Vittoria allo scadere (San Francisco 49ers vs Tampa Bay Buccaneers 23-20)

In week 10 della stagione NFL i San Francisco 49ers facevano visita ai Tampa Bay Buccaneers in un match importante per entrambe le franchigie. I californiani (4-4) arrivavano dal bye week e, nonostante le numerose assenze per infortunio, potevano schierare per la prima volta in stagione Christian McCaffrey, RB versatile e capace di dare un importante contributo al proprio attacco. I padroni di casa (4-5) oltre alle assenze già presenti, lamentavano l’indisponibilità del DB Smith e con McMillan in campo ma che non sarà della partita.

I 49ers sono i primi a partire in attacco ma, nonostante un McCaffrey subito coinvolto nel gioco, devono ben presto ricorrere al punt lasciano Tampa sulle proprie 4 yard. Pur con un ottimo Otton, già protagonista delle ultime gare viste le assenze di Evans e Godwin, anche il team di coach Bowles deve ridare il pallone a Purdy che guida i suoi fino a centrocampo dove pesca il rookie Ricky Pearsall che si invola in touchdown nonostante l’estremo tentativo di Winfield: 7-0. L’attacco guidato da Mayfield sembra far fatica a muovere il pallone e rendersi pericoloso e, causa anche di un sack subito dal QB padrone di casa, deve ridare il possesso agli ospiti. Questi, tra fine primo quarto e inizio secondo, orchestrano un lungo drive (77 yard in poco più di 8 minuti) in cui i protagonisti sono McCaffrey, Kittle, Samuel e Jennings ma, arrivati a 10 yard dal TD, devono accontentarsi del FG di Moody per il provvisorio 10-0. Mayfield coinvolge, oltre ad Otton, anche Irving e Miller ma anche i Buccaneers devono ricorrere al piede di McLaughlin per sbloccare lo zero nel punteggio (10-3); nel drive il LT Wirfs, miglior elemento della linea, subisce un infortunio al ginocchio e non rientrerà più in campo. Il successivo possesso di San Francisco si conclude con il tentativo fallito di Moody che calcia dalle 49 yard ma manda l’ovale fuori dai pali e le squadre vanno negli spogliatoi a punteggio invariato.

La seconda frazione si apre con un’azione capace di cambiare l’inerzia del match: Tampa calcia ancora un punt ma Cowin, il ritornatore designato, “muffa” la palla e ridà il possesso della stessa ancora all’attacco coordinato da coach Coen sulle 21 yard favorevoli. Dopo 2 corse di Irving è White che riceve un lancio corto da Mayfield e segna il TD del pareggio: 10-10. I 49ers sono ancora protagonisti di un lungo drive (7 minuti abbondanti) con le solite scorribande di McCaffrey e le ricezioni di Samuel a cui la difesa dei Buccaneers non sembra riuscire a porre limite, lasciando Moody in grado di segnare un altro FG: 13-10. Mayfield rientra in campo e soprattutto grazie al binomio White-Irving, protagonista sia con le corse che con le ricezioni, riesce ad avvicinare i suoi ad una nuova segnatura e, a quarto quarto appena iniziato, è proprio Irving che entra in end zone per il primo vantaggio della squadra della Florida: 13-17. L’attacco di San Francisco ora sembra trovare guadagni con maggiore difficoltà e un altro tentativo di calcio di Moody viene fallito dal kicker ospite, anche se Tampa non riesce a sfruttare la buona posizione di campo di partenza, ricorrendo di nuovo al punt che Cowin, riscattandosi in parte dall’errore precedente, riporta per 30 yard. Jennings e McCaffrey sono ancora protagonisti dando la possibilità a Purdy di lanciare direttamente in end zone il TE Kittle che riporta in vantaggio i suoi: 20-17.

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L’ennesimo sterile drive dei Buccaneers sembra lasciare ai 49ers la possibilità di chiudere la partita dopo il consistente guadagno (più di 30 yard) di Samuel ma Moody sbaglia un altro tentativo di FG che ridà a Tampa il pallone e una buona posizione di partenza con poco più di 3 minuti al termine. A inizio del drive prima Mayfield rischia di commettere un fumble su uno snap inaspettato di Barton e poi su un quarto down e 7 il QB ex prima scelta assoluta nel draft NFL compie un miracolo: con Bosa a pressarlo e tenendo il suo braccio sinistro riesce a lanciare trovando White, chiudere il down e lasciare aperte le speranze dei tifosi di casa. Quattro sanguinose penalità della difesa di San Francisco (una su un terzo down non trasformato dai Buccaneers) danno la possibilità alla squadra di coach Bowles di entrare in red zone e segnare il calcio del pareggio: 20-20 con 40 secondi residui sul cronometro. Ma la difesa di Tampa si dimostra ancora una volta incapace di contenere i ricevitori avversari, con Pearsall e Jennings autori di ricezioni che portano il proprio attacco in raggio di FG che Moody, dopo 3 errori, riesce a trasformare dando ai 49ers il successo finale: 23-20.

I 49ers (5-4) hanno sicuramente beneficiato del rientro di McCaffrey, che ha dato un’arma in più alla squadra di coach Shanahan, ma anche di una difesa di Tampa in estrema difficoltà: 24 primi down concessi e più di 300 yard subite nel gioco aereo. Purdy (25/36, 353 yard, 2 TD e zero intercetti con 3 sack subiti) ha ben condotto il proprio attacco potendo contare su CMC (39 yard corse e 68 ricevute). Un grosso contributo è arrivato anche da Jennings (93 yard con 7 ricezioni) e Samuel (62 yard ricevute e 14 corse) con Pearsall (4 ricezioni per 73 yard e 1 TD) autore della segnatura che ha sbloccato il punteggio; sempre solido Kittle (57 yard e 1 TD in 3 ricezioni). Venendo alla difesa Warner è stato il miglior placcatore (9 tackle) con il supporto di Campbell, Lenoir e Mustapha, tutti a quota 7. Di Bosa e Collins i 2 sack subiti da Mayfield. Il vero punto debole è stato quello degli special team, con 1 ritorno di punt “muffato” (con relativi 7 punti segnati da Tampa) e 3 FG falliti da Moody, anche se il kicker è stato l’uomo che ha dato il successo finale ai suoi.

I Buccaneers (4-6) subiscono la quarta sconfitta consecutiva dopo un avvio di stagione promettente. L’attacco della franchigia della Florida, pur senza le sue stelle Godwin ed Evans, ha trovato comunque alternative valide. Mayfield (18/29 per 116 yard, 1 TD e zero intercetti con 2 sack subiti) nonostante i ridotti target (indisponibile anche McMillan) ha cercato in tutti i modi di far muovere il proprio attacco e il suo ultimo drive del match è stato a dir poco eroico, tenendo la sua squadra in gioco fino alla fine. Il duo di RB, con le pesanti assenze tra i ricevitori, ha dovuto fare il “doppio” lavoro: White (31 yard su corsa e 39 con ricezioni e 1 TD) e Irving (73 yard corse e 14 ricevute con 1 TD) hanno dato consistenza alla propria offense, insieme al TE Otton (5 ricezioni per 35 yard). I ricevitori di ruolo, Jarrett, Miller e Shepard hanno raccolto la miseria di 28 yard in 4 ricezioni. La difesa purtroppo ancora una volta ha subito troppo gli avversari, concedendo troppi terzi down fondamentali. Nella diffusa mediocrità si segnala Whitehead (12 tackle) con Winfield e David a quota 8 e Tryon, Gaines e Kancey autori dei 3 sack. Ancora una volta zero turnover per una difesa che ha subito più di 300 yard su lancio.

In week 10 i 49ers giocheranno in casa l’importante duello interdivisionale contro i Seattle Seahawks e una vittoria contro il team dello stato di Washington li porterebbe in testa alla NFC West Division, anche se in coabitazione con i Cardinals che osserveranno il bye week. Il recupero di McCaffrey si è rivelato di vitale importanza e i californiani hanno la possibilità ancora aperta di aggiudicarsi il raggruppamento.

I Buccaneers con la quarta sconfitta consecutiva rischiano di compromettere seriamente il futuro della loro stagione; l’attacco, pur con le assenze per infortuni, riesce a sviluppare una decente mole di yard e di punti segnati ma la difesa non sembra in grado di contrastare nessun attacco, soprattutto contro il gioco aereo. Il prossimo turno Tampa sarà in bye week che servirà a cercare di recuperare gli assenti (primo tra tutti Evans) e cercare di trovare soluzioni (più di schemi che di giocatori) nel reparto difensivo. I Falcons, in testa alla division, hanno perso contro New Orleans permettendo alla squadra della Florida di rimanere a 2 partite di distanza da Atlanta, ma i successi dei Saints e dei Panthers (entrambi 3-7) hanno accorciato pericolosamente la classifica della NFC South. La posizione del HC Todd Bowles sembra sempre più precaria con i Glazer, proprietari della franchigia, che sembrano alla ricerca di un sostituto…

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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