Kansas City vince in rimonta e rimane imbattuta (Tampa Bay Buccaneers vs Kansas City Chiefs 24-30 OT)

Il Monday Night della nona giornata della NFL vedeva i Buccaneers (4-4) fare visita ai Chiefs (7-0), campioni in carica e unico team ancora imbattuto. La squadra ospite, oltre a a Godwin e Evans, doveva fare a meno anche di un altro WR, il rookie McMillan, lasciando Mayfield e in generale il gioco aereo ancora più povero di target. Anche nelle fila di Kansas City le assenze più pesanti erano in attacco con Smith-Schuster (WR) e Edwards-Helaire (RB) indisponibili per infortunio.

Tampa doveva dimostrare, contro un team imbattuto, di potersi giocare la partita, soprattutto con una difesa apparsa in gravi difficoltà nelle ultime uscite, mentre i Chiefs puntavano a mantenere ancora a zero la colonna delle sconfitte stagionali.

I padroni di casa partono in attacco e sembrano muovere bene il pallone ma un sack di Vea su Mahomes costringe Kansas City a liberarsi dell’ovale con un punt dando il possesso ai Buccaneers sulle proprie 6 yard; da questa difficile posizione Mayfield & Co non riescono a rendersi pericolosi e devono ricorrere anch’essi al calcio di allontanamento. Partendo da metà campo i Chiefs arrivano presto a ridosso della red zone da dove Butker centra i pali per la prima segnatura: 3-0. Le giocate di Shepard (corsa di 19 yard e ricezione per 13 yard) permettono alla squadra di coach Bowles di arrivare vicino alla end zone che viene violata da White: 7-3 con il secondo quarto appena iniziato. Mahomes continua a dimostrarsi il QB più elusivo della NFL trovando ottimi bersagli in Kelce e Watson ma la giocata decisiva è un terzo down e 8 yard da prendere dove Mahomes evita la pass rush avversaria e pesca Hopkins con un lancio di 35 yard nonostante la doppia copertura di due difensori; è ancora Hopkins a ricevere in TD il passaggio del proprio QB per il nuovo vantaggio di Kansas City: 7-10. Il successivo drive di Tampa è sterile e i Chiefs ritornano in attacco con 2 minuti sul cronometro prima dell’intervallo ma, arrivati a metà campo, è un fumble di Kelce che fa terminare anzitempo il drive. Tampa non riesce ad approfittarne e le squadre vanno negli spogliatoi a punteggio invariato.

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Il secondo tempo vede partire in attacco gli ospiti dopo un bel ritorno di kickoff di Irving che porta i suoi direttamente a metà campo. Tucker, con corse e ricezioni, Jarrett e Shepard con ricezioni e una sanguinosa penalità difensiva contro i Chiefs portano i Buccaneers in piena red zone con Mayfield che lancia Otton per il TD del contro sorpasso: 14-10. L’attacco di casa sembra un po imballato mente l’offense di Tampa muove il pallone sull’asse Mayfield-Otton dando la possibilità a McLaughlin di segnare il FG del 17-10, punteggio con cui si conclude il terzo quarto con l’attacco di Kansas City a ridosso della end zone avversaria, grazie soprattutto alle corse di Hunt (35 yard sono in questo drive!) L’ultima frazione di gioco si apre con il TD del pareggio di Perine che riceve un corto lancio di Mahomes: 17-17. Tampa deve liberarsi presto del pallone con un punt e l’attacco della squadra del Missouri riprende a macinare terreno e consumare tempo sull’orologio: un drive di 78 yard e 8 minuti abbondanti (!!) che viene concluso con un TD sempre sull’asse Mahomes-Hopkins (17-24) lasciando agli ospiti poco più di 4 minuti, ma ancora una volta l’attacco di Tampa deve calciare un punt, così come i Chies subito dopo. I Buccaneers ripartono dalle proprie 30 yard con poco più di 2 minuti a disposizione e Mayfield guida i suoi in un drive quasi disperato, ma le giocate di Shepard e Palmer portano gli ospiti sulla 1 yard favorevole da dove Miller viene trovato da Mayfield per il TD del pareggio: 24-24. Si arriva così al overtime dove, complice una difesa a dir poco porosa, Mahomes & Co (Kelce e Hunt nell’occasione) guidano il proprio team in piena red zone con Hunt che segna il TD della vittoria che lascia imbattuti i Chiefs e condanna ad un record negativo i Buccaneers.

I Chiefs (8-0) hanno rischiato di perdere l’imbattibilità ma si sono potuti affidare alle loro stelle e trovare la via della rimonta che li ha portati al successo. Mahomes (34/44, 291 yard, 3 TD e zero intercetti con 4 sack subiti) ha dettato i ritmi del proprio attacco trovando i suoi bersagli; Hunt (106 yard in 27 portate con 1 TD) ha dato consistenza al running game togliendo nello stesso tempo tutte le attenzioni della difesa da Mahomes. Kelce (14 ricezioni per 100 yard) è stato il solito, affidabile, target dei lanci del QB di Kansas City; ottima performance di Hopkins (8 ricezioni, 86 yard e 2 TD) che ha dimostrato tutto il suo valore. L’attacco nel suo complesso ha ben figurato, ne sono la dimostrazione i 28 primi down, (contro i 17 di Tampa) la statistica sui terzi down giocati (12/18, 66.7%) e quella nella red zone (4/4 100%). In difesa il miglior tackler è stato il LB Tranquill (7 tackle, 0.5 sack e 1 QH) con il reparto che ha tenuto sotto le 300 yard l’attacco dei Buccaneers nonostante non abbia provocato nessun turnover a favore.

I Buccaneers (4-5) ancora una volta hanno evidenziato grossi problemi in difesa e blackout nel punteggio che penalizzano pesantemente la franchigia della Florida. Mayfield (23/31 per 200 yard, 2 TD e 0 intercetti con 2 sack subiti) ha giocato una partita immune da grossi errori, non lanciando intercetti come accaduto nelle recenti partite; nonostante la mancanza di Godwin, Evans e McMillan ha trovato nel TE Otton (8 ricezioni per 77 yard e 1 TD) il suo bersaglio preferito e più sicuro; buona prestazione anche da Shepard (48 yard in ricezione e 21 su corsa) con Palmer e Jarrett poco coinvolti nel gioco. Il running game non ha dato grosse alternative al gioco aereo, con il trio White-Irving-Tucker a totalizzare solamente 54 yard in 13 portate, con 1 TD (White). In difesa i migliori, ancora una volta, sono stati Winfield (12 tackle) e Vea (10 tackle, 2 sack, 2 TFL e 3 QH). Nonostante il fumble ricoperto il peggiore è stato nettamente Josh Hayes (CB) che ha subito parecchie ricezioni degli avversari diretti e sbagliato parecchi placcaggi. La difesa ha concesso quasi 400 yard concedendo troppi terzi down conquistati; i 4 sack messi a segno (Vea 2 e Kancey 2) non sono arrivati in episodi decisivi e di conseguenza non hanno cambiato l’inerzia del match.

In week 10 i Chiefs ospiteranno i Denver Broncos (5-4) partendo nettamente da favoriti, puntando a restare imbattuti e con un ampio margine in classifica nella propria division sui Chargers, più vicini inseguitori. Al momento il team di coach Reid deve cercare di continuare a giocare il proprio football ed evitare infortuni alle proprie stelle, sia in attacco che in difesa; la post season è ormai ipotecata. I Buccaneers giocheranno al Raymond James Stadium di Tampa contro i San Francisco 49ers (4-4) anch’essi falcidiati dagli infortuni ma sempre squadra pericolosa da affrontare e ancora in piena corsa per la conquista della NFC West. Tampa, al contrario, vede i Falcons (6-3) sempre più in testa alla NFC South dopo la vittoria casalinga contro Dallas. Purtroppo la squadra di Bowles, partita dopo partita, continua ad evidenziare gli stessi problemi: difesa che non riesce a contenere gli opposti attacchi con pass rush quasi mai decisiva e DB sempre in sistematica difficoltà e con un attacco che prende pause preoccupanti anche quando in vantaggio, concedendo agli avversari di poter rientrare come già accaduto parecchie volte in stagione; con le gravi assenze nel reparto ricevitori l’OC Coen ha grande merito nell’allestire un attacco che, comunque vada, segna parecchi punti. La fase decisiva della stagione NFL è ormai nel vivo e ogni squadra deve cercare di tirare fuori il meglio dai giocatori e dallo staff per raggiungere i propri obiettivi.

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Roberto Abelli

Tifoso Bucs dal 1984 Ex giocatore ed ora coach Appassionato di football NFL e NCAA

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