Al Raymond James Stadium di Tampa i Raiders erano ospiti dei Buccaneers. La squadra del Nevada (2-10) arrivava da una serie di 8 partite perse, anche se nel match precedente contro i Chiefs Las Vegas ha dimostrato di avere del potenziale; nella partita di oggi doveva rinunciare ai 2 RB titolari White e Mattison e affidarsi al QB O’Connell, con Minshew ancora in IR. Tampa (6-6) reduce da 2 successi di fila, annoverava diversi infortunati, tutti in difesa: Tryon (OLB) Britt e Russell (ILB) Edwards e Hayes (DB).
I padroni di casa partono in attacco trovando subito un buon ritmo e affidandosi ai vari White, Irving, Shepard ed Evans arrivano agevolmente in red zone da dove Mayfield pesca in touchdown McMillan per il primo vantaggio: 0-7. In attacco i Raiders invece fanno subito fatica e dopo un sack subito da O’Connell devono ricorrere al punt e ridare il possesso ai Buccaneers a metà campo. Con la posizione favorevole, una ricezione del TE Otton e due buone corse di White, in breve Mayfield riesce a trovare ancora White che segna il TD del 0-14; sembra tutto troppo facile per Tampa…. Las Vegas, anche per colpa di una penalità, deve ancora liberarsi dell’ovale e l’attacco coordinato da coach Coen riparte con il primo quarto che si esaurisce.
Ad inizio di seconda frazione il primo episodio che incrina l’efficacia del reparto offensivo casalingo: Mayfield tenta un lancio laterale su McMillan ma Chaisson è efficace nello stoppare il passaggio e impossessarsi del pallone dando un’ottima posizione di campo alla propria offense ma O’Connell commette subito un fumble, ricoperto da David. Rientra Mayfield che, poco dopo, subisce un sack e commette a sua volta un fumble che riporta i Raiders in attacco già nella metà campo favorevole; le ricezioni di Mayer e Bowers portano gli ospiti a ridosso della end zone in cui entra direttamente O’Connell con una classica QB sneak: 7-14. Nel frattempo tra le fila dei padroni di casa escono per infortunio Winfield (S) e Irving (RB) e non rientreranno più. Ora Tampa fa molta più fatica a muovere il pallone, grazie alla pressione degli avversari e alle penalità chiamate dalla crew arbitrale. Gli ospiti, tornati in attacco, trovano in McCormick (RB) un’ottima arma per guadagnare yard anche se devono accontentarsi del FG di Carlson che li riavvicina nel punteggio: 10-14. I Buccaneers cercano di chiudere il primo tempo portandosi in posizione pericolosa, grazie alle ricezioni di Shepard, Evans e McMillan. Dopo che una penalità vanifica la buona prestazione della difesa di Las Vegas su un quarto down giocato, è Mayfield che, nel tentativo di pescare in end zone Otton, si fa intercettare per la seconda volta con il secondo quarto che si conclude e le squadre che guadagnano gli spogliatoi.
Il terzo quarto viene aperto dai Raiders con un drive di una decina di minuti che li porta in red zone ma, sul più bello, O’Connell, nel tentativo di trovare il suo TE Bowers, viene intercettato sulle 7 yard da Smith. Tampa è sempre più in difficoltà in attacco, senza le invenzioni di Irving e la costante pressione della difesa ospite. O’Connell riparte da metà campo e rischia un altro intercetto ma la chiamata arbitrale annulla la bella giocata della safety Merriweather, lasciando gli ospiti in attacco anche se ben presto devono ricorrere al punt; nel drive O’Connell esce per infortunio dopo il contatto con Kancey che rischia la penalità per condotta antisportiva.
A inizio quarto quarto anche i Buccaneers devono affidarsi a Browning (nuovo punter dopo il taglio in settimana di Gill) e ridare il possesso a Las Vegas che schiera Ridder come QB: “3 and OUT”. Con i Raiders che sembra abbiamo dato tutto quello che potevano Tampa ritorna quella del primo quarto: una ricezione di Evans e una corsa di Tucker, entrambe per una trentina di yard, avvicinano il proprio attacco al touchdown che vien siglato ancora da White con una corsa di 3 yard: 10-21. Subito dopo Ridder sembra subire un intercetto ma sono ancora gli arbitri che annullano il quasi turnover di McCollum e il QB neo entrato riesce a portare i suoi in red zone ma anche questa volta devono ricorrere al piede di Carlson: 13-21. Ci si avvicina al “two-minute-warning” con Mayfield che trova Otton per un gran guadagno (44 yard) che vanifica i timeout chiamati da coach Pierce. Mayfield trova ancora McMillan che sigla il secondo TD di giornata: 13-28. Nel tempo restante, a match ormai chiuso, Ridder tenta di avvicinare i suoi alla end zone ma il cronometro si azzera con i Raiders sulle 30 yard e un disperato lancio di Ridder per Meyers.
I Raiders (2-11) nonostante una stagione già segnata in negativo, hanno dimostrato soprattutto nella fase centrale del match di poter giocarsi la sfida. O’Connell (11/19, 104 yard, 0 TD, 1 intercetto e 1 sack subito) non ha sfigurato guidando la sua squadra nel tentativo di rimonta nella parte centrale del match ed è dovuto uscire anzitempo per il colpo di Kancey che nell’occasione è stato graziato del fallo commesso; Ridder (12/18 per 101 yard) è entrato quando la partita era ancora in equilibrio e non ha inciso. McCormick come RB backup ha ben figurato, con 78 yard in 15 portate e 11 yard ricevute. Il miglior ricevitore, in una giornata in cui Bowers non si è particolarmente distinto, è stato l’altro TE Mayer (7 ricezioni per 68 yard) con il quasi omonimo WR Meyers (67 yard in 7 ricezioni) a totalizzare gli stessi numeri; Bowers (49 yard in 3 ricezioni) non ha inciso sull’andamento del match. La statistica sui terzi down (4/13) ha penalizzato l’attacco coordinato da coach Turner. La difesa, soprattutto nella fase centrale dell’incontro, ha ben contenuto l’attacco avversario, totalizzando complessivamente 4 sack, 2 intercetti, 2 fumble provocati di cui 1 recuperato; ha però concesso troppi giochi chiave nella fase finale della sfida che ha dato il successo a Tampa. Il miglior difensore è stato Moherig con 8 tackle, 0.5 sack, 3 difese sui passaggi e 1 fumble recuperato.
I Buccaneers (7-6) hanno iniziato subito bene ma poi si sono smarriti in attacco, commettendo troppi errori. Mayfield (18/29, 295 yard, 3 TD, 2 intercetti e 4 sack subiti) è apparso spesso in difficoltà, fatto che lo ha portato a forzare eccessivamente commettendo 2 intercetti evitabili e subendo un sack con conseguente fumble. White, con la prematura uscita di Irving (da verificare la sua condizione), ha ben figurato con 90 yard in 17 portate e 1 TD aggiungendo 19 yard su ricezione e un altro TD. Tucker (47 yard) è stato autore della corsa a fine partita che ha condotto al TD dell’allungo decisivo. Evans (69 yard) è scomparso dal campo in ampi momenti del match anche se ha compiuto ricezioni notevoli nella fase finale e decisiva dell’incontro. McMillan ha segnato ben 2 TD (con 59 yard), ben supportato anche da Shepard (63 yard). Anche il TE Otton (70 yard) ha dato il suo solido contributo. Il reparto difensivo, già penalizzato dalle numerose assenze, ha dovuto far fronte all’uscita di Winfield e ha patito eccessivamente l’attacco non eccezionale dei Raiders; ancora troppa poca pass rush (1 solo sack) anche se ha subito solo 1 TD; David è stato ancora una volta il migliore dei suoi con 7 tackle, 1 sack, 1 TFL e 1 fumble ricoperto. Decisivo anche l’intercetto di Smith in piena red zone e nel momento più critico per Tampa.
Nella prossima giornata i Raiders ospiteranno all’Allegiant Stadium gli Atlanta Falcons, diretti avversari dei Buccaneers per la vittoria di Division; Atlanta ha subito 4 sconfitte consecutive, perdendo in un mese la testa della NFC South a vantaggio di Tampa. I Falcons hanno però dimostrato di avere un solido impianto di gioco, nonostante l’appannamento del QB Cousins nelle ultime partite. Las Vegas cercherà in tutti i modi di dare un senso ad una stagione ormai compromessa in cui però la squadra del Nevada ha dimostrato di avere del talento, sia in attacco che in difesa. I Buccaneers voleranno a Los Angeles per affrontare i Chargers che hanno perso contro i Chiefs con il solito FG di Kansas City allo scadere. La squadra di coach Jim Harbaugh può contare su una difesa ben attrezzata anche se l’attacco non figura tra i migliori della lega ed è ancora in corsa per un posto ai playoff nella combattuta AFC. Tampa sarà in un testa a testa fino a fine stagione contro Atlanta per vincere la propria division e il match che si giocherà al SoFi Stadium si preannuncia molto combattuto. La fase calda della stagione NFL è arrivata e le squadre ancora in corsa per la postseason devono dimostrare di voler vincere, giocando le proprie carte fino all’ultimo secondo dell’ultima partita.