Dieci vittorie per i Vikings (Arizona Cardinals vs Minnesota Vikings 22-23)

Dopo 60 minuti di testa a testa, i Vikings riescono a superare Arizona nel finale e volano in doppia cifra nelle vittorie stagionali.

È una partita strana quella che vede contrapposti Vikings e Cardinals allo U.S. Bank Stadium di Minneapolis. Nel primo tempo non ci sono touchdown, e si va negli spogliatoi sul punteggio di 9-6 a favore degli ospiti. I protagonisti delle marcature sono i due kicker, Chad Ryland e John Parker Romo, autori entrambi di buone prestazioni in una sfida in cui la scelta di andare tra i pali è stata una costante.

Gli attacchi faticano a carburare nella mezz’ora iniziale di gioco, ed è solo a terzo quarto inoltrato che Murray trova Marvin Harrison Jr. in endzone per il primo touchdown di giornata. Subito dopo Darnold risponde presente: risale il campo con facilità per poi passarla al tight end Mundt, che porta la partita sul 19-13. Murray si fa intercettare, e un altro piazzato di Romo porta Minnesota sul -3. La palla è nelle mani dei Cardinals, che sul 4&goal decidono di calciare tra i pali. Il field goal va a buon fine, ma l’attacco dei Vikings arriva in endzone e segna il td del 23-22 che consegna loro la vittoria.

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Arizona partiva svantaggiata nella partita di domenica, contro una squadra che in questa stagione sta superando le migliori aspettative ed è seconda in NFC, con un ottimo record di 10-2. Senza levare alcun merito ai Vikings, crediamo però che siano stati i Cards a perderla, più che i padroni di casa a vincerla. Vedendo le statistiche finali, l’attacco di Arizona ha guadagnato 406 yard, contro le 273 degli avversari. Secondo questi numeri, i Cardinals non avrebbero dovuto avere problemi ad avere la meglio, ma così non è andata.

Il coaching staff deve lavorare almeno su un paio di aspetti. In primis le troppe penalità commesse, specie per false start. Nella prima metà di stagione i Cardinals si erano contraddistinti per le poche flag, facendo vedere un grande miglioramento rispetto al 2023. Ora sembrano essere tornati indietro, ed è un male perché domenica hanno perso 96 yards per le penalità.

Il secondo aspetto riguarda invece la scelta nell’ultimo quarto di andare tra i pali, in situazione di 4th&goal. Un touchdown avrebbe chiuso la partita, ma un turnover non avrebbe pesato molto. I Vikings avrebbero potuto portarla all’overtime con un field goal, ma era un rischio da correre. Anche perché il vantaggio di sei lunghezze è stato annullato dal td finale, che ha consegnato loro la vittoria.

Tra gli aspetti positivi va sicuramente considerata la pass rush, che ha messo in grande difficoltà Sam Darnold. Il QB ex Jets ha chiuso la sfida con cinque sack subiti. Il merito è soprattutto dei due linebacker Mack Wilson Sr. e Kyzir White. Il primo ha messo a segno due sack, mostrandosi bravissimo a portare pressione, mentre il secondo ci ha ormai abituato a prestazioni complete.

Il simbolo di questa vittoria dei Vikings è Aaron Jones, che dopo un primo tempo di grandi difficoltà è stato il protagonista nell’azione decisiva. Alla prima palla toccata, si era capito che non sarebbe stata la giornata di Jones. Il RB aveva subito perso il pallone, ma un suo compagno era stato abbastanza lesto da recuperarlo subito. Poco dopo Jones commetteva un altro fumble, ma stavolta la difesa di Arizona riusciva a rubare il possesso. Da quel momento l’ex Packers ha giocato poco, e il coaching staff gli ha preferito Cam Akers. Almeno fino all’ultimo drive, quando è stato proprio Jones a ricevere da Darnold il passaggio del touchdown decisivo.

La svolta di Minnesota è arrivata proprio nel secondo tempo, quando tutto l’attacco, e in primis Darnold, è riuscito a trovare il ritmo che fino a quel momento era mancato. Justin Jefferson ha ricevuto il suo primo passaggio a metà secondo quarto, ma anche domenica ha chiuso la partita con quasi 100 yard ricevute (99, ad essere pignoli). La difesa dei Vikings è entrata in difficoltà quando si è fatto male il super veterano Stephen Gilmore. Gilmore rimane tra i migliori CB della NFL, e il suo infortunio si è rivelato pesante. Il suo sostituto Fabian Moreau è stato chiamato nel difficile compito di limitare Harrison Jr. Non sarebbe neanche andato così male, se non avesse commesso due penalità che sono costate 51 yard complessive.

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Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

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