Vittoria di mestiere (Kansas City Chiefs vs Houston Texans 27-19)

I Chiefs nella corsa al seed 1 superano anche i buoni Texans dimostrando una volta di più che forse sono meno spettacolari che negli anni scorsi, ma hanno certamente sviluppato la capacità delle grandi squadre di vincere commettendo il minor numero di errori e voltando a proprio vantaggio gli errori degli avversari.

Le statistiche, in termini di terreno conquistato dai due attacchi, sono molto simili: Houston ha corso per 4,94 yard/carry e passato per 5,82 yard/attempt mentre Kansas City ha corso per 4,43 yerds/carry e passato per 6,12 yard/attempt, ma quello che ha fatto la differenza a favore dei giallorossi sono stati i due intercetti e, soprattutto, la maggiore capacità di andare in touchdown una volta affacciatisi nella red zone avversaria. I Chiefs, in 5 viaggi entro le 20 di Houston hanno realizzato 3 TD contro un solo TD segnato dai Texans su tre viaggi in red zone.
Un altro elemento che ha contribuito al successo dei campioni in carica é stato il ricorso al gioco su terra, che ha rappresentato il 41% delle selezioni ed ha portato alla conquista di 124 yard, mentre Houston ha giocato su terra solo il 30% delle azioni, nonostante un rendimento leggermente più alto.
Houston ha giocato, come sempre, una buona partita difensiva e il solito gioco aereo molto redditizio, con le 98 yard di Tank Dell, le 60 di Nico Collins e le 45 di Dalton Schultz, ma ha pagato con i due intercetti, il primo dei quali al primo drive offensivo che poi Patrick Mahomes ha monetizzato con il TD del 7-0. Mahomes ha trovato invece nel rookie Xavier Worthy un target da 65 yard in 7 catch ma si é affidato molto a passaggi nel medio raggio a bassa percentuale di errore che si sono rivelati vincenti. Una menzione a parte va fatta, e non é una novità, alla efficiente difesa orchestrata da Steve Spagnuolo, che ha certamente contribuito a fermare il gioco su corse di Houston.

Il primo possesso dell’incontro é dei texani, ma Stroud si fa intercettare da Jaden Hicks e nel conseguente drive offensivo KC va in TD con un’uscita in scramble di 15 yard di Mahomes.
La risposta di Houston arriva fino alle 15 dei Chiefs, ma per accontentarsi di un FG di Ka’imi Fairbairn. All’inizio del secondo quarto i Texans coronano un bel drive da 82 yard con il TD pass di 10 yard di Stroud per Schultz e si portano in vantaggio per 10-7, ma la replica dei Chiefs arriva nel possesso successivo con una corsa di 3 yard in endzone di Kareem Hunt.
Mancano poco meno di cinque minuti al riposo e un altro promettente drive di Houston finisce per l’intercetto di Trent McDuffy che l’offense di Kansas City capitalizza con il field goal da 44 yard di Harrison Butker per il 17-10.

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Nel terzo periodo Houston ha l’opportunità per pareggiare grazie ad un bel TD pass di 30 yard di Stroud per Tank Dell, ma Fairbairn fallisce la trasformazione e si resta sul 17-16. Dell dovrà uscire dal campo in barella per un bruttissimo infortunio e questo avrà un peso soprattutto psicologico sul resto della partita a cominciare dalla trasformazione mancata.
Prima dell’ultima inversione di campo Mahomes chiude un drive da 80 yard con un pass di 8 yard per Xavier Worty per il 24-16 che porta a otto i punti di vantaggio da gestire.
I Texans ci riprovano, ma poi sulle 20 di KC sono costretti ad accontentarsi del FG di Fairbairn da 38 yard. I Chiefs rispondono con un drive in cui consumano sei minuti e mezzo per segnare un altro FG da 27 yard che riporta il vantaggio a otto punti. L’ultimo tentativo di Houston é un three & out e la partita finisce con Mahomes che si inginocchia

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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