I recenti rinnovi di Crosby, Garrett e Chase hanno fatto schizzare alle stelle gli stipendi dei Top Player anche in ruoli diversi dal quarterback, ma qual è la forbice tra i giocatori più pagati di ogni posizione, in termini di stipendio medio annuo, e il pari ruolo al decimo posto in termini di ingaggio?
Appare subito evidente dalla tabella soprastante, come la differenza tra il QB più pagato, che non è nemmeno il più forte della lega, e il decimo per ingaggio in quel ruolo, sia relativamente esigua e pari al 15%. La fame di franchise quarterback porta le squadre a pagare tanto giocatori che non si esprimono in campo su valori paragonabili ai loro stipendi.
Guardando invece l’estremo opposto della tabella, notiamo come in testa ci sono due ruoli, centro e running back, che stanno guadagnando sempre più importanza negli ultimi anni. In questi casi, come per i defensive end che occupano il terzo posto in graduatoria, i migliori giocatori nel ruolo vengono riconosciuti come determinanti e capaci di fare la differenza rispetto ad altri considerati “solo” ottimi colleghi. Questo è testimoniato dalla differenza, superiore al 50%, dei loro ingaggi rispetto a quelli percepiti dai decimi dello stesso ruolo.
La maggior parte delle altre posizioni hanno una differenza che gravita attorno al 30%, giustificata probabilmente da un divario minore tra l’ottimo giocatore e quello elite.
Mi preme far notare come variano sensibilmente queste differenze economiche se, anziché guardare il loro stipendio medio, consideriamo la loro incidenza sul salary cap, il cosidetto cap hit. Addirittura, a volte, il cap hit del decimo giocatore più pagato è superiore a quello del pari ruolo con l’ingaggio medio annuo più alto, perché entrano in gioco gli artifizi finanziari che permettono di avere a roster, in determinati anni, giocatori elite con stipendi “normali”, continuando a scommettere sull’innalzamento del tetto salariale.
Tutti i valori in tabella sono da continuare a monitorare, perché è verosimile che gli stipendi dei giocatori elite continuino ad aumentare proporzionalmente all’aumento del salary cap, a discapito dei giocatori di seconda fascia, come testimoniato dalla free agency di quest’anno, che ha praticamente sparato tutte le sue cartucce nel tampering e nel primo giorno, per poi stagnare nei giorni successivi.