Nella diciottesima e ultima giornata della regular season della NFL i New Orleans Saints facevano visita ai Tampa Bay Buccaneers in un ormai classico duello divisionale. La squadra della Louisiana (5-11) non aveva più nulla da chiedere al campionato se non quello di rendere la vita difficile a Tampa, rivale da anni, pur dovendo fare a meno di Carr, QB titolare, e di Kamara (RB) e Werner (LB) importanti elementi. Tampa (9-7) era costretta alla vittoria per mantenere il vantaggio su Atlanta e vincere così la propria division. La franchigia della Florida lamentava ancora le assenze di Winfield (S), Dean (CB), Otton (TE) e di Whitehead (S) vittima di un incidente stradale alla vigilia del match.
I Saints partono per prima in attacco affidandosi alle corse di Edwards-Helaire e ai lanci di Rattler per Wilson, Johnson e Valdez-Scantling ma, arrivati in red zone, devono affidarsi a Grupe per il FG che sblocca il risultato: 3-0. Il primo drive dei Buccaneers vede protagonisti i rookie: Irving sulle corse e Culp e McMillan con le ricezioni; su un quarto down e punt decisiva una penalità di New Orleans che permette a McLaughlin di entrare in campo e calciare il FG del momentaneo pareggio: 3-3. Il successivo possesso dei Saints si sviluppa in 5 minuti, con diverse penalità da entrambe le parti, e vede la sua chiusura ancora ad opera di Grupe: 6-3 con il secondo quarto appena iniziato. L’attacco coordinato da coach Coen e guidato sul campo da Mayfield dimostra tutte le sue difficoltà e deve liberarsi presto dell’ovale con un punt. Il team di coach Rizzi (HC ad interim) si rende protagonista ancora di un lungo drive (80 yard in più di 7 minuti) finalizzato da Pettis che riceve un preciso lancio di Rattler: 13-3. Mayfield si affida al veterano Evans e al rookie Irving per avvicinarsi pericolosamente alla end zone ma deve accontentarsi di un altro FG di McLaughlin: 13-6 con poco più di un minuto sul cronometro prima dell’intervallo. L’attacco ospite non ci sta e, grazie a 7 completi consecutivi di Rattler per i suoi ricevitori, si affaccia alla red zone da dove Grupe colpisce ancora: 16-6 con le squadre che guadagnano gli spogliatoi.
L’attacco dei Buccaneers apre la ripresa con un ritmo migliore di quello mostrato nella prima parte del match con lo stesso Mayfield protagonista di un paio di corse personali e con il QB che trova il TE Durham (che sostituisce Otton) in touchdown: 16-13. Ora è l’attacco dei Saints che sembra avere difficoltà dovendo presto ricorrere al punt. Ma nel nuovo possesso di Tampa Mayfield, su un terzo down, forza un passaggio e si fa intercettare dalla difesa di New Orleans; da una posizione favorevole in breve gli ospiti segnano ancora, sempre con il positivo Grupe: 19-13. I due attacchi faticano contro le opposte difese ed entrambi devono liberarsi del pallone con un punt. Con il terzo quarto che si avvicina alla conclusione i Buccaneers sono quasi con le spalle al muro, dovendo vincere se vogliono essere sicuri dei playoff; oltre alle corse di Irving e alla ricezione di Culp è sempre Mayfield che si carica sulle spalle la squadra con 3 corse personali fino ad un lancio di una trentina di yard per McMillan direttamente in endzone: 19-20 e primo vantaggio del team di coach Bowles, con 10 minuti ancora sul cronometro. New Orleans non sembra più trovare soluzioni in attacco con Rattler che subisce la pressione della difesa di casa. Evans è protagonista di ricezioni fondamentali, una addirittura su un terzo down giocato dalle proprie 7 yard ma è ancora Mayfield che, su un gioco “rotto”, si invola per una trentina di yard su un terzo down e 12 yard da prendere. L’inerzia e il morale sembrano pendere decisamente per Tampa e Irving, con una corsa di 11 yard, segna il TD dell’allungo: 19-27 quando sull’orologio mancano 2 minuti. Rattler & Co cercano in tutti i modi di impensierire i Buccaneers ma un quarto down non trasformato rida il possesso a Tampa con 36 secondi rimanenti. Mayfield, invece di inginocchiarsi, lancia per Evans permettendo così a “Big Mike” di raggiungere le 1000 yard ricevute ed entrare nel libro dei record della NFL, rendendo epico il finale del match. Tampa vince la Division e va ai playoff e il ricevitore #13 guadagna il bonus da 3 milioni di dollari!
I Saints (5-12) hanno onorato una partita senza alcun obiettivo da raggiungere, mettendo fine ad una stagione disgraziata in cui i numerosi infortuni, uno su tutti al QB titolare Carr, hanno complicato il percorso della squadra della Louisiana. Rattler (26/42, 240 yard, 1 TD e 0 intercetti, con 2 sack subiti) ha dimostrato carattere e voglia di giocarsi la partita fino alla fine anche se non sempre in modo lucido. Il miglior RB è stato Edwards-Helaire (26 yard in 8 portate) ma il gioco sul terreno non è stato decisivo e non ha dato imprevedibilità all’attacco di New Orleans. I due TE, Johnson (80 yard) e Moreau (31 yard) sono stati I ricevitori più cercati da Rattler, con Valdez-Scantling (33 yard) miglior ricevitore di ruolo e Pettis autore dell’unico TD dei suoi. Penalizzante è stata la statistica sui terzi down: 3 su 13 anche se l’attacco complessivamente ha sfiorato le 300 yard totali. Davis (9 tackle) è stato il miglior placcatore, con Sewell autore dell’unico sack messo a segno dalla difesa ospite; troppo debole la pass rush (1 solo QBHit) per impensierire Mayfield e complicare i piani di attacco di Tampa.
I Buccaneers (10-7) dopo una difficile prima parte di match sono riusciti a trovare soluzioni in attacco e la difesa ha efficacemente contrastato l’attacco di New Orleans. Mayfield (21/32 per 221 yard, 2 TD e 1 intercetto, con 1 sack subito) come tutto il team è partito in sordina ma nel quarto e decisivo quarto ha guidato i suoi con carattere, come testimoniato dalle 68 yard guadagnate su corse personali. Irving ha definitivamente dimostrato chi è il RB #1 della squadra: 89 yard e 1 TD su corsa. Tra i ricevitori ancora una volta Evans è stato il migliore con 89 yard che gli hanno permesso di raggiungere Jerry Rice nel libro dei record con 11 stagioni con 1000 yard ricevute; McMillan ha dato il solito e solido contributo: 1 TD e 74 yard ricevute mentre il duo di TE Durham-Culp ha totalizzato 52 yard e 1 TD. In difesa il miglior placcatore è stato Hayes con 11 tackle seguito dal solito David mentre Diaby e Vea sono stati gli autori dei 2 sack.
New Orleans ha chiuso una stagione segnata da troppi infortuni che hanno compromesso qualsiasi velleità di inizio stagione e dovrà decidere chi sarà il nuovo Head Coach che la guiderà nel prossimo campionato. Il running game non ha dato grandi risultati mettendo troppa pressione a Rattler e al corpo ricevitori. La difesa nella seconda fase del match ha concesso troppo all’attacco di Tampa che ne ha approfittato. La dirigenza dei Saints è già al lavoro per allestire una squadra più competitiva per la prossima stagione. I Buccaneers hanno rischiato di perdere una partita decisiva per le loro sorti e solo nell’ultimo quarto hanno dimostrato l’enorme potenzialità del loro attacco che è un giusto mix di veterani (Mayfield, Evans, Shepard) e di giovani (Irving, McMillan, Culp e Durham). Anche la difesa, dopo aver concesso troppo nei primi tre quarti, ha trovato la chiave per bloccare l’attacco avversario. Ora la squadra di coach Bowles, dopo aver conquistato il seed #3 nella NFC grazie alla vittoria di Seattle sui Rams, giocherà la wild card contro Washington ed è un risultato che nessuno nella baia della Florida, a inizio stagione, pensava di raggiungere.