordic Storm sul campo dei Mercenaries apparsi alquanto dimessi. Gli elvetici non sono praticamente mai stati in partita se non nel primo quarto in cui entrambe le squadre hanno tentato, fallendoli, un field goal a testa. Nel secondo quarto l’offense team scandinavo ha messo il turbo sfruttando appieno il talento di Glenn Toonga e del suo collega danese Anton Witmeur. I due finiranno la partita con 114  e 106 yard rispettivamente, sul totale di 276 corse.

Come sempre, un efficiente gioco a terra finisce per agevolare anche il passing game, e infatti Jadrian Clark con 20 completi su 30, ha guadagnato 248 yrds avendo come target principale l’americano Brendan Beaulieu che ha ricevuto 9 volte per 115 yard e 2 TD.

I Mercenaries, nonostante le 137 yard corse e 151 guadagnate con i passaggi, non hanno avuto la continuità necessaria per concretizzare i loro drive offensivi, e le loro due uniche segnature sono arrivate, la prima da una corsa di 69 yard di Isaiah Weed che si é messo in proprio e il secondo per un fumble ricoperto e riportato in endzone dal DE Nathan Thompset per 41 yard nel terzo quarto. I danesi hanno poi dilagato nell’ultimo quarto segnando altre quattro volte per il 56-12 finale.

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Prague Lions – Vienna Vikings  6-28

I Vikings passano a Praga nel rispetto del pronostico, ma i padroni di casa riescono almeno a limitare il divario entro limiti accettabili. Le statistiche di squadra evidenziano la superiorità dei viennesi in termini di yard guadagnate, 354 contro 225, e in particolare la superiorità del loro passing game che ha prodotto 242 yard a fronte di 19 completi su 33 tentativi.

In grande evidenza tra i Vikings il WR Yannick Mayr che con 7 ricezioni ha prodotto ben 139 yard, ben servito dal riconfermato QB Ben Holmes che l’anno scorso aveva fatto assai bene. Tra i Lions, che hanno mostrato un buon gioco di corsa, si é distinto Adam Zouzelka un “homegrown” che si era fatto notare anche nelle due precedenti stagioni.

I Vikings hanno messo a segno un “uno-due” nel primo quarto con due touchdown passes di Holmes, il primo per Noah Touré, il secondo per Reece Holmes. Sul 14-0 arriva la reazione dei cechi che conducono un bel drive con le accelerazioni di Zouzelka e una bella ricezione di Radim Kalous per completare con un rush centrale di 5 yard dello stesso Zouzelka. La partita resta sul 14-6 fino a metà del terzo quarto, quando Kerri Pajarinenn con una corsa centrale di circa 6 yard varca la gol line. I Lions ci provano ancora, ma la difesa degli austriaci fa buona guardia e nella quarta frazione é ancora Pajarinen a segnare con un’altra corsa centrale di 2 yard per il 28-6 finale.

Stuttgart Surge – Frankfurt Galaxy 33-20

I Surge si presentano subito con una prestazione convincente contro i Galaxy che nella prima parte di gara hanno tenuto testa ai più quotati avversari.

Il primo drive é di Frankfurt che, guidata da Matthew McKay, arriva fino alla redzone avversaria ma deve limitarsi a calciare un field goal che Ryan Rimmler fallisce. Stuttgart risponde andando subito in touchdown con una QB sneak di Reilly Hennessey. I Galaxy però reagiscono bene e vanno a loro volta a segnare con n rush di 2 yard del loro QB. Nel secondo quarto é ancora Hennessey a superare la goal line seguendo la strada aperta dalla sua rinomata linea d’attacco.

Il primo tempo si chiude sul 14-6 ma nel terzo periodo gli svevi prendono d’autorità il controllo della partita e vanno prima in endzone con una corsa breve di Kay Hunter, poi con un TD pass di 15 yard di Hennessey per Jeff Gordon per il 26-6. Si entra nell’ultima frazione e i Surge aggiungono tre punti al loro bottino con un FG di Timo Bronn da circa 35 yard. Raggiunto un vantaggio consistente i gialloblù alzano il piede dall’acceleratore, Lars Heidrich prende il posto di Hennessey in regia e i Galaxy ne approfittano per accorciare le distanze con un ritorno di punt di 75 yard del WR americano Terry Wright. Segue un altro field goal di Bronn da trenta yard e negli ultimi secondi un pass di McKay per Gerald Ameln che riceve sulla sideline destra e corre le dieci yard per entrare in endzone per un dignitoso 33-20 finale

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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