I Buccaneers alla vigilia della stagione 2024 erano reduci da un campionato sorprendentemente positivo con Mayfield che ha guidato ottimamente l’attacco, ritornando a livelli che ne hanno fatto la prima scelta assoluta di Cleveland nel 2018; Tampa si è aggiudicata per la terza volta consecutiva la NFC South Division, anche se più per la pochezza degli avversari diretti (Atlanta, Carolina e New Orleans) che per meriti propri. L’incognita era rappresentata dal nuovo OC Liam Coen, dopo che Dave Canales ha lasciato la Florida per diventare HC dei Panthers.
COME DOVEVA ANDARE…
La nuova stagione si presentava ancora più difficile delle passate recenti, con i rinforzi dei team diretti concorrenti di Division e con Liam Coen a ricoprire il ruolo di OC, anche se già Coen e il QB Mayfield avervano già lavorato insieme nella breve esperienza con i Rams. Anche l’HC Todd Bowles ha dovuto subire parecchie critiche sulle chiamate difensive e sulla gestione dell’orologio e dei timeout nei momenti più critici dei match. La favorita della NFC South da molti analisti era Atlanta e Tampa era accreditata di non più di 6/7 vittorie.
…E COME È ANDATA
I Buccaneers hanno vinto per la quarta volta consecutiva la Division con un record di 10 vittorie e 7 sconfitte, migliore della precedente stagione. Ancora una volta il compito è stato semplificato dal valore degli avversari diretti. Tampa, sorprendentemente, ha avuto una partenza positiva nelle prime 4 gare (3-1), con vittorie di prestigio contro Lions e Eagles, team pronosticati ad essere protagonisti nella regular season e nei playoff con il traguardo finale del Super Bowl. Una striscia perdente di 4 match (Ravens, Falcons, Chiefs e 49ers) ha però ridimensionato le ambizioni della franchigia e gli entusiasmi dei tifosi. Dopo 10 giornate il record di 4 successi e 6 rovesci non dava molte chance alla squadra di Bowles; il grosso problema appariva una difesa incapace di fermare gli avversari nei momenti topici delle partite, subendo eccessivamente il gioco aereo. Le 2 sconfitte contro Atlanta posizionavano la squadra della Georgia nella posizione più favorevole per vincere la division.
Nelle ultime 7 partite però Tampa ha saputo conquistare 6 vittorie e il contemporaneo calo di gioco e di risultati dei Falcons (2-6 nelle ultime 8 gare) ha permesso ai Buccaneers di vincere la NFC South e ad accedere ai playoff. Nel primo turno di wild card la squadra della Florida si è dovuta però arrendere agli emergenti Commanders che hanno vinto con un FG allo scadere, segnato dopo che il pallone ha rimbalzato su uno dei pali. In ogni caso, con le premesse iniziali la stagione si deve definire positiva.
COSA HA FUNZIONATO…
Chi pensava che Baker Mayfield fosse un QB che non potesse assicurare ad una squadra NFL delle prestazioni costanti ad alto livello si è dovuto ricredere: 4500 yard, 41 TD e 16 intercetti, nonostante l’attacco fosse guidato da un nuovo OC in Liam Coen! Oltre alle pure statistiche Mayfield è stato l’elemento catalizzatore dell’attacco di Tampa, con il suo entusiasmo e le sue azioni personali. Evans ha giocato un’altra stagione spettacolare: 1004 yard in 74 ricezioni con 11 TD segnati, traguardi raggiunti nonostante abbia saltato 3 partite per infortunio e con l’undicesima stagione consecutiva in cui ha raggiunto le 1000 yard ricevute. Jalen McMillan, rookie da Washington, ha fornito un solido contributo con 461 yard ricevute, segnando 8 TD. Il TE Cade Otton ha assicurato 600 yard e 4 TD ma anche lui ha dovuto saltare qualche match per problemi fisici. Sicuramente una grande sorpresa in positivo è stata la presenza di Bucky Irving, rookie da Oregon, che su corsa ha guadagnato 1122 yard con 8TD e quasi 400 yard su ricezione rendendo l’attacco dei Buccaneers molto equilibrato grazie anche all’altro RB Rachaad White (1006 yard e 6 TD totali tra corse e ricezioni). Nella linea offensiva oltre alle conferme di Wirfs, Goedeke e Mauch da segnalare le ottime prestazioni di Bredeson, al suo primo anno a Tampa, e del rookie (scelto al primo giro) Graham Barton che nella delicata posizione di centro ha dato solidità all’intero reparto. Complessivamente l’attacco è stato statisticamente il terzo migliore della NFL (quarto nelle corse e terzo sui passaggi) nonostante fosse coordinato da Coen, al primo anno con il team.
La difesa è stata decisamente migliore contro le corse (quarta nella lega) rispetto al gioco aereo (28esima su 32 nella NFL) e questo fattore ha penalizzato molte volte il risultato finale. Lavonte David (LB) è stato ancora una volta il miglior placcatore (122 tackle, con 5.5 sack, 9 TFL e 1 intercetto) e dimostrandosi l’anima del reparto. Kancey, DT al secondo anno, nonostante 5 assenze per infortunio è stato il migliore nei sack (7.5) seguito da vicino da Vita Vea (7). Il rookie Tykee Smith e il CB Zyon McCollum hanno totalizzato 2 intercetti ciascuno; McCollum è subentrato a Davis (andato a Detroit) nel delicato ruolo di cornerback titolare. Il kicker Chase McLaughlin ha continuato a fornire ottime prestazioni: per lui 30/32 nei field goal (12/14 da 40 yard e oltre) con il FG più lungo segnato dalle 56 yard!
…E COSA NON HA FUNZIONATO
Purtroppo bisogna partire da un problema non legato alla prestazione del giocatore ma al suo problema fisico: Chris Godwin ha potuto disputare solo 7 partite prima del serio infortunio alla caviglia subito nel match contro i Ravens; nell’occasione si sono sollevate parecchie critiche contro Bowles, colpevole per alcuni di aver lasciato in campo Godwin già con un piccolo infortunio nonostante il destino del match fosse già deciso; il ricevitore ex Penn State fino a quel momento in stagione aveva totalizzato ben 576 yard e 5 TD e sarebbe stato un ulteriore fattore positivo nell’attacco dei Buccaneers. Rachaad White, nonostante le 1000 yard totali, non è riuscito a mantenere il posto da titolare, scalzato dal rookie Irving e, a tratti, è sembrato più efficace nel gioco aereo che in quello sul terreno. Anche Trey Palmer, ricevitore al secondo anno, non ha dato un contributo importante (172 yard e 1 TD) deficit colmato dalla presenza dell’altro rookie McMillan.
Anche in difesa i protagonisti sono stati gli infortuni: Winfield dal suo debutto nel 2020, anno del Superbowl, è sempre stato uno dei migliori nel reparto difensivo di Tampa ma i guai fisici nel 2024 lo hanno limitato a 9 gare, 60 tackle, 2 sack e nessun intercetto. Hall e Diaby, che dovevano essere i difensori capaci di sviluppare una pass rush significativa hanno totalizzato 10 sack in coppia dimostrando che Tampa non ha trovato ancora un valido elemento per questo importante aspetto difensivo; anche Chris Braswell (1.5 sack) scelto nell’ultimo draft proprio per mettere pressione ai QB avversari ha dimostrato di avere davanti molto lavoro per diventare un elemento determinante di questa difesa. Le molte assenze di SirVocea Dennis (solo 4 partite giocate!) hanno penalizzato molto il gioco dei LB interni, con il solo David a fornire numeri importanti. Anche gli special team hanno creato problemi con il punter Camarda (scelto al quarto giro nel draft del 2022) rilasciato in stagione per le sue deludenti prestazioni e sostituito da Jake Browning senza peraltro che il cambio portasse dei miglioramenti alle statistiche.
E ADESSO?
Il futuro della franchigia della Florida può essere roseo potendo basarsi su ottime individualità, soprattutto in attacco: Mayfield, Irving, Evans, Godwin e una linea d’attacco decisamente all’altezza. Godwin, nonostante i dubbi sulla sua completa ripresa dopo l’infortunio, è stato rimesso sotto contratto e una stagione giocata al massimo delle sue potenzialità e senza guai fisici vorrebbe dire molto, dando a Mayfield un valido bersaglio. Dopo la partenza di Coen (destinazione Jacksonville) il nuovo OC sarà Josh Grizzard dopo una stagione come coordinatore del passing game sempre a Tampa e sarà importante che Grizzard si dimostri all’altezza del ruolo. E’ arrivato in Florida l’OLB Haason Reddick e anche lui è una “scommessa”: se ritorna alle prestazioni avute recentemente con Arizona, Carolina e Philadelphia prima dell’esperienza negativa con i Jets può diventare un tassello fondamentale per migliorare la pass rush di cui la difesa ha estrema necessità. Arrivati anche Anthony Walker (LB da Miami) e il punter Riley Dixon per dare stabilità e consistenza negli special team. Importante anche il neo arrivato Charlie Heck, OL che può rappresentare un jolly nella linea d’attacco. Rilasciati Hainsey e Skule (OL), Tryon-Shoyinka (OLB) e Britt (OLB).
Sicuramente anche il prossimo draft dovrà dare risposte importanti ai diversi punti interrogativi in difesa con linee, linebacker e defensive back tutti richiedenti miglioramenti nel personale ma anche negli schemi; anche qui in passato è stato chiamato in causa Bowles che dovrebbe essere responsabile delle chiamate in campo. Tampa guarda alla prossima stagione con buone prospettive e con ottime individualità nei ruoli chiave, potendo contare di giocare in una division che probabilmente è la peggiore come qualità nella NFL. Le ambizioni della squadra della baia restano alte come quelle dei numerosi tifosi, al di là e al di qua dell’oceano.