Vista sui playoff (Denver Broncos vs Indianapolis Colts 31-13)

In una giornata in cui il rookie Bo Nix non convince e subisce ben tre INT, ci pensano la difesa e lo special team dei Denver Broncos a trovare la nona vittoria in campionato ai danni dei malcapitati Indianapolis Colts, sempre più lontani da un posto ai playoff e che non possono fare altro che piangere sui propri errori, con ben 4 turnover commessi dall’attacco guidato da Anthony Richardson, autore di due INT, che non permettono ai Colts di mantenere l’iniziale vantaggio, e di non sfruttare una giornata no dell’attacco di Denver.

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Il primo quarto sembrava l’inizio di una gioranta perfetta per i tifosi di Indy: Richardson aveva trovato il TD nel primo drive della partita con uno scramble sulla destra, e la secondaria dei Colts era riuscita a mettere le mani sul pallone di Bo Nix al primo drive giocato dall’attacco dei Broncos, con il successivo FG di Gay per il 10-0 ad inizio secondo quarto che sembrava precludere ad un dominio per il resto della partita; i Broncos però non piangono sul latte versato, e riescono a ridurre lo svantaggio grazie a Nix, che trova Trautman per il TD del momentaneo 10-7. Il resto del secondo quarto è dominato dalle difese, con quella dei Broncos che intercetta Richardson, e quella dei Colts che concede poco e nulla a DEN, con il field goal di Gay che manda le squadre negli spogliatoi sul 13-7 in favore di indianapolis.

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L’inizio del 3° quarto è l’inizio “dell’incubo” per i Colts, che prima intercettano Nix, poi Taylor, involatosi per il TD, lascia cadere il pallone prima di entrare in endzone, con Indianapolis che vede così svanire il TD del possibile 19-7; Denver però non capitalizza, e bisogna aspettare il 4° quarto per la svolta della partita: i Broncos si portano avanti con il TD pass di Nix per Adkins, e poi è il trick play a condannare i Colts, con Nik Bonitto che intercetta il lateral di Indianapolis e lo riporta in TD per il 24-13; prima della fine dell’incontro Richardson si fa nuovamente intercettare, ed è Sutton a chiudere la partita con la ricezioe su pass di Nix per il definitivo 31-13.

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Ottava sconfitta per gli Indianapolis Colts che vedono le loro possibilità di accedere ai playoff ormai ridotte ad un lumicino; a pesare, tanto, sul risultato della partita è la prestazione dell’attacco di Indy, che per i primi due quarti sembrava funzionare bene, salvo poi “sciogliersi” nel momento più importante della partita.
Jonathan Taylor non è sicuramente un RB che ci ha abituato a quel tipo di errori, ed invece il giocatore ex Wisconsin è rimasto vittima del “fumble pre touchdown”, che è costato ai Colts sei punti, ed ha dato vigore ai Broncos, subito dopo che la franchigia di Denver era riuscita a portarsi in vantaggio per la prima volta da inizio partita; il “culmine” è poi arrivato con il pick six di Bonitto, che da possibile trickplay si è trasformato in incubo per l’attacco di Indianapolis, con un Richardson a dir poco evoluto da quello visto la scorsa stagione, e all’inizio di questa regular season, e con al stagione che sembra ormai indirizzata alla mediocrità, e ad un gennaio passato a vedere le altre squadre giocare.

Se I Colts sembrano ormai fuori definitivamente dai playoff, i tifosi dei Broncos possono prepararsi alla postseason: Denver infatti con la vittoria contro Indy fa un grande salto in classifica e mette una grossa ipoteca su uno dei posti disponibili in AFC per l’accesso ai playoff; in una giornata in cui Bo Nix non convince, nonostante i tre TD, a causa dei tre INT lanciati, la protagonista è la difesa di Denver, che chiude con ben cinque takeaways, 2 INT, di cui uno riportato direttamente in TD, salvando così la partita, e regalando la nona vittoria ai Broncos.
Resta ora da capire a quale seed possono puntare i Broncos, che dovranno affrontare tre difficili partite contro Chargers, Bengals e Chiefs, ma che con una sola vittoria, strapperebbero un pass per i playoff per la prima volta dal 2015, quando Manning portò un Super Bowl in Colorado.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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