Il suo nome potrebbe non essere noto al grande pubblico, ma è grazie a lui che il football entrò ufficialmente nell’era del professionismo. Il 12 novembre 1892, in un campo polveroso della Pennsylvania, Heffelfinger fu il primo giocatore della storia a essere pagato per giocare a football. Cinquecento dollari per una singola partita, una cifra che oggi potrebbe sembrare irrisoria, ma che all’epoca segnò una svolta storica.
Nato a Minneapolis nel 1867, Heffelfinger era un gigante per i suoi tempi: 1,90 m di altezza e oltre 90 kg di muscoli e potenza. A Yale, dal 1888 al 1891, si impose come uno dei migliori giocatori di college football, guidando la squadra a stagioni leggendarie. Nel 1888, i Bulldogs di Yale chiusero la stagione imbattuti, con un impressionante punteggio combinato di 698-0 contro i loro avversari. Le sue prestazioni gli valsero la selezione per tre anni consecutivi nell’All-American Team di Walter Camp, il padre del football moderno. Ma la vera svolta arrivò poco dopo il college, quando la sua carriera prese una piega inaspettata.

Il football dell’epoca era ancora ufficialmente uno sport amatoriale, ma le squadre dei club atletici cittadini erano pronte a tutto pur di vincere. Così, l’Allegheny Athletic Association decise di ingaggiare segretamente Heffelfinger per un match cruciale contro il Pittsburgh Athletic Club. La cifra pattuita? 500 dollari in contanti, per indossare la maglia di Allegheny e dominare la linea di scrimmage. E il colpo funzionò: Heffelfinger fu decisivo, recuperando un fumble e portandolo direttamente in touchdown. Il match si concluse 4-0 (all’epoca i touchdown valevano quattro punti), con Allegheny vincente grazie alla sua star segreta.
La prova del pagamento emerse solo anni dopo, quando la Pro Football Hall of Fame trovò nei registri dell’AAA l’annotazione: “cash for playing”. Quel documento rappresenta il certificato di nascita del football professionistico.
Dopo quell’iconica partita, Heffelfinger continuò a giocare e allenare, guidando squadre come la University of California, Lehigh University e Minnesota. Fu un ambasciatore del football, contribuendo alla crescita del gioco con pubblicazioni tecniche e promuovendo il passaggio al professionismo.
Nel 1951 fu inserito nella College Football Hall of Fame, riconoscimento doveroso per un uomo che aveva scritto una pagina fondamentale della storia del football. Morì nel 1954, ma il suo lascito continua a vivere ogni volta che un giocatore firma un contratto milionario nella NFL. Oggi, il professionismo è la norma nel football, e i giocatori più forti firmano contratti da centinaia di milioni di dollari. Ma tutto ebbe inizio con un uomo, un compenso di 500 dollari e una partita che cambiò per sempre lo sport.
William “Pudge” Heffelfinger non è solo un nome nei libri di storia: è il primo professionista del football americano. Un pioniere che trasformò un gioco in un business, aprendo la strada allo sport spettacolare che milioni di tifosi seguono ogni domenica.