La valanga Saquon Barkley (Philadelphia Eagles vs Los Angeles Rams 28-22)

Mi piace pensare che tanto i Philadelphia Eagles quanto i Los Angeles Rams si siano lasciati ispirare dalle parole del tanto carismatico quanto sciagurato QB dei Cleveland Browns Jameis Winston, il quale, davanti a condizioni meteorologiche che avrebbero scoraggiato anche un inuit, ha risposto con un sorrisone, ha ringraziato il suo dio per il “true football weather” ed ha tirato fuori forse la miglior prestazione della sua altalenante carriera. Non lo so, fatto sta che Eagles e Rams si sono affrontati senza paura sotto una nevicata di intensità crescente ed alla fine hanno avuto la meglio gli uomini in midnight green col punteggio di 28 a 22, staccando il pass per il Championship Game di NFC. 

Gli Eagles si presentavano forti di un seed migliore, ma non avevano del tutto convinto nella vittoria in Wild Card contro Green Bay, per contro i Rams giungevano al Linc lanciatissimi, sull’onda di un finale di stagione in crescendo culminato con l’upset ai danni dei Vikings di O’Connell. La partita, sebbene sembri un ossimoro rispetto al clima in cui si è giocato, ha vissuto di fiammate. 

La partita

Gli Eagles partono col botto, fake hand-off per Barkley a cui abbocca la difesa di LA e Hurts si invola per 40 yard fino all’endzone avversaria, 6 a 0 perché Jake Elliot sbaglia l’extra point. I Rams rispondono rapidamente con un buon drive condotto dal veterano Stafford, che deposita l’ultimo pallone nel grembo del suo TE Higbee per il provvisorio 6 a 7. E’ palese che le difese debbano ancora prendere le reciproche misure perché siamo sempre nel primo quarto quando Saquon Barkley regala la prima perla della serata infilandosi in un gap aperto poeticamente dall’offensive line e concludendo in endzone un’elettrizzante corsa da 62 yard: 13-7 Philly. 

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Il prato è ancora verde quando a pochi secondi dalla fine del primo quarto Stafford lancia una bomba da 60 yard che viene completata da Demarcus Robinson con grande bravura e con la complicità del CB Eagles Isiah Rodgers, subentrato all’infortunato Mitchell, che in undercut tenta un complicato intercetto. Karty trasforma successivamente il field goal del 13-10. Un primo quarto spettacolare si conclude mentre la neve inizia a fioccare copiosa dal cielo della Pennsylvania. 

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Forse per necessità di adattamento alle nuove condizioni, forse perché i rispettivi Defensive Coordinator iniziano ad apportare i primi aggiustamenti, fatto sta che il secondo quarto scorre senza squilli particolari. Nella terza frazione il RB di LA, Kyren Williams, si rende autore di una bella corsa tra le maglie di philly e Karty sigla un nuovo field goal che vale il pareggio momentaneo, cui risponde prontamente Elliot per il 16-13. 

Jared Verse e compagni sono stati in costante pressione su Hurts da inizio partita, pressione che si concretizza anche con una safety ad opera di Thomas e che porta a meno uno i Rams. L’inerzia della partita sembra girare su questa giocata, ma nei due drive seguenti i due ex rookie da Georgia, Jalen Carter e Nolan Smith, forzano al fumble prima Kyren Williams e poi Stafford dando facoltà a Philadelphia di portarsi sul 22-15 in virtù di due calci nella bufera, ben trasformati dal duo Mann-Elliott. 

Siamo nel quarto quarto inoltrato, meno di cinque minuti dalla fine ed il prato è coperto da una coltre di candida neve, è in questo scenario che Saquon Barkley e Jalen Hurts si scambiano uno sguardo di intesa pre snap ed il fenomenale runningback numero 26, con un cut repentino sulla sinistra, trova un varco nella linea e si invola per 78 yard a siglare il secondo touchdown personale, mandano il Linc in delirio ed il tabellone sul 28 a 15, perché Elliott sbaglia nuovamente l’extra point. 

Sembra finita e devono averlo pensato anche i difensori guidati da Fangio, poiché nel drive successivo Matthew Stafford fa viaggiare la catena indisturbato ed in meno di due minuti scarica il touchdown del 22 a 28 nelle mani di Colby Parkinson: one-score game. 

Mancano ancora due minuti e mezzo, Hurts riesce a far spendere tutti i time out a Los Angeles, ma non riesce a tenere Stafford fuori dal campo fino alla fine. Con un minuto e trenta a disposizione l’Offense di McVay si ripresenta sulle “piste” e Nacua con un catch incredibile porta i suoi in redzone, tutto fa pensare alla remuntada perfetta, quando su un terzo e due un immenso Jalen Carter sfonda le linee californiane e con le parvenze di uno Yeti in maglia verde piomba su Stafford inglobandolo con un sack magistrale. Ne segue un quarto e lungo della disperazione che cade nella neve e che sancisce la sudata vittoria dei padroni di casa.

Analisi e commento

Poteva essere alla wild card, invece la sorte ha voluto che Commanders ed Eagles si affrontino nell’atto finale della conference, per staccare un biglietto di sola andata con destinazione New Orleans.
Forse perché avendoli in division li ho visti da vicino, ma anche parlando con gli amici di Fly Eagles Fly Italia, i ragazzi timonati di Jayden Daniels erano gli ultimi che avremmo desiderato affrontare in post season. Una squadra senza evidenti punti deboli, guidata da un dual-threat QB fenomenale e che non pasticcia mai, con play makers in tutti i ruoli dell’attacco, buone linee, ben allenata e, soprattutto, con niente da perdere. Tuttavia, a differenza dei poveri Lions, gli Eagles avanzano senza convincere fino in fondo chi guarda e, se non altro, lo scetticismo riduce il rischio di sottovalutazione. 

E’ uno scetticismo lecito perché ancora una volta il passing game si è visto poco (Hurts 15 completi per 128 yard), nascosto dal meteo, dalle magie di Barkley (205 rushing yard e 2 TD) e da qualche drop di troppo di AJ Brown (2 ricezioni su 7 target e sole 14 yard) cui nemmeno la lettura motivazionale ha portato consiglio, stavolta. La difesa di Fangio ha ben sopperito all’assenza di Dean con l’alternanza tra Trotter Jr e Burks e nel corso della gara ha reagito anche all’infortunio di Mitchell, per il quale si spera in un recupero tempestivo. C’è un nome che ho voglia di scrivere, senza bisogno di aggiungere altro: Jalen Da’Quan Carter. 

Bene i Rams di McVay, pass rush imponente, ben 7 sack su Hurts di cui 2 firmati Jared Verse, indiscutibile DROY di stagione, meno bene sulle corse però, come urlano le 205 yard arate da Saquon Barkley. Stafford ha lanciato 26 completi su 44 per 324 yard e 2TD, distribuendo target su tutti i suoi skill player. Sono a conti fatti i due fumble consecutivi a pesare sul risultato finale, avvenuti in un momento in cui Los Angeles aveva il possesso per cambiare il suo destino. McVay è garanzia di longevità del progetto, Stafford forse meno, ma da quelle parti hanno sempre dimostrato di saper draftare con sapienza. Stagione positiva che si chiude con la vittoria della division, dopo un inizio tutt’altro che fortunato. 

A cura di Riccardo Spada, Fly Eagles Fly Italia

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